Condizionatori caldo / freddo ad alta efficienza: rinfrescare e riscaldare casa in un’unica soluzione

pompa di calore detrazioni

Pompa di calore caldo / freddo: un dispositivo intelligente ed efficiente che permette di climatizzare casa in ogni stagione. Ecco perché conviene e come valutare l’investimento.


Uno dei principali vantaggi delle pompe di calore è la loro elevata efficienza. Le moderne pompe di calore vantano un coefficiente di prestazione (COP) che varia tra 3 e 5, rispetto invece alle caldaie tradizionali a metano, attestate su standard molto inferiori. Ciò significa che per ogni kilowattora (kWh) di energia elettrica consumata, le pompe di calore sono in grado di produrre da 3 a 5 kWh di energia termica. 

Questo livello di efficienza consente di ridurre significativamente i costi di riscaldamento rispetto ai tradizionali sistemi alimentati a metano, con un coefficiente di efficienza tipicamente intorno al 90-95%. 

Ma non solo: grazie alla possibilità di produrre aria calda e fredda, in base alle esigenze, le pompe di calore rappresentano una soluzione unica e virtuosa per la climatizzazione domestica. Vediamo insieme i vantaggi di questa tecnologia e come valutare il loro investimento per la climatizzazione di casa e ufficio. 

Cosa Sono le Pompe di Calore Caldo-Freddo?

Le pompe di calore caldo-freddo sono dispositivi in grado di trasferire calore o aria fredda da un luogo all’altro. Prelevano calore dall’ambiente esterno (da aria, acqua o terreno, in base alla tecnologia) e lo trasferiscono all’interno dell’abitazione durante l’inverno, offrendo così un riscaldamento efficiente e sostenibile. Durante l’estate, questa funzione si inverte: l’unità estrae calore dall’interno e lo espelle all’esterno, fungendo così da condizionatore.

Il funzionamento di una pompa di calore si basa sulle leggi della termodinamica: sfruttando l’energia elettrica per alimentare il compressore, la pompa è in grado di spostare calore anziché generarlo, il che la rende molto più efficiente rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento che si basano sulla combustione di combustibili fossili.

Quali sono i vantaggi delle Pompe di Calore (PDC) per climatizzare casa 

Esploriamo i principali vantaggi delle pompe di calore e perché considerarle una soluzione efficiente per il sistema di riscaldamento e raffreddamento degli ambienti:

Riduzione dei costi energetici

Utilizzando una pompa di calore al posto di un sistema di riscaldamento a metano, si possono ottenere notevoli risparmi sulla bolletta del gas. Considerando un costo medio annuale per il riscaldamento a metano di circa 1.000 euro per una casa di medie dimensioni, passando a una pompa di calore si stima di poter ridurre questa spesa fino a circa 500 euro l’anno, grazie all’efficienza energetica e ai minori costi di funzionamento. Inoltre, il costo dell’elettricità sta diventando sempre più competitivo rispetto al metano, soprattutto in un contesto in cui le fonti rinnovabili stanno guadagnando crescente popolarità.

Sostenibilità ambientale

Le pompe di calore contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra, se alimentate da fonti di energia rinnovabili per la climatizzazione. Con l’aumento dell’uso di energia rinnovabile (come eolico e solare) per produrre elettricità, o con la scelta di una fornitura elettrica green il profilo ambientale dell’uso delle pompe di calore migliora ulteriormente. Questo è fondamentale per coloro che sono motivati dalla responsabilità ambientale e desiderano ridurre il proprio impatto ecologico, producendo meno emissioni.

Versatilità e compatibilità con gli impianti

Un ulteriore vantaggio delle pompe di calore è la loro versatilità. Questi sistemi possono essere utilizzati non solo per il riscaldamento e il raffreddamento, ma anche per la produzione di acqua calda sanitaria. Questo significa che, optando per una pompa di calore, si può sostituire un ulteriore sistema energetico tradizionale, aumentando ulteriormente i risparmi e semplificando la gestione degli impianti.

Sicurezza rispetto al metano

Gli impianti a metano, seppur dotati di sistemi per la sicurezza delle persone, presentano una percentuale di rischio dettata dall’utilizzo di un gas naturale potenzialmente dannoso per l’uomo. Le pompe di calore, invece, non essendo alimentate a metano ma esclusivamente da energia elettrica, azzerano completamente qualsiasi rischio risultando 100% sicure.

Compatibilità delle pompe di calore con impianti di climatizzazione

Le pompe di calore possono essere collegate a qualsiasi sistema di riscaldamento o raffreddamento, compresi impianti a pavimento e condizionatori. Inoltre, l’ingombro dell’unità esterna di una pompa di calore è oggi ridotta e, per questo, posizionabile anche su comuni balconi o pareti, senza problemi di emissioni o rumorosità.

Incentivi e risparmio: valutare l’investimento di una pompa di calore

Il costo di una pompa di calore è mediamente più elevato rispetto a quello di una tradizionale caldaia a metano. Tuttavia, al netto dei vantaggi appena descritti, l’installazione di una pompa di calore – a differenza delle caldaie tradizionali e a biomassa – è ancora coperta dalla possibilità di accedere a incentivi come l’ecobonus, che consente un recuperare fino al 50% dell’intero importo in detrazione fiscale. 

A questo va aggiunto il risparmio sul lungo periodo in bolletta determinato da consumi più efficienti, maggiore se abbinato ad un impianto fotovoltaico per l’autoproduzione di energia elettrica per autoconsumo. Investimento, anche quest’ultimo, coperto dalla detrazione del 50% previsto dal bonus fotovoltaico.

Pompa di calore caldo / freddo: a chi rivolgersi?

In un precedente articolo pubblicato su questo blog abbiamo visto perché affidarsi ad un interlocutore unico per valutare concretamente la possibilità di installare un impianto fotovoltaico e/o sistema di climatizzazione per casa e ufficio, accedendo ai vantaggi previsti da bonus e incentivi e ricevendo assistenza per il disbrigo delle pratiche ENEA necessarie a richiedere la detrazione fiscale.

Se desideri ricevere un preventivo di spesa gratuito per la tua abitazione ufficio con Metamer puoi farlo compilando il form di contatto che trovi in basso!

Metamer è un fornitore di energia green presente in Abruzzo, Molise e basse Marche scelto da oltre 85.000 clienti e imprese, con offerte luce e gas per uso domestico e professionale e installatori professionisti convenzionati in tutto il territorio in cui opera per la realizzazione di impianti per l’efficientamento energetico, che ti offre un ulteriore contributo di 900€ sulle detrazioni previste dal bonus!

Scrivici per richiedere subito un preventivo gratuito!

Controllo periodico della caldaia: scadenze e come funziona

revisione caldaia ogni quanto

L’obbligo di manutenzione periodica vale per qualsiasi impianto di riscaldamento sia a GPL che a gas, ma anche per le pompe di calore. Ecco le scadenze e come fare. 


Controllare periodicamente la caldaia è una prassi importante non solo in termini di sicurezza, ma anche di risparmio. La pulizia e la manutenzione della caldaia o della pompa di calore, infatti, consentono a questo elettrodomestico di lavorare meglio e senza fatica: un aspetto fondamentale per evitare sovraccarichi e, di conseguenza, maggiori consumi. 

Per garantire un corretto ed efficace funzionamento della caldaia è essenziale eseguire il controllo periodico previsto, per altro, a norma di legge. Vediamo allora ogni quanto fare il controllo della caldaia e altre informazioni utili su questo argomento.

Controllo periodico caldaia: la sicurezza al primo posto

La sicurezza è un aspetto cruciale quando si parla di impianti di riscaldamento. Le caldaie, specialmente quelle poste all’interno delle abitazioni, devono obbligatoriamente essere soggette a controlli periodici. Il controllo fumi è parte integrante della manutenzione, ed essenziale per verificare che le emissioni di gas di combustione siano nei limiti previsti e che non ci siano perdite di monossido di carbonio, un gas tossico e inodore letale per l’uomo. Le conseguenze di un malfunzionamento possono essere gravi, mettendo a rischio la salute degli occupanti e causando potenziali incendi.

Inoltre, una caldaia ben mantenuta non solo è più sicura, ma anche più efficiente. Una manutenzione regolare assicura che l’impianto funzioni con un rendimento ottimale, portando a un risparmio energetico e riducendo l’impatto ambientale. È quindi fondamentale programmare il controllo periodico non solo come un obbligo, ma come una strategia per garantire il benessere degli occupanti e la sicurezza della propria abitazione.

A seconda delle tipologie di impianto e della potenza, i controlli possono essere annuali o seguire periodicità differenti. Le tipologie di caldaie interessate dalle normative sono tutti quelli il cui uso è necessario per riscaldare gli ambienti, come per esempio:

  • Caldaie a gas (metano e gpl);
  • Caldaie a gasolio;
  • Caldaie a condensazione;
  • Caldaie elettriche;
  • Pompe di calore.

Vediamo nel dettaglio ogni quanto effettuare il controllo della caldaia a norma di legge.

Controllo fumi caldaia: ogni quanto è obbligatorio?

La frequenza dei controlli della caldaia può variare a seconda delle normative locali e del tipo di impianto. In generale, per le caldaie domestiche è obbligatorio effettuare il controllo annualmente. Questo intervento deve essere eseguito da un professionista abilitato e includere: 

  • la pulizia dell’impianto;
  • il controllo dei fumi;
  • la verifica dello stato generale della caldaia.

Inoltre, se la caldaia è utilizzata intensivamente o in caso di anomalie nel funzionamento, è consigliabile eseguire controlli supplementari, come la verifica di ugelli, guarnizioni, condotto fumi e regolarità dei dispositivi di climatizzazione.

Caldaie a condensazione

Per le caldaie a condensazione, la manutenzione annuale è ancora più cruciale, poiché il loro funzionamento dipende da un corretto smaltimento della condensa e dalla pulizia dei componenti. 

Pompe di calore

Le pompe di calore, al pari di altri dispositivi, richiedono controlli annuali, ma a volte anche semestrali, per garantire la loro efficienza e per monitorare il livello del refrigerante. 

bonus caldaia

Quando va controllata la caldaia

La legge sul controllo della caldaia cambia a seconda della tipologia di alimentazione e della potenza dell’apparecchio. Per sapere ogni quanto devi revisionare la tua caldaia è sufficiente capire in quale delle seguenti casistiche rientra il nostro impianto:

  • Revisione ogni 2 anni per apparecchi con potenza pari o inferiore a 100 kw alimentati con combustibile liquido o solido;
  • Revisione caldaia annuale per apparecchi con potenza superiore a 100 kw alimentati a combustibile liquido o solido;
  • Revisione ogni 4 anni per dispositivi con potenza pari o inferiore a 100 kw alimentati a gas naturale o GPL;
  • Revisione ogni 2 anni per apparecchi con potenza superiore a 100 kw alimentati a gas naturale o GPL.

In caso di dubbi è sufficiente chiedere conferma al tecnico specializzato, che ci indicherà la periodicità esatta per gli interventi di manutenzione in modo da essere in regola ed evitare sanzioni.

Come si fa la pulizia della caldaia

In cosa consiste la pulizia della caldaia? Le modalità di controllo e pulizia possono differire a seconda del tipo di caldaia. 

