Condizionatore e consumi: meglio nuovo che mal…messo!

Cambiare il condizionatore può determinare un reale risparmio in bolletta: l’età della macchina conta anche in bolletta. 


Nel 2022, l’Italia ha registrato un vero e proprio boom di installazione condizionatori. A dirlo è Assoclima, associazione dei costruttori di Sistemi di Climatizzazione federata ad ANIMA Confindustria Meccanica Varia, che in una recente ricerca condotta su tutto il territorio del Bel Paese parla di un +35,5% delle richieste di dispositivi per la climatizzazione (incluse, cioè, anche pompe di calore e altri sistemi di riscaldamento), 30% dei quali riconducibili a climatizzatori mono e multisplit. 

Un successo riconducibile senza dubbio anche alle agevolazioni messe in campo dal Governo, con possibilità (fino allo scorso anno) di richiedere l’installazione di caldaie e condizionatori beneficiando di uno sconto in fattura fino al 65% della spesa totale

Misura, attualmente non più in vigore nella modalità dello sconto in fattura, ma che ancora prevede possibilità di portare in detrazione fiscale fino al 65% della spesa, insieme ad altre eventuali agevolazioni offerte da installatori e fornitori di energia. 

Nuovo condizionatore: consumi più bassi e maggiore efficienza

Le richieste non riguardano esclusivamente chi ha scelto di installare un primo condizionatore, ma anche e soprattutto dalle moltissime famiglie italiane che in questi mesi hanno scelto di sostituire dispositivi già presenti ma ormai con qualche annetto, in funzione di nuovi modelli in grado di ottimizzare i consumi.

Un condizionatore di nuova generazione e classe energetica alta, infatti, consente di risparmiare fino al 30% di consumi ed emissioni rispetto ad un vecchio modello. Basti pensare che, un climatizzatore di classe A+++ consuma mediamente la metà rispetto ad un modello di classe energetica B. 

Se desideri scoprire altre comparazioni di consumo tra elettrodomestici di classe energetica differente, leggi questo articolo.

Consumi del condizionatore: quanto incidono in bolletta

Si tratta, ovviamente, di una domanda alla quale è difficile rispondere in quanto è necessario tenere conto di diversi fattori:

  • tempo di utilizzo del condizionatore
  • modello e classe energetica del dispositivo
  • offerta energetica.

Un calcolo preciso di quanto consuma il climatizzatore è quindi possibile individuando la potenza del dispositivo e il costo al kW della propria offerta energia, moltiplicando entrambi per le ore di accensione del condizionatore durante la stagione in cui viene utilizzato. 

Sul calcolo dei consumi incide certamente anche la classe energetica: fattore che, come detto, fa la differenza nell’abbattimento di consumi ed emissioni in modo considerevole anche da una classe all’altra. 

Questo per dire che il reale costo in bolletta di un condizionatore è una questione molto individuale, che tiene conto delle specifiche caratteristiche di consumo e di utilizzo di chi lo possiede. 

Condizionatore e pannelli solari: una scelta conveniente e sostenibile

Se un nuovo condizionatore può significare un risparmio in bolletta rispetto ad un vecchio dispositivo, un sistema di climatizzazione associato ad un impianto fotovoltaico rappresenta certamente il massimo in termini di risparmio di consumi ed emissioni. 

Grazie agli incentivi inseriti nella nuova Legge di Bilancio, sia per il fotovoltaico che per le soluzioni di climatizzazione, è oggi possibile investire in soluzioni integrate per incrementare l’efficienza energetica (e il valore) del proprio immobile, con interessanti detrazioni fiscali. Nello specifico, il bonus condizionatori prevede una detrazione fiscale fino al 65% per acquisto e installazione di un nuovo climatizzatore e quello fotovoltaico una detrazione del 50% per la realizzazione di impianti fotovoltaici con accumulo ad uso domestico e professionale

Due misure che, se combinate, costituiscono un’ottima occasione di risparmio energetico e… in bolletta!

Come scegliere il condizionatore per conciliare comfort e risparmio

La potenza dei condizionatori è espressa in BTU. Questa unità di misura indica la capacità del condizionatore di rimuovere l’aria calda da un ambiente, in base alla sua potenza. Il numero di BTU, che va da 5.000 a 36.000, in base alla potenza del condizionatore, deve pertanto essere sempre commisurato alla grandezza dell’ambiente da rinfrescare. 

Per questo è sempre una buona idea consultare il tecnico installatore del dispositivo in merito alla potenza BTU o Watt più indicata per la propria abitazione o impresa. 

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Bonus condizionatori 2023: cos’è e come puoi ottenerlo

detrazione fiscale climatizzatori

Anche quest’anno sono stati conservati dei bonus fiscali per chi decide di adeguare il sistema di raffrescamento e riscaldamento di casa. Ecco come puoi approfittarne.


Nonostante il caos generato dallo stop al SuperBonus 110% da parte del Governo, è ancora possibile richiedere e beneficiare di incentivi, bonus e detrazioni per lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico. Tra queste troviamo sicuramente il bonus condizionatori, o bonus clima, che consente, come nel caso di caldaie e pompe di calore [LINK LANDING], l’acquisto o sostituzione di nuovo condizionatore recuperando fino al 65% della spesa in detrazione fiscale.

È possibile accedere all’incentivo senza necessariamente aver eseguito lavori di ristrutturazione, ma anche solo per il singolo acquisto di caldaia, pompa di calore o climatizzatore.

Bonus condizionatori 2023: lo sconto in fattura è ancora possibile? 

Veniamo, però, alla questione più spinosa e, purtroppo, dobbiamo dirlo subito: no, non è più possibile acquistare una nuova caldaia o condizionatore con la formula dello sconto in fattura o cessione del credito. 

Le linee guida del bonus condizionatori 2023, redatte dal Governo, hanno bloccato questa opzione, possibile fino allo scorso anno. Chi nel 2022, quindi, ha acquistato caldaia o condizionatore usufruendo dello sconto in fattura, fidandosi dei nostri consigli [LINK ARTICOLO], è stato certamente privilegiato.

Ad oggi, tuttavia, è comunque possibile recuperare fino al 65% sull’acquisto di un nuovo condizionatore in detrazione fiscale, in un periodo di tempo di dieci anni, come previsto dalle direttive fiscali del bonus.

Chi può accedere al Bonus condizionatori?

Tutti possono richiedere la detrazione fiscali sull’acquisto di climatizzatori o caldaie e pompe di calore, senza necessariamente aver effettuato lavori di ristrutturazione. 

Il bonus climatizzatore è cumulabile con altre misure, con Sisma Bonus, Bonus Ristrutturazioni, Bonus Facciate e cappotto termico e, insieme a Bonus Tende, Bonus Infissi e incentivi per il fotovoltaico rappresenta una misura orientata ad un migliore efficientamento energetico. Un aspetto che, oltre ad incrementare il valore dell’immobile, costituisce un importante fattore di riduzione dei consumi e, quindi, dei costi in bolletta. 

Con un climatizzatore di nuova generazione e classe energetica alta, infatti, è possibile risparmiare oltre il 30% di consumi ed emissioni, rispetto ad un dispositivo di classe inferiore. 

Attualmente, il bonus è disponibile per famiglie, professionisti e imprese, ma non per lavoratori autonomi in regime dei minimi che, come stabilito dal Governo, non possono accedere ad incentivi di questo tipo. 

Burocrazia per accedere al Bonus Condizionatori 2023 

Per richiedere la detrazione fiscale prevista dal bonus condizionatori 2023 è necessario compilare la relativa modulistica Enea e Agenzia delle Entrate.

In alcuni Comuni, l’installazione di condizionatori è sottoposta a vincoli di conformità storica e paesaggistica. In quel caso, quindi, sarà obbligatorio informarti circa il regolamento comunale in vigore sulla possibilità di installazione di dispositivi di questo tipo.

L’invio delle pratiche necessarie per ottenere la detrazione fiscale prevista dal bonus caldaie e condizionatori può essere effettuato dal richiedente, con o senza il supporto dell’azienda o professionista al quale lo stesso sceglie di rivolgersi per effettuare il lavoro di installazione del nuovo dispositivo. Non tutti i fornitori o installatori, tuttavia, offrono questo servizio. 

È importante, quindi, nella scelta del professionista al quale rivolgersi per effettuare il lavoro, assicurarsi che questo servizio sia incluso nel pacchetto.

Cosa puoi fare con il Bonus Condizionatori? 

Con l’incentivo è possibile installare o sostituire il condizionatore con un ammortamento in detrazione fiscale dal 50% al 65% del prezzo finale [link landing]. La detrazione comprende sia il costo di acquisto del dispositivo, sia il resto della spesa per installazione e smaltimento di eventuale vecchio condizionatore da sostituire.

Il bonus consente di installare un nuovo condizionare full optional, comprensivo cioè di minuterie, accessori, collegamento all’impianto elettrico e simili. È possibile beneficiare del bonus anche per l’acquisto di un condizionatore, o caldaia, da installare in una seconda casa o ufficio. 

L’acquisto del nuovo condizionatore consente di diminuire consumi ed emissioni prodotti da vecchi dispositivi, o di installare un nuovo climatizzatore per incrementare il valore dell’immobile e l’efficienza energetica della propria abitazione o luogo di lavoro.

Condizionatori e pannelli fotovoltaici: una combinazione vincente 

Dal momento che il climatizzatore è collegato alla rete elettrica e prevede un maggior consumo di energia specialmente nel periodo estivo, la cosa migliore sarebbe sfruttare la possibilità di usufruire di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia a costo zero.

Le nuove disposizioni in merito a bonus e incentivi fotovoltaico consentono di installare pannelli per la produzione di energia con uno sgravio fiscale del 50% sul costo finale dell’operazione. 

In ogni caso, la compatibilità tra condizionatore e impianto fotovoltaico con accumulo è sempre garantita.

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Bonus Bollette 2023, Bonus sociale luce e gas: come ottenerlo e chi ne ha diritto

bonus bollette

Il Bonus Sociale Bollette è una misura prevista per famiglie a basso reddito e/o in difficoltà, che prevede uno sconto sulle bollette di luce e gas. Il contributo avviene su base ISEE.

Per il Bonus Bollette 2023, l’ARERA sta studiando nuove agevolazioni per ampliare la misura da inserire a bilancio. Una necessità determinata in parte dai rincari energetici di questi mesi che, secondo l’OIPE potrebbero pericolosamente incrementare il numero di famiglie italiane esposte al fenomeno della povertà energetica, attualmente già 2,2 milioni.  

