Quali elettrodomestici consumano più corrente?

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Il consumo energetico degli elettrodomestici in casa non è “standard”, ma varia – ovviamente – in base alla frequenza e al tipo di utilizzo di ogni famiglia. Per calcolare i consumi di un elettrodomestico basta, quindi, verificare la sua potenza al kw (indicata sulla confezione o sul libretto di istruzioni), moltiplicarla per le ore di utilizzo medie al giorno, o al mese, e per il prezzo al kWh della propria tariffa (da consultare in una qualsiasi bolletta). 

In questo modo, è possibile stabilire quanto consuma un elettrodomestico come forno, lavatrice, lavastoviglie, frigo e simili per noi, cioè per il tipo di utilizzo che ne facciamo. Per un calcolo più preciso, è possibile utilizzare un misuratore di potenza: si tratta di un piccolo dispositivo da collegare tra la presa di corrente e la spina dell’elettrodomestico, in grado di verificare in tempo reale l’assorbimento di energia del singolo elettrodomestico, mostrato su un quadrante LED.

Una stima di consumo degli elettrodomestici utilizzati in casa consente di intervenire su cattive abitudini e/o sostituzione dei dispositivi più energivori. Questo si traduce in una riduzione dei picchi di consumo e maggiore risparmio in bolletta.

Vediamo mediamente quanto consuma ogni elettrodomestico e quanto è possibile risparmiare scegliendo dispositivi di classe energetica alta, rispetto a quelli ormai datati.

Classifica degli elettrodomestici in base al consumo

Alcuni elettrodomestici, come router e frigorifero ma anche dispositivi come l’allarme, hanno un consumo costante. I consumi di tutti gli altri variano in base alla frequenza di utilizzo. Fare un paragone a parità di consumo contente, però, di avere un’idea di quelli che consumano di più [3].

Forno elettrico

È considerato, a ragione, tra gli elettrodomestici che consumano di più in casa. Ad una temperatura di 200°, infatti, il forno può arrivare a consumare fino a 1,5 kWh: praticamente metà della potenza di una normale fornitura domestica.

Tuttavia, in molti ignorano che alcune stufette elettriche possono arrivare a consumare anche 2,5 kWh: 1 kWh più di un forno! 

La fase più energivora del forno è quella del preriscaldamento, e quella del grill. Evitando queste due funzioni, quando possibile, o utilizzando un forno a microonde (che consente di cucinare più velocemente, consumando meno) è possibile ridurre i picchi di consumo.

Piano cottura a induzione

Sicuramente rapido nel raggiungere la temperatura di cottura, il piano cottura a induzione resta, tuttavia, tra gli elettrodomestici più energivori in casa. Il consumo elettrico medio di un piano cottura a induzione, infatti, parte da 2 kWh, e può salire anche di molto in base al modello e alla potenza.

Per questo, è solitamente preferibile in abitazioni dotate di impianto fotovoltaico con accumulo, in modo da sfruttare l’energia prodotta a costo zero dai pannelli, abbattendo contemporaneamente il consumo di gas.

Lavatrice

Il picco di consumo della lavatrice avviene con il riscaldamento iniziale dell’acqua fino alla temperatura di lavaggio. Per questo, lavaggi a freddo o a basse temperature consentono di risparmiare energia. Altra funzione energivora è quella della centrifuga. Evitandola è possibile risparmiare considerevolmente sul singolo lavaggio e, di conseguenza, sul lungo periodo. 

Caldaia

Il consumo in bolletta della caldaia rappresenta senza ombra di dubbio una delle spese più importanti da monitorare. È noto come caldaie di ultima generazione e tecnologie, come quelle a condensazione o pompa di calore, permettano di risparmiare considerevolmente rispetto ad una caldaia tradizionale. Parliamo di un risparmio in termini di consumi ed emissioni fino al 50% grazie, come nel caso delle caldaie a pompa di calore, all’utilizzo di energia rinnovabile per alimentare l’impianto. 

Phon / Asciugacapelli

Il phon è annoverato tra i piccoli elettrodomestici di veloce utilizzo e, per questo, spesso trascurato sulla base dei consumi. Tuttavia, esistono asciugacapelli in grado di consumare fino a 2 kWh: praticamente quanto una stufetta! Questo, unitamente alla piastra, fa del phon uno degli elettrodomestici più energivori pro-capite in casa!

Lo avresti mai detto?

Qual è la spesa annua per ogni elettrodomestico di casa?

Come detto, è impossibile stabilire in modo universale la spesa in bolletta di ogni elettrodomestico, ma possiamo provare a stilare una stima sulla base del miglior prezzo annuale dell’energia nel 2022, calcolato sui parametri della “famiglia tipo” italiana stabiliti da ARERA (2.700 kWh di consumo annuo / 3 kW di potenza impegnata).

Questo, unitamente alle differenze di consumo rilevate dalla tabella ENEA [1] tra elettrodomestici di classe energetica alta o inferiore, ci consentono di effettuare qualche stima.

Condizionatore

Un dispositivo di classe A+++ consuma mediamente 0,40 centesimi. La spesa sale quasi a 0,70 centesimi nel caso di condizionatori di classe B! 

Frigorifero

Da 0,27 centesimi al giorno per un frigorifero di classe alta, fino a quasi 1 euro per dispositivi di classe inferiore! Il frigorifero in bolletta può arrivare a costare fino a 30 euro al mese, ma esiste qualche buona abitudine in grado di abbattere i consumi. Ne abbiamo parlato qui.

Lavatrice / Lavastoviglie

Entrambe hanno un consumo medio di 0,50 centesimi per ogni ora di utilizzo, nel caso di dispositivo di classe A superiore, che sale a quasi 0,90 centesimi nei dispositivi di classe B.

Forno

Un apparecchio da 70 litri di classe A+ consuma mediamente 0,46 centesimi l’ora. Il prezzo sale a 0,73 centesimi per dispositivi di classe B.

Suggerimenti per evitare bollette salate

Come abbiamo visto, la classe energetica incide molto sul consumo di ogni elettrodomestico. Allo stesso modo, interventi di efficientamento energetico [2], come sostituzione caldaia, infissi e altri lavori di questo tipo contribuiscono in modo considerevole al risparmio annuale in bolletta.

Importante è, però, utilizzare sempre gli elettrodomestici in modo consapevole al fine di evitare sprechi. Oltre a qualche pratico consiglio è sempre bene utilizzare il buon senso. E questo non solo per risparmiare in bolletta, ma anche perché maggiori consumi significa maggiori emissioni in ambiente.

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Fonti:

[1] https://www.altroconsumo.it/casa-energia/elettricita-e-gas/news/elettrodomestici-consumi-costi 

[2] https://www.efficienzaenergetica.enea.it/servizi-per/cittadini/interventi-di-efficienza-e-risparmio-energetico-nelle-abitazioni/elettrodomestici-e-apparecchi-elettronici.html 

[3] https://www.sostariffe.it/energia-elettrica-gas/faq/quali-elettrodomestici-consumano-di-piu 

Pompa di calore per riscaldare casa: costi e convenienza

bonus e incentivi caldaie

Adattabili anche al riscaldamento a pavimento, vediamo perché la pompa di calore può essere un’opportunità anche per la tua casa.


Tra le tipologie di caldaie per il riscaldamento domestico attualmente in commercio, quella a pompa di calore rappresenta senza dubbio la più innovativa, eco-friendly e conveniente. Questo perché le caldaie a pompa di calore sfruttano fonti di energia rinnovabili esterne (come acqua, aria o energia geotermica) per riscaldare acqua sanitaria e ambienti, ottimizzando la resa e risparmiando energia. 

Questi dispositivi rappresentano senza dubbio una tra le migliori e più economiche soluzioni per il riscaldamento domestico. in grado di fare la differenza, specialmente in periodi di rincari in bolletta, come quello che stiamo vivendo.

Se stai cercando informazioni su come funziona una caldaia a pompa di calore, su quali impianti è possibile installarla o sugli incentivi, sconti e bonus per nuove caldaie ti spieghiamo tutto in questo articolo.

Pompa di calore: cos’è e come funziona?

La differenza sostanziale tra una caldaia tradizionale e una caldaia a pompa di calore è che quest’ultima non utilizza gas per riscaldare l’acqua dell’impianto. Hai capito bene: una caldaia a pompa di calore, infatti, è in grado di ridurre i consumi di gas in bolletta anche fino al 50% in un anno proprio perché alimentata da fonti rinnovabili. Questo, oltre che ad un netto risparmio in bolletta, garantisce ovviamente una maggiore sostenibilità ambientale. 

Non a caso, una proposta contenuta nel piano RePowerEU del Parlamento Europeo mira proprio alla completa sostituzione delle caldaie tradizionali entro il 2029 con dispositivi a pompa di calore, per ridurre i consumi energetici e le emissioni da essi derivanti. 

Innanzitutto, è fondamentale sapere che esistono molteplici tipologie di caldaie a pompa di calore

  • pompa di calore aria-acqua: sfrutta l’energia termica contenuta nell’aria esterna per riscaldare l’acqua dell’impianto;
  • pompa di calore aria-aria: trasferisce l’energia termica tra l’aria esterna e l’aria interna per raffrescare o riscaldare gli ambienti (come avviene anche per i condizionatori split);
  • pompa di calore acqua-acqua: utilizza l’energia termica dell’acqua di falda;
  • pompa di calore geotermica: utilizza l’energia termica proveniente dal sottosuolo.

A questo punto, se ti stai chiedendo “ma allora, qual è la migliore tipologia di caldaia a pompa di calore?” la risposta è: dipende. Nel prossimo paragrafo ti spieghiamo perché.

Posso installare una pompa di calore? Requisiti dell’impianto

L’installazione di una caldaia a pompa di calore richiede alcuni requisiti fondamentali. Anzitutto, queste caldaie sono solitamente più ingombranti rispetto a quelle tradizionali a gas e devono, pertanto, essere installate in spazi esterni. Una soluzione che rende le caldaie a pompe di calore più adatte a case singole o villette, rispetto ai condomini. 

Tuttavia, esistono modelli di dimensioni più ridotte, in grado di adattarsi anche a spazi interni. In alternativa, per i condomini è possibile orientarsi su caldaie a pompa di calore centralizzate. 

Altri fattori di cui tenere conto sono rappresentati dalla conformità degli impianti e dalle caratteristiche ambientali. 

Nel primo caso, è bene sapere che potrebbe essere necessario intervenire con accorgimenti su allaccio, coibentazione dei tubi o altri aspetti che riguardano l’impianto prima di installare una caldaia a pompa di calore. 

Nel secondo, è importante scegliere la tipologia di caldaia a pompa di calore che meglio si adatti alle caratteristiche esterne, per garantire sempre la massima efficienza. In zone dal clima particolarmente rigido, per esempio, la migliore soluzione potrebbe essere determinata da una caldaia geotermica rispetto ad una aria – acqua o aria – aria, che richiedono uno sforzo maggiore in termini di consumi per funzionare a causa delle basse temperature invernali. 

Pompa di calore e caldaia ibrida

Una caldaia a pompa di calore con tecnologia ibrida è, di fatto, una pompa di calore alimentata, in parte, da gas naturale o GPL. Una soluzione ottimale per “adattare” la tecnologia a pompa di calore in mancanza di requisiti dell’impianto o senza eccessivi lavori di adeguamento dello stesso, in grado comunque di garantire un netto risparmio in bolletta rispetto ad una caldaia tradizionale.

Allo stesso modo, è possibile orientarsi su una caldaia a pompa di calore abbinata ad un impianto fotovoltaico, in grado di contenere anche i consumi elettrici, necessari al suo funzionamento.

Pompa di calore e riscaldamento a pavimento

La giusta caldaia a pompa di calore collegata ad un impianto a pannelli radianti, come nel caso del riscaldamento a pavimento, rappresenta senza dubbio la soluzione più efficiente in termini di consumi. Queste caldaie, infatti, sono concepite proprio per adattarsi a sistemi di riscaldamento di questo tipo, garantendo le migliori performance. 

Questo, spesso, si traduce anche in interventi di adeguamento minimi rispetto ad impianti di altro tipo, essendo quelli a pavimento quasi sempre impianti “predisposti” ad essere collegati a dispositivi a pompa di calore. 

Pompa di calore e stufa o termocamino

Quasi tutti i principali marchi produttori di caldaie a pompa di calore prevedono kit in grado di collegare caldaie a pompa di calore a stufe a pellet o termocamini. Questo perché, specie in zone particolarmente fredde in inverno, l’ausilio di stufe o termocamini rappresenta un supporto per la caldaia quando le temperature esterne scendono in modo considerevole.

Nel caso, per esempio, di una caldaia aria – aria, o aria – acqua, posizionata all’esterno di un’abitazione di montagna, la stufa o camino collegato ad impianto di riscaldamento svolge un’azione complementare a quella della caldaia, richiedendo minore “sforzo” per funzionare, e quindi minori consumi.

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Quanto consumano gli elettrodomestici in casa? Ecco come calcolare i kw/h consumati

bonus elettrodomestici 2020

Tra le conseguenze dei rincari in bolletta degli ultimi mesi figura certamente una maggiore consapevolezza in merito ai consumi. Spesso ci si chiede quanto consumano gli elettrodomestici che utilizziamo in casa, quali elettrodomestici consumano di più e altre domande di questo tipo. E se la ragione, da un lato, è certamente economica e incentrata su ottimizzare i consumi per risparmiare in bolletta, dall’altro è anche ambientale, perché ad una minore produzione di consumi equivale anche una minore produzione di emissioni.

E prestare attenzione al tema dell’ambiente significa migliorare l’aria che respiriamo, la qualità dei cibi che mangiamo e ridurre le innumerevoli controindicazioni per la salute che derivano da un ambiente poco salubre.