Per le caldaie tradizionali, il controllo periodico implica la pulizia della camera di combustione e lo smontaggio di alcune parti per rimuovere le incrostazioni. Questo tipo di caldaie è soggetto a verifiche approfondite dei fumi, poiché possono generare elevate quantità di gas nocivi se non vengono mantenute correttamente.

Le caldaie a condensazione, più moderne e rispettose dell’ambiente, richiedono un’attenzione particolare alla gestione della condensa. Per queste caldaie, è necessario garantire che le tubazioni di scarico siano libere da ostruzioni e verificate annualmente. Durante il controllo, è anche importante testare il funzionamento della valvola di sicurezza e della pompa di circolazione.

Le pompe di calore, invece, richiedono un approccio diverso. Oltre alla verifica dei componenti elettrici e dei circuiti refrigeranti, è fondamentale monitorare lo stato delle serpentine e verificare l’assenza di perdite. La pulizia dei filtri d’aria e la verifica della corretta circolazione dell’aria sono altrettanto importanti per garantire l’efficienza del sistema di riscaldamento.

Controllo e pulizia caldaia: cosa dice la legge?

In Italia, la normativa sull’obbligo della manutenzione delle caldaie è disciplinata dal Decreto Legislativo 192/2005 e dal D.P.R. 74/2013. Queste normative stabiliscono che i proprietari di impianti di riscaldamento sono tenuti a garantire ispezioni regolari e controlli di efficienza energetica, a pena di sanzioni pecuniarie. 

Le multe per chi non effettua i controlli previsti possono variare significativamente, con importi che possono arrivare anche a diverse centinaia di euro, a seconda della gravità della violazione. Inoltre, è importante sottolineare che la mancata manutenzione non solo comporta sanzioni economiche, ma anche responsabilità in caso di incidenti legati al malfunzionamento dell’impianto.

Obbligo pulizia caldaia: chi controlla?

La verifica degli adempimenti di legge per quanto riguarda le attività di manutenzione e revisione delle caldaie è in carico agli enti regionali o provinciali. Può quindi capitare che la Regione o il Comune avvisino il cittadino di un imminente controllo da parte di un addetto incaricato che ha il compito di verificare che l’impianto è sottoposto regolarmente ai controlli e funzioni correttamente. 

In Italia, In caso di controlli da parte degli organi competenti, come il Ministero dello Sviluppo Economico o i Vigili del Fuoco, l’assenza della documentazione che attesti il controllo periodico della caldaia può portare anche alla sospensione del servizio fino a quando non venga eseguita la dovuta manutenzione, oltre che a una multa. È fondamentale, quindi, conservare tutte le fatture e le certificazioni relative ai controlli effettuati, in modo da dimostrare la regolarità degli interventi.

A chi spetta il controllo della caldaia?

La verifica periodica della caldaia spetta al proprietario di casa e va eseguita anche sulle seconde case. In caso di appartamento o casa in affitto, il controllo periodico della caldaia rientra, salvo differenti accordi, nelle competenze del proprietario e rappresenta un aspetto fondamentale in termini di sicurezza. 

Cosa succede se non si fa il controllo della caldaia?

Qualora venisse riscontrato un mancato adempimento agli obblighi di legge, l’incaricato dall’autorità preposta al controllo può elevare una sanzione che varia tra i 500 e i 3000 €, oltre a obbligare la messa in regola dell’impianto con eventuali interventi straordinari necessari, arrivando anche al fermo dell’apparecchio per casi molto gravi di malfunzionamento che mettono a rischio la sicurezza.

Se stai pensando di installare o sostituire la tua caldaia con un nuovo dispositivo, come caldaie a condensazione o pompa di calore, puoi farlo beneficiando degli attuali bonus caldaia, con una detrazione fiscale fino al 65% dell’intero importo.

Se desideri ricevere un preventivo gratuito per installazione o sostituzione di caldaia, scegliendo tu marca e modello, richiedi il contatto di un installatore della tua zona compilando il form di contatto di seguito

CALDAIA FORM

Lavori di efficientamento energetico: quanto costano e quali sono

Bonus condominio

Ridurre i consumi in bolletta di casa e ufficio grazie a bonus e incentivi per l’efficientamento energetico: quali sono, quanto costano e come richiederli. Ecco quello che devi sapere. 


Quando parliamo di “efficientamento energetico” facciamo riferimento a tutte quelle soluzioni in grado di ridurre il livello di consumi e di emissioni di casa e ufficio, con benefici sia in termini ambientali che di risparmio in bolletta. Interventi che possono includere il passaggio ad un sistema di climatizzazione migliore (caldaia a condensazione, pompa di calore, condizionatore caldo / freddo) rispetto al precedente, di produzione energetica per autoconsumo (come nel caso di un impianto fotovoltaico con accumulo) o di incremento della resa termica (infissi a taglio termico, cappotto, etc).

Questi interventi sono attualmente coperti da incentivi fiscali per efficientamento energetico e prevedono una percentuale in detrazione sulla dichiarazione dei redditi, diversa in base all’intervento da realizzare, e altri benefici applicati da Metamer come il contributo di 900€ in bolletta se passi le tue forniture luce e gas. 

Migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni non solo riduce le emissioni di CO2, ma consente anche di risparmiare sulle bollette e aumentare considerevolmente il valore degli immobili, come vedremo meglio in seguito. 

In questo articolo illustriamo alcuni dei principali interventi di efficientamento energetico che è possibile adottare e come richiederli. 

Bonus fotovoltaico: come richiederlo

L’installazione di pannelli fotovoltaici rappresenta una delle soluzioni più efficaci per il miglioramento dell’efficienza energetica di una casa. I pannelli fotovoltaici convertono la luce del sole in elettricità, permettendo di generare energia rinnovabile. Questo sistema non solo riduce il fabbisogno energetico della tua abitazione, ma consente anche di diminuire notevolmente la bolletta elettrica. 

Il grande punto di forza dei pannelli fotovoltaici è la loro sostenibilità, sia in termini ambientali che economici: una volta installati, le loro emissioni di carbonio sono praticamente nulle, e i costi energetici si abbassano drasticamente. Inoltre, grazie ai continui progressi tecnologici, i costi di installazione di pannelli fotovoltaici sono oggi diminuiti sensibilmente rispetto al passato, rendendo questa soluzione accessibile a un numero sempre maggiore di persone. 

Attualmente, per l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici con o senza sistemi di accumulo è ancora possibile beneficiare della detrazione del 50% del prezzo finale dell’intero lavoro, come previsto dal bonus fotovoltaico [LINK].

preventivo bonus fotovoltaico

Bonus caldaia: caldaia a condensazione e pompa di calore

Come spiegato in un precedente articolo [LINK], dal 2025 non sarà più possibile beneficiare del bonus caldaia per dispositivi alimentati a metano o altre fonti fossili. Resta invariata, invece, l’opportunità di richiedere una detrazione fino al 65% su acquisto e installazione di pompe di calore [LINK]

Le pompe di calore rappresentano una delle soluzioni più avanzate per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti. Questo sistema sfrutta l’energia presente nell’ambiente (aria, acqua o suolo) per riscaldare o raffreddare gli spazi interni. A differenza dei tradizionali sistemi di riscaldamento, le pompe di calore funzionano secondo il principio della termodinamica, trasferendo il calore piuttosto che generandolo.

Le pompe di calore aria-aria, ad esempio, estraggono calore dall’aria esterna e lo trasferiscono all’interno dell’abitazione durante i mesi freddi. Durante l’estate, il processo può invertirsi, permettendo alla pompa di calore di fungere da condizionatore d’aria. Questa versatilità rende le pompe di calore un’ottima scelta per abitazioni e uffici.

L’installazione di una pompa di calore può comportare un investimento iniziale significativo, ma con benefici immediati ed effettivi rispetto agli altri sistemi di riscaldamento. Inoltre, poiché le pompe di calore possono essere alimentate da fonti rinnovabili, contribuiscono a ridurre il consumo di energia fossile e le emissioni di gas serra. 

Tutto questo, unitamente all’incremento di valore dell’immobile ben ripaga l’investimento iniziale rendendolo sostenibile per famiglie e imprese.

Bonus condizionatori caldo / freddo: un’unica soluzione efficiente

I moderni condizionatori d’aria sono ormai un must in abitazioni private e uffici, nonché molto più efficienti rispetto ai modelli del passato. Scegliere un condizionatore con una buona classe energetica (A++ o superiore) può fare una grande differenza in termini di consumi e soprattutto di prestazioni. I condizionatori non solo forniscono comfort durante i mesi estivi, ma possono anche contribuire al riscaldamento invernale se vengono utilizzati come pompe di calore.

Quando si installa un condizionatore, è fondamentale considerare il dimensionamento dell’unità rispetto alla grandezza dell’ambiente. Un’unità troppo grande consumerà più energia del necessario, mentre una troppo piccola non fornirà il comfort desiderato. Inoltre, la manutenzione regolare, come la pulizia dei filtri e la verifica dell’impianto, è cruciale per garantire che il condizionatore funzioni in modo efficiente e ottimale.

Ecco alcuni consigli per valutare in modo strategico l’installazione di un condizionatore caldo / freddo recuperando, anche in questo caso, il 65% della spesa in detrazione fiscale, come previsto dal bonus caldaia.

Altri bonus e incentivi per efficienza energetica di abitazioni, condomini e imprese

Le nuove linee guida del Superbonus hanno sicuramente penalizzato la possibilità di intervenire in un’unica soluzione su molteplici aspetti che riguardano l’efficientamento energetico di abitazioni private o imprese.

È ancora possibile, invece, richiedere le misure comprese all’interno della misura Ecobonus, e di altre misure in detrazione fiscale come bonus facciate, bonus infissi, bonus ristrutturazioni e sismabonus.

Salto di classe energetica: maggiore efficienza = maggiore valore

Inoltre, grazie ai vari incentivi e bonus disponibili, molti proprietari possono rendere possibile il salto di classe energetica, aumentando il comfort e il valore della propria abitazione e contribuendo a un mondo più sostenibile. 

Il miglioramento dell’efficienza energetica nelle abitazioni private in Italia è indicato dal  passaggio da una classe energetica a un’altra, secondo il sistema di classificazione che va dalla classe A4 (la più efficiente) alla classe G (la meno efficiente).

Per ottenere vantaggi significativi in termini di efficienza energetica, è generalmente possibile considerare i seguenti salti di classe:

  • Da Classe G a Classe F: richiede interventi come la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti, coibentazione delle pareti e delle coperture.
  • Da Classe F a Classe E: è possibile includere il miglioramento dell’isolamento termico, l’installazione di finestre con doppi o tripli vetri e l’adozione di sistemi di riscaldamento più efficienti.
  • Da Classe E a Classe D: si ottiene attraverso ulteriori interventi come l’installazione di impianti solari termici e miglioramenti nell’efficienza degli impianti di riscaldamento e raffrescamento.
  • Da Classe D a Classe C: è possibile attraverso l’efficientamento degli impianti e altri interventi di riqualificazione al fine di migliorare l’isolamento e i sistemi energetici della casa.
  • Da Classe C a Classe B: richiede interventi più avanzati, come l’installazione di pompe di calore e altri sistemi rinnovabili, insieme al restauro e all’ottimizzazione della gestione energetica.
  • Da Classe B a Classe A: per questo salto è necessario raggiungere standard molto elevati, spesso richiedendo un mix di tecnologie rinnovabili e sistemi avanzati di gestione energetica.
  • Da Classe A a Classe A4: è il massimo livello di efficienza energetica che si può raggiungere, può includere l’uso integrato di energie rinnovabili e sistemi di domotica automatizzati per garantire un consumo energetico minimo e sempre ottimizzato.