A quanto ammonta il bonus luce e gas

Lo sconto del bonus gas è calcolato in base a parametri definiti dall’Autorità per l’Energia che tengono conto di fattori come:

  • categoria d’uso associata alla fornitura di gas;
  • la zona climatica di appartenenza del punto di fornitura;
  • numero di componenti della famiglia.

Per calcolare lo sconto in bolletta previsto dal bonus luce e gas è possibile far riferimento alla tabella Arera presente a questo link.

Nel caso del bonus bollette luce, il calcolo del valore dipende dal numero di componenti del nucleo familiare ISEE indicati nella DSU.

Bonus Bollette: le novità del 4° trimestre 2022 e 1° trimestre 2023

Nel nuovo testo del Bonus Sociale Bollette 2023, riservato a famiglie a basso reddito, arrivano due novità inserite dalla manovra recentemente approvata dal governo Meloni. 

La prima prevede l’estensione fino a 15mila euro della soglia Isee, necessaria per l’accesso all’agevolazione per energia elettrica e gas in condizioni di difficoltà. La seconda è la proroga, anche per il primo trimestre del prossimo anno, del rafforzamento del beneficio come accaduto nei trimestri precedenti.

Interventi finalizzati a ridurre del 30% circa la spesa dei consumi luce e del 15% della bolletta del gas per le famiglie aventi diritto, incrementando di fatto il bonus base finora applicato, con un numero di beneficiari maggiore rispetto al passato. 

Come richiedere il bonus luce e gas

Per richiedere il bonus sociale luce e gas è possibile recarsi presso CAF territoriale o, in mancanza di quest’ultimo, ufficio comunale di pertinenza, per il disbrigo della documentazione ISEE necessaria. 

Nel 2022 è stata introdotta l’assegnazione automatica del bonus su base reddituale direttamente in bolletta, a seguito ovviamente della regolare presentazione di ISEE in fase di dichiarazione.  

bonus caldaia

Bonus Condizionatori – 65% e cosa valutare quando lo installi e cambi fornitore di energia

miglior condizionatore

Il bonus condizionatori rientra tra le misure del cosiddetto EcoBonus, attraverso il quale è possibile installare o sostituire anche la caldaia, entrambi con uno sconto dal 50% al 65% sul prezzo finale. In linea di massima, tutti gli interventi concessi dal bonus mirano alla riqualificazione energetica dell’immobile e comprendono, per questo, anche la sostituzione degli infissi o l’installazione di tende parasole.

Lo sconto viene calcolato al 65% se il nuovo dispositivo (caldaia o condizionatore) va a sostituirne uno già presente con un modello di classe A o superiore, o al 50% se il dispositivo viene invece installato ex-novo, per esempio nel caso di nuova abitazione. 

Lo sconto concesso dall’Ecobonus per installazione o sostituzione di caldaie e condizionatori è cumulabile con altri incentivi, per esempio il Bonus Ristrutturazioni, e spendibile anche più volte, a condizione che ogni intervento migliori il risparmio energetico rispetto al dispositivo precedentemente installato. 

Come avviene lo sconto dell’Ecobonus?

Lo sconto del 50% o 65% concesso dall’Ecobonus può essere applicato tramite cessione del credito o sconto in fattura. Con lo sconto in fattura, il cliente beneficia dello sconto immediato sul prezzo finale del lavoro, da parte della ditta che si occupa dell’intervento.

Per richiedere lo sconto è necessario compilare la relativa modulistica da inviare all’Agenzia delle Entrate. Pratiche, non sempre semplici da compilare in modo corretto e che, in caso di errore, potrebbero comportare l’impossibilità di beneficiare nuovamente dell’incentivo.

Lo sconto previsto dal nuovo Ecobonus viene applicato sul prezzo finale del lavoro, effettuato da tecnici installatori professionisti selezionati dal cliente in base al miglior preventivo ricevuto. Il preventivo viene stilato a fronte di un primo sopralluogo, finalizzato a valutare la fattibilità del lavoro. Ma attenzione: non tutti i professionisti offrono le medesime condizioni di preventivazione. Alcuni potrebbero richiedere un contributo spese per effettuare il sopralluogo necessario a stilare il preventivo, o altre condizioni relative all’installazione (come l’obbligo di passare gas e luce al fornitore che si occupa del lavoro) non uguali per tutti.

Cosa valutare prima di cambiare condizionatore?

Se stai pensando di installare il climatizzatore o sostituire quello vecchio che hai già ecco alcune cose da tenere in considerazione prima di farlo:

  • potenza del condizionatore
    è espressa in BTU, ed è importante che sia sempre calibrata alle dimensioni dell’ambiente che andrà a climatizzare. Scopri di più in questo articolo;
  • funzioni del climatizzatore
    spegnimento automatico, split, timer, funzione eco o risparmio energetico, livelli di ventilazione, autopulizia sono tutti piccoli aspetti in grado di fare la differenza in termini di scelta;
  • caratteristiche del condizionatore
    garanzia, assistenza post vendita, presenza di unità esterna, semplicità di smontaggio per pulizia e manutenzione, disponibilità di ricambi e silenziosità sono altri parametri importanti.

Nella scelta è bene ricordarsi che il “miglior condizionatore” è sempre quello più adatto alle tue esigenze.

Oltre a questi fattori è fondamentale tenere a mente che per una nuova caldaia o condizionatore con sconto Ecobonus è possibile valutare la convenienza dei pacchetti all-inclusive offerti da molti fornitori di energia. In questo modo il disbrigo delle pratiche, l’assistenza e la selezione dei tecnici installatori avviene in modo agevolato, spesso senza costi aggiuntivi per il cliente finale.

bonus climatizzatori

Cambiare condizionatore con fornitore di energia: cosa sapere

La comodità di aderire all’Ecobonus tramite il proprio o altro fornitore di energia sta in una maggiore semplificazione e sicurezza in termini di disbrigo pratiche, consulenza, assistenza, realizzazione del lavoro e selezione del modello del dispositivo. 

Affidandoti ad un fornitore di energia gran parte del lavoro avviene in modo automatico, più sicuro e controllato, senza rischi di problemi nella compilazione delle pratiche, nello smaltimento dei vecchi dispositivi, nell’installazione e, fondamentale, nell’ottenimento dello sconto.

Tuttavia, non tutti i fornitori di energia offrono gli stessi pacchetti o le stesse condizioni per l’installazione o la sostituzione di caldaie e condizionatori. Alcuni, come detto, potrebbero richiedere un contributo spese al cliente per sopralluogo e preventivo. Altri, l’obbligo di passare le proprie utenze luce e gas per poter accedere allo sconto, o quello di installare un condizionatore di marca o modello specifico, magari non in linea con le esigenze del cliente, senza possibilità di scelta. 

Metamer invece ti offre la possibilità di rivolgerti a installatori professionisti in grado di offrirti consulenza, sopralluogo e preventivo gratuiti, insieme a tanti altri incredibili vantaggi.

Con Metamer puoi metterti comodo!

Metamer è il fornitore di energia che ti consente di installare o sostituire caldaia e condizionatore con sconti fino al 65%, senza l’obbligo di passare le tue utenze luce e gas.

Con Metamer sopralluogo e preventivo sono sempre gratuiti e scegli tu marca e modello di condizionatore e caldaia che preferisci, con la consulenza gratuita di un tecnico installatore convenzionato!

In più, con Metamer con l’acquisto di un secondo condizionatore scegli tu l’extrabonus da associare al tuo pacchetto tra il secondo climatizzatore in omaggio o 300 euro di ulteriore sconto sul prezzo finale!

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Bonus Bollette Gas e Luce 2022: requisiti, come richiederlo

Bonus sociali luce e gas

Quali sono, a chi spettano e come richiedere i nuovi bonus sociali energia 2022, sconti in bolletta per famiglie in difficoltà o basso reddito.


I Bonus Energia sono misure inserite nelle annuali leggi di bilancio che consentono a famiglie in difficoltà o a basso reddito di beneficiare di sconti sulla bolletta di luce e gas. In questo periodo di forti rincari sul prezzo dell’energia, i bonus gas e luce rappresentano ancora di più una soluzione fondamentale per molte famiglie.

Tuttavia, nonostante dallo scorso anno sia stato introdotto lo sconto automatico in bolletta per i contribuenti aventi diritto al bonus, sono ancora molte – secondo l’Arera – le famiglie italiane ad ignorare di poter beneficiare delle agevolazioni in bolletta previste dal Governo. Nel 2019, infatti, hanno richiesto lo sconto in bolletta solo il 33% delle famiglie aventi diritto.

Se sei tra queste, o intendi scoprirlo, continua la lettura dell’articolo per sapere cosa fare e come richiedere il bonus energia 2022, con sconti sul prezzo di luce, gas, acqua, TARI e canone telefonico.

Bonus sociale luce e gas 2022 per famiglie a basso reddito

I bonus sociali luce e gas sono aiuti previsti per famiglie a basso reddito o in difficoltà (con presenza, per esempio, di individuo con disagio fisico all’interno del nucleo famigliare), che prevedono sconti in bolletta e agevolazioni anche sul pagamento di acqua, TARI e canone telefonico.

Possono beneficiare del bonus sociale luce e gas con sconti in bolletta anche percettori di reddito di cittadinanza, o famiglie con ISEE annuo non superiore a 8.265 euro, o 20.000 nel caso di famiglia numerosa (cioè con 4 o più figli a carico.

Bonus Luce 2022

Il bonus energia elettrica è uno sconto di compensazione applicato in bolletta, di cui ha diritto il soggetto intestatario della fornitura utilizzata per uso domestico.

In caso di famiglia con a carico figli o genitori interessati disagio fisico o grave malattia il bonus prevede ulteriori aiuti in base alla situazione specifica del nucleo famigliare e alle necessità del singolo caso (come l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali, dispositivi per l’abbattimento di barriere architettoniche e simili).

Il semplice bonus luce, invece, offre una copertura minima di 132€ e massima di 194€, in base al numero di componenti della famiglia.

Bonus Gas 2022

Una riduzione sull’importo in bolletta riservata a famiglie a basso reddito o numerose. Per richiederlo è necessario presentare il proprio ISEE, in cui saranno presenti specifiche relative al reddito annuo e al numero di componenti del nucleo famigliare del richiedente.

