Cambiare il condizionatore può determinare un reale risparmio in bolletta: l’età della macchina conta anche in bolletta.
Nel 2022, l’Italia ha registrato un vero e proprio boom di installazione condizionatori. A dirlo è Assoclima, associazione dei costruttori di Sistemi di Climatizzazione federata ad ANIMA Confindustria Meccanica Varia, che in una recente ricerca condotta su tutto il territorio del Bel Paese parla di un +35,5% delle richieste di dispositivi per la climatizzazione (incluse, cioè, anche pompe di calore e altri sistemi di riscaldamento), 30% dei quali riconducibili a climatizzatori mono e multisplit.
Un successo riconducibile senza dubbio anche alle agevolazioni messe in campo dal Governo, con possibilità (fino allo scorso anno) di richiedere l’installazione di caldaie e condizionatori beneficiando di uno sconto in fattura fino al 65% della spesa totale.
Misura, attualmente non più in vigore nella modalità dello sconto in fattura, ma che ancora prevede possibilità di portare in detrazione fiscale fino al 65% della spesa, insieme ad altre eventuali agevolazioni offerte da installatori e fornitori di energia.
Nuovo condizionatore: consumi più bassi e maggiore efficienza
Le richieste non riguardano esclusivamente chi ha scelto di installare un primo condizionatore, ma anche e soprattutto dalle moltissime famiglie italiane che in questi mesi hanno scelto di sostituire dispositivi già presenti ma ormai con qualche annetto, in funzione di nuovi modelli in grado di ottimizzare i consumi.
Un condizionatore di nuova generazione e classe energetica alta, infatti, consente di risparmiare fino al 30% di consumi ed emissioni rispetto ad un vecchio modello. Basti pensare che, un climatizzatore di classe A+++ consuma mediamente la metà rispetto ad un modello di classe energetica B.
Se desideri scoprire altre comparazioni di consumo tra elettrodomestici di classe energetica differente, leggi questo articolo.
Consumi del condizionatore: quanto incidono in bolletta
Si tratta, ovviamente, di una domanda alla quale è difficile rispondere in quanto è necessario tenere conto di diversi fattori:
- tempo di utilizzo del condizionatore
- modello e classe energetica del dispositivo
- offerta energetica.
Un calcolo preciso di quanto consuma il climatizzatore è quindi possibile individuando la potenza del dispositivo e il costo al kW della propria offerta energia, moltiplicando entrambi per le ore di accensione del condizionatore durante la stagione in cui viene utilizzato.
Sul calcolo dei consumi incide certamente anche la classe energetica: fattore che, come detto, fa la differenza nell’abbattimento di consumi ed emissioni in modo considerevole anche da una classe all’altra.
Questo per dire che il reale costo in bolletta di un condizionatore è una questione molto individuale, che tiene conto delle specifiche caratteristiche di consumo e di utilizzo di chi lo possiede.
Condizionatore e pannelli solari: una scelta conveniente e sostenibile
Se un nuovo condizionatore può significare un risparmio in bolletta rispetto ad un vecchio dispositivo, un sistema di climatizzazione associato ad un impianto fotovoltaico rappresenta certamente il massimo in termini di risparmio di consumi ed emissioni.
Grazie agli incentivi inseriti nella nuova Legge di Bilancio, sia per il fotovoltaico che per le soluzioni di climatizzazione, è oggi possibile investire in soluzioni integrate per incrementare l’efficienza energetica (e il valore) del proprio immobile, con interessanti detrazioni fiscali. Nello specifico, il bonus condizionatori prevede una detrazione fiscale fino al 65% per acquisto e installazione di un nuovo climatizzatore e quello fotovoltaico una detrazione del 50% per la realizzazione di impianti fotovoltaici con accumulo ad uso domestico e professionale.
Due misure che, se combinate, costituiscono un’ottima occasione di risparmio energetico e… in bolletta!
Come scegliere il condizionatore per conciliare comfort e risparmio
La potenza dei condizionatori è espressa in BTU. Questa unità di misura indica la capacità del condizionatore di rimuovere l’aria calda da un ambiente, in base alla sua potenza. Il numero di BTU, che va da 5.000 a 36.000, in base alla potenza del condizionatore, deve pertanto essere sempre commisurato alla grandezza dell’ambiente da rinfrescare.
Per questo è sempre una buona idea consultare il tecnico installatore del dispositivo in merito alla potenza BTU o Watt più indicata per la propria abitazione o impresa.
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