Il miglioramento dell’efficienza energetica di un’abitazione prevede normalmente almeno 2 salti di classe, a seconda dello stato attuale dell’immobile e degli interventi effettuati. Il numero esatto di salti di classe necessari dipende dalla situazione iniziale dell’immobile, dagli interventi effettuati e dagli obiettivi di efficienza energetica desiderati. 

Ottieni oggi un preventivo gratuito e senza impegno per l’installazione di una nuova pompa di calore, condizionatore o impianto fotovoltaico con Metamer!

RIchiedi il contatto di un consulente Metamer dedicato della tua zona e valuta i vantaggi dei nostri pacchetti per la tua abitazione o impresa. Pensiamo noi a tutto:

  • detrazione fiscale come prevista dai bonus;
  • studio di fattibilità e progettazione;
  • installazione full-optional;
  • disbrigo pratiche Enea e Agenzia delle Entrate per ottenere incentivo;
  • selezione insieme al cliente dei migliori dispositivi o impianti in base alle proprie esigenze di spazio e di consumo.
CALDAIA FORM


Condizionatore e caldaia in detrazione al 65%: è stop agli incentivi?

detrazione fiscale caldaia

Più efficienza e risparmio in bolletta se installi l’impianto nuovo ma presto gli incentivi potrebbero finire. Se hai intenzione di acquistare una nuova caldaia o condizionatore leggi questo articolo e non perdere l’occasione di sfruttare i benefici fiscali! 


Stop incentivi caldaia e condizionatore dal 1° Gennaio 2025: è tutto vero? Facciamo chiarezza! Lo stop ufficiale per tutti i paesi UE era previsto da tempo ed è stato inserito nel testo della Direttiva Green, che indica ulteriori linee guida per il raggiungimento delle emissioni zero entro il 2050, e riguarda solo alcune tipologie di dispositivi. Vediamo quali in questo articolo.

Bonus caldaia: cosa prevede ora?

L’attuale bonus prevede la possibilità di portare in detrazione fiscale fino al 65% dell’intero importo speso per installazione o sostituzione della caldaia

Una misura compatibile con altre (bonus facciate, bonus infissi, bonus fotovoltaico etc) utili ad incrementare le prestazioni e la classe energetica di edifici sia ad uso domestico che professionale. Le prime linee guida previste dal bonus, quelle dello sconto in fattura, erano già state modificate dall’attuale governo Meloni circa due anni fa, mantenendo solo l’attuale possibilità di recuperare la percentuale in detrazione nell’arco di dieci anni. 

Fino al 31 dicembre 2024, questo incentivo resterà valido. Se intendi cambiare la tua caldaia, pertanto, non perdere tempo: dal 2025 alcune cose cambieranno! 

Incentivi caldaia e pompa di calore: cosa cambia dal 2025?

Dal 1° Gennaio 2025 non sarà più possibile beneficiare degli incentivi attualmente previsti dal bonus caldaia per l’acquisto o la sostituzione di caldaie a metano. Restano, invece, invariate le linee guida che consentono di utilizzare il bonus per l’acquisto di caldaie a condensazione e pompe di calore. Se desideri conoscere le differenze tra queste due tipologie di dispositivi, puoi approfondirle a questo link.

Ricordiamo che il sistema a pompa di calore rappresenta attualmente la tecnologia più efficiente e sostenibile per la climatizzazione caldo / freddo di interni. Una tecnologia innovativa che consente inoltre un notevole risparmio in bolletta, rispetto a caldaie tradizionali o a condensazione.

bonus caldaia

Dal prossimo anno cambia anche il bonus condizionatore?

La modifica prevista dalla direttiva riguarda essenzialmente dispositivi alimentati a metano o altri combustibili fossili. Resta quindi invariata la possibilità di accedere al bonus per chi intende installare o sostituire un dispositivo per la climatizzazione, caldaia, pompa di calore o condizionatore, di nuova generazione, alimentato da tecnologie non fossili. 

Se sei interessato/a a ricevere un preventivo gratuito per valutare l’installazione di un condizionatore o pompa di calore caldo / freddo richiedi il sopralluogo gratuito di un installatore della tua zona.

Quali altre modifiche prevede la Direttiva Green?

Come specificato in un precedente articolo la Direttiva “Case Green” prevede una serie di step finalizzati all’efficientamento energetico di abitazioni residenziali e non nei prossimi anni. L’obiettivo è quello di ridurre del 55% i consumi energetici e le emissioni di CO2 dei 27 Stati membri entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

La Direttiva prevede che gli edifici interessati raggiungano:

  • almeno la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030;
  • almeno la classe energetica D entro il 1° gennaio 2033.

Entro il 1° gennaio 2030, gli immobili residenziali compresi nelle linee guida della Direttiva Green dovranno rientrare almeno nella classe energetica E. Tre anni più tardi sarà obbligatorio passare alla classe D. Un passaggio che permetterà un taglio dei consumi energetici di circa il 25% grazie a interventi come sostituzione caldaie e pompe di calore, installazione pannelli solari, sostituzione condizionatore, installazione cappotto termico e sostituzione infissi. Il tutto finalizzato ad arrivare a emissioni zero al 2050.

Direttiva Green: perché è importante non perdere gli incentivi

Gli incentivi oggi previsti per gli interventi di efficientamento energetico di edifici ad uso residenziale e professionale consentono di migliorare la classe energetica degli edifici, risparmiando considerevolmente anche sui consumi.

Oltre ad abbassare la bolletta, quindi, queste misure contribuiscono al tempo stesso ad incrementare il valore degli immobili: un aspetto che rivestirà un ruolo chiave per il mercato negli anni a venire. Intervenendo oggi, quindi, è possibile realizzare opere di efficientamento recuperando parte della spesa, incrementando il valore futuro. 

Efficienza energetica: quali altri interventi sono coperti da bonus?

Tra i bonus casa e ufficio più interessanti ancora disponibili figura senza dubbio il Bonus Fotovoltaico, che prevede un recupero in detrazione fiscale del 50% dell’intero importo per l’installazione di impianti fotovoltaici domestici e professionali

Un intervento importante per il risparmio in bolletta e per la netta riduzione delle emissioni in ambiente. 

preventivo bonus fotovoltaico

Desideri ricevere un preventivo gratuito per interventi coperti dal bonus?

Richiedi il contatto di un consulente Metamer dedicato per prenotare il sopralluogo gratuito di un tecnico installatore nella tua zona! Valuta senza impegno la possibilità di installare una nuova caldaia, pompa di calore, condizionatore o impianto fotovoltaico e ottieni i benefici previsti dal bonus grazie alla nostra formula “chiavi in mano”.

CALDAIA FORM

Climatizzatore caldo – freddo, è efficiente? 

condizionatore caldo freddo

Molti pensano ancora che il condizionatore faccia solo freddo. Invece può essere usato per tutto l’anno! 


In Italia è boom di climatizzatori. Una ricerca condotta dall’Istat nel 2023 ha evidenziato come quasi una famiglia su due, circa il 48,8% del totale, possieda un dispositivo per la climatizzazione domestica. Dispositivi sempre più efficienti dal punto di vista energetico, in grado di rappresentare vere e proprie soluzioni per il risparmio di consumi ed emissioni. 

Condizionatore e climatizzatore: sono la stessa cosa?

Se hai letto il nostro precedente articolo saprai sicuramente che “condizionatore” e “climatizzatore” sono, di fatto, due cose diverse. 

Il condizionatore è un dispositivo utilizzato per rinfrescare l’ambiente in cui è installato, mentre per climatizzatore possono essere intesi differenti dispositivi (condizionatore, pompa di calore, o altri) in grado di climatizzare, appunto, l’ambiente sia in estate che in inverno. 

In questo senso, un climatizzatore può rappresentare una soluzione più completa, soprattutto quando il suo utilizzo è concepito all’interno di una strategia energetica finalizzata all’abbattimento dei consumi in bolletta e delle emissioni in ambiente

Climatizzatore caldo / freddo: conviene?

La convenienza o meno di un dispositivo (climatizzatore, caldaia, pompa di calore, etc) dipende sempre dall’ambiente e dalle strategie energetiche applicate. 

Nel caso specifico, un condizionatore caldo / freddo non rappresenta, di per sé e da sola, una scelta “conveniente” a priori, ma può diventarlo quando:

  • la fornitura elettrica prevede un risparmio sostanziale per la climatizzazione di casa o ufficio, sia in inverno che in estate, rispetto al metano;
  • se il dispositivo è alimentato da un impianto fotovoltaico in grado di abbattere considerevolmente i consumi;
  • se l’ambiente da climatizzare è maggiormente compatibile con le prestazioni di un dispositivo specifico (climatizzatore, pompa di calore, o simili).

In ogni caso, e senza ombra di dubbio, l’utilizzo di un climatizzatore come quelli elencati offre di per sé un immediato e indiscusso risparmio rispetto ad altre soluzioni, oggi sempre più obsolete o inquinanti, come caldaie tradizionali, stufe, camini, etc.

Quanto incide il condizionatore in bolletta?

Anche il consumo energetico del condizionatore in bolletta è determinato da fattori quali:

  • costi, condizioni e tipologia della fornitura;
  • potenza e consumo del dispositivo;
  • ambiente da climatizzare.

Non è infatti, la sola tariffa energetica a definire il consumo. Quando si parla di efficienza” del condizionatore o di qualsiasi altro dispositivo per la climatizzazione si deve obbligatoriamente far riferimento a tutti i parametri della strategia energetica di cui quest’ultimo è parte. 

Questo perché l’obiettivo principale deve sempre essere quello della “massima resa con minima spesa”, e ciò diventa possibile solo individuando le migliori soluzioni nella loro completezza.

Climatizzatore e fotovoltaico: una strategia vincente

Tenendo conto di quanto appena descritto, appare ovvio come la migliore soluzione per la climatizzazione di ambienti domestici e lavorativi, risulta quella alimentata da forniture elettriche collegate ad un impianto fotovoltaico per la produzione di energia a costo zero

Una strategia che, seppur a fronte di un certo investimento iniziale, permette di risparmiare sul lungo periodo, recuperando inoltre i costi vivi di acquisto e installazione attraverso la disponibilità di bonus e incentivi dedicati. 

Bonus condizionatore e fotovoltaico: non perdere questa occasione!

Con l’introduzione della nuova Direttiva “Case Green” il mercato energetico e immobiliare ha subito un’ulteriore spinta verso la sostenibilità in termini sia di efficientamento dei consumi che delle emissioni. 