Il bonus gas deve essere richiesto dall’intestatario del contratto di fornitura, in quanto la riduzione è riconosciuta direttamente in bolletta. Per i clienti indiretti, che utilizzano un impianto condominiale centralizzato, il beneficio prevede un’unica soluzione a favore del beneficiario effettuata mediante bonifico bancario.

Il bonus è riservato a individui con un introito annuale inferiore a 8.000€, o maggiore in caso di famiglia numerosa.

Se hai bisogno di maggiori informazioni sui bonus luce e gas o desideri un consiglio sull’offerta energetica più in linea con i tuoi consumi compila il form qui in basso e inviaci un messaggio. Risponderemo a breve!

Bonus disagio fisico e / o economico

Il bonus sociale per la luce prevede due principali fonti di intervento: quello per disagio economico, riservato a nuclei familiari con o senza prole, che rientrino nei limiti ISEE previsti dal bonus, e quello per disagio fisico.

Questo secondo aspetto riguarda le famiglie con a carico un individuo allettato, disabile o che necessiti di macchinari particolari per la propria sopravvivenza, alimentati elettronicamente. In questo caso, è possibile cumulare al bonus economico (o richiedere singolarmente) il bonus disagio fisico, per alleggerire parte delle spese sostenute per macchinari indispensabili.

Come richiedere bonus energia e sconti in bolletta

Dal 2021, lo sconto in bolletta previsto dal bonus sociale avviene in automatico per famiglie con requisiti in linea con l’agevolazione. Il calcolo, come detto, avviene in base all’ISEE del nucleo familiare, tenendo conto del numero di persone a carico e della presenza di individui fragili, come portatori di handicap, malati o anziani non autosufficienti.

È possibile fare richiesta del bonus anche in modo retroattivo, fino ad un determinato lasso di tempo, qualora si fosse nella condizione di beneficiarne ma non fosse stato richiesto in passato. Nonostante il bonus sia ormai assegnato in modo automatico dall’Agenzia delle Entrate, è possibile richiedere informazioni o inoltrare domande presso:

La convenienza più grande è il giusto fornitore!

Il bonus sociale luce e gas è indipendente dal fornitore. Se puoi beneficiare del bonus e cambi il tuo fornitore di energia, continuerai a ricevere il bonus senza problemi. Ma è importante scegliere il fornitore giusto da abbinare alla possibilità di ricevere sgravi fiscali sul prezzo di luce e gas. Un fornitore sempre reperibile, in grado di offrirti un servizio veloce e impeccabile, senza costi di attivazioni e con tanti altri vantaggi.

Metamer è una società del libero mercato energetico che opera in tutta Italia per la fornitura di luce e gas ad uso domestico e professionale. Le nostre politiche aziendale non comprendono l’utilizzo di strategie di marketing invasive, come telefonate o porta a porta, per la promozione delle nostre tariffe.

Siamo certi della qualità del nostro servizio e desideriamo offrirla anche a te.

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Offerta Caldaia: sostituzione Caldaia, incentivi, sconto in bolletta

bonus caldaia

L’introduzione del bonus caldaie nella nuova Legge di Bilancio ha rappresentato una grande occasione per moltissime famiglie italiane. Tra le più efficaci soluzioni per risparmiare sul riscaldamento domestico (specie in questo periodo di aumenti), la caldaia riveste un ruolo di primaria importanza. Non solo in termini di efficienza energetica.

Caldaie di ultima generazione, infatti, significano anche maggiore sicurezza, bollette più basse (quindi maggiore convenienza) e un minore quantità di emissioni di Co2 in ambiente. In questo, il bonus caldaie offre un’opportunità da cogliere al volo: sostituire (o installare da zero) la propria caldaia, con un notevole sconto sul prezzo finale, e altri incentivi. Vediamo come. 

Bonus caldaia: come funziona, come richiederlo e come beneficiare dello sconto 

Il bonus caldaie offre la possibilità di beneficiare di uno sconto fino al 50% sul costo di installazione di una nuova caldaia da zero (cioè se non si possiede già una caldaia, per esempio nel caso di una nuova abitazione) o fino al 65% in caso di sostituzione di una vecchia caldaia.

Lo sconto può essere acquisito in due modi:

  • direttamente
    ossia portando la spesa in detrazione e recuperando l’importo ammissibile nell’arco di dieci anni sulle proprie dichiarazioni dei redditi;
  • tramite cessione del credito
    ovvero, l’azienda alla quale si sceglie di affidarsi per l’installazione assume il credito di imposta del cliente, applicando a quest’ultimo lo sconto in base alle proprie condizioni (percentuale, modalità e tempistiche di rimborso, altro), con tempistiche inferiori ai dieci anni.
  • con sconto in fattura 
    il fornitore o l’installatore applicano uno sconto diretto al cliente sull’acquisto della caldaia, con modalità e condizioni proprie.

Offerte cambio caldaia con fornitore di energia

Come forse avrai notato, molti fornitori di energia in questi mesi stanno proponendo offerte più o meno vantaggiose, rivolte proprio a chi desidera sostituire o installare la propria caldaia. Offerte che prevedono in molti casi:

  • la possibilità di avere la nuova caldaia con o senza l’attivazione di una nuova fornitura;
  • possibilità di beneficiare di uno sconto dal 50% al 65% sul prezzo del dispositivo, nelle formule previste dalle linee guida del bonus (cessione del credito o sconto in fattura);
  • la libera scelta tra più marchi o modelli di caldaie, o l’obbligo di installare quella promossa dal fornitore;
  • primo sopralluogo e smaltimento gratuito del vecchio dispositivo;
  • possibilità di beneficiare (o meno) di omaggi o extra bonus, compresi nel pacchetto.

Tutti questi aspetti contribuiscono a dirci se l’offerta proposta dal fornitore di energia per la sostituzione caldaia è più o meno vantaggiose rispetto alle altre. Al netto di tutto, però, resta evidente come affidarsi al proprio (o ad un altro) fornitore di energia per beneficare richiedere sostituzione o installazione della caldaia attraverso il bonus rappresenti una soluzione più pratica e veloce, rispetto alla compilazione autonoma della domanda, con relativo disbrigo di pratiche. 

Quali aspetti valutare prima di cambiare caldaia

Cambiare la propria caldaia con il bonus significa avere l’occasione di migliorare la qualità del proprio dispositivo e, con esso, consumi ed emissioni. Se stai cercando informazioni in merito alle diverse tipologie di caldaie e alla differenze tra caldaie tradizionali, a pompa di calore o condensazione, puoi leggere tutto in dettaglio in questo articolo.

Sicuramente, uno degli aspetti principali da valutare è individuare la caldaia più in linea (per tipologia, potenza e classe energetica) alla propria abitazione. Per questo, aderire ad un’offerta di fornitori di energia che prevedano l’installazione di una sola marca o modello di caldaia non rappresenta, spesso, una soluzione ideale per tutti. 

L’ideale sarebbe selezionare un’offerta che consenta di avere un primo sopralluogo gratuito e senza impegno da parte di un installatore, in grado di individuare la caldaia più adatta al cliente, da acquistare tramite lo sconto.

Se desideri sostituire la tua caldaia, scopri i vantaggi offerti da Metamer!

Metamer è il fornitore di energia che ti permette di sostituire o installare una nuova caldaia con tutti i vantaggi offerti dal bonus:

  • sconto del 65% per sostituzione di una vecchia caldaia, e 50% per installazione di una ex novo;
  • applicazione dello sconto direttamente in fattura in modo veloce, pratico e senza attendere i dieci anni previsti dal bonus;
  • sopralluogo e smaltimento del vecchio dispositivo gratuiti ad opera di tecnici specializzati;
  • nessun obbligo di passare le tue utenze luce e gas a Metamer: sostituisci solo la tua caldaia con lo sconto previsto dal bonus!;
  • un ulteriore extra bonus di 300€ sulla manutenzione in caso di passaggio a Metamer Luce e Gas.

Il tutto a fronte di un preventivo gratuito, senza impegno o spese impreviste per l’intero lavoro!

Richiedi oggi di essere ricontattato/a da un nostro consulente per prenotare il sopralluogo o richiedere maggiori informazioni sulla nostra offerta caldaia!

Acquisto o Sostituzione Caldaia: quale scegliere, vantaggi, incentivi e prezzi

incentivi nuova caldaia

I costi di riscaldamento dell’acqua e climatizzazione degli ambienti rappresentano una delle principali voci di spesa per le forniture domestiche. L’ottimizzazione dei consumi riveste un ruolo chiave per “alleggerire” la bolletta e gran parte di questo aspetto dipende dalla caldaia.

Com’è noto, caldaie di ultima generazione, e di classe di efficienza energetica alta, garantiscono prestazioni migliori in termini di consumi ed emissioni. Il che, ovviamente, si traduce in un considerevole risparmio a fine mese e, soprattutto, a lungo termine.

Inoltre, grazie ai recenti sgravi fiscali, incentivi e bonus per l’acquisto o sostituzione della caldaia, è oggi possibile sostituire la propria caldaia beneficiando di sconti oltre il 50% del prezzo del dispositivo, con condizioni vantaggiose anche sulla manutenzione e la tariffa energetica. Se stai valutando l’opportunità di sostituire la tua vecchia caldaia, in questo articolo troverai una breve guida riepilogativa per farlo nel modo migliore, più economico e conveniente.

Tipi di caldaie: come scegliere la migliore

In commercio esistono numerose tipologie di caldaie, che differiscono soprattutto per tipo combustibile e tecnologia utilizzata. Tra le cosiddette “caldaie tradizionali” troviamo:

Caldaie a metano

Alimentate con gas naturale proveniente dalla linea di distribuzione nazionale. Si tratta della tipologia di caldaia più diffusa in Italia, con un ottimo rapporto tra costi di installazione e consumi.

Caldaie a GPL

Il GPL è un gas ottenuto da una miscela di idrocarburi, tra cui il petrolio, che viene solitamente stoccato e venduto in bombole. Le caldaie a GPL si approvvigionano di questo gas mediante serbatoi di grandi dimensioni, posizionati esternamente all’abitazione e periodicamente riforniti da un distributore. Si tratta di caldaie utilizzate per lo più in zone dove la linea metano non è presente, per questioni logistiche.

È interessante sapere, però, che grazie ai nuovi lavori di metanizzazione in tutte le regioni italiane,negli ultimi anni è stato possibile portare la linea metano anche in zone fino ad oggi non servite.

In queste aree è possibile per i proprietari di immobili con impianto a GPL richiedere l’allaccio alla linea metano con sconti molto vantaggiosi.