Per questo, raggiungere un equilibrio tra l’aspetto economico e ambientale, in termini di risparmio energetico, dovrebbe rappresentare una priorità per tutti. Vediamo allora in questo interessante articolo quali sono gli elettrodomestici che consumano di più e come calcolare i kwh consumati per una stima precisa dei costi in bolletta. 

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Calcolare di kw: quali sono gli elettrodomestici che consumano di più

Phon, lavatrice, lavastoviglie, ferro da stiro, frigorifero, robot da cucina, TV: gli elettrodomestici in casa sono molti ma, rispetto a ieri, oggi consumano meno. Questo perché negli anni le prestazioni energetiche e le tecnologie alla base di questi dispositivi sono sempre più efficienti e in grado di raggiungere un’efficienza energetica davvero alta. 

Non a caso, negli ultimi anni, è stato istituito un vero e proprio bonus elettrodomestici, con incentivi per l’acquisto di nuovi elettrodomestici di classe energetica alta. Questo, unito ad interventi per l’efficientamento energetico, rappresenta un fattore davvero in grado di abbattere i costi in bolletta e ridurre il numero di emissioni. 

Calcolare il consumo di un apparecchio elettrico come forno, frigorifero, lavatrice e lavastoviglie, o anche per  i dispositivi più piccoli, non è semplice e varia in base alle ore di utilizzo di quest’ultimo. Se per il frigorifero, per esempio, il risultato sarà abbastanza certo (in quanto in funzione h24), per tutti gli altri è importante calcolare la frequenza con la quale questi vengono utilizzati. Prima di calcolare il consumo di qualsiasi elettrodomestico sarà quindi opportuno chiedersi: quante volte o quante ore viene utilizzato?

Il secondo step è quello di verificare il consumo di kw specifico per ogni elettrodomestico. Questo dato è possibile verificarlo direttamente sulla confezione, sul libretto di istruzioni o, in modo più semplice, tramite un apposito dispositivo chiamato “misuratore di costi energetici”.

Si tratta di un apparecchio da collegare tra la presa a muro e spina dell’elettrodomestico che intendiamo misurare e che in pochi secondi è in grado di dirci il consumo di quest’ultimo. Moltiplicando il valore dei kw per quello del costo dei kwh ora in bolletta è possibile sapere quanto consuma ogni elettrodomestico che abbiamo in casa.

Dove verificare il costo al kwh in bolletta

In ogni bolletta luce è solitamente indicato in dettaglio il costo al kwh della materia prima acquistata dal fornitore. Questo costo può essere fisso (cioè sempre del medesimo importo in bolletta) o variabile (ovvero soggetto all’andamento dei prezzi di mercato che si formano sulle borse di riferimento).

Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più

Per scoprirlo è necessario tenere conto di due fattori:

  • consumi dichiarati nelle etichette energetiche dei singoli elettrodomestici;
  • il prezzo di riferimento dell’energia rispetto alla propria tariffa.

Questo perché la stessa tipologia di elettrodomestico, per esempio un phon, un frigorifero o una lavastoviglie, potrebbe rappresentare l’apparecchio con maggiori consumi per una famiglia, ma non per un’altra. Cercando di standardizzare il più possibile, in fede al concetto di “famiglia tipo” stabilito in base ai consumi secondo i parametri di Arera (cioè 2.700 kWh/anno e 3 kW di potenza impegnata) possiamo stimare che:

Frigorifero

Un “comune” frigorifero da 350 litri di capienza a classe A+++ consuma mediamente 0,27 euro al giorno. Se classe scende a B, il consumo sale a 0,92 euro ma può arrivare anche a 1, in base alle tariffe. Il consumo del frigorifero, quindi, può costare fino a 30 euro al mese (circa 350 euro annui). Curiosità: il consumo del frigorifero varia anche in base alla disposizione degli alimenti al suo interno! Non ci credi? Leggi questo articolo!

Forno

Come tutti gli altri apparecchi, dipende dalla frequenza con cui viene utilizzato. Un recente studio tuttavia ha calcolato il consumo di un apparecchio da 70 litri, classe energetica A+. In questo caso, la spesa del consumo si attesta a 0,46 euro l’ora. Se, invece, la classe scende a B il prezzo sale a 0,73 euro. 

Lavatrice

Un ciclo di lavaggio può avere diversi costi. Un apparecchio da 7 kg di classe energetica superiore (A+++) arriva a spendere 0,53 euro all’ora, mentre con la classe B il prezzo sale a 0,88 euro. Secondo le stime, il consumo annuo di una lavatrice si attesta all’incirca sui 90 euro, e difficilmente supera i 100.

Lavastoviglie

Nello studio citato in precedenza è stato tenuto conto della comparazione tra lavatrici con 13 coperti. In questo caso, se l’elettrodomestico appartiene alla classe energetica più efficiente, quindi A+++, la spesa è di 0,55 euro a ciclo, mentre se l’etichetta è la B il costo sale a 0,88 euro.

Televisore

Si tratta di uno degli apparecchi elettronici meno energivori in casa. Basti pensare che due ore di TV da 40 pollici, classe A++, consumano appena 0,3 centesimi di euro. Per lo stesso televisione, ma di classe energetica B, il valore quadruplica fino a 0,12 centesimi. In generale, maggiore è il numero di pollici o minore la classe energetica, maggiore sarà il prezzo del consumo. Attenzione però: è stato calcolato che il LED rosso della TV in stad-by può arrivare a consumare fino a 80€ l’anno! Spegnerlo è, quindi, molto importante.

Condizionatore

La grande diffusione di condizionatori ha fatto crescere anche una domanda: quanto consuma il climatizzatore? In media, un apparecchio di classe energetica alta (A+++), può arrivare a costare 40 centesimi per ogni ora di accensione. Costo che sale a 0,69 euro se la classe dell’apparecchio si abbassa a B. Tuttavia, l’accensione del condizionatore avviene esclusivamente nei mesi più caldi, quando l’impianto di riscaldamento è spento. Questo contribuisce a non gravare eccessivamente sulla bolletta annuale. Tuttavia, è sempre possibile ottimizzare i consumi in modo conveniente, grazie agli incentivi per nuovi condizionatori. 

Nuovo condizionatore tutto incluso

WiFi

Insieme al frigorifero, il router del wifi è l’unico apparecchio elettronico sempre acceso in casa. Per questo è lecito chiedersi quanto consuma il wifi in casa che, secondo gli studi, equivale più o meno a 13 centesimi di euro al giorno, cioè 50 euro l’anno.

Smartphone

Tutti lo utilizziamo e lo carichiamo non meno di una volta al giorno. Ma quanto costa ricaricare lo smartphone in bolletta? Come la televisione, il telefonino è tra i dispositivi che consumano meno: un’ora di caricabatterie, infatti, consuma appena 5 watt di corrente, per una spesa inferiore a 0,003 centesimi di euro. 

Come risparmiare su luce e gas a casa: consigli pratici contro il caro bollette

risparmiare sul gas

Risparmiare sulla bolletta di luce e gas è oggi una priorità per ogni famiglie. I recenti rincari sul prezzo dell’energia hanno determinato aumenti sostanziali in bolletta che, come spiegato più volte, interessano indiscriminatamente tutti i fornitori.

La preoccupazione maggiore per molte famiglie riguarda in particolar modo il costo del gas, arrivato alle stelle a seguito dell’emergenza pandemica e dello scoppio della guerra in Ucraina. Le misure messe in atto dal Governo, tra cui la riduzione al 5% dell’iva sul gas, hanno rappresentato una soluzione-tampone nel breve periodo, ma con l’inverno in arrivo i timori sono tornati a farsi sentire. Timori che riguardano anche i rincari sulla bolletta luce, direttamente connessi alla gas che, proprio come quest’ultimo, interessano inoltre titolari di piccole attività commerciali, come bar, ristoranti e punti vendita, fino alle aziende di medie e grandi dimensioni.

Nonostante sia relativamente semplice in questo momento imbattersi in offerte energetiche che promettono risparmi garantiti, prezzo del gas più basso e altre formule commerciali troppo spesso poco veritiere (dal momento che, come detto, gli aumenti hanno interessato TUTTI i fornitori, nessuno escluso) è sempre bene avere prudenza.

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Risparmiare su luce e gas: come fare?

Quindi forse ti starai chiedendo: “Ma allora come fare per risparmiare sulla bolletta di luce e gas?”. 

Fondamentale è gestire in modo consapevole i propri consumi, intervenendo dove necessario per attuare strategie di risparmio ad hoc, caso per caso. Dalle buone pratiche e abitudini per risparmiare energia nel quotidiano, con piccole soluzioni energetiche da applicare a costo zero, fino all’efficientamento energetico vero e proprio, possibile anche grazie a bonus e incentivi disponibili.

20 consigli per risparmiare energia ed emissioni

1) Ridurre i costi con lampadine LED o risparmio energetico
Una lampadina LED o a risparmio energetico consente di risparmiare fino al 90% dell’energia consumata da una lampadina alogena tradizionale. Un dato che, se applicato per tutti i punti luce dell’abitazione, costituisce un risparmio notevole, anche in termini di emissioni.

2) Cappotto e isolamento termico
Il cappotto termico riduce la dispersione di calore in inverno e aria condizionata in estate fino al 50%. La dispersione di calore, in particolare, rappresenta il primo fattore di innalzamento dei consumi, che potrebbero essere ottimizzati. Per la realizzazione di cappotto termico isolante, oltre al Superbonus, è possibile richiedere l’apposito bonus facciate.

3) Isolare termicamente tetto e soffitto
Con un tetto ben isolato la differenza in bolletta si vede riuscendo, come nel caso dell’isolamento a cappotto, a contenere le dispersioni di calore. Oltre al tetto è possibile intervenire dai soffitti delle singole stanze: un buon isolamento, con un controsoffitto adeguato, può far risparmiare fino al 20% di energia.

4) Bonus infissi per finestre a doppi vetri
Per migliorare l’isolamento e le dispersioni di calore, un’altra buona strategia è quella di installare serramenti a taglio termico. Per risparmiare, i serramenti devono essere realizzati con materiali altamente isolanti (come Pvc e legno), con vetri doppi o tripli in base alle esigenze climatiche. Anche per questo intervento è possibile sfruttare il relativo bonus, ossia il bonus infissi. È importante, inoltre, prestare attenzione che il cassone delle tapparelle sia a sua volta ben isolato, al fine di evitare infiltrazioni d’aria.

5) Ridurre lo spreco di acqua calda con riduttori di flusso
Fare il bagno rispetto alla doccia implica un consumo di acqua quattro volte superiore. Chiudere l’acqua quando ci si insapona installare riduttori di flusso per rubinetti e docce al fine di ridurre l’inutile dispersione di acqua corrente sul lungo periodo.

6) Acquistare elettrodomestici di classe alta
L’utilizzo di elettrodomestici incide mediamente sul 58% dei consumi in bolletta. Sostituire i più vecchi con apparecchi più nuovi e di classe energetica alta può far risparmiare fino al 40% sulla bolletta della luce.

7) Utilizzare ciabatte multipresa
La televisione o qualsiasi apparecchiatura elettronica messa in stand-by, cioè con la luce rossa accesa, assorbe una potenza da 1 a 4 Watt all’ora. Se moltiplichiamo questo dato per 24 ore, lo spreco di energia diventa considerevole, stimato da ricerche di mercato su una spesa fino ad 80€ ogni anno!

Ecco perché, secondo Enea, la soluzione migliore è quella di riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici in una ciabatta multi-presa con interruttore, da spegnere simultaneamente quando non utilizzati.

8) Spegnere luci accese inutilmente
Durante il giorno è importante sfruttare al massimo la luce del sole, cercando di tenere il più possibile le luci spente per ridurre gli sprechi e abbassare i costi.

9) Scegliere energia rinnovabile
Realizzare un impianto di energie rinnovabili
è molto utile nella produzione di energia elettrica o termica. Per molte famiglie, però, l’ostacolo principale in questo caso è rappresentato dall’investimento iniziale. Quando non è possibile sfruttare incentivi per il fotovoltaico, studiati allo scopo, resta comunque un’idea quella di scegliere un fornitore di energia con approvvigionamento da rinnovabili per risparmiare, se non altro, sul numero di emissioni prodotte ogni anno.

10) Manutenzione di impianti ed elettrodomestici
È la regola principale in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente. Un impianto energetico consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare.

11) Ridurre di 1 solo grado la temperatura
Ogni grado in più impostato sul termostato costituire un incremento di spesa in bolletta del 5%. Quanto puoi risparmiare sul gas in un anno abbassando di un solo grado la temperatura?

12) Fare attenzione alle ore di accensione dei riscaldamenti
Il tempo massimo di accensione giornaliero dei termosifoni varia per legge a seconda delle zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia).

13) Schermare le finestre nelle ore notturne
Chiudendo persiane e tapparelle si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno in modo considerevole.

14) Togliere gli ostacoli davanti e sopra i termosifoni
Tende, mobili, mensole  o schermi davanti ai termosifoni è una sicura fonte di spreco. Meglio, invece, è inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete per ridurre spessore e grado di isolamento.

15) Valutazione classe energetica abitazione: come si fa
La valutazione di efficienza o classe energetica consente di determinare gli interventi più convenienti per contenere i costi. È necessario richiederla ad un tecnico abilitato.

16) Regolazione della temperatura con centralina
Un impianto con centralina di regolazione automatica della temperatura evita sbalzi di potenza. La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico.

17) Installare valvole termostatiche
Questi dispositivi servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni e consentono di non superare, negli ambienti dove sono installate, la temperatura media dell’intero appartamento, specie nelle stanze esposte a Sud.

18) Installare una nuova caldaia
Grazie anche agli incentivi messi a disposizione dal governo, come il bonus caldaie che consente di risparmiare fino al 65% sul costo di una nuova caldaia e ridurre i consumi in bolletta anche fino al 30%.

19) Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori
Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o in una stanza calda può consumare fino al 10% in più. Ne abbiamo parlato qui.

20) Selezionare l’offerta luce e gas migliore
Non solo sulla base del costo della componente ma soprattutto in funzione dei propri consumi. Se desideri valutare una proposta per i tuoi consumi, contatta senza impegno un consulente Metamer dedicato a questo link.

Bonus e incentivi per risparmiare sulla bolletta

Una ricerca del Censis ha evidenziato come, ogni anno, circa il 30% dell’energia elettrica domestica in Italia venga “sprecata” a causa di fattori contingenti: cattive abitudini, elettrodomestici di vecchia generazione e soprattutto scarso efficientamento energetico delle abitazioni. 

Tra i bonus e incentivi per risparmio energetico a cui è possibile accedere per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione e abbattere i costi in bolletta figurano:

  • bonus caldaie
    che consente di sostituire o installare una nuova caldaia con uno sconto fino al 65% sul prezzo finale;
  • bonus infissi
    che offre incentivi per  l’installazione di infissi a taglio termico, per ridurre le dispersioni di calore;
  • bonus facciate
    con il quale è possibile intervenire per migliorare la tenuta termica dell’immobile;

Inoltre è bene sapere che sono previsti specifici bonus luce e gas statali, a sostegno di famiglie a basso reddito, numerose o con invalido a carico. 

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Metamer non effettua promozioni a pagamento tramite call center o venditori porta a porta. Desideriamo che le persone siano libere di sceglierci e darci fiducia. In questo modo siamo diventati il primo operatore energetico in Abruzzo nel 2020, con oltre 60.000 clienti (dati ARERA)!

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Gas e Luce, le 10 regole per spendere meno sia in Estate che in Inverno

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Secondo il Censis, il 30% dei consumi elettrici domestici degli italiani va disperso ogni anno tra cattiva gestione, mancati investimenti in efficientamento energetico o scarsa manutenzione di impianti e dispositivi. Un aspetto che incide fortemente, oltre che sull’ambiente, anche sui consumi in bolletta. Questo perché risparmiare energia è una pratica legata anche a buone abitudini e ad un po’ di sano buon senso.

Una pratica, da apprendere e insegnare, migliorando la gestione dei consumi di luce e gas in modo continuo e graduale, per risparmiare sulle bollette e fare la propria parte per un mondo più sostenibile

Vediamo allora 10 pratici consigli per risparmiare energia in estate e in inverno che è sempre bene tenere a mente quando si parla di risparmio di energia in casa!

1) Risparmiare sul riscaldamento, come?

Riducendo di un solo grado la temperatura impostata sul termostato di casa è possibile risparmiare anche il 5% dei consumi. Tre gradi, quindi, corrispondono al 15% in meno in bolletta.

Non male, vero? Ovviamente, non sempre è possibile ridurre la temperatura in casa, specie per persone particolarmente sensibili al freddo, o in presenza di anziani, invalidi o bambini. In molti casi, però, capita di impostare una temperatura più alta solo per l’abitudine di girare per casa a maniche corte anche in inverno, quando un semplice maglione di lana potrebbe fare la differenza! 

2) Risparmiare elettricità: inizia dalle lampadine

Le lampadine a risparmio energetico consentono di risparmiare anche il 90% dei consumi rispetto ad una lampadina tradizionale. I punti luce sono praticamente ovunque nelle nostre case: sostituendo tutte le lampadine con quelle a risparmio energetico è sicuramente il primo passo per iniziare a risparmiare elettricità tutto l’anno.

3) Manutenzione impianti elettrici, di climatizzazione e elettrodomestici

Spesso si sottovaluta l’importanza di eseguire una costante manutenzione di impianti elettrici e del condizionatore (per la caldaia, invece, è obbligatorio). Una manutenzione anche solo annuale consente, per esempio, di individuare possibili dispersioni di energia, che fanno alzare il costo della bolletta senza spesso rendersene conto. 

Allo stesso modo, una corretta pulizia del condizionatore e di grandi elettrodomestici come forno, lavatrice e frigorifero (sbrinatura) permette a questi dispositivi di lavorare meglio consumando meno, contribuendo inoltre ad una gestione più salubre degli stessi.

4) Risparmiare sugli elettrodomestici

Utilizzare gli elettrodomestici in modo corretto è un aspetto che viene spesso ignorato, magari per mancata informazione o semplice pigrizia. È sempre importante leggere bene il manuale d’uso di ogni elettrodomestico, memorizzando funzioni e impostazioni più in linea con i propri consumi.

Oltre a questo, è sempre bene ricordare tre semplici regole:

5) Infissi a taglio termico: risparmiare sul riscaldamento

Quella degli infissi è una questione di primaria importanza. Si stima, infatti, che attraverso spifferi o infissi non a taglio termico sia possibile disperdere fino al 50% dell’aria calda presente in casa. Una situazione che, in inverno, si traduce nella peggiore condizione di spreco: casa fredda e bolletta alta!

Fortunatamente, nell’ultimo anno, insieme alle tante misure previste per interventi di efficientamento energetico, è stata introdotta nell’incentivo EcoBonus anche la sostituzione o installazione di infissi con uno sconto del 50%, proprio come avviene per la caldaia o il condizionatore.

6) Evita l’asciugatura in lavastoviglie

Per l’asciugatura delle stoviglie, la lavastoviglie impiega quasi il 50% del consumo di un programma. Vale a dire che lavando le stoviglie in modalità “Eco”, o semplicemente interrompendo l’asciugatura quando inizia il suo ciclo, è possibile dimezzare i consumi di utilizzo di questo elettrodomestico

Lasciare asciugare le stoviglie all’aria, tirando fuori il carrello dalla lavastoviglie, permette quindi un gran risparmio!

7) Installare valvole termostatiche

Differenziando il livello di temperatura su ogni termosifone, o altro dispositivo di climatizzazione, grazie all’installazione di valvole termostatiche è possibile risparmiare anche il 40% sul costo del riscaldamento.

Questo, unito ad infissi a taglio termico, all’abbassamento di uno o due gradi sul termostato e a una caldaia di nuova generazione si traduce in un notevole risparmio annuo sulla bolletta del gas!

8) Eco Bonus Caldaia per risparmiare su installazione e consumi

Il risparmio netto di una caldaia a condensazione, o di nuova generazione, rispetto ad una caldaia tradizionale è ormai noto. La caldaia riveste un ruolo chiave per la spesa energetica complessiva dell’abitazione, soprattutto in termini di consumo di gas.

Con il bonus caldaie è possibile risparmiare fino al 65% sull’acquisto di una nuova caldaia, con tutti i benefici in termini di efficientamento energetico.

9) Spegnere il “puntino rosso” dei dispositivi elettronici

Quando pensiamo che TV, decoder, computer o altri apparecchi elettronici siano spenti, in realtà potrebbero solo essere in stand by. Questo significa che consumano una piccola quantità di energia in modo continuo, rappresentata dal classico “puntino rosso”. Una dispersione non necessaria che può comportare una spesa fino a 80€ l’anno!

Molto meglio dotarsi delle classiche prese con interruttore, da accendere solo all’abbisogna.

10) La migliore offerta luce e gas casa

Quando si parla di “migliore offerta gas e luce per casa” si fa quasi esclusivamente riferimento al prezzo al kilowatt o al metrocubo di gas. Ma questo non sempre rappresenta un buon parametro di scelta. 

Molti fornitori, sapendo che l’interesse del pubblico è rappresentato solo da questo fattore, possono “nascondere” dietro un prezzo basso tutte le altre voci di spesa che andranno a rincararlo.

Quante volte ti è capitato di sottoscrivere un’offerta (non solo energetica, ma anche telefonica, internet e così via) pensando fosse conveniente, ma che poi non si è rivelata tale? Se non sei soddisfatto/a della tua attuale tariffa luce e gas e desideri ricevere una proposta basata sui tuoi consumi reali, scrivici per riceverla senza impegno!

Scopri le offerte energia e gas casa di Metamer!

Metamer è un’azienda del libero mercato energetico che offre energia green e tariffe gas competitive e pensate per le esigenze di famiglie e imprese. Inoltre, i nostri servizi di gestione consumi da remoto, con app, sportello online, WhatsApp e numero verde gratuito gestito direttamente ti permettono di scegliere un’offerta vantaggiosa e comoda per te!

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Offerte risparmio energetico: soluzioni per l’efficienza energetica e per risparmiare energia

bonus caldaia superbonus

Con il grande clamore decretato, nel bene e nel male, dal Superbonus in Italia è cresciuto esponenzialmente anche l’interesse per altre soluzioni per l’efficienza energetica e il risparmio di energia. Tra queste non mancano incentivi, bonus e sgravi fiscali, che permettono adeguamenti e interventi per migliorare l’efficientamento energetico, come l’installazione di infissi a taglio termico, installazione o sostituzione caldaie e condizionatori], cappotto termico, tende parasole, e soluzioni a sé stanti, come le innovative wall box per la ricarica di auto elettriche in casa.

Nonostante siano previsti incentivi come sconti in fattura per beneficiare di questi bonus, più semplici e immediati del Superbonus, non sempre la loro acquisizione risulta semplice. Le difficoltà, quasi sempre, risiedono nell’individuare installatori professionisti ai quali rivolgersi, districarsi tra la burocrazia necessaria a richiedere il bonus e, non da meno, individuare il tipo di intervento e/o dispositivo più in linea con le proprie esigenze

Il rischio è quello di sbagliare e ritrovarsi a gestire situazioni complicate, come spese raddoppiate o, addirittura, l’impossibilità di richiedere gli sconti previsti da questi bonus. Per questo molte famiglie preferiscono rivolgersi a fornitori del mercato luce e gas, in grado di offrire pacchetti all-inclusive comprensivi di tutto, dal preventivo al lavoro, fino all’eventuale smaltimento di vecchi dispositivi o materiali di risulta

Metamer, oltre ai servizi di fornitura luce e gas per casa e ufficio, offre ai propri clienti la possibilità di beneficiare di questi bonus, con sopralluogo e preventivo sempre gratuiti e consulenza / installazione ad opera di tecnici installatori professionisti e di zona.  Il tutto con notevoli vantaggi sul prezzo finale e sulla bolletta! Vediamone alcuni.

Eco Bonus Caldaia

Cambiare o acquistare da zero una caldaia di ultima generazione è il primo passo per ridurre i consumi in bolletta. Installare una caldaia di classe alta, infatti, è il primo e più importante intervento per ottimizzare gli importi in bolletta, attraverso una migliore gestione dei consumi.

L’Eco Bonus o Bonus Caldaie consente l’installazione o la sostituzione della caldaia con uno sconto immediato fino al 65%.

Non tutte le abitazioni, però, sono uguali e non tutte le marche e i modelli di caldaia offrono le stesse prestazioni e vantaggi. Per questo è fondamentale scegliere la caldaia più idonea alla propria abitazione e consumi : una selezione possibile solo attraverso la consulenza specializzata di un tecnico installatore.

Con Metamer puoi richiedere oggi un sopralluogo gratuito ad opera di un tecnico convenzionato della tua zona, e avere un preventivo di spesa preciso e già scontato per la marca e modello di caldaia che preferisci, senza obbligo di passare le tue utenze luce e gas, ma se scegli di farlo hai subito un extra bonus di 300€ direttamente in bolletta! 

Bonus Condizionatori

Anche se scegli di installare o sostituire un condizionatore per la tua abitazione hai diritto ad uno sconto fino al 65%! Lo sconto in fattura offerto da Metamer Energia è immediato e sopralluogo è gratuito e senza impegno!

In più, con Metamer se acquisti un secondo condizionatore scegli tu l’extra bonus da associare al tuo pacchetto, tra il secondo dispositivo in omaggio o 300 euro di sconto sul prezzo finale!

Wall Box ricarica auto elettriche

Se hai un’auto ibrida o elettrica, o stai pensando di acquistarne una, saprai quanto è importante selezionare il giusto dispositivo di ricarica domestica. Ricaricare l’auto in casa è una soluzione comoda e vantaggiosa, ma per una massima sicurezza è opportuno che la ricarica avvenga tramite un dispositivo Wall Box, collegato alla rete elettrica.

Grazie alla WallBox, la ricarica del veicolo avviene in tutta sicurezza, senza rischi di sovraccarico, sbalzi di potenza o cortocircuito potenzialmente pericolosi per l’impianto e l’auto stessa.

Le Wall Box di ricarica Metamer E-Charging Station sono dotate di alimentatore con potenza fino a 22kw e il pacchetto di installazione consente l’aumento di potenza contatore gratuito nelle ore notturne fino a 6,5 kwh, come da sperimentazione GSE!

Efficienza energetica: come risparmiare in casa, normativa, bonus e incentivi

bonus energia

Negli ultimi 50 anni, il consumo di energia a livello globale è cresciuto in modo considerevole. Un fattore che, unito alla sempre maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente, ha determinato lo sviluppo di nuove pratiche, normative e incentivi a livello nazionale e comunitario, per una migliore gestione energetica di immobili ad uso privato, pubblico e industriale. 

In Italia, la normativa in questione è nota come “Direttiva per l’Efficienza Energetica e Sistemi di gestione dell’energia” e fa riferimento al Decreto Legislativo del 30 maggio 2008 n° 115, che comprende le linee guida utili a definire come raggiungere una migliore efficienza energetica degli edifici e il certificato di efficienza energetica degli stessi (APE).

Quest’ultimo documento è oggi necessario anche per attività che riguardano direttamente l’immobile, come l’affitto o la vendita dello stesso, la richiesta di incentivi (come il Bonus 110%, per esempio) e può essere ottenuto solo attraverso la perizia di un tecnico abilitato. 

miglior offerta energia

Bonus ed incentivi per efficentamento energetico 

Se per efficienza energetica è da intendere principalmente il concetto alla base di una migliore gestione di consumi ed emissioni, per efficientamento energetico si intendono, invece, tutti gli interventi specifici utili a raggiungere questo scopo. Interventi, grazie ai quali è possibile ottenere una più alta classificazione energetica dell’immobile, incrementandone il valore commerciale e riducendo sprechi ed emissioni inutili e dannose per l’ambiente.