L’attuale disponibilità di bonus e incentivi per l’installazione di nuove caldaie, pompe di calore, condizionatori e impianti fotovoltaici rappresenta un’occasione importante per famiglie e imprese da non sottovalutare. Soprattutto considerando che le attuali linee guida prevedono uno stop dei suddetti benefici per caldaie tradizionali a metano e altri dispositivi alimentati da fonti fossili già a partire dal 2025. 

Un aspetto che interesserà anche le quotazioni del mercato immobiliare, destinate a crescere per immobili efficienti dal punto di vista energetico e a svalutare quelli di classe energetica inferiore. 

CALDAIA FORM

 

Differenza tra climatizzazione e condizionamento: eh no, non è lo stesso!

bonus climatizzatore

Solo aria fredda o il vero comfort abitativo? La differenza è sostanziale. Leggi qui per non sbagliare!


Quando si parla di climatizzatori si fa spesso confusione. Tecnicamente “climatizzare” significa migliorare la temperatura comfort presente in un ambiente, in base alle condizioni esterne. 

In sostanza, cioè, si parla di climatizzazione anche nel caso del riscaldamento di un’abitazione o ufficio durante l’inverno e non solo del raffrescamento in estate. Se si vuole intervenire per migliorare la climatizzazione di un immobile, incrementando la prestazione energetica per godere del massimo comfort in ogni stagione alla migliore prestazione in termini di consumo è bene orientarsi su dispositivi specifici, come le pompe di calore.  

Che cos’è una pompa di calore?

Lo abbiamo spiegato qui, illustrando le principali differenze tra pompa di calore e caldaia a condensazione. Torniamo per un attimo sull’argomento per illustrare come una pompa di calore rappresenti un’ottima e ideale soluzione anche per rinfrescare casa.

Con una pompa di calore, infatti, è possibile climatizzare un immobile impostando non solo la temperatura comfort per immettere aria calda o fredda indoor, ma anche altri parametri come velocità e deumidificazione, il tutto con una efficienza considerevolmente migliore rispetto a caldaie e condizionatori tradizionali. Ovvero con un netto risparmio in bolletta.  

Migliore pompa di calore per climatizzare casa e ufficio

Tra le tecnologie che caratterizzano le pompe di calore, quella aria – aria è certamente la più versatile ed economica. La sua tecnologia sfrutta la captazione dell’aria presente all’esterno che, una volta filtrata e raggiunta la temperatura desiderata, viene immessa all’interno per climatizzare gli ambienti. 

Il costo di una pompa di calore aria – aria dipende da diversi fattori:

  • potenza del dispositivo (da individuare in funzione della grandezza dello spazio da climatizzare, della coibentazione dello stesso e altre varianti specifiche);
  • marca e modello desiderato;
  • funzionalità e prestazioni. 

Da questi fattori, unitamente alla tariffa energetica di fornitura, dipenderanno anche i futuri consumi in bolletta. 

La pompa di calore aumenta il valore dell’immobile

Come abbiamo visto, quindi, condizionare e climatizzare non sono la stessa cosa. Avendo la possibilità di riscaldare o rinfrescare l’immobile con un unico dispositivo di ultima generazione con prestazioni molto elevate, come una pompa di calore, l’efficienza energetica dell’abitazione o ufficio è incrementata sensibilmente, insieme al suo valore. 

È ormai lampante, infatti, come la crescente attenzione rispetto ai consumi e alla sostenibilità ambientale stiano spingendo il mercato verso una sempre maggiore ricerca di soluzioni moderne ed efficienti. Non solo. Con l’approvazione della nuova Direttiva Green europea la spinta verso questa tipologia di soluzioni diventerà negli anni sempre più centrale nella scelta di sistemi di climatizzazione, determinando una netta differenza commerciale tra immobili ad alta e bassa efficienza energetica.

bonus caldaia

Detrazioni fiscali fotovoltaico e pompa di calore: se non ora, quando?

L’attuale disponibilità di detrazioni fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici, caldaie e condizionatori ha aperto la strada a numerose famiglie in Italia per realizzare soluzioni ad alta efficienza energetica, con bassi consumi in bolletta e recupero di gran parte delle spese

Gli attuali bonus caldaia, condizionatore e fotovoltaico, infatti, prevedono:

  • il recupero del 50% dei costi per la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici e professionali;
  • il recupero fino al 65% su acquisto e installazione di caldaie, pompe di calore e condizionatori

Un aiuto per la richiesta di bonus? Con Metamer il preventivo è gratis!

Se desideri valutare l’effettiva convenienza di un sistema di climatizzazione con o senza impianto fotovoltaico per la tua abitazione o impresa richiedi il contatto gratuito di un consulente Metamer dedicato!

Con Metamer:

  • scegli tu marca e modello di caldaia o pompa di calore;
  • valuti la potenza dell’impianto fotovoltaico e dei sistemi di climatizzazione in modo gratuito con un installatore certificato della tua zona, selezionando il migliore per i tuoi ambienti;
  • hai un servizio clienti a disposizione per assistenza, disbrigo pratiche e ogni altra evenienza relativa alla richiesta di detrazione fiscale;
  • puoi ottenere un ulteriore contributo di 900€ per efficientamento energetico, se scegli di passare le tue forniture luce e gas a Metamer!
CALDAIA FORM

Quanto incide il condizionatore sulla bolletta?

bolletta climatizzatore

È possibile abbattere i consumi con un investimento iniziale minimo per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione? Sì: in questo articolo vediamo come.


Investimenti finalizzati a migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione consentono di abbattere decisamente consumi e costi. In questo modo, l’utilizzo di un condizionatore di ultima generazione, con performance migliori, “pesa” meno in bolletta, insieme agli altri elettrodomestici utilizzati.

In questo articolo vedremo quanto consuma un condizionatore e quali soluzioni per l’efficienza energetica è possibile affiancare a questo dispositivo sfruttando le detrazioni fiscali previste da bonus e incentivi.

Quanto consuma il condizionatore?

Puoi trovare ogni genere di risposta online, ma la verità è che: dipende. Solo tu puoi sapere effettivamente quale utilizzo fai, o farai, del condizionatore, per quante ore al giorno, a che potenza, a quale temperatura, in quale modalità e ambiente. Tutti questi fattori, unitamente alla tua specifica tariffa luce e anche ad altri aspetti (come la coibentazione dell’immobile, la sua esposizione, etc) possono fare la differenza. 

Puoi ottenere una stima moltiplicando il consumo, espresso in BTU, di uno specifico modello di condizionatore per la tariffa della tua fornitura elettrica. Ricorda, però, di assicurarti che il numero di BTU sia conforme alla grandezza degli ambienti da climatizzare, ossia dei metri quadri di casa o ufficio. 

Oppure, il modo più semplice e sicuro per non sbagliare è richiedere una consulenza gratuita ai nostri esperti per valutare il dispositivo più adatto alle tue esigenze e ottenere un preventivo di spesa sul consumo in bolletta del condizionatore con il maggior grado di precisione possibile. In questo modo, e solo in questo modo, potrai avere un’idea dei costi reali che tengano conto sia dell’investimento che dei consumi. 

Quanto costa un condizionatore?

Il costo di un condizionatore può variare da 900 a 2.000 euro. Dipende, ovviamente da marca, modello e potenza che, a loro volta, dovranno essere selezionati (come detto) in base agli ambienti da climatizzare. In questo senso, quindi, è possibile dire che il costo del condizionatore dipenderà anche dalla tua abitazione

Diffida di chi dice il contrario, o da chi propone lo stesso modello di condizionatore per tutte le abitazioni. Il risultato finale, cioè la temperatura da ottenere, sia calda che fredda, per climatizzare l’ambiente sarà raggiunta in ogni caso, ma a variare sarà sicuramente il consumo!

Un climatizzatore selezionato per uno specifico ambiente, invece, prevede consumi ottimizzati per lo specifico ambiente in cui viene installato e, per questo, è in grado di consumare meno in bolletta con il massimo rendimento.

Condizionatore caldo / freddo e fotovoltaico: minima spesa, massima resa!

Grazie agli incentivi previsti dal bonus condizionatore e bonus fotovoltaico la possibilità di investire per dotare abitazione o ufficio di entrambe le soluzioni rappresenta oggi una possibilità concreta e conveniente. 

Il bonus condizionatore prevede fino al 65% del recupero sul totale dell’investimento in detrazione fiscale, con possibilità di ulteriori incentivi, come nel caso dei 900€ di contributo per efficientamento energetico previsti da Metamer.

Il bonus fotovoltaico consente di recuperare il 50% dell’investimento, sempre in detrazione fiscale, per impianti con e senza sistema di accumulo. Se hai intenzione di installare un impianto fotovoltaico per la tua abitazione o PMI non aspettare ancora!

Abbinando il condizionatore caldo / freddo con il fotovoltaico è possibile ridurre drasticamente i costi in bolletta, recuperando come abbiamo visto gran parte dell’investimento tramite dichiarazione dei redditi! 

Efficienza energetica casa e ufficio: con Metamer puoi!

Migliorare l’efficienza energetica di abitazioni e imprese è possibile con i pacchetti Metamer! Grazie alle detrazioni fiscali dei bonus fotovoltaico, caldaia, condizionatore e Wallbox puoi incrementare la prestazione energetica riducendo drasticamente consumi in bolletta ed emissioni. Il tutto incrementando il valore del tuo immobile e recuperando gran parte della spesa in appena dieci anni!

Con Metamer puoi ricevere un preventivo di spesa gratuito per:

  • Aderire al bonus fotovoltaico, portando in detrazione fiscale il 50% delle spese sostenute;
  • Aderire al bonus caldaia e condizionatore, portando in detrazione fiscale fino al 65% delle spese sostenute, e beneficiando di un ulteriore contributo di 900€ se scegli di passare le tue forniture luce e gas a Metamer;
  • Installare una wall box per ricarica auto elettriche, con possibilità di aumento di potenza nelle ore notturne. 
Compila il form

Condizionamento a pompa di calore è possibile?

detrazione fiscale caldaia

Il climatizzatore a pompa di calore è la soluzione perfetta per rinfrescare e riscaldare la tua casa. Scopri il funzionamento e i principali vantaggi in bolletta.


Le pompe di calore stanno diventando sempre più popolari come soluzione per il riscaldamento e il raffreddamento delle nostre abitazioni. Si tratta di una soluzione ecologica, innovativa ed efficiente per ottimizzare la climatizzazione degli ambienti e i consumi in bolletta. Una pompa di calore, infatti, presenta un grado di efficienza energetica più alto rispetto a caldaie tradizionali e a condensazione. Per questo, l’installazione di una pompa di calore contribuisce ad incrementare l’APE di un’abitazione e, di conseguenza, il suo valore complessivo. 

Ad oggi è ancora possibile installare pompe di calore risparmiando fino al 65% del costo finale in detrazione fiscale, grazie al bonus caldaie e condizionatori

Dopo aver parlato in modo approfondito di cos’è e come funziona una pompa di calore, in questo articolo parleremo della possibilità di utilizzare le pompe di calore anche per rinfrescare casa e di altre info utili, come spazio necessario, vantaggi delle pompe di calore e permessi per installazione.

Che cos’è una pompa di calore?

Se non hai letto il nostro precedente approfondimento te lo spieghiamo in breve: una pompa di calore è un dispositivo che consente di riscaldare e raffreddare casa sfruttando il principio di trasferimento di calore da un ambiente all’altro. 