Caldaie a biomasse

Cioè alimentate da combustibili quali legna da ardere, pellet o cippato. Rientrano tra queste i termocamini, le stufe a pellet e anche le tradizionali stufe a legna, collegate con impianto domestico.

Caldaie a gasolio

O ad altri combustibili similari. Si tratta di dispositivi oggi quasi del tutto scomparsi, a causa del costo elevato delle materie prime necessarie al loro funzionamento, agli elevati costi di manutenzione e all’impatto ambientale da esse prodotto.

Caldaie a pompa di calore

Tra le caldaie non tradizionali, invece, troviamo le caldaie a pompa di calore, tecnologia di ultima generazione, che non sfruttano alcuno dei combustibili fin’ora elencati, ma funzionano grazie all’azione di uno scambiatore di calore elettrico e ad elementi presenti in ambiente. Si distinguono in tre tipologie:

Salina-acqua

Che preleva calore dal terreno al di sotto dell’edificio, grazie ad un impianto geotermico scavato allo scopo.

Acqua-acqua

Come la precedente, la caldaia a pompa di calore acqua-acqua è alimentata dalla captazione di acque ipogee presenti nelle falde freatiche o, più di rado, in fiumi, laghi e torrenti.

Aria-acqua

Produce calore convogliando l’aria esterna attraverso un sistema di captazione che può essere installato all’interno o al di fuori dell’immobile.

Perché una caldaia a metano rappresenta ancora la migliore soluzione per riscaldare casa

Le caldaie a pompa di calore costituiscono certamente una tecnologia d’avanguardia rispetto a quelle tradizionali. La loro installazione, tuttavia, è ancora fortemente condizionata dagli alti costi di realizzazione degli impianti (geotermici e non). Si tratta, quindi, di soluzioni sicuramente più adatte ad immobili in costruzione, che possano più agevolmente realizzare i lavori di scavo o installazione dei componenti per le caldaie, a fronte di un notevole investimento iniziale.

In quest’ottica, la convenienza del metano appare subito immediata, specie rispetto alle altre tipologie di caldaie tradizionali attualmente presenti in commercio.

Facile approvvigionamento della materia prima, convenienza della stessa in termini di prezzo, utilizzo e manuntenzione. Non a caso, le caldaie a metano sono ancora la tipologia di dispositivo più ampiamente diffusa in Italia, in grado di garantire basso numero di consumi ed emissioni, soprattutto se associate a tariffe energetiche green, ottimizzate sui consumi del singolo utente.

Incentivi per sostituzione caldaie

Tra i più recenti incentivi per la sostituzione caldaie figurano sicuramente gli sgravi fiscali offerti dal Superbonus 110% e il nuovo EcoBonus. Questa seconda opzione, differentemente dalla prima, risulta molto più pratica e veloce, per quanti volessero esclusivamente sostituire una caldaia, senza effettuare altri lavori di efficientamento energetico.

Grazie all’EcoBonus è, infatti, possibile sostituire la propria caldaia con un modello più moderno e performante, beneficiando di uno sconto fino al 65% sul prezzo del dispositivo, installazione e opere accessorie .

Una misura, che è possibile richiedere anche attraverso l’intervento di ditte specializzate e fornitori di energia, aderendo a pacchetti “chiavi in mano”, comprensivi di tutto: dall’installazione alla rottamazione della vecchia caldaia.

Mettiti comodo: con Metamer sostituire la tua caldaia è più semplice!

Se desideri sostituire la tua caldaia con gli incentivi previsti dal nuovo EcoBonus, senza impazzire dietro a pratiche burocratiche e moduli da compilare, con www.metamer.it puoi farlo senza obbligo di passare le utenze e scegliendo tu marca e modello di caldaia che preferisci!

Scrivici per prenotare un primo sopralluogo gratuito e senza impegno da parte di un tecnico installatore convenzionato con la nostra azienda. Scegli con il suo aiuto il tipo di caldaia più adatto alle tue esigenze e ottieni un preventivo di spesa reale, preciso e senza soprese, con uno sconto fino al 65% sul prezzo finale del dispositivo.

E se scegli di passare a Metamer le tue utenze luce e gas hai ulteriori 300€ di sconto direttamente in bolletta!

Climatizzatori 2021: quali scegliere, come risparmiare, manutenzione

bonus condizionatore

Dopo una prima incertezza iniziale, l’estate sembra finalmente essere tornata a riscaldare le nostre giornate. In molti sono già tornati ad accendere i climatizzatori di abitazioni e uffici e c’è chi, memore delle alte temperature dello scorso anno, è oggi alle prese con l’acquisto di un nuovo dispositivo per garantirsi un po’ di refrigerio.

Ma sai come scegliere o usare correttamente il climatizzatore, o quali sono gli errori più comuni da evitare prima e durante il suo funzionamento?

A queste e tante altre domande rispondiamo nel nuovo articolo del blog Metamer!

È un trend internazionale quello che vuole i climatizzatori nella nuova lista degli elettrodomestici considerati indispensabili, a casa come sul lavoro. Dopo una prima battuta d’arresto sui numeri di installazioni coincisa con la crisi economica del 2008, il mercato dei condizionatori sembra oggi godere di nuovo boom, col il record di installazioni, solo in Italia, di 700.000 nuovi dispositivi nel 2012.

Un’escalation che non accenna a diminuire e che, secondo gli esperti del settore, tocca oggi quota 18 milioni di apparecchi installati nelle case e negli uffici degli italiani.

È però essenziale saper scegliere il condizionatore più adatto al il proprio ambiente in termini di potenza e funzioni, ma non solo. Molti sono infatti gli aspetti di cui tenere conto nella gestione e nella manutenzione del climatizzatore, al fine di garantirne sempre un perfetto utilizzo e la sicurezza di chi vive a contatto con esso.


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Come scegliere il climatizzatore

Per scegliere il condizionatore giusto basta un semplice calcolo basato sul rapporto tra i BTU, unità di misura della potenza dei climatizzatori, e i metri quadri dell’ambiente in cui verrà installato.

La stima va quindi ottenuta moltiplicando il numero di mq dell’ambiente che si intende climatizzare per il valore minimo di BTU richiesti per singolo metro quadro, cioè 340 BTU.

Per una stanza di 10 mq quindi la formula da utilizzare sarà la seguente:

10 METRI QUADRI X 340 BTU/MQ = 3.400 BTU/H

Altri parametri interessanti da tenere in considerazione durante l’acquisto di un condizionatore sono:

  • LA CLASSE ENERGETICA

    Essenziale per garantirsi un prodotto performante e dai consumi ottimizzati. La classe energetica di un climatizzatore è uno di quegli aspetti in grado di incidere sul contatore, quindi prima di optare per un semplice e un po’ antiquato inverter valuta la possibilità di orientarti verso un condizionatore di fascia A+ o superiore.

  • IL GRADO DI RUMOROSITÀ DEL DISPOSITIVO

    Alcuni apparecchi potrebbero rivelarsi eccessivamente rumorosi. Un problema da non sottovalutare, specie se il condizionatore (e il suo sistema di captazione esterna) verrà installato in un punto molto frequentato della casa, in un ufficio o in prossimità di balconi o finestre di altre persone, a cui potrebbe dare fastidio.

  • IL SISTEMA DI FILTRAGGIO

    Elettrostatici, agli ioni o ai carboni attivi per ridurre la circolazione di polveri sottili: i filtri del condizionatore rappresentano un aspetto fondante del dispositivo, quello relativo alla qualità dell’aria immessa nell’ambiente. Per questo motivo è indispensabile prediligere sempre prodotti di qualità.

Acquisto condizionatore: risparmia con l’EcoBonus!

Può forse interessarti sapere che l’acquisto del climatizzatore rientra nelle voci di spesa incluse nel nuovo EcoBonus 2021, che prevede, tra le altre cose, sgravi fiscali fino al 65% per l’acquisto di elettrodomestici di fascia alta.

Se decidi di installare o sostituire il condizionatore mettiti comodo: pensiamo a tutto noi! Con Metamer scegli tu marca e modello di condizionatore che preferisci, risparmi fino al 65% sul costo del nuovo dispositivo e hai un secondo condizionatore in omaggio!

In più, se scegli di aderire all’offerta EcoClima Luce e Gas scegli tu l’extra bonus da associare al tuo pacchetto tra il secondo condizionare gratis o uno sconto di 300€ direttamente in bolletta!


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Manutenzione e cambio filtri del condizionatore: attenzione prima di riaccenderlo!

La pulizia dei filtri rappresenta un aspetto essenziale della manutenzione del climatizzatore. Il loro scopo è infatti quello di trattenere la polvere che altrimenti verrebbe dispersa nell’ambiente che respiriamo, contribuendo allo sviluppo di allergie da acari. Per questo è consigliabile pulire i filtri del condizionatore prima di tornare a metterlo in funzione dopo il riposo invernale.

Per farlo è possibile sganciare i filtri dall’apposito vano, rimuovendo il grosso della polvere con un panno elettrostatico, un pennellino o un compressore. Successivamente sarà possibile pulirli in maniera più approfondita inumidendo un panno in microfibra con una soluzione di acqua e sapone di Marsiglia o aceto.

È però bene sapere che non tutti i dispositivi prevedono che la pulizia possa essere eseguita autonomamente, ma solo attraverso l’intervento di un tecnico. Un altro importante aspetto di cui tener conto in fase di acquisto!

differenza delle caldaie la revisione e manutenzione del condizionatore non è obbligatoria per legge per impianti al di sotto dei 12kw di potenza. Detto questo è però essenziale specificare che una revisione del gas refrigerante e delle batterie dell’apparecchio 1 o 2 anni è essenziale per garantirne sempre una efficiente funzionalità e sicurezza.

Per lo stesso motivo è bene ricordare che una corretta temperatura dell’aria condizionata per contenere i consumi elettrici e i rischi legati allo sbalzo termico non dovrebbe scendere sotto i 25°C. Ad ogni modo, se sei amante del freddo e non riesci a rinunciare a temperature più basse in estate, ricorda di non esagerare mantenendo il dispositivo sempre ad una temperatura di non inferiore a 7°C rispetto a quella esterna.

Il climatizzatore è una mano santa contro l’infernale caldo estivo, ma attenzione alla salute!

Buona estate, da Metamer!

Vuoi installare o sostituire il tuo condizionatore con uno sconto del 65%?

