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Contestazione
Scopri la differenza tra consumi stimati e reali e come richiederne la verifica.
Contestazione consumi gas
Se i consumi del contatore sono inferiori rispetto a quelli presenti in bolletta è necessario verificare in primo luogo se i consumi presenti in bolletta siano di tipo stimato o rilevato.
Nel caso fossero stimati è possibile che la fattura sia stata emessa sulla base di consumi stimati dal venditore sulla base dei consumi storici del cliente.
Nel caso fossero rilevati è necessario procedere con una verifica della correttezza del dato di misura da indirizzare al distributore localmente competente che rappresenta il soggetto titolare della rilevazione e comunicazione del dato di misura: per questa richiesta il cliente può avvalersi dell’intermediazione e della professionalità della nostra rete commerciale.
Questa eventualità può verificarsi nel caso in cui un periodo precedentemente fatturato subisca un ricalcolo a seguito della validazione delle letture effettive da parte del distributore competente.
I ricalcoli possono verificarsi nel caso:
- si rendano disponibili le letture effettive ed i relativi consumi effettivi a seguito di precedenti bollette basate su letture stimate e relativi consumi stimati;
- di una modifica dei consumi dovuta ad esempio ad una ricostruzione dei consumi per malfunzionamento del contatore o ad un errore nel dato di lettura comunicato dal distributore;
- di una modifica dei prezzi applicati, ad esempio legati a specifiche sentenze del Tribunale amministrativo.
Potrà trovare il dettaglio di quanto descritto nella voce RICALCOLI presente nella seconda pagina della fattura.
In seguito alla chiusura del contratto dovuta alla disattivazione, cambio fornitore o voltura il cliente riceve la bolletta di chiusura che è semplicemente l’ultima bolletta a debito o a credito che il cliente riceve.
Può verificarsi che il cliente dopo la chiusura del contratto riceva una fattura di chiusura provvisoria dovuta alla mancata disponibilità del dato di misura da parte del Distributore competente: in tal caso il cliente riceverà dapprima una fattura provvisoria contenente consumi stimati e successivamente una fattura di conguaglio in cui il gestore comunica quanto dovuto rispetto ai consumi reali effettuati dal cliente.
Contestazione fatturazione in acconto
Il cliente ha la possibilità di richiedere la rettifica dei consumi fatturati qualora ritenga che quest’ultimi siano anomali o non rispondenti agli importi che vengono
richiesti.
Qualora gli importi siano considerati anomali, è possibile inviare una comunicazione scritta al venditore allegando preferibilmente un’autolettura per consentire al venditore di controllare i consumi e la loro correttezza.
Il venditore procederà dunque ad accertare i consumi e nel caso riscontrasse delle irregolarità ad inoltrare apposito reclamo al distributore per richiederne il ricalcolo.
Le motivazioni potrebbero essere due:
- Comunicazione dell’autolettura fuori dal periodo di finestra autolettura che viene indicato nella parte bassa della prima pagina della fattura.
- Mancata validazione dell’autolettura da parte del distributore competente: tutte le autoletture comunicate dal cliente sono soggette ad un processo di
validazione da parte del distributore per poter essere fatturate.
Laddove la validazione non dovesse andare a buon fine (ritardo nella comunicazione, dato anomalo, ecc.), il fornitore emetterà una fattura in stima.