Per farlo, è possibile beneficiare di numerosi incentivi, sgravi fiscali e bonus per efficientamento energetico, come per esempio:

Bonus infissi

che prevede sgravi fiscali o sconti in fattura per l’installazione di infissi a taglio termico, più performanti in termini di isolamento termico e, quindi, con minore dispersione climatica. 

Eco Bonus o Bonus Caldaie

Offre la possibilità di sostituire o installare da zero la caldaia con dispositivi di nuova generazione, in grado di garantire prestazioni più elevate (minori consumi, massima resa).

Bonus 110% o Superbonus

Prevede incentivi per interventi finalizzati al miglioramento di, almeno, due classi energetiche dell’edificio, attraverso l’installazione di sistemi di climatizzazione di nuova generazione, realizzazione di cappotto esterno, sostituzione infissi e simili. Ecco una guida completa al Superbonus

Bonus Elettrodomestici

incentivi sull’acquisto di elettrodomestici di classe alta, per migliorare consumi ed emissioni dei dispositivi grazie al loro rinnovo. Da due anni a questa parte è possibile beneficiare di questo bonus senza obbligo di effettuare lavori di ristrutturazione entro l’anno

Risparmiare energia in casa grazie all’efficentamento energetico 

Bonus e incentivi per l’efficientamento energetico come quelli appena descritti, oltre ad influire positivamente sul numero di emissioni in ambiente, offrono vantaggi notevoli anche in termini di consumi, per un maggiore risparmio in bolletta.

Ma a quanto corrisponde effettivamente il risparmio in bolletta tra una classe energetica e l’altra? Per calcolarlo in modo preciso bisogna, ovviamente, tener conto del numero e del tipo di elettrodomestici utilizzati, insieme a tutte le altre variabili che contribuiscono a definire la classe energetica (APE) dell’intero immobile. 

Tuttavia, è possibile farsi un’idea in tal senso interpretando gli innumerevoli studi condotti da associazioni di categoria, enti e comparatori di settore, che concordano nello stimare un risparmio generale da una classe energetica all’altra quantificato dai 30 agli 80€ annui, in base al numero di elettrodomestici e interventi (cappotto termico, sostituzione caldaia, sistemi di climatizzazione) sui quali si sceglie di intervenire. 

Una valutazione che può tradursi in un risparmio di diverse centinaia di euro l’anno in bolletta: sicuramente da non sottovalutare!  

“Dimmi quanto consumi e ti dirò chi sei”

Parafrasando la celebre massima del pensatore francese Jean Anthelme Brillat-Savarin, “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, è possibile riflettere su come (e quanto) i nostri consumi rappresentino anche la nostra visione del mondo.

L’insieme di pratiche virtuose alla base di un più alto efficientamento energetico, oltre a garantire un maggiore risparmio nell’immediato, costituisce un metro di giudizio sulla nostra impronta ecologica, ovvero l’impatto ambientale che le nostre azioni quotidiane sono in grado di generare.

Migliorare questa impronta è un impegno per ognuno/a di noi!

Per questo, come professionisti del settore energetico impegnati nella fornitura di energia ad uso domestico e commerciale, abbiamo scelto di investire in energia 100% green proveniente da fonti rinnovabili certificate e di farlo per tutte le nostre offerte gas e luce, senza costi aggiuntivi!

Un modo per incentivare la scelta di energia pulita, insieme a tutti gli altri vantaggi riservati ai nostri clienti:

  • attivazione veloce della fornitura senza deposito cauzionale;
  • un’app e uno sportello online per gestire i consumi anche da remoto;
  • un servizio clienti efficiente e gestito in Italia, disponibile tramite numero verde gratuito e anche via WhatsApp.

Scopri la rivoluzione di www.metamer.it: il fornitore di energia amico dell’ambiente e della tua bolletta! Richiedi maggiori informazioni sulle nostre offerte compilando il form di contatto qui in basso!


Rincaro bollette 2021: 10 consigli pratici per risparmiare energia in casa

rincari bollette

Risparmiare sulla bolletta della luce è una pratica che inizia dalla scelta dell’offerta energia migliore per i propri consumi e prosegue con una serie di buone abitudini quotidiane, mirate ad ottimizzarli. Ai piccoli e grandi accorgimenti per risparmiare su riscaldamento e acqua calda, elencati nello scorso articolo, torniamo oggi sull’argomento con una serie di consigli per difendersi dai rincari su luce e gas previsti in questi mesi, minimizzando l’impatto in bolletta degli elettrodomestici.

Utilizzare gli elettrodomestici in modo intelligente e corretto, soprattutto quelli più energivori, può fare davvero la differenza a lungo termine. Spesso basta una piccola e apparantemente insignificante azione per rendersene conto. Basti pensare, per esempio, che il solo spegnere il pulsante rosso di stand by da televisori e altri dipositivi non utilizzati consente un risparmio fino a 80 euro l’anno!

Se sommiamo questa cifra per tutti gli elettrodomestici che possiamo utilizzare in maniera più conveniente ed eco-sostenibile, viene fuori un buon risparmio complessivo, sia in termini di denaro che di emissioni in ambiente.

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Elettrodomestici che consumano di più: tutto parte dal frigo

A parità di utilizzo, gli elettrodomestici che consumano più energia in casa sono certamente il forno e il ferro da stiro. Tuttavia, il frigorifero è al primo posto per consumi di energia in quanto acceso h24 rispetto agli altri.

I principali consigli per risparmiare sull’utilizzo del frigorifero sono, o dovrebbero, ormai essere abbastanza noti:

  • evitare continue aperture / chiusure dello sportello;
  • non immettere cibi ancora caldi nel dispositivo;
  • distanzialo dal muro di almeno 10 cm (per accelerare il raffreddamento del motore);
  • disporre gli alimenti nei vani e nei ripiani “pensati” per loro, dalla carne, alle bevande, alla verdura e ai latticini.

Se desideri approfondire queste linee guida, ecco un articolo riassuntivo di tutti i punti appena esposti . Esistono, tuttavia, ulteriori accorgimenti meno “conosciuti”, da poter applicare.

Scongelare alimenti surgelati in frigo

se riscaldare la temperatura interna del dispositivo ponendovi alimenti ancora caldi è dannoso, lasciar scongelare cibi appena tolti dal freezer in frigo è invece consigliato. Per due motivi: contribuisce a mantere fredda la temperatura all’interno del frigorifero, senza necessità per l’elettrodomestico di avviare il motore (e quindi consumare di più), e minimizzare lo stress termico degli alimenti.

Temperatura consigliata frigorifero

la temperatura costituisce un ulteriore fattore di consumi. La temperatura media di un frigorifero non dovrebbe mai superare i 5°, ma abbassarla troppo sotto questa soglia significa consumare di più. Per questo, abbassare la temperatura del frigo può rivelarsi utile solo nei mesi estivi, quando il caldo esterno potrebbe condizionarne anche il funzionamento, o qualora il dispositivo sia collocato – obbligatoriamente, per questioni di spazio – nelle immediate vicinanze di fonti di calore, come termosifoni, piani cottura e simili.

Ridurre i consumi di forno elettrico e a microonde

Come abbiamo detto, il forno rappresenta pro-capite, insieme al ferro da stiro, l’elettrodomestico che consuma di più in casa. Ma se per il ferro da stiro spesso basta semplicemente non stirare, impostando la lavatrice con una centrifuga più leggera e disponendo bene i capi sullo stendibiancheria, rinunciare al forno risulta più difficile.

Non solo per gli amanti di un buon pollo con patate preparato a regola d’arte, ma anche per chi utilizza regolarmente cibi surgelati (da scongelare in fretta o cuocere in forno tradizionale / microonde), o predilige le cotture al forno perché “più sane” (per esempio, rispetto ai fritti).

Per risparmiare sull’utilizzo del forno, elettrico o a gas che sia, è importante:

Cuocere a risparmio energetico

la modalità “forno ventilato” consente di distribuire più uniformemente il calore e cuocere le pietanze più velocemente. Quando è possibile, prediligi questa funzione.

Pulire il forno

che si utilizzino prodotti naturali o specifici, la pulizia del forno deve sempre essere impeccabile. Sporcizia, oltre che potenziale contaminazione in termini di sapore o odore, significa anche maggiore fatica per l’elettrodomestico di arrivare a temperatura, con conseguente dispendio di energia.

Fornetti elettrici o microonde consumano meno

sono ideali per scongelare alimenti o cuocere cibi specifici, come carne, pesce e verdure in modo più economico. Il forno a microonde, in particolare, prevede spesso diverse specifiche funzioni, ottimizzate per ogni alimento.

Altri consigli per risparmiare energia elettrica in casa

Dal cambio delle vecchie lampadine con altre a risparmio energetico, alla scelta di elettrodomestici di classe energetica alta, per ottimizzare e ridurre i consumi: le strategie per risparmiare sulla bolletta della luce sono tante, e iniziano sempre dal trovare soluzioni migliori per ogni piccolo gesto quotidiano.

Smacchiare a mano i vestiti prima di riporli in lavatrice, per esempio, ti permetterà di ottenere ottimi risultati anche a 40°, con un notevole risparmio rispetto a temperature più alte.

Sfruttare il più possibile l’illuminazione naturale, orientando mobili in modo da sfruttare al massimo la luce delle finestre, rappresenta una strategie per ridurre il tempo di accensione delle lampadine.

Utilizzare l’aspirapolvere solo quando necessario, staccando quelle a batteria con postazione di carica continua quando non serve.

Limitare al massimo l’utilizzo di stufette elettriche, phon e piastre per capelli: si tratta di piccoli dispositivi, capaci di consumare molto, specie se utilizzati impropriamente!

Metti al riparo i tuoi consumi dagli aumenti in bolletta!

Se stai cercando la migliore tariffa luce per difendere la tua bolletta dai rincari in arrivo, scopri le offerte luce e gas casa Prezzo Dinamico Extra di Metamer.

Con Prezzo Dinamico Extra il costo della materia prima che consumi è sempre all’ingrosso e la tariffa variabile, per benerificare dei futuri ribassi in bolletta!

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Come risparmiare gas e riscaldamento, in vista degli aumenti in bolletta

aumenti bollette

Torniamo a parlare di aumenti in bolletta, con una serie di consigli utili a risparmiare su gas e riscaldamento in casa. In un articolo dei giorni scorsi abbiamo visto perché in questo periodo luce e gas stanno aumentando, per quali consumatori e qual è la migliore offerta energia per difendersi dai rincari. 

In questo nuovo articolo del blog Metamer Energia scopriamo alcuni consigli utili e pratici per risparmiare gas in casa, grazie a buone abitudini, bonus energia, elettrodomestici o caldaie e qualche soluzione intelligente. 

Offerte energia per la casa

Risparmiare gas in casa: tutto inizia da una buona osservazione

All’interno delle nostre abitazioni siamo abituati ad osservare ciò che ci circonda in modo automatico. Spesso, proprio perché li abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, i problemi più comuni risultano meno evidenti, eppure sono proprio lì davanti a noi!

Parliamo – per esempio – di spifferi o altre fonti di dispersione di calore, di termosifoni accesi in stanze poco o mai vissute, di utilizzo del piano cottura in modo non ottimale, di spreco di acqua calda e, tanti, altri piccoli inconvenienti di questo tipo. 

Fermarsi ad osservare cosa non va (e sistemarlo) costituisce il primo passo per risolvere molti degli sprechi di cui spesso neanche ci accorgiamo

Risparmiare sul riscaldamento non è (solo) una questione di offerta

L’offerta energetica scelta deve sicuramente rispecchiare quelle che sono le necessità, in termini di consumi, di ogni famiglia. Se desideri approfondire questo aspetto, ecco un articolo che fa al caso tuo.

Tuttavia, i consumi di gas per riscaldare casa dipendono anche dal modo in cui vengono gestiti. In quest’ottica è possibile, anzi, necessario ottimizzarli per risparmiare. La manutenzione di elettrodomestici, a cominciare dalla caldaia, e dei termosifoni, gioca un ruolo di primaria importanza. Sia per la sicurezza di chi vive in casa, sia in termini di consumi. Una caldaia regolarmente manutenuta, pulita dai fumi e perfettamente funzionante consuma meno ed è più sicura.

Per lo stesso motivo, dispositivi di classe energetica alta consentono di risparmiare notevolmente sui consumi, in termini di emissioni ma anche in bolletta. Una caldaia a condensazione o pompa di calore, per esempio, garantisce un risparmio fino al 35% rispetto ad una tradizionale

Ecco un riepilogo delle più comuni tipologie di caldaie, su come scegliere la più idonea per ogni abitazione e sui bonus per installazione caldaie attualmente disponibili

Rincari bolletta: occhio ai termosifoni! 

Il riscaldamento domestico è uno dei fattori che più incide sul costo finale della bolletta

Anche in questo caso, oltre alle offerte energia, riveste un’importanza primaria il corretto uso dei termosifoni. Anzitutto con l’installazione di valvole termostatiche, in grado di ottimizzare i consumi in ogni ambiente della casa. L’accensione dei termosifoni, inoltre, dovrebbe sempre avvenire negli orari più consoni (per esempio, al mattino ma solo dopo l’apertura delle finestre per arieggiare casa) e rispettare la temperatura consigliata, cioè tra i 19° e i 21°. 

È interessante sapere ogni grado in meno o in più impostato sul termostato abbassa o aumenta i consumi sulla bolletta di circa il 6%!