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Bonus condizionatori 2021: come richiedere sconto e agevolazioni fiscali

ecobonus climatizzatori

Grazie alla misura EcoBonus approvata nei mesi scorsi dal Governo italiano moltissime famiglie hanno beneficiato di interessanti sconti fino al 65% per la sostituzione o installazione di nuove caldaie. All’interno dell’incentivo sono compresi anche i condizionatori, che possono essere inclusi nel pacchetto caldaia o installati / sostituiti singolarmente, alle stesse condizioni previste dal bonus.

Con l’arrivo dell’estate, l’acquisto di un condizionatore di ultima generazione e di classe energetica alta rappresenta una soluzione ideale per migliorare climatizzazione ed efficienza energetica della propria abitazione. Tanto più quando è possibile farlo grazie a incentivi in grado di far risparmiare fino al 65% dell’importo su acquisto e installazione del dispositivo, insieme ad altri notevoli vantaggi.

Come nel caso dell’offerta Metamer EcoClima, che ti permettere richiedere lo sconto sul nuovo condizionatore in modo più semplice, scegliendo tu marca e modello del dispositivo che preferisci e aggiungendo al tuo pacchetto un secondo climatizzatore in omaggio o, attivando anche Luce e Gas, 300 euro di sconto aggiuntivi direttamente in bolletta! Il tutto senza doverti preoccupare di pratiche fiscali e burocratiche: lo faremo noi per te!

Come scegliere il miglior condizionatore

Proprio come per i sistemi di riscaldamento, la scelta del “giusto” climatizzatore per la propria abitazione deve rispettare alcuni parametri essenziali:

La potenza

La potenza di un condizionatore è calcolata in BTU (ossia, British Termal Unit). Questa unità di misura indica idealmente la capacità refrigerante dell’apparecchio, in relazione all’ambiente in cui viene installato. Più grande è l’ambiente, maggiore sarà il valore di BTU necessario affinché il climatizzatore sia in grado di rinfrescarlo.

Ovviamente, se un dispositivo ha un valore di BTU, e quindi di potenza, più alto avrà anche un prezzo e consumi maggiori. Ma allo stesso tempo, risparmiare acquistando un climatizzatore non abbastanza potente per refrigerare ambienti di grandi dimensioni renderà completamente inutile la spesa.

Per iniziare ad orientarti ti basterà sapere che per una stanza dai 15 ai 25 metri quadri, con altezza media del solaio corrispondente a circa 3 metri, sarà necessario un condizionatore di potenza non inferiore a 9.000 BTU.

Controllo temperatura

Nei vecchi climatizzatori era presente il solo tasto di accensione e spegnimento. In quelli un po’ più recenti, anche una funzione per regolare la temperatura. Nei modelli di ultima generazione si è arrivati ad installare un inverter, in grado riconoscere la temperatura nella stanza e accedere o spegnere l’apparecchio solo al raggiungimento di quella ideale.

In questo modo è possibile ottimizzare i consumi e mantenere i propri ambienti sempre alla medesima temperatura comfort, anche quando si è fuori casa. Un dettaglio che rende bene l’idea di quanto sia importante rinnovare il parco climatizzazione della propria abitazione per garantire il miglior comfort climatico, e consumare in maniera più efficiente.

Classe energetica

Come per tutti gli elettrodomestici, la classe energetica rappresenta oggi un fattore fondamentale di cui tener conto in fase di acquisto. Questo perché se è vero che un condizionatore da 12.000 BTU di classe A+ avrà sicuramente un prezzo maggiore rispetto ad uno di classe inferiore, è anche vero che più alta è la classe energetica e più efficienti saranno i consumi dell’apparecchio.

Un fattore non da poco che, ti assicuriamo, fa’ davvero la differenza in bolletta e soprattutto per l’ambiente. Infatti, un condizionatore di ultima generazione, quindi più efficiente, assicura un abbattimento di consumi ed emissioni fino al 25%.

Insomma più che un costo da pagare, un vero e proprio investimento per la propria casa: specie ora che, con gli incentivi dell’EcoBonus, si ha l’occasione di accedere a sconti per l’acquisto di nuovi condizionatori o, più in generale, come nel caso del Bonus Elettrodomestici.

Come richiedere il bonus condizionatori

Gli incentivi previsti dal nuovo EcoBonus, come detto, fanno riferimento all’acquisto o alla sostituzione di caldaie e condizionatori, nell’ottica di migliorare l’efficientamento energetico delle abitazioni. Le linee guida previste dal bonus permettono di beneficiare di uno sconto:

  • del 65% sul prezzo del nuovo dispositivo, in caso di sostituzione di un vecchio apparecchio;
  • del 50% in caso di installazione “da zero” di una nuova caldaia o condizionatore.

Il bonus prevede inoltre un ammortamento nell’arco di dieci anni sul proprio 730 e va quindi inserito nella propria Dichiarazione dei Redditi o Modello Unico, allegando:

  • ricevuta di acquisto;
  • l’osservazione del tecnico abilitato che provvederà all’installazione;
  • certificazione di classificazione energetica dell’immobile.

Vista la natura piuttosto complicata della necessaria documentazione da produrre per richiedere il bonus, in molti in questi mesi hanno preferito affidarsi a professionisti energetici per una maggiore sicurezza in termini di inoltro della domanda e disbrigo delle pratiche.

Metamer ha pensato anche a questo aspetto e ti offre una formula davvero a prova di relax!

Mettiti comodo: con Metamer installi o sostituisci il tuo condizionatore in modo più semplice!

Metamer offre la possibilità a nuovi e attuali clienti di sostituire o installare un nuovo condizionatore sfruttando le agevolazioni previste dal nuovo EcoBonus in modo più semplice e sicuro.

Se desideri rinnovare gli impianti di condizionamento della tua abitazione richiedi subito un primo sopralluogo gratuito e senza impegno da parte di uno dei nostri tecnici convenzionati. In questo modo potrai ricevere un preventivo di spesa reale e preciso per scegliere il dispositivo più adatto alle tue esigenze tra i principali marchi e modelli presenti in commercio. Il tutto aggiungendo un secondo condizionatore in omaggio al tuo pacchetto!

Inoltre, se decidi di passare le tue utenze Luce e Gas a Metamer, o di convertire la tua attuale fornitura con l’offerta Metamer EcoClima, scegli tu l’extra bonus da associare al pacchetto tra:

  • il secondo condizionatore in omaggio;
  • 300€ di sconto direttamente in bolletta!

Con Metamer scegli sempre un’offerta energetica 100% green e in linea con le tue esigenze, grazie alla possibilità di richiedere una tariffa monoraria e bioraria, a prezzo fisso o variabile, in base a come preferisci. Il tutto:

  • senza deposito cauzionale o altri costi di attivazione;
  • con servizio attivazione veloce e senza interventi sul contatore;
  • con un’app e uno sportello online per gestire comodamente i tuoi consumi anche da remoto, e la possibilità richiedere bolletta elettronica e domiciliazione bancaria per ridurre spreco di carta ed emissioni;
  • con un servizio clienti gestito in Italia, disponibile tramite numero verde gratuito, WhatsApp, mail e social network.

Non a caso siamo oggi partner di oltre 55.000 clienti su tutto il territorio nazionale e primi operatori energetici della regione Abruzzo (dati ARERA 2020).

Richiedi gratis e senza impegno maggiori informazioni o un primo contatto con un operatore per fissare il sopralluogo di un tecnico specializzato tramite il form di contatto in questa pagina!


Bonus verde 2021: con il tetto verde risparmi energia (e aumenti il valore dell’immobile)

bonus verde

L’introduzione del Bonus Verde 2021, nei primi mesi di quest’anno, ha aperto il dibattito su nuove e originali tendenze relative al rifacimento di giardini e aree verdi.

Un incentivo che prevede detrazioni fiscali per la sistemazione del verde domestico, come giardini privati e condominiali, ma anche terrazzi e balconi da riconvertire in chiave green.

Questo bonus va ad aggiungersi al resto di quelli previsti dalla nuova Legge di Bilancio, tra cui:

Il Bonus Verde è una ulteriore misura, resa ancora più interessante dalla possibilità di sfruttarla non solo per migliorare l’estetica del proprio immobile, ma anche la sua efficienza energetica. Già perché, al di della bellezza che piante e giardini sono in grado di suscitare, il verde rappresenta un ottimo coibentante per edifici, e si presta ad altri numerosi usi.

È il caso, per esempio dei tetti verdi, diffusi in nord Europa e in altre parti del Mondo, ma praticamente sconosciuti in Italia. Una soluzione sostenibile ed ecologica, in grado di garantire anche un risparmio sotto il punto di vista dei consumi energetici.

Scopriamoli insieme, in questo nuovo articolo del blog Metamer!

Cosa sono i tetti verdi

Proprio come suggerisce il nome, si tratta di un giardino pensile realizzato sul tetto del proprio immobile. I tetti verdi (o Roof In Green, come sono conosciuti all’estero) sono realizzati in modo da essere completamente impermeabilizzati dalla struttura principale, che contribuiscono a proteggere grazie al loro altissimo potere isolante.

Il terriccio utilizzato per la copertura verde permette, infatti, una più efficiente termoregolazione dell’edificio, che consente anche di mantenere meglio il calore in inverno e a garantire una temperature mite in estate. Inoltre, i tetti verdi, migliorano il livello di umidità percepita grazie all’azione delle piante, che fungono da filtro per le polveri sottili presenti nell’atmosfera.

Una tecnologia ampiamente impiegata in abitazioni e uffici per migliorare l’efficienza energetica, garantendo così maggiori risparmi.

In Francia, nel 2015, il Governo ha promulgato una legge che obbligava le aziende a riconvertire i tetti di edifici di nuova costruzione secondo criteri verdi o fotovoltaico, grazie a incentivi simili all’attuale Bonus Verde 2021.

I risultati sono stati sorprendenti: un netto efficientamento del tasso di consumi ed emissioni, e un decisivo miglioramento dell’umore dei dipendenti, che molto spesso si occupano direttamente della cura dei giardini aziendali durante le pause di lavoro.

Insomma, quella dei tetti verdi sembra essere una soluzione che, oltre all’ambiente, fa bene alla nostra salute!

Costi e vantaggi dei tetti verdi

Appresi quindi i benefici che le coperture in verde sono in grado di offrire ti starai forse chiedendo ora quanto costa un tetto verde. Partiamo dal presupposto che, naturalmente, la spesa dipende dalla dimensione del tetto in questione ma, in un certo senso, anche i vantaggi.

