Quali elettrodomestici consumano più corrente?

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Il consumo energetico degli elettrodomestici in casa non è “standard”, ma varia – ovviamente – in base alla frequenza e al tipo di utilizzo di ogni famiglia. Per calcolare i consumi di un elettrodomestico basta, quindi, verificare la sua potenza al kw (indicata sulla confezione o sul libretto di istruzioni), moltiplicarla per le ore di utilizzo medie al giorno, o al mese, e per il prezzo al kWh della propria tariffa (da consultare in una qualsiasi bolletta). 

In questo modo, è possibile stabilire quanto consuma un elettrodomestico come forno, lavatrice, lavastoviglie, frigo e simili per noi, cioè per il tipo di utilizzo che ne facciamo. Per un calcolo più preciso, è possibile utilizzare un misuratore di potenza: si tratta di un piccolo dispositivo da collegare tra la presa di corrente e la spina dell’elettrodomestico, in grado di verificare in tempo reale l’assorbimento di energia del singolo elettrodomestico, mostrato su un quadrante LED.

Una stima di consumo degli elettrodomestici utilizzati in casa consente di intervenire su cattive abitudini e/o sostituzione dei dispositivi più energivori. Questo si traduce in una riduzione dei picchi di consumo e maggiore risparmio in bolletta.

Vediamo mediamente quanto consuma ogni elettrodomestico e quanto è possibile risparmiare scegliendo dispositivi di classe energetica alta, rispetto a quelli ormai datati.

Classifica degli elettrodomestici in base al consumo

Alcuni elettrodomestici, come router e frigorifero ma anche dispositivi come l’allarme, hanno un consumo costante. I consumi di tutti gli altri variano in base alla frequenza di utilizzo. Fare un paragone a parità di consumo contente, però, di avere un’idea di quelli che consumano di più [3].

Forno elettrico

È considerato, a ragione, tra gli elettrodomestici che consumano di più in casa. Ad una temperatura di 200°, infatti, il forno può arrivare a consumare fino a 1,5 kWh: praticamente metà della potenza di una normale fornitura domestica.

Tuttavia, in molti ignorano che alcune stufette elettriche possono arrivare a consumare anche 2,5 kWh: 1 kWh più di un forno! 

La fase più energivora del forno è quella del preriscaldamento, e quella del grill. Evitando queste due funzioni, quando possibile, o utilizzando un forno a microonde (che consente di cucinare più velocemente, consumando meno) è possibile ridurre i picchi di consumo.

Piano cottura a induzione

Sicuramente rapido nel raggiungere la temperatura di cottura, il piano cottura a induzione resta, tuttavia, tra gli elettrodomestici più energivori in casa. Il consumo elettrico medio di un piano cottura a induzione, infatti, parte da 2 kWh, e può salire anche di molto in base al modello e alla potenza.

Per questo, è solitamente preferibile in abitazioni dotate di impianto fotovoltaico con accumulo, in modo da sfruttare l’energia prodotta a costo zero dai pannelli, abbattendo contemporaneamente il consumo di gas.

Lavatrice

Il picco di consumo della lavatrice avviene con il riscaldamento iniziale dell’acqua fino alla temperatura di lavaggio. Per questo, lavaggi a freddo o a basse temperature consentono di risparmiare energia. Altra funzione energivora è quella della centrifuga. Evitandola è possibile risparmiare considerevolmente sul singolo lavaggio e, di conseguenza, sul lungo periodo. 

Caldaia

Il consumo in bolletta della caldaia rappresenta senza ombra di dubbio una delle spese più importanti da monitorare. È noto come caldaie di ultima generazione e tecnologie, come quelle a condensazione o pompa di calore, permettano di risparmiare considerevolmente rispetto ad una caldaia tradizionale. Parliamo di un risparmio in termini di consumi ed emissioni fino al 50% grazie, come nel caso delle caldaie a pompa di calore, all’utilizzo di energia rinnovabile per alimentare l’impianto. 

Phon / Asciugacapelli

Il phon è annoverato tra i piccoli elettrodomestici di veloce utilizzo e, per questo, spesso trascurato sulla base dei consumi. Tuttavia, esistono asciugacapelli in grado di consumare fino a 2 kWh: praticamente quanto una stufetta! Questo, unitamente alla piastra, fa del phon uno degli elettrodomestici più energivori pro-capite in casa!

Lo avresti mai detto?

Qual è la spesa annua per ogni elettrodomestico di casa?

Come detto, è impossibile stabilire in modo universale la spesa in bolletta di ogni elettrodomestico, ma possiamo provare a stilare una stima sulla base del miglior prezzo annuale dell’energia nel 2022, calcolato sui parametri della “famiglia tipo” italiana stabiliti da ARERA (2.700 kWh di consumo annuo / 3 kW di potenza impegnata).

Questo, unitamente alle differenze di consumo rilevate dalla tabella ENEA [1] tra elettrodomestici di classe energetica alta o inferiore, ci consentono di effettuare qualche stima.

Condizionatore

Un dispositivo di classe A+++ consuma mediamente 0,40 centesimi. La spesa sale quasi a 0,70 centesimi nel caso di condizionatori di classe B! 

Frigorifero

Da 0,27 centesimi al giorno per un frigorifero di classe alta, fino a quasi 1 euro per dispositivi di classe inferiore! Il frigorifero in bolletta può arrivare a costare fino a 30 euro al mese, ma esiste qualche buona abitudine in grado di abbattere i consumi. Ne abbiamo parlato qui.

Lavatrice / Lavastoviglie

Entrambe hanno un consumo medio di 0,50 centesimi per ogni ora di utilizzo, nel caso di dispositivo di classe A superiore, che sale a quasi 0,90 centesimi nei dispositivi di classe B.

Forno

Un apparecchio da 70 litri di classe A+ consuma mediamente 0,46 centesimi l’ora. Il prezzo sale a 0,73 centesimi per dispositivi di classe B.

Suggerimenti per evitare bollette salate

Come abbiamo visto, la classe energetica incide molto sul consumo di ogni elettrodomestico. Allo stesso modo, interventi di efficientamento energetico [2], come sostituzione caldaia, infissi e altri lavori di questo tipo contribuiscono in modo considerevole al risparmio annuale in bolletta.

Importante è, però, utilizzare sempre gli elettrodomestici in modo consapevole al fine di evitare sprechi. Oltre a qualche pratico consiglio è sempre bene utilizzare il buon senso. E questo non solo per risparmiare in bolletta, ma anche perché maggiori consumi significa maggiori emissioni in ambiente.

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Fonti:

[1] https://www.altroconsumo.it/casa-energia/elettricita-e-gas/news/elettrodomestici-consumi-costi 

[2] https://www.efficienzaenergetica.enea.it/servizi-per/cittadini/interventi-di-efficienza-e-risparmio-energetico-nelle-abitazioni/elettrodomestici-e-apparecchi-elettronici.html 

[3] https://www.sostariffe.it/energia-elettrica-gas/faq/quali-elettrodomestici-consumano-di-piu