L’aria prelevata da una sorgente naturale (come aria, acqua o terreno) viene trasferito, attraverso il dispositivo, all’interno degli edifici per riscaldarli o raffreddarli in modo efficiente. Così come il condizionatore, che preleva aria dall’esterno, molte pompe di calore sono costituite da una unità esterna che, come vedremo in seguito, può essere installata in balcone, terrazza o altro spazio conforme ad ospitarla.  

Quali sono i vantaggi di una pompa di calore?

Le pompe di calore offrono diversi vantaggi rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento e raffreddamento. Sono estremamente efficienti dal punto di vista energetico, in quanto possono produrre più energia termica rispetto a quella elettrica consumata. Ciò si traduce in minori costi operativi e in un impatto ambientale ridotto. Inoltre, le pompe di calore possono fornire sia riscaldamento che raffreddamento, offrendo una soluzione versatile per il comfort domestico.

Di quanto spazio ho bisogno per installare una pompa di calore?

Lo spazio necessario per l’installazione di una pompa di calore dipende dal tipo di sistema scelto. Solitamente, l’unità esterna di una pompa di calore ha una misura di 100x120x50 cm e un’unità interna di 180x60x60 cm (più o meno le dimensioni di un comune frigorifero).

È consigliabile consultare un professionista per valutare le migliori opzioni di installazione in base alle specifiche esigenze. 

bonus caldaia

Posso usare una pompa di calore per rinfrescare casa?

Sì, le pompe di calore possono essere utilizzate sia per riscaldare che per raffreddare gli ambienti domestici. Grazie alla loro capacità di trasferire calore da un ambiente all’altro, le pompe di calore possono essere reversibili e utilizzate per mantenere una temperatura confortevole in casa durante tutto l’anno.

La pompa di calore rappresenta, insieme ad altre, una delle migliori soluzioni per l’efficientamento energetico delle abitazioni attualmente in uso.

Quanta potenza deve avere una pompa di calore?

La potenza necessaria per climatizzare un’abitazione di 100 mq dipende da diversi fattori, tra cui l’isolamento dell’edificio, la zona climatica e le preferenze personali per la temperatura interna. In generale, è possibile regolarsi su un rapporto di 0,04 kW/m2 per buona coibentazione a 0,11 kW/m2 in caso di abitazione scarsamente coibentata.

Quanto costa una pompa di calore?

Il prezzo di una pompa di calore può variare considerevolmente in base a tipologia di dispositivo, potenza e altri fattori. Le pompe di calore possono essere collegate a qualsiasi tipologia di impianto di climatizzazione, con prestazioni energetiche sempre alte. 

Desideri valutare la possibilità di installare una pompa di calore con detrazione fiscale fino al 65%? Con Metamer puoi sfruttare le agevolazioni previste dal bonus caldaia e condizionatori, scegliendo tu marca e modello di pompa di calore da installare e ottenendo 900€ di ulteriore contributo efficienza energetica se scegli di passare le tue forniture luce e gas!

Richiedi il contatto senza impegno di un consulente Metamer per prenotare il sopralluogo gratuito di un installatore della tua zona e ottenere un preventivo gratuito di spesa comprensivo dello sconto!

CALDAIA FORM

Ricarica auto elettrica a casa senza wallbox e con wallbox. Cosa cambia?

stazione di ricarica auto

Se stai pensando di acquistare un’auto elettrica, ecco cosa devi sapere per gestire la ricarica comodamente a casa.


Le colonnine per la ricarica delle auto elettriche, o “wallbox” nel caso di quelle installate a muro, rappresentano una soluzione efficiente per i proprietari di auto elettriche. In questo articolo approfondiremo le caratteristiche, i vantaggi e le autorizzazioni per installare una stazione di ricarica per auto elettriche direttamente a casa propria.

Come funzionano le colonnine per la ricarica di auto elettriche?

Le colonnine e le wallbox sono dispositivi progettati per consentire una ricarica efficiente, veloce e sicura di auto elettriche. Questi dispositivi sono dotati di prese appositamente progettate per collegarsi al veicolo, assicurando una corretta erogazione di energia elettrica in modo controllato e costante.

Uno dei principali rischi legati alla ricarica di auto elettriche in casa, infatti, riguarda proprio gli sbalzi di tensione che potrebbero verificarsi durante la ricarica collegando l’auto ad un comune impianto domestico. Questo, unitamente all’ottimizzazione del processo grazie ad un dispositivo progettato a questo scopo, rende la ricarica più veloce e sicura.

Esistono diverse tipologie di wallbox o colonnine di ricarica per auto, a seconda delle esigenze. Quelle solitamente installate in casa sono, non a caso, di tipo murale per consentire di non ingombrare spazio a terra e di essere posizionate in garage o rimessa senza necessità di autorizzazioni, come vedremo in seguito. Le colonnine di ultima generazione offrono anche la possibilità di connessione a reti Wi-Fi  e / o Bluetooth per il monitoraggio da remoto della ricarica.

Differenza tra colonnina di ricarica e wallbox

Come accennato, la reale differenza tra colonnina di ricarica auto e wallbox consiste nel posizionamento: a terra per le prime e a parete per le seconde. 

Tecnologie, optional, potenza e altre caratteristiche sono del tutto simili per entrambe. Nel caso delle wallbox, tuttavia, la praticità di poter applicare al muro il dispositivo rende questa soluzione più pratica e salvaspazio, soprattutto all’interno di garage e rimessaggi. 

Le colonnine rappresentano una soluzione più diffusa all’esterno, in parcheggi pubblici o, in generale, all’aperto.

Quanti kW servono per una wallbox a ricarica veloce?

Quanto impiega un’auto elettrica a ricaricarsi completamente? Dipende da diversi fattori. In primo luogo dalla capacità della batteria del veicolo e, non da meno, dalla potenza della wallbox o colonnina di ricarica alla quale è collegato. 

Sono, infatti, disponibili in commercio stazioni di ricarica di differente potenza che consentono di ricaricare completamente un veicolo con una media che va dalle 2 alle 5 ore. Se la ricarica dell’auto viene solitamente effettuata di sera, inoltre, è possibile optare per batterie d’accumulo associate all’impianto fotovoltaico al fine di rilasciare l’energia accumulata durante le ore “solari” ammortizzando gli impatti in bolletta e dare un impatto positivo all’ambiente.

Ricarica auto in casa: quali sono i vantaggi

Oltre alla comodità rappresentata dalle wallbox per la ricarica di auto elettriche in casa, rispetto alle classiche colonnine in strada, è bene sapere che un dispositivo di ricarica costituisce, come detto, un’alternativa più sicura e rapida per la ricarica di auto elettriche rispetto ad altre soluzioni più economiche, come cavi o adattatori trifase.

Questo perché una wallbox consente di concludere una ricarica completa in meno tempo e in modo più sicuro, tutelando il veicolo da sbalzi di tensione, blackout improvvisi e altri rischi che potrebbero avere conseguenze non solo sull’auto, ma anche sul contatore. 

È bene specificare che per “ottimizzazione” della ricarica si intende anche, e soprattutto, l’aspetto economico: una ricarica più efficiente e veloce è una ricarica che pesa meno in bolletta, specie se associata ad una fornitura ad hoc, come citato in precedenza, e ad altre soluzioni per l’efficientamento energetico.

Permessi per installazione colonnine di ricarica

Nel caso di abitazioni private non sono necessari permessi specifici per l’installazione di colonnine di ricarica o wallbox. Questi dispositivi possono essere collegati all’impianto elettrico senza vincoli. È sempre meglio, tuttavia, verificare con un tecnico abilitato la compatibilità dell’impianto con la potenza del dispositivo da installare, in relazione anche al veicolo da ricaricare, per essere certi che l’investimento sia effettivamente utile alle proprie necessità.

Questo è possibile richiedendo un sopralluogo gratuito per l’installazione di wallbox, ad un tecnico abilitato della tua zona. Nel caso di condomini, invece, l’installazione di wallbox all’interno di garage e rimesse private è sempre concessa liberamente. Diverso è ovviamente il caso di installazione all’interno di spazi e parcheggi comuni, che deve essere avallato dal resto dei condomini. 

Carburante a costo zero con auto elettrica e impianto fotovoltaico

Grazie agli incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici è oggi possibile beneficiare di una detrazione fiscale del 50% sul prezzo finale per la posa di un impianto fotovoltaico domestico o per PMI, con o senza sistema di accumulo. Un investimento che consente un risparmio immediato sia sulla bolletta che sul costo del carburante auto, nel caso di un veicolo elettrico ricaricato in casa mediante wallbox!

Vuoi valutare questa ed altre soluzioni per l’efficientamento energetico della tua abitazione o impresa a costo zero? Contatta un consulente dedicato Metamer e scopri come beneficiare di bonus fotovoltaico, caldaia, condizionatore e delle nostre offerte sulle wallbox per ricarica auto E-Charging Station!

CALDAIA FORM

Quanto si risparmia con il riscaldamento a pompa di calore?

sconto in fattura caldaia

Il costo dell’energia incide sempre molto sulla vita familiare. Con il riscaldamento a pompa di calore è possibile ottimizzare i costi. Conviene? Quanto costa? Quante tipologie di pompa di calore esistono, e in cosa differiscono? Scopri tutto in questo articolo!


Negli ultimi anni, sempre più persone desiderano sapere come ridurre i costi di riscaldamento e raffreddamento delle proprie abitazioni. Una soluzione molto interessante per risparmiare su bolletta ed emissioni è rappresentata dalle caldaie a pompa di calore. Ma di cosa si tratta esattamente e quanto costa mediamente? Scopriamolo insieme.

Cos’è una Pompa di Calore?

La pompa di calore è una macchina termica che ha la funzione di prelevare calore a basse temperature da un ambiente esterno (nell’aria c’è sempre energia termica disponibile) e riversarlo in un altro ambiente interno, con l’obbiettivo di aumentarne la temperatura grazie all’applicazione di un lavoro esterno, solitamente fornito dall’energia elettrica.

Le unità a pompa di calore sono efficienti “trasportatori” di energia tra due fonti. Tuttavia, contrariamente a quanto avviene naturalmente, la trasmissione del calore avviene in “controcorrente”, poiché l’energia viene trasportata dalla sorgente fredda a quella calda. Pertanto, in modalità riscaldamento, l’unità trasporta il calore dall’ambiente esterno (punto freddo) all’ambiente interno (punto caldo). In modalità raffrescamento, se la pompa di calore è reversibile, il calore viene trasportato dall’ambiente interno a quello esterno.

Per poter eseguire questa operazione di trasporto ed aggiunta/sottrazione energetica è necessario avere un “lavoro” aggiuntivo. Il rapporto tra il calore ceduto all’hot spot e l’energia consumata per effettuare tale trasporto determina l’efficienza energetica delle pompe di calore.

Efficienza Pompe di Calore VS Caldaie

Il rendimento di una macchina termica si considera come il rapporto tra quantità di calore fornita all’ambiente da riscaldare rispetto all’energia fornita per effettuare il processo d’estrazione di calore dall’ambiente. Tale rendimento è chiamato “COP” (Coefficiente di prestazione).