Tipologie di tetti differenti saranno idonei ad ospitare giardini pensili e orti urbani diversi. Nello specifico i tipi di tetti verdi sono due:

  • Tetti Verdi Intensivi; della profondità di circa 1 metro, permettono di coltivare piante, ortaggi e persino piccoli alberi da frutto.
  • Tetti Verdi Estensivi; semplici rivestimenti in erba di 15-20 cm di spessore. Creano un’ottima coibentazione e non necessitano di una particolare manutenzione.

La scelta della tipologia è soggetta a parere e alla progettazione di un professionista (architetto o ingegnere) in grado di calcolare con precisione la distribuzione del peso, la capacità di carico del giardino pensile e un corretto sistema di drenaggio dell’acqua.

Prima di ogni operazione, è però necessario informarsi per sapere cosa prevedono nello specifico i regolamenti urbanistici e condominiali in materia, così da poter realizzare un tetto verde con tutte le dovute autorizzazioni.

Il costo di un tetto verde dipende quindi esclusivamente dalla progettualità alla base dello stesso, e dalla sua tipologia (a parità di dimensione, l’intensivo risulterà naturalmente più caro dell’estensivo). Il costo di una semplice copertura verde si aggira normalmente attorno ai 70 euro per metro quadro, e può superare i 100 qualora si preveda l’impiego di piante o tecnologie particolari.

vantaggi di un tetto verde risiedono invece, come detto, nella riduzione dei costi in bolletta che è in grado di generare, ma non solo.

Un tetto verde, specie se intensivo, e quindi con ortoaumenta il valore dell’immobile anche di un considerevole 15%-20%. Inoltre, ne migliora la qualità, grazie alla riduzione di emissioni e polveri sottili, ottimizzandone termoregolazione, tasso di umidità, isolamento acustico, e permettendo anche un approvvigionamento alimentare a chilometro zero.

Esperti interrogati sul tema stimano che grazie ad un tetto verde sia possibile ridurre le spese di riscaldamento e refrigeramento del 30%.

Come realizzare un tetto verde o orto urbano

Installare un tetto verde sulla propria abitazione è, come detto, un’operazione soggetta ad un’attenta valutazione progettuale. La sua natura rispecchia, per certi versi, i principi alla base della permacultura, una scuola di pensiero teorizzata alla fine degli anni ’70 che punta alla massificazione dei vantaggi derivanti da una buona sinergia degli ecosisistemi naturali. Un dottrina che strizza l’occhio ai bisogni dell’uomo, nel pieno rispetto della natura e dei suoi ritmi.

La progettazione di un tetto verde si compone di strati che permettono l’impermeabilizzazione, l’areazione e il drenaggio, al fine di evitare problemi di infiltrazioni d’acqua e altra natura. Data la natura complessa del progetto, è vivamente sconsigliata l’idea di realizzare un tetto giardino fai da te, a meno che tu non sia un esperto in materia.

Questo perché, al di là degli aspetti appena citati, è fondamentale tenere conto della maggiorazione di peso che graverà sulla struttura una volta che il tuo tetto verde sarà pronto, ed è quindi fondamentale sviluppare alla base un calcolo necessario che tenga conto della natura dell’immobile interessato.

Il Bonus Giardino 2021 prevede incentivi per tetti verdi con una detrazione del 36% delle spese ammissibili dal bando, fino ad un massimo di 5.000 euro. Le spese ammissibili comprendono anche la fase di progettazione e acquisto dei materiali, aspetto da non sottovalutare quindi, a fronte di un potenziale risparmio in grado di permettere una maggiore sicurezza.

Valutare l’opportunità di realizzare il proprio tetto giardino, per abitazioni o uffici, diviene quindi una considerazione concreta, sulla quale iniziare seriamente a riflettere sulla base degli ottimi risultati guadagnati in questi anni da altri Paesi nel Mondo.

Energia green: oggi conviene di più!

Un’offerta luce green, cioè proveniente da fonti rinnovabili certificate, costa mediamente il 9% in meno l’anno rispetto alle tariffe energetiche tradizionali. È quanto emerso da una recente ricerca condotta da un importante comparatore di tariffe energetiche nazionale, secondo cui l’energia verde non è solo più sostenibile, ma conviene!

Permettici di offrirti una reale consulenza per ottimizzare i tuoi consumi

Metamer è una società del libero mercato energetico che opera in tutta Italia per la fornitura di luce e gas ad uso domestico e professionale. Le nostre politiche aziendale non comprendono l’utilizzo di strategie di marketing invasive, come telefonate o porta a porta, per la promozione delle nostre tariffe.

Siamo certi della qualità del nostro servizio e desideriamo offrirla anche a te.

Se stai pensando di cambiare operatore, valuta tu stesso/a le nostre offerte gas e luce 100% green, con possibilità di scegliere tra tariffe mono, bio o triorarie, dal costo componente bloccato o variabile. Il tutto con il supporto di un servizio clienti affidabile e veloce, gestito in Italia e disponibile tramite numero verde gratuito WhatsApp.

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100 domande sul 110%: guida completa agli incentivi del Superbonus

guida incentivi 110%

Metamer in collaborazione con il quotidiano il Centro ha pubblicato la nuova “Guida agli incentivi Superbonus: 100 domande sul 100%”, che puoi scaricare gratuitamente da questa pagina.

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Bonus caldaia 2021: come funziona, agevolazioni sostituzione, incentivi statali

sostituzione caldaia

Oltre agli importanti aspetti sotto il profilo etico e ambientale, sostituire una caldaia di vecchio tipo con una di nuova generazione rappresenta un’operazione finalizzata a garantire un miglioramento dei consumi, con conseguenti benefici in bolletta.

Le moderne caldaie a condensazione permettono, infatti, una più efficiente gestione dei consumi, e per questo un minore impatto in bolletta. I risultati variano a seconda della tipologia di caldaia scelta, in relazione con l’ambiente in cui essa viene installata.

L’installazione o sostituzione di caldaie di nuova generazione rientra nelle buone pratiche per migliorare i consumi domestici per risparmiare soldi ed energia in casa

Naturalmente, per garantire un concreto beneficio è necessario orientarsi su caldaie a classe energetica alta, che è inoltre possibile associare a nuovi impianti con tecnologia domotica. L’utilizzo di questi dispositivi permette di automatizzare le prestazioni energetiche della propria abitazione, e di gestirle anche da remoto tramite un’applicazione sul proprio smartphone.

Tanto più che, in linea con le disposizioni vigenti in merito all’adeguamento sui consumi energetici entro il 2021, previsto della Stato Italiano in linea con gli accordi stipulati a Bruxelles, è oggi possibile beneficiare di sgravi fiscali per la sostituzione di caldaie, e l’installazione di caldaie di nuova generazione, come quelle a condensazione o le caldaie a biocombustibili. Come per altri interventi mirati all’efficientamento energetico, anche per la sostituzione di caldaie è possibile beneficiare dei nuovi Eco Bonus 2021.

Classi di efficienza energetica di caldaie

L’efficienza energetica di una caldaia dipende dal cosiddetto “rendimento di combustione”, ossia dalla percentuale di aria e acqua impiegata nella fase di riscaldamento.

La classificazione energetica di questi e altri dispositivi è definita nel testo del D.P.R. n.60 del 15 Novembre 1996, che determina, in base alla potenza, classi di rendimento che vanno da 1 a 4 stelle.

Queste ultime sono quelle che consento una maggiore efficienza energetica, e quindi un maggiore risparmio in termini di consumi. Le caldaie a 4 stelle sono solitamente rappresentate da:

Caldaie a condensazione

Sono caldaie che recuperano energia dalla condensazione dei fumi di combustione. È un dispositivo che garantisce un ottimo rendimento energetico e una bassissima produzione di agenti inquinanti (70% in meno di emissioni di Nox e CO rispetto alle caldaie tradizionali.Rappresentano attualmente i dispositivi più sfruttati sul mercato in quanto, al di là del risparmio in termini di emissioni e consumi, si adattano perfettamente ai comuni impianti di riscaldamento presenti nelle nostre case. Sono inoltre dispositivi perfetti da affiancare a pannelli radianti e fotovoltaici, che permettono di risparmiare anche il 20% sul costo dell’acqua riscaldata a 80°, il 30% su quella a 60°, e il 50%/60% se affiancate a pannelli solari.

Caldaie a premiscelazione

Permettono un risparmio fino al 10% rispetto ai consumi di una caldaia tradizionale. Sfruttano una tecnologia di combustione in grado di garantire un perfetto equilibrio tra aria e metano al suo interno, limitando per questo le emissioni nocive.

Come scegliere la caldaia

In questo, il precetto fondamentale è uno solo: scegliere la caldaia in base alle proprie esigenze energetiche.
Per valutare quale tipo di caldaia rappresenta il dispositivo più in linea con le nostre esigenze è fondamentale tenere conto dei seguenti aspetti:

  • l’uso che faremo della caldaia (solo riscaldamento, riscaldamento + acqua calda, solo produzione di acqua calda);
  • la metratura dell’ambiente da riscaldare in relazione all’uso;
  • il luogo in cui verrà installata la caldaia, all’interno o all’esterno, ci dice se il dispositivi dovrà essere a camera aperta (per ambienti esterni) o a camera chiusa (per interni);
  • il preventivo per installazione o sostituzione caldaia. Il costo di questa operazione va ad influire su quello dell’acquisto di una nuova caldaia

Ricorda di controllare sempre che la caldaia che stai per acquistare sia provvista di certificazione CE.

Altri aspetti di cui tenere conto in fase d’acquisto sono rappresentati da:

Sistema antiblocco

Un sistema che evita il blocco accidentale della caldaia.

Sistema acqua sensor

Consente una minore esposizione della caldaia a shock termico, con conseguente beneficio per i consumi.

Funzione anticalcare

La corretta pulizia della caldaia permette una maggiore efficienza della stessa, riducendo il costo dei consumi.

Accensione automatica

Con l’accensione automatica della caldaia puoi risparmiare fino a 50 euro l’anno!

Incentivi e sgravi fiscali per sostituzione caldaia

Con il Bonus Caldaie 2021 puoi beneficiare di una detrazione fiscale del 65% per gli interventi di sostituzione caldaia e efficientamento delle prestazioni energetiche di immobili. Nello specifico, il bonus in questione copre lavori di:

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A;
  • installazione di impianti costituiti da sistema integrato tra caldaia a condensazione e pompa di calore (sistemi ibridi);
  • detrazione fiscale per installazione di caldaie a condensazione di classe A.