Per i più freddolosi, che prevedono accensioni più frequenti o continue, ma anche per tutti gli altri, è possibile adottare alcune pratiche soluzioni per risparmiare sui consumi dei termosifoni come applicare un pannello isolante dietro il termosifone o installare dispositivi come “Kuriosa”, per ottimizzare la diffusione del calore prodotto dall’apparecchio.

Aumenti gas: ottimizzare i consumi in cucina! 

Parte dei consumi di gas dipendono anche dall’uso che se ne fa in cucina. Fornelli e forno a gas rappresentano mediamente il 40% della spesa in bolletta, e vanno per questo utilizzati nel modo giusto.  

Oltre ad utilizzare sempre pentole o padelle delle dimensioni adatte per ogni fornello, per non disperdere calore e cucinare in tempi più brevi, è importante saper “mixare” modalità di preparazione dei cibi in modo virtuoso, per cucinare a “risparmio energetico”. 

Per esempio preferendo la pentola a pressione per ridurre i tempi di cottura più lunghi (come quelli di minestroni, legumi o carni in umido), o utilizzando un piano ad induzione, anche esterno, per far bollire l’acqua per la pasta. Quando si accende il forno, è bene farlo per più alimenti cuocendo, per esempio, prima una pizza a temperatura più alta e poi un dolce, sfruttando il forno già caldo. Oppure riempiendo la teglia con più alimenti (portata + contorno, per esempio), per non accendere l’elettrodomestico quasi vuoto.

Lo spreco di acqua, infine, in cucina come in bagno, può essere contenuto installando dei semplici riduttori per rubinetti, utilizzando sgrassatori a freddo per le stoviglie o chiudendo l’acqua quando ci si insapona mani e corpo. Fare attenzione anche al momento di apertura dell’acqua: se la manopola è girata sull’acqua calda, la caldaia si attiverà automaticamente. 

Più attivazione, continue e ripetute durante il giorno, anche quando non serve, significa maggiori consumi!

Aumenti luce e gas: scegli l’offerta migliore per te!

I consumi di gas e luce variano da famiglia a famiglia. Le offerte energia casa di Metamer sono studiate per adattarsi ad ogni bolletta, grazie alla possibilità di scegliere tra prezzo fisso o variabile, tariffe mono, bio o trioraria e offerte con componente energia di luce gas sempre a prezzo di costo in bolletta.

Il tutto insieme agli altri vantaggi delle tariffe luce e gas casa di Metamer Energia:

  • un servizio clienti affidabile e gestito in Italia, disponibile tramite numero verde gratuito e anche via WhatsApp;
  • possibilità di gestire i propri consumi anche da remoto, tramite app e sportello online;
  • Attivazione veloce senza deposito cauzionale o altre spese impreviste;
  • possibilità di accedere a bonus e sgravi fiscali in modo più semplice e agevolato.

Se desideri valutare senza impegno le nostre offerte richiedi il contatto gratuito con un consulente Metamer Energia per la tua bolletta. Compara la tua attuale tariffa con la nostra migliore offerta selezionata per te e scegli se attivare anche senza recarti a sportello!

Metamer non effettua servizio di telemarketing o altre pratiche commerciali invasive: desideriamo che i nostri clienti siano liberi di sceglierci. Per questo i tuoi dati saranno trattati esclusivamente ai fini della consulenza da te richiesta.


Aumenti bollette luce e gas: ecco perché e offerte migliori per difendersi dai rincari

aumenti luce e gas

In questi giorni, la notizia di nuovi rincari sul prezzo di luce e gas ha disseminato, comprensibilmente, preoccupazione in molte famiglie. Numeri e cifre continuano a susseguirsi senza sosta, online e non, parlando di aumenti del 14%, 29% e 40% sul prezzo dell’energia elettrica e del gas, fino ad arrivare a tirare in ballo anche presunti aumenti sul costo del cibo, trasporti e banche.

Non siamo abituati a fare allarmismi, quanto più a cercare di fare chiarezza. Proviamo allora insieme a capire cosa sta succedendo e quali soluzioni è possibile o meno adottare per far risparmiare sui rincari bolletta.

Aumenti luce e gas: a cosa sono dovuti?

Iniziamo col dire che, sì, la notizia di nuovi aumenti in bolletta è, purtroppo, vera e confermata dall’ Arera, l’ Autorità per l’Energia: l’organo nazionale che regolamenta trimestralmente i prezzi dell’energia in base alle variazioni del mercato internazionale.

È bene ricordare che i prezzi di luce e gas non vengono stabiliti (e quindi aumentati o ribassati) dai singoli operatori ma, appunto, dall’Autorità preposta a farlo. Pertanto, se il costo della componente materia prima in bolletta aumenta, aumenta per tutti i consumatori con tariffa variabile, restando invece fissa alla quotazione di contratto in quelle a prezzo bloccato.

Tutte le altre voci contenute in bolletta (oneri di sistema, trasporto e gestione del contatore, imposte, accise, ect) sono invece sempre soggette ai dettami di ARERA, indipendentemente dalla tariffa scelta dall’intestatario della fornitura.

Come saprai, non è la prima volta che il prezzo di luce e gas subisce un aumento, ma non è raro che gli stessi prezzi vengano anche calmierati. Il mercato dell’energia è un mercato “vivo”, proprio come quello delle quotazioni in borsa. Va da sé che il prezzo vari in base al periodo, alla richiesta internazionale e ad altri fattori che rientrano nella politica globale.

Ed è proprio quest’ultima ad essere stata tirata in ballo per spiegare il perché dei rincari bolletta di questo mese, in particolare sul prezzo del gas. La crescente domanda proveniente dal Nord Europa e dalla Cina, a causa di un precoce abbassamento delle temperature autunnali, ha infatti determinato un conseguente incremento del prezzo della materia prima, più richiesta dai vari Stati. E quando la domanda sale, si sa, il prezzo lievita con lei.

Come difendersi dagli aumenti di luce e gas

Chi ha maggiore familiarità con il mercato dell’energia sa che il libero mercato offre oggi innumerevoli vantaggi rispetto al tradizionale regime di tutela, dove il prezzo era stabilito esclusivamente dall’ARERA, senza possibilità per i consumatori di selezionare una tariffa ottimizzata per i propri consumi.

Con l’avvento del libero mercato dell’energia e l’ingresso di numerose aziende in questo settore ha determinato una maggiore concorrenza e, con questa, anche maggiori possibilità di scegliere tra offerte energia sempre più personalizzate, ottimizzate e in linea con le proprie esigenze.

Questo vale per le utenze domestiche come per quelle professionali, dove il regime di tutela è definitivamente uscito di scena nei mesi scorsi. Se hai bisogno di maggiori informazioni in merito alle differenze tra mercato libero e regime di tutela in questo articolo puoi trovare tutte le risposte.

Rincari energia: bonus bollette e contributi statali

In vista dell’imminente stangata, il 27 settembre scorso il Governo Draghi ha annunciato l’approvazione del Decreto Legge n.130, contenente alcune misure utili a contrastare i rincari bolletta.

Tra queste:

  • Azzeramento aliquote degli oneri generali di sistema per le utenze elettriche;
    A vantaggio di circa 6 milioni di piccole e medie imprese con utenze in bassa tensione e 29 milioni di clienti domestici.
  • Iva al 5% sul gas naturale;
    Invece che del 10% o 22%.

Rincari energia: conviene di più prezzo fisso o variabile?

Come detto, i rincari energia non dipendono dai singoli fornitori, ma alcuni clienti subiscono le variazioni (cioè gli aumenti, ma anche gli abbassamenti, che sono comunque presenti) in modo diverso rispetto ad altri.

Questo avviene in base al tipo di tariffa scelta dal consumatore, ovvero a seconda se il costo della componente energetica in bolletta sia a prezzo fisso o variabile.

Quindi, se il cliente ha scelto una tariffa:

Energia a prezzo variabile

il costo della componente varia, appunto, in base all’andamento del mercato e può, pertanto, subire rincari o ribassi stagionali per questa voce di spesa in bolletta, in funzione dell’andamento del mercato.

Energia a prezzo fisso

il costo della componente resta invariato alla quotazione vigente al momento della stipula del contratto, senza subire le variazioni in base all’andamento del mercato. Alcuni fornitori di energia in questi giorni hanno consigliato di aderire ad offerte a prezzo fisso per difendersi dai rincari in arrivo, ma questa soluzione è, com’è intuibile, controproducente. Ti spieghiamo perché.

Perché una tariffa a prezzo variabile in questo momento conviene di più?

Sottoscrivere un contratto energia a prezzo fisso in un momento in cui il prezzo di quest’ultima è alle stelle significa continuare a pagare la medesima cifra per questa voce anche quando i prezzi torneranno ad abbassarsi. Una condizione ovviamente sfavorevole per i consumatori che passano ora a questa tariffa da una a prezzo variabile, quando potrebbero farlo in momento più conveniente.

Per questo, sottoscrivere un’offerta a prezzo variabile in questi mesi di rincari bolletta è assolutamente la scelta migliore. Meglio ancora sarebbe sottoscrivere un’offerta energetica con materia prima a prezzo di costo, cioè all’ingrosso e senza applicazione di spread, come le tariffe luce e gas Prezzo Extra di Metamer.

Materia prima energia a prezzo di costo

Il tutto, logicamente, adottando sempre e comunque ogni possibile soluzione in termini di risparmio energetico, dalle piccole azioni quotidiane fino agli investimenti per migliorare le prestazioni energetiche delle proprie abitazioni o uffici, anche grazie ai numerosi bonus messi a disposizione dal Governo.

Non fidarti di chi promette troppo, ma di chi dice la verità!

Nel mercato dell’energia, così come in tutti gli altri, non esiste la bacchetta magica. Sapere cosa ci riserva il futuro è impossibile e, proprio come nella vita, esistono buoni e cattivi momenti.

Da professionisti del settore con oltre quarant’anni di esperienza nella fornitura di energia ad uso domestico e commerciale, sappiamo bene che esistono due modi per fare questo lavoro: ingannare i clienti o dire loro la verità. Abbiamo scelto la seconda, e chi ha scelto di darci fiducia lo sa bene.

Tutti vorremmo sentirci dire che esiste un’offerta energetica imbattibile per tutti, ma sappiamo bene che la realtà è più complessa di così. Come abbiamo già detto in passato, la “migliore offerta energia luce o gas” semplicemente non esiste: esiste quella più giusta per te. Individuarla, evitando costi nascosti, assistenza clienti non professionale e altre spese impreviste che troppo spesso aiutano a mascherare i prezzi più bassi è un lavoro duro, ma possiamo aiutarti a farlo.

Se desideri una consulenza energetica reale, per valutare tutti i vantaggi offerti dalle tariffe con energia a prezzo di costo di Metamer, compila il form per richiedere il contatto gratuito e senza impegno di un nostro esperto.

Metamer non effettua servizio di telemarketing o altre pratiche invasive per la promozione delle proprie tariffe: i tuoi dati saranno trattati esclusivamente nel rispetto delle informazioni da te richieste. Potrai in questo modo capire se è possibile accedere ad un’offerta energia più conveniente per i tuoi consumi, lasciando a te la scelta di aderirvi ed entrare nella nostra grande famiglia.


Organizzare il frigorifero in estate: regolare la temperatura, trucchi e consigli per risparmiare

risparmiare frigorifero

È tra gli elettrodomestici più energivori in casa, e il suo consumo elettrico è anche dettato dalla buona o cattiva organizzazione di cibi e bevande contenute all’interno. Non ci credi? Scopri di più in questo articolo!


Organizzare il frigorifero è un’operazione tutt’altro che semplice e per nulla scontata come forse si potrebbe pensare. Con una media di circa 8.760 ore di attività l’anno è tra gli elettrodomestici che consumano di più in casa, per una spesa che varia da 56 euro/anno per un modello di Classe A, fino a raggiungere i 159 euro per dispositivi di classe inferiore.

Forse non sai però che il suo indice di consumo energivoro è strettamente connesso anche alla corretta disposizione di alimenti al suo interno.

Non è un caso infatti se il Ministero della Salute ha negli ultimi anni redatto un vero e proprio dossier incentrato su come conservare e distribuire correttamente gli alimenti all’interno del frigo, per una maggiore sicurezza degli stessi e una migliore resa dell’elettrodomestico in termini energetici.

In un precedente articolo ti abbiamo già raccontato quali dispositivi incidono di più sul contatore e come ottimizzare i tuoi consumi domestici. Oggi vediamo in dettaglio qualche trucco per migliorare le prestazioni del tuo frigorifero, iniziando proprio dalla disposizione degli alimenti al suo interno.

consumo frigorifero classe a

Organizzare il frigorifero: come disporre i cibi

Ogni frigorifero è suddiviso per settori, studiati appositamente per ospitare tipologie di cibi diversi. C’è una zona fredda, una temperata e una a lieve refrigerazione. Il punto più freddo del vano frigo è quello in basso, subito sopra il cassetto per le verdure. Su questo ripiano vanno riposti carne e pesce, alimenti facilmente deperibili che necessitano di temperatura più rigide per conservarsi al meglio.

Sulle mensole al centro e più in alto invece puoi tranquillamente riporre alimenti come uova, latticini (meglio se in apposite scatole di contenimento), dolci a base di crema e panna e più in generale tutti quei cibi da “conservare in frigo dopo l’apertura”.

I cassetti alla base delle mensole, dove la temperatura è più controllata rispetto al resto del frigo, sono riservati alle verdure, che se riposte nel ripiano dedicato a carne e pesce possono ghiacciare e deperire più velocemente.

Nei vani sulla porta, maggiormente esposti a sbalzo termico quando si apre il frigo, vanno riposte solo bevande, yogurt, burro, marmellate e tutti quegli altri alimenti che necessitano solo di una leggera refrigerazione.