Una pompa di calore aria/acqua può raggiungere un COP di 4,5 quando la temperatura esterna è di 12 gradi Celsius. Se invece la temperatura esterna scende a -10 gradi Celsius, il COP è pari a 3,0. Per comparazione, le caldaie a condensazione hanno un valore d’efficienza compreso tra 1,3 ed 1,6.

Modalità riscaldamento pompa di calore

Il ciclo di refrigerazione è lo stesso della modalità riscaldamento, ma il calore viene inviato ad un bollitore invece che all’impianto di riscaldamento.

Modalità raffreddamento pompa di calore

Il ciclo frigorifero, in modalità refrigerazione, riesce ad estrarre calore dall’interno dell’edificio ed espellerlo all’esterno, in questo caso lo scambiatore posto all’interno funge da evaporatore e lo scambiatore esterno funge da condensatore.

Componenti principali pompe di calore

  • Evaporatore: scambiatore di calore in cui avviene il cambio di fase del refrigerante da liquido a vapore, assorbendo calore;
  • Compressore: macchina che, utilizzando un lavoro esterno, comprime i fluidi comprimibili aumentandone la pressione;
  • Condensatore: scambiatore di calore in cui avviene il cambio di fase del refrigerante da vapore a liquido, cedendo calore.
  • Valvola di espansione: regolatore dell’ingresso del refrigerante liquido all’evaporatore dal condensatore.

I vantaggi delle pompe di calore non si limitano solo al risparmio energetico ed economico, ma includono ovviamente anche una minore impronta ambientale e un comfort termico superiore grazie alla regolazione automatica della temperatura in base alle esigenze dell’utente.

Quante tipologie di pompa di calore esistono?

Le tipologie di pompa di calore sono:

  • pompa di calore aria-acqua: sfrutta l’energia termica contenuta nell’aria esterna per riscaldare l’acqua dell’impianto;
  • pompa di calore aria-aria: trasferisce l’energia termica tra l’aria esterna e l’aria interna per raffrescare o riscaldare gli ambienti (come avviene anche per i condizionatori split);
  • pompa di calore acqua-acqua: utilizza l’energia termica dell’acqua di falda;
  • pompa di calore geotermica: utilizza l’energia termica proveniente dal sottosuolo.

Tutte queste tecnologie, in particolare aria-acqua, sono generalmente predisposti per essere associati a comuni impianti domestici, compresi quelli a pavimento, termocamino o stufa. Se desideri conoscere le differenze tra una pompa di calore e una caldaia a condensazione puoi leggere questo articolo.

Quanto costa una Pompa di Calore?

Il costo di una pompa di calore può variare in base a diversi fattori, tra cui la potenza del sistema, il tipo di tecnologia utilizzata, le dimensioni dell’abitazione da climatizzare, marca e modello. Tuttavia, in media, il costo di acquisto e installazione di una pompa di calore si aggira tra gli 8.000€ e i 15.000€.

È importante considerare che, nonostante l’investimento iniziale possa sembrare elevato, una pompa di calore consente di ottenere un notevole risparmio sui costi energetici a lungo termine, e di recuperare l’intero investimento nel breve periodo. Grazie all’efficienza e alla durata nel tempo di questi sistemi, è possibile ammortizzare l’investimento in pochi anni e godere di un comfort termico ottimale senza dover ricorrere a fonti energetiche tradizionali più costose ed inquinanti.

Inoltre, grazie alla possibilità di usufruire del bonus caldaia, è possibile recuperare fino al 65% del costo complessivo d’acquisto. Fattori che, conti alla mano, rendono questa tipologia di investimento molto conveniente e, per questo, sempre più comune anche tra i privati.

Con Metamer puoi richiedere il sopralluogo gratuito di un installatore della tua zona per valutare costi e fattibilità per installare una caldaia o pompa di calore nella tua abitazione o impresa: il tutto beneficiando del bonus caldaia con detrazione fiscale fino al 65%, finanziamento a tasso zero e contributo efficienza energetica di 900€ se scegli di passare le tue forniture a Metamer!

Se desideri ricevere un preventivo di spesa reale e senza sorprese, in modo assolutamente gratuito, richiedi il contatto di un consulente Metamer dedicato compilando il form di contatto che trovi di seguito.

Tutti i bonus energetici in uscita nel 2024

detrazione fiscale fotovoltaico caldaia

Se stai pensando di sistemare casa, dai uno sguardo a questi bonus energetici che potrebbero fare al caso tuo.


Negli ultimi anni, bonus, sconti e incentivi per ristrutturare casa hanno rappresentato una grande occasione per incrementare l’efficienza energetica e strutturale delle abitazioni italiane. Chi è riuscito ad usufruire di questi incentivi negli scorsi anni ha di certo beneficiato di maggiori agevolazioni: a cominciare da quelle del Superbonus, fino agli sconti in fattura per installazione di caldaie, climatizzatori e impianti fotovoltaici, ad oggi non più disponibili (per i quali, però, è ancora possibile beneficiare di detrazioni fiscali. Ecco come). 

Infatti, oltre al Superbonus, esistono una serie di altre misure che possono essere richieste per migliorare la classe energetica dell’abitazione, risparmiando notevolmente. Vediamo allora quali sono, in che modo richiederli e quali vantaggi offrono. 

Bonus caldaia e condizionatore: fino al 65% in detrazione fiscale

Il bonus caldaia costituisce senza ombra di dubbio il più importante e vantaggioso incentivo ancora disponibile. Con esso è possibile installare o sostituire la caldaia con dispositivi più moderni ed efficienti (pompa di calore, condensazione) dal punto di vista dei consumi, recuperando in dieci anni fino al 65% della spesa in detrazione fiscale

Questo, unito al risparmio sui consumi determinato da una caldaia più efficiente e agli altri vantaggi presenti nei diversi pacchetti promossi da fornitori e installatori, permette talvolta di recuperare anche più di quanto previsto dal solo bonus.

Stesso discorso anche per il condizionatore, il cui recupero fiscale è lo stesso di quello previsto per la caldaia (50% in caso di sostituzione, 65% in caso di nuova installazione), con possibilità di cumulare i due interventi, beneficiando talvolta di maggiori vantaggi, come nel caso del pacchetto caldaia + condizionatore offerto da Metamer.

Bonus fotovoltaico 2024: detrazione fiscale 50%

Rinnovato anche quest’anno il bonus fotovoltaico: incentivo per l’installazione di impianti solari domestici e professionali che prevede una detrazione del 50% su interventi di valore massimo pari a 96.000 euro, con o senza sistema di accumulo.

Il bonus fotovoltaico rappresenta oggi una concreta opportunità per il futuro: autoprodurre energia elettrica per azzerare i consumi in modo immediato sul lungo periodo. L’investimento iniziale è supportato dalla possibilità di recuperare in detrazione fiscale la metà dell’importo. Un benefit davvero importante se paragonato ai vantaggi che questo tipo di investimento consente, sia in termini di consumi che ambientali. 

preventivo bonus fotovoltaico

Altri interventi previsti dall’Ecobonus 2024: ecco quali sono

Oltre a quelli appena descritti, che rappresentano i più importanti incentivi per l’efficientamento energetico, l’Ecobonus 2024 consente di realizzare altre tipologie di intervento con detrazione fiscale, come:

  • Posa infissi e serramenti;
  • Riqualificazione globale dell’edificio;
  • Interventi su parti comuni di condomini, con o senza riduzione rischio sismico;
  • Rifacimento facciate.

Per maggiori informazioni sulle percentuali di detraibilità di questi interventi, e anche su gli altri descritti in precedenza, è sempre possibile consultare il portale Enea, a questo indirizzo.

Cosa occorre e come richiedere l’Ecobonus

Oltre alla rendicontazione delle spese e ai moduli Enea e Agenzia Delle Entrate necessari, per alcuni interventi, come installazione di impianto fotovoltaico, sono necessari documenti specifici, come visto di conformità e attestato di congruità. Nel caso di lavori effettuati su condomini, inoltre, è ovviamente necessaria anche una delibera condominiale che attesti il consenso all’installazione di tutte le parti interessate. 

Data la necessità di produrre un ingente numero di documenti, necessari a richiedere il bonus, è sempre una buona idea affidarsi a tecnici abilitati che dovranno, in ogni caso, convalidare molte delle richieste di intervento necessarie. 

In questo senso, è possibile risparmiare affidandosi a pacchetti promossi da fornitori di energia come Metamer [LINK], che offrono la possibilità di effettuare interventi di efficientamento energetico come installazione di caldaie e condizionatori o impianto fotovoltaico, beneficiando delle detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus, in modo sicuro, più veloce e automatico. 

Vuoi migliorare l’efficienza energetica della tua abitazione?

Migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione significa ridurre notevolmente i consumi in bolletta e il livello di emissioni in ambiente. Tutto questo incrementando il valore di mercato dell’immobile, per la cui vendita è oggi fondamentale allegare l’Attestato di Prestazione Energetica dello stesso. 

Se in aggiunta è anche possibile richiedere detrazioni fiscali molto consistenti, recuperando in questo modo gran parte del prezzo finale degli interventi, perché non approfittarne?

Se desideri valutare interventi di efficientamento energetico (caldaia, condizionatore, wallbox, fotovoltaico) per la tua abitazione o impresa, scopri i pacchetti Metamer! Scrivici compilando il form in basso per essere ricontattato/a senza impegno da un consulente Metamer dedicato! 

Compila il form

Differenza tra pompa di calore e caldaia a condensazione

bonus caldaia

Scopri le differenze tra caldaia a condensazione e pompa di calore: le due proposte alternative alla caldaia a gas, con specifiche e vantaggi adatte a molteplici soluzioni.


Nell’era in cui l’efficienza energetica e la sostenibilità sono diventate prioritarie, la scelta di un sistema di riscaldamento per la propria casa è diventata una decisione cruciale

Una scelta che, però, riguarda anche i consumi, in grado di fare concretamente la differenza non solo in termini di emissioni, ma anche in bolletta.

La caldaia rappresenta uno dei principali fattori di emissioni e consumi in casa, ma anche in ambienti di lavoro. Due opzioni comuni per investire sull’efficienza dei consumi sono la caldaia a condensazione e la pompa di calore. Entrambe offrono vantaggi significativi, ma con caratteristiche e impatti diversi. In questo articolo, esploreremo le differenze tra pompa di calore e caldaia a condensazione, analizzando le loro caratteristiche e vantaggi distintivi.

Caldaia a condensazione: cos’è e come funziona

La caldaia a condensazione è una tecnologia ampiamente utilizzata in molte case. Funziona riscaldando l’acqua e distribuendola attraverso il sistema di riscaldamento a radiatori o altri metodi di distribuzione del calore. Ecco le sue caratteristiche principali:

1. Efficienza energetica

Le caldaie a condensazione sono notevolmente più efficienti delle caldaie tradizionali. Sfruttano il calore prodotto durante la combustione dei gas per riscaldare l’acqua prima che i fumi vengano espulsi attraverso un sistema di scarico. Ciò consente di recuperare calore aggiuntivo che altrimenti andrebbe perso, aumentando l’efficienza complessiva del dispositivo e ottimizzando sia i consumi che le emissioni.