Il Bonus Caldaie 2021 (o Eco Bonus) differisce dalla misura del Bonus 110%, grazie alla quale è possibile richiedere contributi per lavori di efficientamento energetico di immobili, con incremento minimo di due classi energetiche rispetto a quella attuale. Tuttavia, il Bonus 110% prevede un notevole disbrigo di burocrazia, lunghe attese e, perché sia davvero gratuito per il cittadino, l’assunzione del credito di imposta offerto dalla banca a carico dell’impresa edile che esegue i lavori.

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Ecobonus e Bonus 110%: incentivi, detrazioni, risparmio energetico casa/condominio

bonus 110

Si tratta sicuramente della misura più gettonata e discussa degli ultimi anni, che prevede una copertura al 110% di lavori per efficientamento energetico delle abitazioni.


Pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le linee guida del nuovo bonus 110%. Una misura ambiziosa, finalizzata al raggiungimento di ben due importanti obiettivi: rilanciare l’economia con l’apertura di nuovi cantieri e incentivare la riqualificazione energetica per migliorare i consumi degli italiani.

Un tema fortemente dibattuto nel corso di queste ultime settimane, che ha diviso entusiasti e scettici interessati a capire di più sulle possibilità offerte dal bonus. Nonostante, infatti, la misura rappresenti senza dubbio un’ottima quanto fondamentale strategia in un momento tanto delicato per il Paese, non mancano alcune critiche e perplessità da parte degli addetti ai lavori. Tra le altre, l’eccessiva burocrazia dell’iter autorizzativo necessario per accedere al bonus, con obbligo di migliorare almeno di due punti l’attuale classe energetica del proprio immobile.

La misura è in qualche modo comprensiva di molti altri bonus specifici già previsti, come l’Eco Bonus per la sostituzione di vecchie caldaie, il bonus elettrodomestici, il Sisma Bonus e i Bonus Sociali Luce e Gas per famiglie a basso reddito.

Vediamo allora in dettaglio cosa prevede il nuovo bonus, chi può beneficiarne e quali sono i pro e i contro.

Superbonus 110%: cos’è e cosa prevede

L’iniziativa è finalizzata ad incentivare un processo di riqualificazione energetica, con ristrutturazioni orientate al raggiungimento di Attestazioni di Prestazione Energetica (APE) più alte. Un incentivo che consentirebbe di migliorare importanti aspetti relativi all’efficientamento energetico di condomini e singole abitazioni, individuando i sistemi per risparmiare sul riscaldamento e sul consumo di energia elettrica.

Per questo, saranno inclusi nel nuovo ecobonus:

  • cappotto termico, che dovrà interessare più del 25% lordo della superficie dell’edificio o dell’unità immobiliare di edifici plurifamiliari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione o condizionamento con impianti centralizzati per il riscaldamento, refrigeramento, acqua calda sanitaria, caldaie a condensazione, o pompa di calore, impianti geotermici o fotovoltaici. Il tutto di efficienza minima pari almeno a classe A, o superiore;
  • sostituzione di vecchi infissi con nuovi dispositivi a taglio termico o in grado di garantire prestazioni maggiori.

Il bonus funziona attraverso il sistema del credito d’imposta, consentendo in cinque anni la detrazione del 110% delle spese sostenute per lavori effettuati dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Il tetto massimo di spesa varia in base al tipo di intervento, e va dai 15.000 euro per singola unità immobiliare (in caso di condomini, bifamiliari e simili) a 50.000 per soluzioni autonome.

Hanno diritto al nuovo ecobonus cittadini residenti in condomini, persone al di fuori di attività di impresa correlate con il mercato immobiliare, cooperative di abitazioni a proprietà condivisa, istituti autonomi di case popolari, organizzazione non lucrative di unità sociale, organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale. Un aggiornamento sulla misura, introdotto negli ultimi mesi, ha esteso la possibilità di beneficiare dell’ecobonus anche a proprietari di seconde case.

Bonus 110%: è davvero gratis?

Lo è, a determinate condizioni. La procedura prevede una cessione del credito da parte di un istituto bancario detraibile in 5 anni, previa autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate e valutazione del progetto.

Se i lavori da svolgere sono conformi al bando, l’impresa edile o altro professionista assume il credito di imposta e la banca è disposta a cederlo a questi ultimi, il privato cittadino, in sostanza, non si assume alcun onere. Contrariamente, se la banca non prevede convenzioni di questo tipo con aziende o professionisti, o la ditta che esegue i lavori non è disposta ad assumere il credito di imposta, sarà il cittadino ad assumerselo.

Naturalmente, anche nel caso in cui fosse il privato ad assumere il credito, parliamo comunque di una misura conveniente, in grado di svolgere lavori per centinaia di migliaia di euro a fronte della spesa effettive di poche decine.

Di contro, come detto, si tratta di una misura caratterizzata da molta burocrazia. Sarà quindi indispensabile per chi scelga di aderirvi armarsi di molta pazienza in previsione del lungo iter e delle numerose pratiche da disbrigare.

Nel caso di condomini, sarà fondamentale accordare i lavori in modo unanime tra tutte le parti interessate. Le singole abitazioni, invece, possono attivarsi autonomamente. Il secondo passo è ottenere il visto di conformità da parte dell’Agenzia delle Entrate, da
richiedere tramite commercialista o CAF, per procedere con la cessione del credito. Fondamentale è l’APE, cioè l’Attestazione di Prestazione Energetica dell’immobile interessato che, qualora mancante, dovrà essere rilasciata da un tecnico abilitato per
certificare che i lavori sono finalizzati al miglioramento di almeno due classi energetiche rispetto a quella attuale.

Il “salto” energetico andrà certificato prima e dopo i lavori, sempre da professionisti abilitati e iscritti all’albo. A questo punto, si procede alla comunicazione telematica dei dati relativi ai lavori da svolgere sia all’Agenzia delle Entratate che all’ENEA, con le quali saranno definite le modalità attuative.

I tecnici dovranno, inoltre, fornire osservazioni nelle quali attestano la conformità dei requisiti tecnici alla base del progetto, la sua effettiva realizzazione e la conformità tra preventivi e prezzario ufficiale del mercato immobiliare e edile. Il tutto a seguito o in base allo stato di avanzamento dei lavori.

Superbonus 110%: rischi, criticità e zone d’ombra

Com’è facilmente intuibile, l’intero iter è caratterizzato da una precisa quanto corposa burocrazia da produrre. Un fattore, in realtà, essenziale, data la natura dell’intervento. Con l’Bonus 110%, infatti, l’Italia ha una grande occasione: quella di investire nella riqualificazione e nella transizione energetica. Un primo passo nel futuro, in grado di proiettare il nostro Paese ad un livello più al passo con i tempi.

È evidente, però, come l’eccessiva burocrazia sia anche fonte di timori, rinunce e preoccupazioni. Non pochi sono, inoltre, i cittadini che stanno già incappando in numerose difficoltà o vere e proprie truffe. Come quella recentemente denunciata da Federconsumatori, relativa a numerosi professionisti in tutta Italia che avrebbero avanzato richieste di 5.000 euro o più ai beneficiari dei lavori per dare priorità alle domande. Inoltre, non tutti i richiedenti potrebbero rientrare nella casistica prevista dal bonus in quanto, non rispettando, magari con la semplice sostituzione degli infissi o della caldaia, l’obbligo di miglioramento di due classi rispetto all’APE attualmente certificata.

Bonus caldaie e climatizzatori al 65%: una scelta più rapida e sicura

Fino al 31 dicembre 2021 è inoltre possibile richiedere il nuovo bonus caldaie con detrazione IRPEF fino al 65% della spesa. Uno sconto sulla sostituzione di vecchie caldaie con dispositivi a condensazione, più moderni e performanti, di classe energetica maggiore e a minor impatto ambientale. Nel bonus sono inclusi anche i condizionatori. Si tratta di una misura più contenuta rispetto a quella prevista dal bonus 110%, ma anche più accessibili, veloce e sicura. Se stai pensando di cambiare la tua caldaia, o installare un nuovo condizionare, risparmia le energie: passando a Metamer puoi farlo, senza alcun costo, disbrigo pratiche o imprevisti.

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Bonus Elettrodomestici 2021: nuovi limiti e regole senza ristrutturazione

bonus elettrodomestici 2020

Previsto dal nuovo Decreto Bilancio, il bonus elettrodomestici 2021 consente l’acquisto di piccoli e grandi dispositivi, con uno sconto del 50% applicato sulla dichiarazione dei redditi. Ecco cosa devi fare per richiederlo, anche senza ristrutturazione.


Buone notizie per chi desidera acquistare piccoli e grandi elettrodomestici: fino al 31 Dicembre è possibile farlo con il bonus elettrodomestici 2021.

Come per la misura del 2020, il bonus 2021 non prevede l’obbligo di ristrutturazione entro l’anno corrente, ma è possibile richiederlo anche per ristrutturazioni avvenute nel 2020, acquistando oggi nuovi mobili per la propria abitazione, ma il tetto massimo di spesa è stato aumentato da 10.000 a 16.000 euro.

Tra gli elettrodomestici che rientrano nel bonus in questione troviamo forno, lavastoviglie, microonde, piano cottura, frigorifero e piccoli dispositivi per la cucina, lavatrice, asciugatrice, ferro da stiro o altri dispositivi per bagno o zona lavanderia. La misura, inserita a dicembre nella Legge di Bilancio 2021, prevede una copertura del 50% sull’acquisto degli elettrodomestici.

Lo sconto viene direttamente calcolato su IRPEF o IRES sulla base delle spese sostenute, in fase di dichiarazione dei redditi.

Bonus elettrodomestici: a chi spetta e cosa comprende

Possono richiedere il bonus elettrodomestici 2021 soggetti in possesso di:

  • proprietà dell’immobile o immobili, anche in caso di nuda proprietà;
  • affittuari o intestatari di contratti di comodato d’uso gratuito dell’immobile o immobili;
  • soci di cooperative;
  • società individuali semplici, in accomandita semplice o in nome collettivo;
  • imprenditori individuali se l’immobile non risulta ad uso strumentale.

L’incentivo è indirizzato a chi acquista nuovi complementi d’arredo, non necessariamente per l’immobile oggetto della ristrutturazione, ma anche destinati ad altra sistemazione. L’importante, a differenza degli anni scorsi, è aver eseguito lavori di ristrutturazione nel corso dell’anno precedente, non più quello corrente. La misura è estesa anche a coniugi, parenti entro il 3° grado, congiunti e conviventi con il proprietario dell’immobile, che possono farne richiesta a nome dell’intestatario, con delega dello stesso.