I frigoriferi più moderni e tecnologici sono inoltre dotati di ulteriori spazi e funzioni (come il “Cooling System”), per la conservazione di cibi specifici come carne e verdura, e una migliore resa in termini di consumi. Il consiglio pertanto è sempre quello di visionare per bene il libretto illustrativo del proprio elettrodomestico, per conoscerlo a fondo e evitare errori.

Trucchi per risparmiare sui consumi del frigo in estate

Come abbiamo visto, disporre la spesa “a casaccio” all’interno del frigorifero è una pratica sconsigliata, sia in termini di conservazione degli alimenti che di consumi elettrici. Un frigorifero “affaticato” consuma di più!

Inoltre, è una buona abitudine ottimizzare la temperatura all’interno del frigo in base alla media stagionale, abbassandola di 1 o 2 gradi d’estate e viceversa in inverno. Questo perché, ovviamente, l’apertura del frigo in estate favorisce maggiormente l’entrata del caldo esterno, che andrà quindi bilanciato abbassando il valore del termostato.

È bene sapere, però, che la temperatura del frigo non dovrebbe mai essere più alta di 5°, al fine di garantire la corretta conservazione degli alimenti. In estate possiamo tranquillamente impostare la temperatura del nostro frigorifero su 4° o anche 3°, in base alla temperatura esterna. Inoltre, specie in questa stagione, è importante tenere separato, anche di pochi centimetri, il frigorifero dal muro o altri mobili, in modo da garantire una corretta circolazione dall’aria e limitare il rischio di surriscaldamento del motore.

Ricorda sempre di reimpostare la temperatura con l’inizio della stagione fredda, per ottimizzare i consumi dell’elettrodomestico e “aiutarlo” ad arrivare alla giusta temperatura senza eccessivi sforzi del motore.

Risparmiare su utilizzo e manutenzione del frigorifero

Ci vengono direttamente indicati dal Good Housekeeping Insitute di Londra, che pubblica puntualmente informazioni utili per una corretta gestione della casa:

Cosa non va in frigo

Iniziamo col togliere il superfluo, permettendo in questo modo al frigo di lavorare meglio e, quindi, di consumare meno. Frutta e ortaggi come avocado, banane, mele e pomodori possono tranquillamente restare fuori dal frigo fin quando non raggiungono la piena maturazione. Patate, olio (qualcuno che lo mette in frigo c’è!), aglio e cipolle necessitano invece di luoghi asciutti, e soprattutto bui, per conservarsi al meglio: quindi assolutamente fuori dal frigo!

Altri alimenti da non conservare in frigo sono pane (meglio avvolgerlo in un canovaccio e riporlo nella credenza o in un cassetto, come facevano le nostre nonne), caffè e miele. Ti stupirà sapere che senape e ketchup possono benissimo restare fuori dal frigo, perché l’aceto contenuto al loro interno ne contrasta perfettamente il deperimento! La maionese invece è meglio stiparla nel vano-porta, insieme a marmellate e yogurt. Un frigo più “leggero” è un frigo più economico!

La giusta temperatura del frigo

In linea di massima per mantenere bassi i consumi del frigorifero la temperatura dovrebbe sempre oscillare tra i +4°/+6°. Tre comuni fattori che contribuiscono ad alterare pericolosamente la temperatura del frigo, incidendo quindi sui consumi, sono rappresentati da:

  • stiparlo eccessivamente, senza permettere all’aria di circolare in maniera corretta;
  • riporre alimenti ancora caldi (tazze, pentole, tegami, scatole per la conservazione di alimenti – è sbagliatissimo e rischia anche di danneggiare l’elettrodomestico);
  • aprire e chiudere la porta del frigo troppo spesso (chi non l’ha mai fatto quando è affetto da un certo languorino?). Comporta dispersione di energia e, di conseguenza, un certo impegno da parte dell’elettrodomestico per tornare a temperatura.

Pulire il frigorifero

Sbrinare con regolarità il frigo lo aiuta a lavorare meglio. Il ghiaccio infatti influisce pesantemente sui consumi, mandando il tilt il termostato e determinando un lavoro continuo del motore.

Anche tenerlo pulito rappresenta un aspetto importante, soprattutto per la corretta conservazione dei cibi. Evita i detersivi prediligendo prodotti naturali. Una mistura di acqua, aceto e bicarbonato è ottimale per pulire il frigo ed evitare contaminazioni dei cibi con prodotti chimici. Non preoccuparti: il sentore d’aceto all’inizio sarà molto forte, ma svanirà nel giro di poco tempo.

Seguendo questi semplici consigli non sarà difficile mantenere il frigo in buona salute e con lui la tua bolletta!

Liberati dalle preoccupazioni, con Metamer!

Con le nuove offerte Metamer Energia scegli tu la tariffa più in linea con i tuoi consumi di casa e ufficio, selezionando un’offerta luce e gas dal prezzo componente fisso o variabile, bioraria o monoraria e con tanti altri incredibili vantaggi:

  • attivazione veloce, senza deposito cauzionale;
  • un’app e uno sportello online per gestire i tuoi consumi anche da remoto;
  • un servizio clienti gestito in Italia, disponibile tramite numero verde gratuito e anche su WhatsApp;
  • una bolletta elettronica e un’energia 100% green prodotta da fonti rinnovabili certificate!

Entra anche tu in Metamer Energia: scrivici per richiedere maggiori informazioni sulle nostre offerte e scoprire tutti i vantaggi per i tuoi consumi!


Bollette seconda casa: la sospensione temporanea dell’utenza è possibile?

bollette seconde case

Perché, a confronto, le bollette di seconde casa sono spesso più alte? C’è differenza tra bolletta della luce e del gas sulle seconde case? È possibile sospendere temporaneamente le utenze energetiche delle seconde case per risparmiare? A queste, e tante altre domande, rispondiamo nell’articolo che segue.


Come per l’IMU e altre spese per la casa, quello delle utenze per seconde case in Italia è un costo sul quale si continua a discutere molto. Sono tantissimi i proprietari di seconde case al mare o in montagna che cercano il modo per risparmiare, informandosi in merito alla possibilità di sospendere temporaneamente la fornitura di energia, staccare i contatori o accedere ai bonus energia.

La realtà, però, non è così semplice. È d’obbligo sapere che esiste, innanzitutto, una differenza tra utenza luce e utenza gas sulle seconde case e che, nella scelta del gestore di energia più idoneo ai consumi di una casa vacanze è necessario stabilire priorità diverse rispetto a quelli della propria abitazione.

Utenza luce seconda casa: perché è più alta?

Per la fornitura di energia elettrica le tariffe sulle seconde case sono generalmente più alte. Non è qualcosa che dipende dai singoli gestori, ma dagli oneri di sistema stabiliti dall’Autorità per l’Energia.

Questi, infatti, vengono calcolati in quota energia per i residenti, cioè sulla base del consumo effettivo, mentre per i non residenti la tariffa si compone dell’unione tra quota energia e costo fisso.

Un dettaglio in grado di far lievitare la spesa finale in bolletta in modo sostanziale, anche a fronte di un consumo quasi nullo. La soluzione è quindi scegliere un gestore con un buon rapporto costo / kilowatt, ricordandosi di staccare il contatore quando la casa non è vissuta.

Utenza gas seconda casa: quale differenza?

Per il gas, invece, non esiste distinzione tra le utenze di prima e seconda casa. La tariffazione del gas avviene infatti su base geografica, in funzione delle 6 fasce climatiche secondo le quali è suddivisa la penisola italiana.

Ciò significa che l’importo in bolletta è calcolato a consumo effettivo sia che il proprietario risulti residente o meno nell’abitazione.

Tuttavia, è sempre bene ricordare di chiudere il gas nelle abitazioni lasciate incustodite, come le case vacanza, appunto, al fine di scongiurare il pericolo di fughe o dispersioni di gas.

Sospensione temporanea dell’utenza: è possibile?

Nonostante se ne faccia un gran parlare, è necessario ribadire che non è possibile sospendere temporaneamente la fornitura di energia nelle seconde case. L’unica strada possibile sarebbe quella di staccare di volta in volta la fornitura di energia nell’abitazione, con conseguente disagio da parte del proprietario che sarebbe costretto, di volta in volta, a riattivarla all’abbisogna, addossandosi i costi di riattivazione.

Un aspetto, naturalmente, sconveniente anche dal punto di vista economico, a fronte delle tariffe obbligatorie previste per il riallaccio dell’utenza.

Allo stesso modo, non è possibile beneficiare del bonus energia per le seconde case, che valgono solo per titolari di prime case in difficoltà economica e che, quindi, si presuppone, non possano permettersi un secondo immobile.

In linea di massima, le attuali disposizioni in merito al costo di distribuzione dell’energia, favoriscono gli utenti con un consumo abituale e costante. Una regola che vale per le prime e per le seconde case, e che penalizza la tariffazione ibrida a canone fisso per utenze con consumi bassi o pari a zero. Unica soluzione è quella di sfruttare al massimo la seconda casa, magari affittandola per brevi periodi durante i mesi di inattività.

È infine d’obbligo ricordare che il canone RAI non è previsto nelle bollette di seconde case, indipendentemente dall’utilizzo di apparecchi televisivi o meno.

Hai bisogno di maggiori informazioni in merito a questo argomento? Scrivici senza impegno compilando il form qui in basso!


“Hai chiuso il gas?”: 5 consigli per risparmiare energia nelle vacanze 2021

consumi vacanza

Idee, buone abitudini e consigli per risparmiare energia quando sei in vacanza.

Anche quest’anno, sarà un’estate strana o – per meglio dire – diversa. Gli effetti dell’emergenza appena trascorsa fanno ancora sentire la propria eco. Ma la voglia di partire è tanta e le località turistiche iniziano già a riempirsi, in Italia come all’estero.

In moltissimi, anche quest’anno, hanno scelto di visitare le bellezze del Bel Paese, come quelle già raccontate su questo blog, per riscoprire tutto il fascino di borghi autentici e della cucina tradizionale.

Staccare la spina è importante, in senso metaforico ma anche letterale. Prima di partire, anche per un piccolo viaggio, è necessario prendere qualche accorgimento per evitare di sprecare energia mentre non siamo in casa, garantire maggiore sicurezza, ridurre l’impatto ambientale e, soprattutto, “alleggerire” la bolletta. Ecco qualche consiglio utile.

Chiudere il gas

Un classico che ricorda molto il “Furio” interpretato da Carlo Verdone nel divertentissimo “Bianco, Rosso e Verdone” che, prima di partire, tormenta la povera Magda per assicurarsi di aver preso ogni accorgimento.

Chiudere il gas è davvero importante, non solo in termini di risparmio, ma anche di sicurezza. Chiudere la valvola principale dell’impianto, ma anche bombole per stufe e cucine a gas, qualora siano presenti rappresenta un accorgimento fondamentale (a proposito: hai ancora la bombola e vuoi passare alla linea metano? Allora leggi qui).

Perdite o sbalzi di sistema non costituiscono solo un inutile dispendio da calcolare in bolletta, ma anche un pericolo per la tua abitazione e quelle dei tuoi vicini. Partire più tranquillo rispettando questa buona pratica è, quindi, molto importante.

Chiudere il contatore dell’acqua

Un rubinetto che perde spreca migliaia di litri d’acqua l’anno, al ritmo anche di 90 gocce al minuto. Il tutto con ovvie ripercussioni sui tuoi consumi. Chiudere il contatore dell’acqua prima di partire previene la possibilità di dispersione mentre la casa è vuota. Basta una guarnizione difettosa o un sanitario eccessivamente attaccato dal calcare perché questo possa verificarsi.

Una volta chiuso il contatore, ricorda di svuotare tutti i rubinetti dell’acqua residua nell’impianto, per evitare ristagni.

Spegnere gli elettrodomestici

Non basta lasciarli in stand by. Come spiegato in un precedente articolo un elettrodomestico in stand by, cioè con il classico “puntino rosso” acceso, arriva a consumare anche 80 euro l’anno. Disattiva il contatore e stacca la spina di TV, forno elettrico, tostapane, robot da cucina, lavatrice, lavastoviglie e qualsiasi altro dispositivo presente in casa. Un modo per tutelare i tuoi elettrodomestici anche contro il rischio di fulmini mentre non ci sei.

E il frigorifero?

Ideale sarebbe spegnere anche quello, insieme a eventuali congelatori a pozzetto o esterni. Un’ottima occasione anche per sbrinarlo e provvedere alla sua manutenzione.

Se, però, la partenza è “Last Minute” potresti avere problemi con gli alimenti rimasti al suo interno. Solitamente basta una buona borsa frigo e un po’ di impegno per unire l’utile al dilettevole: svuotare il frigo e partire con la giusta…carica!

Insalate di riso, panini con cotoletta o frittata, insalate fresche e frutta sono tutte idee da portare in viaggio, per risparmiare anche qualcosa prima delle consuete cene al ristorante. Se non riesci ad organizzarti per tempo esistono moltissimi siti e applicazioni per evitare di sprecare il cibo. Puoi inserire un annuncio illustrando cos’hai a disposizione e donare alimenti che altrimenti si rovinerebbero ad altre persone del quartiere o ai più bisognosi.

Altri consigli utili per risparmiare energia prima di andare in vacanza

Non serve di certo ricordarti di organizzarti con amici o vicini per annaffiare le piante mentre sei via, ma forse possiamo darti un motivo in più per farlo: le piante sono un ottimo termoregolare. Il loro benessere è in grado di incidere sulla temperatura in casa fino anche a 5 gradi (nel caso di più piante sistemate nella stessa stanza). Per questo è molto importante averne cura.

Inoltre, in molti prima di partire preferiscono abbassare le serrande, lasciando la finestra aperta. Una pratica funzionale a garantire maggiore circolazione dell’aria e refrigerio notturno, ma poco indicato in termini di sicurezza (per un ladro basterà alzare la tapparella o forzare lo scuro per entrare) né in termini di climatizzazione, se la casa è dotata di infissi a taglio termico. Meglio chiuderle, quindi, e chiedere magari di aprirle a chi verrà ad innaffiare le piantine o a mettere da mangiare al gatto.