2. Compatibilità della caldaia a condensazione con impianti

Le caldaie a condensazione sono compatibili con la maggior parte dei sistemi di riscaldamento esistenti. Ciò significa che possono essere facilmente installate in case già dotate di un sistema di distribuzione dell’acqua calda, cioè praticamente ogni abitazione.

3. Costo caldaia a condensazione

In termini di costo iniziale, le caldaie a condensazione possono essere più convenienti rispetto alle pompe di calore. Tuttavia, è importante considerare anche i costi manutentivi e il risparmio che il singolo dispositivo è in grado di garantire in bolletta. In quest’ottica, è sempre opportuno non valutare esclusivamente il semplice costo d’acquisto del dispositivo, ma includere nella valutazione anche il risparmio a lungo termine di entrambi.

4. Bassa emissione di CO2

Sebbene non siano completamente prive di emissioni, le caldaie a condensazione producono una quantità nettamente inferiore di CO2 rispetto alle caldaie tradizionali. Questo le rende una scelta relativamente più sostenibile rispetto alle alternative più obsolete.

Pompa di calore: cos’è e come funziona

Come già spiegato in un precedente articolo, la pompa di calore è un sistema di riscaldamento che utilizza elementi esterni (acqua, aria o terreno, a seconda della tecnologia scelta), per produrre calore. Per questo, è possibile parlare di pompe di calore “aria-aria”, “aria-acqua”, “acqua-acqua” o “geotermiche”, con differenze solo in termini di approvvigionamento dalla sorgente. Ecco alcune caratteristiche principali di tutte le pompe di calore:

1. Efficienza energetica molto elevata

Le pompe di calore sono estremamente efficienti in quanto utilizzano solo una piccola quantità di energia elettrica per trasferire il calore da una sorgente a bassa temperatura a una sorgente a temperatura più elevata. In media, forniscono 3-4 unità di calore per ogni unità di energia elettrica consumata, rendendole un’opzione molto efficiente dal punto di vista energetico.

2. Raffreddamento pompa di calore

Un vantaggio distintivo di molte pompe di calore è la loro capacità di fornire sia riscaldamento che raffreddamento. Cambiando semplicemente la modalità di funzionamento, possono sottrarre il calore dall’ambiente interno e rilasciarlo all’esterno, raffreddando così la casa durante i mesi estivi.

3. Sostenibilità

Le pompe di calore non emettono CO2, poiché utilizzano principalmente l’energia termica presente nell’ambiente. Questo le rende praticamente le caldaie più ecosostenibili attualmente in commercio.

4. Costo pompa di calore 

Una delle principali considerazioni nell’utilizzo di una pompa di calore è il costo operativo. Benché possano risultare più costose da installare rispetto alle caldaie a condensazione e, per ovvie ragioni, anche a quelle tradizionali, le pompe di calore offrono un rendimento energetico superiore nel lungo termine, garantendo così notevoli risparmi in bolletta sui costi di riscaldamento spalmati nel tempo.

Differenze pompa di calore e caldaia a condensazione

Quindi, sia la caldaia a condensazione che la pompa di calore offrono numerosi vantaggi, ma differiscono nella loro modalità di funzionamento e negli impatti sull’efficienza energetica e sostenibilità. 

La caldaia a condensazione è una scelta conveniente per coloro che hanno già un sistema di distribuzione dell’acqua calda e desiderano una soluzione efficiente dal punto di vista energetico
D’altra parte, la pompa di calore offre un’efficienza eccezionale e una sostenibilità superiore grazie all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, a fronte di un investimento iniziale più alto, recuperabile però nel tempo. La scelta dipende quindi dalle esigenze individuali, dal budget e dall’impatto ambientale desiderato.

Bonus caldaia: detrazione 65% e preventivo gratuito

Se stai valutando di installare o sostituire caldaia o pompa di calore per la tua abitazione o ufficio oggi è ancora possibile farlo beneficiando del bonus caldaie o “ecobonus”, recuperando fino al 65% in detrazione fiscale. Un investimento in grado di abbattere considerevolmente e da subito costi in bolletta ed emissioni fino al 30%.

Se desideri ricevere un preventivo gratuito e senza impegno per il marchio e modello di caldaia scelto da te, richiedi il sopralluogo gratuito di un tecnico installatore della tua zona, convenzionato con Metamer! Con Metamer puoi richiedere il bonus caldaia in modo più semplice: pensiamo noi a tutte le pratiche necessarie e il pacchetto caldaia è comprensivo di cronotermostato, valvole termostatiche, eventuale smaltimento della vecchia caldaia e con possibilità di pagamento rateale a interessi zero e assicurazione caldaia per 5 anni, con formula rimborso “pari al nuovo” per i primi 4!

Compila il form con i tuoi dati per essere ricontattato/a da un tecnico installatore della tua zona convenzionato con Metamer e prenotare un sopralluogo senza impegno per valutare marca e modello di caldaia o pompa di calore migliore per la tua abitazione o ufficio. Ricevi un preventivo gratuito comprensivo del bonus e un ulteriore contributo per efficientamento energetico di 900€ direttamente in bolletta se scegli di passare le tue forniture luce e gas a Metamer!

CALDAIA FORM

Bonus verde 2021: con il tetto verde risparmi energia (e aumenti il valore dell’immobile)

bonus verde

L’introduzione del Bonus Verde 2021, nei primi mesi di quest’anno, ha aperto il dibattito su nuove e originali tendenze relative al rifacimento di giardini e aree verdi.

Un incentivo che prevede detrazioni fiscali per la sistemazione del verde domestico, come giardini privati e condominiali, ma anche terrazzi e balconi da riconvertire in chiave green.

Questo bonus va ad aggiungersi al resto di quelli previsti dalla nuova Legge di Bilancio, tra cui:

Il Bonus Verde è una ulteriore misura, resa ancora più interessante dalla possibilità di sfruttarla non solo per migliorare l’estetica del proprio immobile, ma anche la sua efficienza energetica. Già perché, al di della bellezza che piante e giardini sono in grado di suscitare, il verde rappresenta un ottimo coibentante per edifici, e si presta ad altri numerosi usi.

È il caso, per esempio dei tetti verdi, diffusi in nord Europa e in altre parti del Mondo, ma praticamente sconosciuti in Italia. Una soluzione sostenibile ed ecologica, in grado di garantire anche un risparmio sotto il punto di vista dei consumi energetici.

Scopriamoli insieme, in questo nuovo articolo del blog Metamer!

Cosa sono i tetti verdi

Proprio come suggerisce il nome, si tratta di un giardino pensile realizzato sul tetto del proprio immobile. I tetti verdi (o Roof In Green, come sono conosciuti all’estero) sono realizzati in modo da essere completamente impermeabilizzati dalla struttura principale, che contribuiscono a proteggere grazie al loro altissimo potere isolante.

Il terriccio utilizzato per la copertura verde permette, infatti, una più efficiente termoregolazione dell’edificio, che consente anche di mantenere meglio il calore in inverno e a garantire una temperature mite in estate. Inoltre, i tetti verdi, migliorano il livello di umidità percepita grazie all’azione delle piante, che fungono da filtro per le polveri sottili presenti nell’atmosfera.

Una tecnologia ampiamente impiegata in abitazioni e uffici per migliorare l’efficienza energetica, garantendo così maggiori risparmi.

In Francia, nel 2015, il Governo ha promulgato una legge che obbligava le aziende a riconvertire i tetti di edifici di nuova costruzione secondo criteri verdi o fotovoltaico, grazie a incentivi simili all’attuale Bonus Verde 2021.

I risultati sono stati sorprendenti: un netto efficientamento del tasso di consumi ed emissioni, e un decisivo miglioramento dell’umore dei dipendenti, che molto spesso si occupano direttamente della cura dei giardini aziendali durante le pause di lavoro.

Insomma, quella dei tetti verdi sembra essere una soluzione che, oltre all’ambiente, fa bene alla nostra salute!

Costi e vantaggi dei tetti verdi

Appresi quindi i benefici che le coperture in verde sono in grado di offrire ti starai forse chiedendo ora quanto costa un tetto verde. Partiamo dal presupposto che, naturalmente, la spesa dipende dalla dimensione del tetto in questione ma, in un certo senso, anche i vantaggi.

Tipologie di tetti differenti saranno idonei ad ospitare giardini pensili e orti urbani diversi. Nello specifico i tipi di tetti verdi sono due:

  • Tetti Verdi Intensivi; della profondità di circa 1 metro, permettono di coltivare piante, ortaggi e persino piccoli alberi da frutto.
  • Tetti Verdi Estensivi; semplici rivestimenti in erba di 15-20 cm di spessore. Creano un’ottima coibentazione e non necessitano di una particolare manutenzione.

La scelta della tipologia è soggetta a parere e alla progettazione di un professionista (architetto o ingegnere) in grado di calcolare con precisione la distribuzione del peso, la capacità di carico del giardino pensile e un corretto sistema di drenaggio dell’acqua.

Prima di ogni operazione, è però necessario informarsi per sapere cosa prevedono nello specifico i regolamenti urbanistici e condominiali in materia, così da poter realizzare un tetto verde con tutte le dovute autorizzazioni.

Il costo di un tetto verde dipende quindi esclusivamente dalla progettualità alla base dello stesso, e dalla sua tipologia (a parità di dimensione, l’intensivo risulterà naturalmente più caro dell’estensivo). Il costo di una semplice copertura verde si aggira normalmente attorno ai 70 euro per metro quadro, e può superare i 100 qualora si preveda l’impiego di piante o tecnologie particolari.

vantaggi di un tetto verde risiedono invece, come detto, nella riduzione dei costi in bolletta che è in grado di generare, ma non solo.

Un tetto verde, specie se intensivo, e quindi con ortoaumenta il valore dell’immobile anche di un considerevole 15%-20%. Inoltre, ne migliora la qualità, grazie alla riduzione di emissioni e polveri sottili, ottimizzandone termoregolazione, tasso di umidità, isolamento acustico, e permettendo anche un approvvigionamento alimentare a chilometro zero.

Esperti interrogati sul tema stimano che grazie ad un tetto verde sia possibile ridurre le spese di riscaldamento e refrigeramento del 30%.

Come realizzare un tetto verde o orto urbano

Installare un tetto verde sulla propria abitazione è, come detto, un’operazione soggetta ad un’attenta valutazione progettuale. La sua natura rispecchia, per certi versi, i principi alla base della permacultura, una scuola di pensiero teorizzata alla fine degli anni ’70 che punta alla massificazione dei vantaggi derivanti da una buona sinergia degli ecosisistemi naturali. Un dottrina che strizza l’occhio ai bisogni dell’uomo, nel pieno rispetto della natura e dei suoi ritmi.

La progettazione di un tetto verde si compone di strati che permettono l’impermeabilizzazione, l’areazione e il drenaggio, al fine di evitare problemi di infiltrazioni d’acqua e altra natura. Data la natura complessa del progetto, è vivamente sconsigliata l’idea di realizzare un tetto giardino fai da te, a meno che tu non sia un esperto in materia.

Questo perché, al di là degli aspetti appena citati, è fondamentale tenere conto della maggiorazione di peso che graverà sulla struttura una volta che il tuo tetto verde sarà pronto, ed è quindi fondamentale sviluppare alla base un calcolo necessario che tenga conto della natura dell’immobile interessato.