Sono compresi nell’incentivo anche piastre elettriche o induzione per la cucina, congelatori a pozzetto e dispositivi di domotica integrata.

Bonus elettrodomestici senza ristrutturazione: come fare domanda

Possono richiedere il bonus cittadini residenti in Italia o all’estero, purché assoggettati al pagamento IRPEF in Italia.

Per inoltrare la domanda è necessario presentare:

  • prova di pagamento, ovvero saldo fattura tracciato mediante bonifico, carta di credito o simili);
  • fattura di acquisto di forniture d’arredo, mobili cucina, bagno, etc;
  • fattura di acquisto degli elettrodomestici;
  • dichiarazione di ristrutturazione e/o relativa documentazione di lavori di ristrutturazione svolti entro l’anno.

Per richiedere il bonus elettrodomestici basta presentare la documentazione descritta in questo elenco al proprio commercialista in fase di dichiarazione dei redditi, e lo sconto verrà applicato direttamente sulla quota di tassazione prevista per l’anno in corso.

Bonus elettrodomestici senza ristrutturazione nel 2021

Come specificato nelle linee guida dall’Agenzia delle Entrate, è possibile “L’agevolazione spetta anche per gli acquisti effettuati nel 2021, ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2020.

Una differenza sostanziale rispetto agli scorsi anni, quando l’obbligo di ristrutturazione era, invece, previsto nel corso dell’anno corrente. Sempre l’Agenzia delle Entrate specifica che il valore dello sconto applicabile è pari al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), e andrà in direttamente in detrazione dalla dichiarazione dei redditi del beneficiario. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo di 16.000 euro nel 2021, a fronte dei 10.000 euro previsti nel 2020.

Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari ha diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di spesa va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.

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Bonus ARERA 2020 per sostituzione vecchi impianti elettrici

sostituzione impianti elettrici

Miglioramento e ammodernamento energetico: fuori il nuovo bonus per sostituire vecchi impianti elettrici con sistemi più efficienti e a consumo ridotto. Ecco tutti i dettagli, come richiederlo e chi può beneficiarne.


Finalmente una buona notizia in questo 2020 partito non proprio nel migliore dei modi. L’ARERA, Autorità per l’Energia Reti e Ambiente, ha reso pubblico un nuovo bonus per la sostituzione di vecchi impianti elettrici in condomini e abitazioni private.

Il bonus mira a migliorare prestazioni energetiche, sicurezza e consumi degli impianti elettrici ad uso domestico, offrendo agli utenti la possibilità di beneficiare di un contributo per i lavori di sostituzione. Un sostegno che va ad aggiungersi agli sconti in bolletta riservati a famiglie a basso reddito o in difficoltà, e a quelli per migliorare efficienza e ammodernamento energetico delle abitazioni, come il bonus caldaie, il bonus energia solare e quello per la coibentazione esterna di edifici.

Bonus sostituzione impianti elettrici: cosa prevede

A differenza di altre misure di incentivo o sostegno in campo energetico, il cui decorso era solitamente annuale, il nuovo bonus ARERA per impianti elettrici prevede un piano della durata di tre anni. Il termine ultimo per richiedere il bonus è, infatti, il 31 Dicembre 2022, lasciando ampio margine di intervento a chi dovesse discutere la sua fruizione con amministratori condominiali, inquilini, proprietari di abitazioni.

Naturalmente, nel caso di multiproprietà, condomini o immobili con presenza di inquilini in affitto, è necessario che tutte le parti interessate siano concordi nell’effettuare i lavori, e in che misura.

La somma messa a disposizione dal bonus impianti elettrici è variabile e, nel caso dei condomini, va da:

  • 400€ a 600€ a piano;
  • 700€ a 900€ per singola utenza.

Il bonus aumenta se tutti i membri del condominio decidono di centralizzare i misuratori di energia in un unico spazio, come accade per il vano caldaie dei condomini. In questo caso, il contributo diviene da:

  • 700€ a 900€ per piano;
  • 1.000€ a 1.200€ per singola utenza.

La centralizzazione dell’impianto resterà di proprietà del condominio. Alle cifre appena descritte è da aggiungere un ulteriore bonus da 100€ al metro (fino a un massimo di 15 metri) per il cavo di collegamento elettrico dalla sorgente al confine dell’appartamento.

Bonus elettrici 2020: chi può richiederli e dove

È possibile richiedere il nuovo bonus impianti elettrici 2020 per impianti installati:

  • prima del 1970, in particolar modo per quelli, purtroppo ancora diffusi, che non presentano messa a terra con cavo verde-giallo;
  • fra il 1970 e il 1985, in condizioni critiche.

La copertura del bonus comprende i lavori tecnici e edili necessari a collegare i cavi elettrici dai singoli immobili ai contatori o pannelli in condivisione con altri utenti.

È possibile richiedere il nuovo bonus impianti elettrici 2020 presentando regolare domanda presso l’ufficio di competenza del proprio comune. Ai proprietari degli immobili, o amministratori degli stessi, è fatto l’obbligo di conservare tutta la documentazione relativa ai lavori eseguiti e alla richiesta di copertura finanziaria degli stessi, da presentare quando necessario ad ARERA per beneficiare dei rimborsi.

Bonus elettrici 2020: possibilità di aumentare la potenza degli impianti

Il bonus impianti elettrici offre, inoltre, la possibilità di aumentare la potenza del proprio impianto domestico, portandolo fino a 6kW.

Puoi richiedere l’aumento di potenza al gestore di energia al quale hai scelto di affidarti, che si occuperà di gestire tutte le pratiche necessarie in modo automatico.

Con Metamer puoi scegliere la potenza della tua fornitura in ogni momento, richiedendo l’aumento fino a 6kW quando lo desideri. Scegliendo Metamer per abitazioni indipendenti o condomini hai a disposizione un fornitore di energia del tuo territorio, con tanti servizi per gestire i tuoi consumi comodamente da casa, come:

  • un’app e uno sportello online per monitorare il tuo conto, inviare autolettura, pagare la bolletta;
  • un numero verde gratuito per richiedere informazioni;
  • un servizio di assistenza disponibile anche su WhatsApp e Facebook.

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Ribasso bollette Luce Gennaio 2020: cosa devi sapere

ribasso bollette 2020

Buone notizie sul tema energia: il 2020 inizia con un ribasso del prezzo dell’energia (luce) e nessun rincaro su quello del gas, come invece è avvenuto in passato. Ma c’è di più: entro il 2021 il bonus sociale per le famiglie a basso reddito diventerà automatico. Vediamo tutto in dettaglio nell’articolo.


Il 2020 si apre con una buona notizia sul fronte energia e consumi. Ribassato il costo delle componenti in bolletta, con conseguente calo del prezzo della luce. Negli anni scorsi, specie in prossimità dell’inverno, si erano registrati piccoli ma immancabili aumenti che avevano, giustamente, fatto preoccupare gli utenti. Nell’ultimo comunicato diffuso da ARERA, l’Autorità per l’Energia stima un risparmio medio di 125 euro l’anno, calcolato sui consumi di una famiglia tipo.

La riduzione, spiega sempre ARERA, è dovuta al “buon andamento nella gestione dei conti di cassa”, che hanno determinato la possibilità di ridurre il prezzo dell’energia e mantenere immutato il prezzo del gas, a fronte di una minore richiesta a livello nazionale.

È però fondamentale sapere che questa condizione favorevole potrebbe cambiare presto con il prossimo aggiornamento prezzi previsto per il secondo semestre 2020, non necessariamente in positivo.

L’instabilità dei mercati internazionali, scanditi dalle recenti tensioni tra Iran e Stati Uniti e altri fattori, potrebbero riservare brutte sorprese con l’aumento del costo materia prima energia. Più sicuri, invece, gli utenti che hanno già aderito al mercato libero con un’offerta a prezzo fisso, il cui costo componente energia resta sempre invariato indipendentemente dalle oscillazioni del mercato.

Se non conosci la differenza tra i due regimi puoi trovare tutte le informazioni in questo articolo e, se non l’hai ancora fatto, scegliere un gestore di energia davvero conveniente seguendo questi pratici consigli.

Bollette 2020: calano gli oneri di sistema

Gli “oneri di sistema” rappresentano un costo fisso in bolletta imposto ad ogni gestore e aggiornato trimestralmente dall’Autorità per l’Energia. Il loro “peso” in bolletta costituisce circa il 20% dell’importo dell’importo finale. Va da sé che una riduzione di questa spesa sia un beneficio a vantaggio di tutti i fornitori e di conseguenza di tutti gli utenti, indipendentemente dal venditore scelto.

Come abbiamo visto, almeno per il primo trimestre 2020 (periodo tra i più “delicati” dell’anno) l’Autorità ha stabilito un ribasso degli oneri di sistema. Oneri di sistema, spese di trasporto e accise sono le tre voci di spesa imposte e trimestralmente aggiornate da ARERA che influiscono per il 50% circa dell’importo presente in bolletta. La restante parte è costituita dal costo della componente energia, che dipende dalla tariffa applicata del singolo gestore.

Per questo, se vuoi garantirti maggiore tranquillità puoi scegliere un’offerta sul libero mercato dal costo componente bloccato, in modo da essere sicuro che questa spesa resti sempre del medesimo importo sulla tua bolletta, indipendentemente dalle variazioni di mercato.

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Il Bonus Sociale 2020 diventa automatico

Altra novità del 2020 sarà l’aggiornamento nei criteri di assegnazione del Bonus Sociale, che diverrà automatico per le famiglie a basso reddito. L’agevolazione, nota anche come Bonus Luce, garantisce uno sconto in bolletta calcolato sulla base dell’ISEE della famiglia che ne fa richiesta.

Quest’ultimo aspetto, entro il prossimo anno, sarà calcolato automaticamente incrociando le informazioni già in possesso della pubblica amministrazione e degli istituti di credito, che assegneranno il bonus a chi possiede i requisiti per ottenerlo senza l’obbligo di richiederlo.

Bollette 2020: più semplici da capire

Ultima, ma interessante novità del 2020 è quella dell’eliminazione degli scaglioni di accise attualmente presenti in bolletta. In questo modo, all’interno delle future bollette sarà presente un unico prezzo, per una lettura più agevole e comprensiva delle stesse.

Per approfondire, visita questo articolo su come leggere la bolletta e scegli un gestore di energia che ti offra una bolletta semplificata con invio tramite email o applicazione, per far fronte anche a ritardi postali o altri disservizi che potrebbero creare disagio.

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