Se cerchi più energia per i tuoi consumi scopri le offerte Metamer Energia! Tariffe luce e gas dal prezzo componente bloccato per uno o due anni, con tanti comodi vantaggi per te:

  • un’app e uno sportello online per gestire la tua utenza, pagare le bollette senza file all’ufficio postale e mantenere un archivio in modo pratico, veloce e sicuro, senza spreco di carta;
  • un servizio clienti gratuito e gestito in Italia, anche tramite WhatsApp;
  • sportelli fisici vicini con personale sempre pronto ad accoglierti e ad aiutarti.

Siamo pronti ad offrirti di più: confronta le nostre offerte per casa e ufficio con la tua attuale tariffa energia. Compila senza impegno il form qui in basso per richiedere maggiori informazioni ai nostri consulenti.


Sei sicuro di utilizzare la tua lavastoviglie in modo corretto?

Lavastoviglie

Riempi i cestelli, un po’ di detersivo e via! Fare la lavastoviglie non è un’operazione complicata, oppure si?

Tutte le risposte per scegliere, caricare e avviare la lavastoviglie in modo corretto, contenendo i consumi e assicurando longevità al tuo elettrodomestico.

Con una spesa media dai 130€ ai 170€ annui stimati sui consumi di una famiglia italiana tipo, la lavastoviglie entra a pieno titolo nella rosa dei cinque elettrodomestici che consumano di più in casa. Per questo è importante conoscere come ottimizzarne i consumi e soprattutto cosa va e cosa non va in lavastoviglie, al fine preservare sia il dispositivo che le stoviglie nel tempo.

Vediamo tutto in dettaglio, in questo nuovo articolo del blog Metamer!

Come scegliere la lavastoviglie

In questo ci viene incontro AltroConsumo che, al pari di altri elettrodomestici ha recentemente stilato una classifica delle migliori lavastoviglie italiane [1] .

Preso atto che non esiste una lavastoviglie “migliore” di un’altra (in quanto scelta e prestazioni si basano, come vedremo, sulle necessità del nucleo familiare) è sempre e comunque opportuno scegliere un dispositivo che rispecchi alcune caratteristiche essenziali:

CLASSE ENERGETICA ALTA

Un dispositivo di classe A+++ permette un risparmio medio annuo anche del 30% rispetto ad uno di “semplice” classe A. Dal momento che la lavastoviglie incide su due tipologie di consumi (acqua e elettricità) sarà pertanto conveniente scegliere un dispositivo con prestazioni più efficienti.

CAPIENZA E FUNZIONI DELLA LAVASTOVIGLIE

I principali modelli di lavastoviglie si dividono in due misure80x60x60 cm e più piccoli da 80x45x60 cm. I primi ospitano mediamente fino a 13 coperti, mentre i secondi massimo fino a 10.

Ti interesserà sapere che da qualche anno è possibile trovare sul mercato le cosiddette lavastoviglie a installazione libera, che a differenza di quelle da incasso sono studiate per essere installate anche al di fuori dei mobili della cucina.

Quanto consuma una lavastoviglie?

Ogni dispositivo ha un suo consumo specifico espresso in KiloWatt.

Sul libretto illustrativo dell’elettrodomestico è possibile reperire le informazioni specifiche in merito alla produzione di kilowatt/ora, attraverso il quale stabilire l’effettivo consumo di ogni lavaggio grazie a una semplice formula:

[CONSUMI KW/H X COSTO ENERGIA (€/KWH) = SPESA MEDIA PER LAVAGGIO]

Naturalmente, controlla sempre di avviare l’elettrodomestico nella fascia oraria più economica. Se invece per i tuoi consumi hai scelto Metamer non preoccuparti: con la nostra tariffa monoraria puoi utilizzare i tuoi elettrodomestici in ogni ora del giorno sempre allo stesso prezzo!

Offerta Energia Last Minute Plus Metamer


Per risparmiare sui consumi della tua lavastoviglie ricorda di:

  1. Usare la lavastoviglie sempre a pieno carico.
  2. Evitare il ciclo di prelavaggio, per risparmiare acqua e corrente (sciacquando velocemente le stoviglie sotto il rubinetto prima di inserirle nell’elettrodomestico).
  3. Prediligere i lavaggi rapidi a freddo: 45° sono una temperatura più che sufficiente per il lavaggio delle stoviglie.
  4. Interrompere il ciclo di asciugatura con aria calda. In questo modo diminuirai il ciclo di 15 minuti, risparmiando il 45% di energia su un ciclo da 40 minuti.
  5. Mantieni sempre il filtro ben pulito e aggiungi sale con regolarità.

    Non inserire piatti unti o con residui di cibo in lavastoviglie. Questa pratica, molto diffusa, è causa di intasamento dei filtri e di cattivo odore all’interno dell’elettrodomestico. Per piatti più brillanti in modo naturale versa un bicchiere d’aceto all’interno della lavastoviglie prima di ogni lavaggio. L’aceto è un brillantante naturale e un ottimo deodorante!

Consumi lavastoviglie

Cucinare con la lavastoviglie: è possibile?

Lo è, ma è anche altamente sconsigliato. Su internet non mancano ricette e consigli per preparare pollo con le patate in lavastoviglie e altri piatti, ma nessun produttore di questo elettrodomestico considererà in garanzia la riparazione di un possibile danno dovuto a utilizzi di questo tipo.

Ad ogni modo, il principio di base è che grazie alle alte temperature raggiunte dalla lavastoviglie, in modo costante e per un periodo di tempo definito, sia possibile pensare di introdurre al suo interno alimenti crudi e in contenitori impermeabili per tirarli fuori a lavaggio finito perfettamente cotti. Sconsigliamo di provarci ma, come detto, online è possibile trovare video e ricette di questo tipo un po’ ovunque.

Diciamo che in una situazione di estrema emergenza potrebbe anche rivelarsi una dritta utile. Per tutti i giorni, però, meglio limitarsi al forno. 

Come pulire la lavastoviglie

Oltre ai prodotti specifici, come gel e detersivi per lavastoviglie, esistono rimedi naturali per la pulizia quotidiana. Per rimuovere le incrostazioni di calcare solitamente basta un po’ di aceto di vino e tanto olio di gomito, ma attenzione: è assolutamente sconsigliato far fare dei lavaggi con aceto, acido o altri prodotti. Una pratica comunemente consigliata online, ma che potrebbe rovinare guarnizioni e tubi dell’elettrodomestico.

Il più delle volte, rimuovendo gli avanzi da piatti e contenitori prima di metterli in lavastoviglie basta a garantirsi una buona e duratura pulizia del dispositivo. Tuttavia, come nel caso della lavatrice, molto dipende anche dalla “durezza” dell’acqua nell’abitazione. Un fattore che può determinare la presenza di più o meno calcare, e l’insorgere di malfunzionamenti. In questo caso, meglio orientarsi su detersivi per lavastoviglie con proprietà anticalcare inclusi.

Cosa non va in lavastoviglie?

Certo, comprare una lavastoviglie per poi ritrovarsi a lavare i piatti a mano può essere seccante, ma ci sono materiali che mai e poi mai andrebbero lavati in questo elettrodomestico:

  • Bicchieri di cristallo;
    sono molto fragili (e costosi), per questo è meglio non lavarli in lavastoviglie;
  • Coltelli a lama liscia e di qualità;
    lavarli a mano è sempre preferibile per non rovinare il filo della lama.
  • Cucchiai e taglieri in legno;
    acqua e legno non sono buoni amici. Alte temperature e aggiunta di detersivi potrebbero intaccare il legno, piegandolo o indebolendolo.
  • Stoviglie in ottone;
    l’ottone è rivestito da una patina protettiva che rischia di rovinarsi in lavastoviglie, perdendo di integrità.
  • Pentole di ghisa e antiaderenti;
    la ghisa non andrebbe mai a contatto con l’acqua in quanto più esposta dell’acciaio inox al rischio ruggine. Per quanto riguarda le pentole antiaderenti invece, molti tipi non sono lavabili in lavastoviglie. Controlla sempre sulla confezione.
  • Piatti dipinti a mano e terracotta;
    le vernici utilizzate per decorarli non sono state “pensate” per essere lavate ad alte temperature e rischiano pertanto di perdere lucentezza o cancellarsi definitivamente.

Per maggiori informazioni scrivi un commento a questo articolo! Buona energia a tutti, da Metamer!

Dai più energia ai tuoi consumi con Metamer!

Scegliere elettrodomestici di classe A e ultima generazione è assolutamente consigliato per abbattere i consumi e garantirsi ottime prestazioni. Tuttavia, anche l’offerta energetica è importante. Inutile cercare di capire se è meglio accendere la lavastoviglie di giorno o la sera quando resto dei problemi con il tuo fornitore di energia non sono risolti.

Se desideri valutare una nuova offerta energetica realmente stimata sui tuoi consumi scrivici compilando il form qui in basso. Saremo felici di proporti la nostra migliore tariffa Luce e Gas per i tuoi consumi, gratis e senza impegno. Decidi tu se è migliore di quella che hai e faccelo sapere! 


Fonti per questo articolo:
1. https://www.altroconsumo.it/elettrodomestici/lavastoviglie/guida-acquisto/consigli-lavastoviglie

Come risparmiare energia a casa: ridurre i consumi e la dispersione elettrica

Risparmia sulla Luce

Dispersioni di energia elettrica in casa, consumi troppo alti, sprechi domestici: se spesso ti chiedi come mai l’importo della tua bolletta sia così alto vorrei portarti a riflettere su un alcune pratiche e informazioni che potrebbero tornarti utili per fugare ogni dubbio. 

Risparmiare elettricità in casa, ottimizzare l’utilizzo delle risorse energetiche a disposizione, essere informati in merito ai propri consumi sono le basi da cui partire per arginare il problema degli sprechi, con conseguente beneficio per la bolletta e per l’ambiente.

Già, perché al di là della mera questione economica, seppur rilevante, quello degli sprechi assume oggi un’importanza tutta nuova, specie nei confronti della collettività.

È questa la differenza che intercorre tra un consumatore “disattento” ed uno “consapevole”.

SPESE DI TRASPORTO E GESTIONE DEL CONTATORE

Iniziamo quindi con l’analizzare la nostra bolletta: abbiamo notato un po’ tutti che l’importo effettivo del consumo, denominato spesa per la materia energetica, di un nucleo familiare non è l’unica voce di spesa. A questa vanno aggiunti, fra gli altri, i costi di trasporto e gestione del contatore.

Quest’ultima voce di spesa è composta da 3 componenti:

Con l’entrata in vigore, dal 1 gennaio 2017, della riforma tariffaria stabilità dall’Autorità per l’energia, è stata eliminata la distinzione tra la tariffa D2 (prima spettante solo ai clienti domestici residenti con potenza impegnata fino a 3 kW) e la tariffa D3 (prima spettante ai clienti domestici residenti con potenza impegnata superiore a 3 kW e ai clienti domestici non residenti).

L’intento dell’Autorità è stato quello di semplificare la struttura tariffaria incentivando la diffusione di consumi più efficienti, stabilendo che la distinzione si avrà esclusivamente tra clienti residenti e clienti non residenti, indipendentemente dalla potenza impegnata.

Questa voce di spesa è quindi imprescindibilmente legata a nuove regolamentazioni su scala nazionale, ma è possibile informarsi presso il proprio operatore energetico in merito alla soluzione tariffaria più adeguata al proprio consumo.

Per minimizzare i consumi è quindi necessario intervenire sulle proprie abitudini al fine di ottimizzarle.

RISPARMIARE IN CUCINA: LE BUONE REGOLE ANTI-SPRECO

La cucina è generalmente l’ambiente domestico in cui si concentra il maggior numero di attività legate al consumo energetico. Innanzitutto guardati attorno: la tua cucina è organizzata per ridurre i consumi e sfruttare a pieno quelli di cui necessiti?

Un piano cottura elettrico potrebbe per esempio essere idoneo solo qualora tu disponga di un sistema fotovoltaico o eolico dal quale rifornirti. In caso contrario il suo utilizzo sarà controproducente per i tuoi consumi.

Se gli alimenti nel frigorifero non sono disposti nella maniera corretta, o la temperatura all’interno dello stesso non dovesse essere impostata nel range ottimale di utilizzo (+4°/+5°), l’elettrodomestico potrebbe consumare eccessivamente. I consumi e la sicurezza del frigo dipendono anche, e soprattutto, da una corretta organizzazione dei cibi al suo interno.

O ancora: sapevi che utilizzare la lavastoviglie è più eco-friendly che lavare i piatti a mano? Numerosi studi hanno difatti evidenziato come la lavastoviglie impieghi la giusta quantità d’acqua per pulire le stoviglie senza sprechi e in un’unica soluzione. Inoltre è importante utilizzare questo elettrodomestico nel modo corretto per ottimizzarne i consumi.

Importante è accendere il dispositivo nella fascia oraria consona, o scegliere un’offerta contrattuale monoraria. Ecco altri semplici consigli da seguire e le migliori e più deliziose ricette a risparmio energetico da provare!


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ELETTRODOMESTICI E CONSUMI: QUANTO CONTA LA CLASSE ENERGETICA

Gli elettrodomestici di ultima generazione sono comunemente più potenti rispetto al passato. Per questo è stato da subito importante fare in modo che il loro utilizzo non incidesse eccessivamente sui consumi, onde evitare picchi di spesa e sovraccarichi.

Per questo, scegliere dispositivi di classe energetica alta equivale sempre ad un buon investimento, anche a fronte di un prezzo finale più alto del prodotto. Ti interesserà sapere che allo scopo esistono specifici bonus per l’acquisto di nuovi elettrodomestici e che, dal 2020, non è più necessario aver effettuato lavori di ristrutturazione entro l’anno corrente per richiederli.