Il Bonus Giardino 2021 prevede incentivi per tetti verdi con una detrazione del 36% delle spese ammissibili dal bando, fino ad un massimo di 5.000 euro. Le spese ammissibili comprendono anche la fase di progettazione e acquisto dei materiali, aspetto da non sottovalutare quindi, a fronte di un potenziale risparmio in grado di permettere una maggiore sicurezza.

Valutare l’opportunità di realizzare il proprio tetto giardino, per abitazioni o uffici, diviene quindi una considerazione concreta, sulla quale iniziare seriamente a riflettere sulla base degli ottimi risultati guadagnati in questi anni da altri Paesi nel Mondo.

Energia green: oggi conviene di più!

Un’offerta luce green, cioè proveniente da fonti rinnovabili certificate, costa mediamente il 9% in meno l’anno rispetto alle tariffe energetiche tradizionali. È quanto emerso da una recente ricerca condotta da un importante comparatore di tariffe energetiche nazionale, secondo cui l’energia verde non è solo più sostenibile, ma conviene!

Permettici di offrirti una reale consulenza per ottimizzare i tuoi consumi

Metamer è una società del libero mercato energetico che opera in tutta Italia per la fornitura di luce e gas ad uso domestico e professionale. Le nostre politiche aziendale non comprendono l’utilizzo di strategie di marketing invasive, come telefonate o porta a porta, per la promozione delle nostre tariffe.

Siamo certi della qualità del nostro servizio e desideriamo offrirla anche a te.

Se stai pensando di cambiare operatore, valuta tu stesso/a le nostre offerte gas e luce 100% green, con possibilità di scegliere tra tariffe mono, bio o triorarie, dal costo componente bloccato o variabile. Il tutto con il supporto di un servizio clienti affidabile e veloce, gestito in Italia e disponibile tramite numero verde gratuito WhatsApp.

Richiedi maggiori informazioni sulle nostre offerte!

Compila il form di contatto per richiedere un preventivo di spesa da un nostro consulente e valutare tu stesso/a le nostre offerte energetiche greenMetamer non effettua servizio di telemarketing o altre pratiche commerciali invasive. I tuoi dati saranno trattati nel rispetto delle nostre policy sulla privacy e solo per la consulenza da te richiesta!


100 domande sul 110%: guida completa agli incentivi del Superbonus

guida incentivi 110%

Metamer in collaborazione con il quotidiano il Centro ha pubblicato la nuova “Guida agli incentivi Superbonus: 100 domande sul 100%”, che puoi scaricare gratuitamente da questa pagina.

Non perdere le novità del settore energetico!

Incentivi, bonus, aggiornamenti sul mercato dell’energia, consigli per ottimizzare i consumi e risparmiare energia insieme tante altre informazioni utili: segui Metamer anche su Facebook, Instagram e LinkedIn per non perdere ogni giorno le più interessanti novità del settore energetico!

Seguici su Facebook, Instagram e LinkedIn per non perdere aggiornamenti quotidiani e tante altri interessanti contenuti!

Ecobonus e Bonus 110%: incentivi, detrazioni, risparmio energetico casa/condominio

bonus 110

Si tratta sicuramente della misura più gettonata e discussa degli ultimi anni, che prevede una copertura al 110% di lavori per efficientamento energetico delle abitazioni.


Pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le linee guida del nuovo bonus 110%. Una misura ambiziosa, finalizzata al raggiungimento di ben due importanti obiettivi: rilanciare l’economia con l’apertura di nuovi cantieri e incentivare la riqualificazione energetica per migliorare i consumi degli italiani.

Un tema fortemente dibattuto nel corso di queste ultime settimane, che ha diviso entusiasti e scettici interessati a capire di più sulle possibilità offerte dal bonus. Nonostante, infatti, la misura rappresenti senza dubbio un’ottima quanto fondamentale strategia in un momento tanto delicato per il Paese, non mancano alcune critiche e perplessità da parte degli addetti ai lavori. Tra le altre, l’eccessiva burocrazia dell’iter autorizzativo necessario per accedere al bonus, con obbligo di migliorare almeno di due punti l’attuale classe energetica del proprio immobile.

La misura è in qualche modo comprensiva di molti altri bonus specifici già previsti, come l’Eco Bonus per la sostituzione di vecchie caldaie, il bonus elettrodomestici, il Sisma Bonus e i Bonus Sociali Luce e Gas per famiglie a basso reddito.

Vediamo allora in dettaglio cosa prevede il nuovo bonus, chi può beneficiarne e quali sono i pro e i contro.

Superbonus 110%: cos’è e cosa prevede

L’iniziativa è finalizzata ad incentivare un processo di riqualificazione energetica, con ristrutturazioni orientate al raggiungimento di Attestazioni di Prestazione Energetica (APE) più alte. Un incentivo che consentirebbe di migliorare importanti aspetti relativi all’efficientamento energetico di condomini e singole abitazioni, individuando i sistemi per risparmiare sul riscaldamento e sul consumo di energia elettrica.

Per questo, saranno inclusi nel nuovo ecobonus:

  • cappotto termico, che dovrà interessare più del 25% lordo della superficie dell’edificio o dell’unità immobiliare di edifici plurifamiliari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione o condizionamento con impianti centralizzati per il riscaldamento, refrigeramento, acqua calda sanitaria, caldaie a condensazione, o pompa di calore, impianti geotermici o fotovoltaici. Il tutto di efficienza minima pari almeno a classe A, o superiore;
  • sostituzione di vecchi infissi con nuovi dispositivi a taglio termico o in grado di garantire prestazioni maggiori.

Il bonus funziona attraverso il sistema del credito d’imposta, consentendo in cinque anni la detrazione del 110% delle spese sostenute per lavori effettuati dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Il tetto massimo di spesa varia in base al tipo di intervento, e va dai 15.000 euro per singola unità immobiliare (in caso di condomini, bifamiliari e simili) a 50.000 per soluzioni autonome.

Hanno diritto al nuovo ecobonus cittadini residenti in condomini, persone al di fuori di attività di impresa correlate con il mercato immobiliare, cooperative di abitazioni a proprietà condivisa, istituti autonomi di case popolari, organizzazione non lucrative di unità sociale, organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale. Un aggiornamento sulla misura, introdotto negli ultimi mesi, ha esteso la possibilità di beneficiare dell’ecobonus anche a proprietari di seconde case.

Bonus 110%: è davvero gratis?

Lo è, a determinate condizioni. La procedura prevede una cessione del credito da parte di un istituto bancario detraibile in 5 anni, previa autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate e valutazione del progetto.

Se i lavori da svolgere sono conformi al bando, l’impresa edile o altro professionista assume il credito di imposta e la banca è disposta a cederlo a questi ultimi, il privato cittadino, in sostanza, non si assume alcun onere. Contrariamente, se la banca non prevede convenzioni di questo tipo con aziende o professionisti, o la ditta che esegue i lavori non è disposta ad assumere il credito di imposta, sarà il cittadino ad assumerselo.

Naturalmente, anche nel caso in cui fosse il privato ad assumere il credito, parliamo comunque di una misura conveniente, in grado di svolgere lavori per centinaia di migliaia di euro a fronte della spesa effettive di poche decine.

Di contro, come detto, si tratta di una misura caratterizzata da molta burocrazia. Sarà quindi indispensabile per chi scelga di aderirvi armarsi di molta pazienza in previsione del lungo iter e delle numerose pratiche da disbrigare.

Nel caso di condomini, sarà fondamentale accordare i lavori in modo unanime tra tutte le parti interessate. Le singole abitazioni, invece, possono attivarsi autonomamente. Il secondo passo è ottenere il visto di conformità da parte dell’Agenzia delle Entrate, da
richiedere tramite commercialista o CAF, per procedere con la cessione del credito. Fondamentale è l’APE, cioè l’Attestazione di Prestazione Energetica dell’immobile interessato che, qualora mancante, dovrà essere rilasciata da un tecnico abilitato per
certificare che i lavori sono finalizzati al miglioramento di almeno due classi energetiche rispetto a quella attuale.

Il “salto” energetico andrà certificato prima e dopo i lavori, sempre da professionisti abilitati e iscritti all’albo. A questo punto, si procede alla comunicazione telematica dei dati relativi ai lavori da svolgere sia all’Agenzia delle Entratate che all’ENEA, con le quali saranno definite le modalità attuative.

I tecnici dovranno, inoltre, fornire osservazioni nelle quali attestano la conformità dei requisiti tecnici alla base del progetto, la sua effettiva realizzazione e la conformità tra preventivi e prezzario ufficiale del mercato immobiliare e edile. Il tutto a seguito o in base allo stato di avanzamento dei lavori.

Superbonus 110%: rischi, criticità e zone d’ombra

Com’è facilmente intuibile, l’intero iter è caratterizzato da una precisa quanto corposa burocrazia da produrre. Un fattore, in realtà, essenziale, data la natura dell’intervento. Con l’Bonus 110%, infatti, l’Italia ha una grande occasione: quella di investire nella riqualificazione e nella transizione energetica. Un primo passo nel futuro, in grado di proiettare il nostro Paese ad un livello più al passo con i tempi.

È evidente, però, come l’eccessiva burocrazia sia anche fonte di timori, rinunce e preoccupazioni. Non pochi sono, inoltre, i cittadini che stanno già incappando in numerose difficoltà o vere e proprie truffe. Come quella recentemente denunciata da Federconsumatori, relativa a numerosi professionisti in tutta Italia che avrebbero avanzato richieste di 5.000 euro o più ai beneficiari dei lavori per dare priorità alle domande. Inoltre, non tutti i richiedenti potrebbero rientrare nella casistica prevista dal bonus in quanto, non rispettando, magari con la semplice sostituzione degli infissi o della caldaia, l’obbligo di miglioramento di due classi rispetto all’APE attualmente certificata.

Bonus caldaie e climatizzatori al 65%: una scelta più rapida e sicura

Fino al 31 dicembre 2021 è inoltre possibile richiedere il nuovo bonus caldaie con detrazione IRPEF fino al 65% della spesa. Uno sconto sulla sostituzione di vecchie caldaie con dispositivi a condensazione, più moderni e performanti, di classe energetica maggiore e a minor impatto ambientale. Nel bonus sono inclusi anche i condizionatori. Si tratta di una misura più contenuta rispetto a quella prevista dal bonus 110%, ma anche più accessibili, veloce e sicura. Se stai pensando di cambiare la tua caldaia, o installare un nuovo condizionare, risparmia le energie: passando a Metamer puoi farlo, senza alcun costo, disbrigo pratiche o imprevisti.

E oltre al risparmio sull’installazione, c’è di più: assistenza tecnica garantita sui dispositivi con 60€ di sconto all’anno direttamente in bolletta sui costi di manutenzione!

Il tutto con un’offerta energetica chiara e senza sorprese, dal costo componente bloccato per 2 anni, nessun deposito cauzionale e assistenza clienti sempre gratuita.

Se desideri accedere al bonus per cambiare la tua caldaia con il 65% di sconto contattaci oggi per sapere come fare: compila il form in basso con i tuoi dati per essere ricontattato da un consulente Metamer che provvederà a rispondere, senza impegno, ad ogni domanda.