In più, è possibile investire in un sempre migliore efficientamento energetico della propria abitazione grazie a misure come il bonus 110% o l’EcoBonus caldaie, grazie ai quali migliorare classe energetica, consumi e il valore dell’immobile.

Infine, un sistema integrato di domotica, con automatismi di ultima generazione collegati tra loro e gestibili anche attraverso il proprio smartphone rappresentano una avanguardia, sia in termini di consumi che di costi.

SCEGLIERE IL MIGLIOR SISTEMA DI RISCALDAMENTO

Bombola, biomasse, linea metano: non tutti i sistemi di riscaldamento sono uguali, anche se gli esperti sono ormai concordi nell’affermare che, salvo casi eccezionali, la linea metano rappresenti la soluzione più versatile, sicura, pratica ed economicamente vantaggiosa.

Il perché lo abbiamo spiegato in questo articolo, confrontando le performance e i costi della fornitura di metano con il serbatoio GPL o sistemi di riscaldamento a biomasse, come pellet, termocamino o stufa a legna.

Insieme al tipo di sistema di riscaldamento è anche fondamentale controllare i consumi dei termosifoni, grazie ad alcuni pratici accorgimenti.

SPEGNERE IL “PUNTINO” DELLA TV: RISPARMIARE CON UN CLICK

Sembra incredibile, e difatti c’è ancora chi fatica a crederci, eppure la notizia è stata confermata da più fonti: il “puntino” rosso della TV può incidere mediamente in bolletta fino a 80 euro l’anno sui consumi elettrici.

Questo significa che tre televisori in casa, con il LED rosso lasciato perennemente acceso, costano ad una famiglia una media di 240 euro annui!

Spegnere la lucetta, assicurandosi di farlo anche per decoder, computer, modem e altri dispositivi può quindi comportare un risparmio anche notevole. Soprattutto quando si è fuori casa.


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DISPERSIONE DI ENERGIA NELL’IMPIANTO: UN TRUCCO PER CAPIRE QUANDO AVVIENE

In caso di dispersioni elettriche in casa aumenta vertiginosamente l’inefficienza dell’impianto, in altre parole si hanno perdite di elettricità che graveranno sulla bolletta elettrica.

Ma quali sono le cause delle dispersioni di corrente? Tra quelle più comuni vi è la presenza di cavi elettrici non collegati bene, scoperti, interruttori o prese difettose.

Altre cause possono essere:

  • un impianto elettrico troppo datato, trascurato e/o usurato, oppure privo della messa a terra e quindi non a norma di legge;
  • interruttore differenziale (meglio conosciuto come “salvavita”) difettoso;
  • problemi all’isolamento dell’impianto;
  • guasto agli elettrodomestici.

Un trucco semplice per scoprire se c’è una dispersione di energia in casa consiste nella verifica visiva del display del contatore. Se scatta in continuazione, dovete verificare se riporta il messaggio “Superato potenza massima”, che sta ad indicare il verificarsi di un sovraccarico degli apparecchi collegati alla rete.

Se non è riportato questo messaggio ed è invece il salvavita ad aver interrotto il flusso di energia, prima di riattivarlo staccate tutti gli elettrodomestici in corrente, anche quelli spenti che erano semplicemente in standby.

Riattiva la corrente e se il salvavita scatta di nuovo è necessaria una verifica da parte di un elettricista qualificato. Se il salvavita invece non scatta, potete provate a ricollegare uno ad uno gli elettrodomestici in corrente fino ad individuare quello che dovrà essere riparato o sostituito.

Allo stesso modo sarebbe opportuno munirsi di appositi strumenti per il controllo dei consumi domestici, o di un contatore di ultima generazione, così da poterne monitorare continuamente l’attività.

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Con Metamer sai sempre quanto spendi grazie ad una bolletta chiara e semplice, con riepilogo costi sempre evidenziati in prima pagina e un’app e uno sportello online per gestire i tuoi consumi quando e dove vuoi.

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Riscaldamento casa economico: il sistema migliore per riscaldare e risparmiare

Riscaldare casa

Energia solare, pompa di calore, biomasse, gas: qual è il sistema di riscaldamento più conveniente per la tua abitazione o ufficio? Leggi questo articolo per scoprirlo.


Risparmiare sul riscaldamento domestico non è solo una questione di corretta gestione dei consumi. Certo si tratta di un aspetto che influisce in modo concreto e per questo, tempo fa, ti abbiamo suggerito 10 consigli per risparmiare sui consumi dei termosifoni. Ma i termosifoni non sono l’unico mezzo per riscaldare casa e ufficio.

Esistono sistemi più “tradizionali”, come stufa, camino, gas e simili, e più moderni, dagli innovativi impianti di riscaldamento a pavimento, passando dalle stufe a pellet o termocamini, fino ai nuovissimi automatismi delle smart house. Un ruolo fondamentale è, inoltre, ricoperto da tutte quelle tecnologie in grado di ottimizzare i consumi, come pannelli solari, impianti geotermici e caldaie di ultima generazione.

Quindi, se ti stai chiedendo quale sia il modo migliore e più economico per riscaldare la tua casa vediamo insieme come scegliere l’impianto di riscaldamento più adatto ed altri pratici consigli.

Come scegliere il miglior sistema di riscaldamento

Sicuramente nella scelta del miglior impianto di riscaldamento per la propria casa non ne esiste uno “universalmente” migliore. Esiste solo quello più adatto per te. Se vivi in un comune di montagna con possibilità di acquistare legna da ardere a basso prezzo, una vecchia stufa o un termocamino potrà rivelarsi il sistema più efficace (anche se certamente non il più comodo!).

Per questo è necessario fare i conti con ciò che si ha a disposizione e la relativa grandezza degli ambienti da riscaldare. Un’equazione tutt’altro che scontata e che molto spesso, nel cercare di risolverla, può riservare sorprese inaspettate.

Metterli per iscritto ti aiuterà a visualizzarli meglio e a fare chiarezza. Rispondi a queste semplici domande:

  • Vivi in un condominio o in un’abitazione singola?
  • Vivi in montagna, pianura, campagna o al mare? Quante volte durante l’anno le temperature scendono sotto lo zero?
  • A quale classe energetica appartiene la tua abitazione?
  • Ti conviene spostarti sulle rinnovabili o ti restare ai combustibili fossili?

Quest’ultimo aspetto, in particolare, riguarda condizioni specifiche dell’ambiente in cui vivi. Per esempio, se la sua esposizione al sole non è delle migliori, l’installazione di pannelli solari potrebbe rivelarsi una spesa non così conveniente da recuperare a lungo termine.

Essenziale, in ogni caso, è evitare gli sprechi e se vuoi saperne di più leggi qui.

Sostituzione caldaia con modelli a condensazione

Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, per il quale esistono specifici finanziamenti e agevolazioni fiscali per sostituzione caldaie.

Le caldaie a condensazione recuperano energia dalla condensazione dei fumi di combustione, garantendo un ottimo rendimento energetico e una bassissima produzione di agenti inquinanti.

Si adattano perfettamente ai comuni impianti di riscaldamento presenti nelle nostre case e possono essere affiancati a pannelli radianti e fotovoltaici, che permettono di risparmiare anche il 20% sul costo dell’acqua riscaldata a 80°, il 30% su quella a 60°, e il 50%/60% se alimentati da energie rinnovabili. Se desideri accedere agli sconti per sostituire la tua vecchia caldaia e/o installarne una nuova puoi farlo con un risparmio del 65% aderendo a Metamer EcoClima: l’offerta Luce e Gas + nuova caldaia o climatizzatore che ti permette di cambiare il tuo vecchio dispositivo con una maggiore convenienza.

Pompa di calore o sistema ibrido: qual è meglio tra i due?

La pompa di calore costituisce un innovativo sistema di riscaldamento e raffrescamento, più “green” rispetto ai tradizionali modelli di climatizzazione. È quello che comunemente viene detto “impianto geotermico”, che sfrutta cioè l’energia termica presente in aria, acqua o terreno per riscaldare la tua casa e produrre acqua calda.

Produce fino a quattro volte più energia rispetto a quello che consumo, consentendo un risparmio di energia dal 40% al 60%. Si tratta di un apparecchio elettrico in grado di svincolarti da metano, gasolio e biomasse, con possibilità di essere affiancato anche a impianti di riscaldamento a pavimento ma ha, naturalmente, bisogno di elettricità per essere alimentato.

Per questo è necessario chiedersi se il geotermico conviene e cercare opinioni online, anche a fronte del costo elevato per la sua installazione e dello spazio necessario per impiantarlo, che prevede l’escavazione di una buca nel terreno di discrete dimensioni. Se però possiedi un impianto fotovoltaico, la pompa di calore potrebbe rappresentare il sistema più conveniente per la tua abitazione.

Bombola o linea metano: quale conviene di più?

La maggior parte dei serbatoi esterni per il riscaldamento delle abitazioni sono alimentati a GPL, un gas ottenuto da una miscela di idrocarburi. La resa di calore tra il GPL e il metano è pressoché la stessa ma il GPL, non beneficiando di una infrastruttura per la distribuzione come il metano, costa mediamente più di quest’ultimo. È quindi lecito considerare il metano più conveniente del GPL, non solo in termini economici, ma anche di facilità di approvvigionamento (la bombola-serbatoio, infatti, necessita di ricariche continue) e di sicurezza.

In zone in cui la linea metano non è presente la scelta del serbatoio GPL, o di un mix combinato di sistemi per il riscaldamento domestico di acqua e ambienti è ovviamente obbligatoria. Dal 2019, tuttavia, una revisione del piano infrastrutturale nazionale ha determinato l’avvio di nuovi lavori di metanizzazione, portando la linea in molte zone che ancora ne erano sprovviste.

In questi territori è possibile richiedere i relativi sconti per la metanizzazione, che consentono di richiedere l’allaccio alla linea metano risparmiando su costi di posa contatore e attivazione. Se desideri maggiori informazioni sull’argomento continua su questo articolo.

Biomassa, termocamino e stufe: convengono davvero?

Facciamo una premessa necessaria: stufa e camino sono due ottimi alleati in casa. Riscaldano, consentono di cucinare alcune pietanze e fanno molta compagnia. Sotto il profilo della convenienza e della sostenibilità, tuttavia, non possiamo dire lo stesso. Esistono tipologie di abitazioni, in territori specifici come quelli delle aree interne o di alta montagna, dove il prezzo del legname è calmierato dalle stesse autorità che provvedono a fornirlo ai cittadini. In quel caso, la scelta della biomassa, ossia della legna da ardere, potrebbe apparire la migliore. Ma non necessariamente lo sarà.

Termocamino, camino tradizionale o stufa possono “accompagnare” la normale fornitura di metano per cucinare o riscaldare casa, ma non in termini di risparmio né, tantomeno, di praticità. La legna da ardere ha un costo che, al pari dello stesso metano, può essere più o meno conveniente, necessita di uno spazio ampio per essere stoccata, di pulizia dopo il trasporto o la combustione e di presenza fisica di qualcuno che accenda e controlli il fuoco per una maggiore sicurezza.

Considerare la biomassa “conveniente” tenendo conto di questi aspetti appare subito azzardato, tanto è vero che è quasi impossibile trovare chi utilizza esclusivamente questo sistema di riscaldamento, non fosse che per semplice praticità. Abbinare le biomasse alla bombola GPL significa solo raddoppiare la complessità di approvvigionamento, a fronte di un risparmio non garantito e qualora irrisorio a fronte della scomodità che ne consegue.

La stufa a pellet conviene di più?

Diverso il caso della stufa a pellet, il cui successo negli ultimi anni sembra essersi molto ridimensionato rispetto al passato. Anche in questo caso, dopo un primo momento in cui sembrava rappresentare una buona soluzione, il suo utilizzo è stato tuttavia abbandonato in fretta da molte persone. Le iniziali campagne di vendita delle stufe e di scontistica sul pellet hanno portato molte persone a credere che questa soluzione rappresentasse un’alternativa più conveniente al metano, ma di fatto, con l’assestamento dei prezzi del pellettato e il necessario affiancamento di una fornitura di gas per cucinare, l’utilizzo della stufa a pellet rappresenta solo una spesa ulteriore con un notevole investimento iniziale.

Per molti, la scelta della stufa a pellet è giustificata dalla convinzione del “sapere la spesa”, ovvero conoscere il prezzo del singolo sacco e calcolare in maniera agevole quanti se ne consumano per riscaldare casa. Con i sistemi tradizionali, cioè la normale fornitura di metano ad uso domestico, monitorare i propri consumi è oggettivamente più difficile, ma non meno conveniente. Tutt’altro: con il giusto gestore di energia e la tariffa più in linea con le esigenze della tua abitazioni, la fornitura di metano risulterà certamente più conveniente e anche di semplice gestione!

L’importante è scegliere un gestore di energia in grado di offrirti:

Scegliere un gestore di energia davvero conveniente

Last but not least. L’ultimo aspetto da valutare con estrema cura è quello della scelta di un gestore di energia che sia allo stesso tempo fidato, conveniente e sicuro. Con l’avvicinarsi del termine ultimo per passare al mercato libero si fa sempre più pressante la pubblicità di gestori che promettono “il miglior servizio al prezzo più conveniente” ma, come saprai, non sempre è così.

Dal momento che gli utenti si basano generalmente sul prezzo, molti operatori hanno iniziato a ribassarli, nascondendo però costi nascosti nei contratti, come deposito cauzionale, costo componente energia e simili, in modo poco chiaro per il cliente.

Leggi bene la bolletta e se stai cercando un gestore di energia davvero conveniente impara a riconoscerlo seguendo questi consigli e se hai dubbi sul miglior sistema di riscaldamento per la tua abitazione o ufficio scrivici compilando il form qui in basso. Ti risponderemo nel più breve tempo possibile.