Bonus ARERA 2020 per sostituzione vecchi impianti elettrici

sostituzione impianti elettrici

Miglioramento e ammodernamento energetico: fuori il nuovo bonus per sostituire vecchi impianti elettrici con sistemi più efficienti e a consumo ridotto. Ecco tutti i dettagli, come richiederlo e chi può beneficiarne.


Finalmente una buona notizia in questo 2020 partito non proprio nel migliore dei modi. L’ARERA, Autorità per l’Energia Reti e Ambiente, ha reso pubblico un nuovo bonus per la sostituzione di vecchi impianti elettrici in condomini e abitazioni private.

Il bonus mira a migliorare prestazioni energetiche, sicurezza e consumi degli impianti elettrici ad uso domestico, offrendo agli utenti la possibilità di beneficiare di un contributo per i lavori di sostituzione. Un sostegno che va ad aggiungersi agli sconti in bolletta riservati a famiglie a basso reddito o in difficoltà, e a quelli per migliorare efficienza e ammodernamento energetico delle abitazioni, come il bonus caldaie, il bonus energia solare e quello per la coibentazione esterna di edifici.

Bonus sostituzione impianti elettrici: cosa prevede

A differenza di altre misure di incentivo o sostegno in campo energetico, il cui decorso era solitamente annuale, il nuovo bonus ARERA per impianti elettrici prevede un piano della durata di tre anni. Il termine ultimo per richiedere il bonus è, infatti, il 31 Dicembre 2022, lasciando ampio margine di intervento a chi dovesse discutere la sua fruizione con amministratori condominiali, inquilini, proprietari di abitazioni.

Naturalmente, nel caso di multiproprietà, condomini o immobili con presenza di inquilini in affitto, è necessario che tutte le parti interessate siano concordi nell’effettuare i lavori, e in che misura.

La somma messa a disposizione dal bonus impianti elettrici è variabile e, nel caso dei condomini, va da:

  • 400€ a 600€ a piano;
  • 700€ a 900€ per singola utenza.

Il bonus aumenta se tutti i membri del condominio decidono di centralizzare i misuratori di energia in un unico spazio, come accade per il vano caldaie dei condomini. In questo caso, il contributo diviene da:

  • 700€ a 900€ per piano;
  • 1.000€ a 1.200€ per singola utenza.

La centralizzazione dell’impianto resterà di proprietà del condominio. Alle cifre appena descritte è da aggiungere un ulteriore bonus da 100€ al metro (fino a un massimo di 15 metri) per il cavo di collegamento elettrico dalla sorgente al confine dell’appartamento.

Bonus elettrici 2020: chi può richiederli e dove

È possibile richiedere il nuovo bonus impianti elettrici 2020 per impianti installati:

  • prima del 1970, in particolar modo per quelli, purtroppo ancora diffusi, che non presentano messa a terra con cavo verde-giallo;
  • fra il 1970 e il 1985, in condizioni critiche.

La copertura del bonus comprende i lavori tecnici e edili necessari a collegare i cavi elettrici dai singoli immobili ai contatori o pannelli in condivisione con altri utenti.

È possibile richiedere il nuovo bonus impianti elettrici 2020 presentando regolare domanda presso l’ufficio di competenza del proprio comune. Ai proprietari degli immobili, o amministratori degli stessi, è fatto l’obbligo di conservare tutta la documentazione relativa ai lavori eseguiti e alla richiesta di copertura finanziaria degli stessi, da presentare quando necessario ad ARERA per beneficiare dei rimborsi.

Bonus elettrici 2020: possibilità di aumentare la potenza degli impianti

Il bonus impianti elettrici offre, inoltre, la possibilità di aumentare la potenza del proprio impianto domestico, portandolo fino a 6kW.

Puoi richiedere l’aumento di potenza al gestore di energia al quale hai scelto di affidarti, che si occuperà di gestire tutte le pratiche necessarie in modo automatico.

Con Metamer puoi scegliere la potenza della tua fornitura in ogni momento, richiedendo l’aumento fino a 6kW quando lo desideri. Scegliendo Metamer per abitazioni indipendenti o condomini hai a disposizione un fornitore di energia del tuo territorio, con tanti servizi per gestire i tuoi consumi comodamente da casa, come:

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Ribasso bollette Luce Gennaio 2020: cosa devi sapere

ribasso bollette 2020

Buone notizie sul tema energia: il 2020 inizia con un ribasso del prezzo dell’energia (luce) e nessun rincaro su quello del gas, come invece è avvenuto in passato. Ma c’è di più: entro il 2021 il bonus sociale per le famiglie a basso reddito diventerà automatico. Vediamo tutto in dettaglio nell’articolo.


Il 2020 si apre con una buona notizia sul fronte energia e consumi. Ribassato il costo delle componenti in bolletta, con conseguente calo del prezzo della luce. Negli anni scorsi, specie in prossimità dell’inverno, si erano registrati piccoli ma immancabili aumenti che avevano, giustamente, fatto preoccupare gli utenti. Nell’ultimo comunicato diffuso da ARERA, l’Autorità per l’Energia stima un risparmio medio di 125 euro l’anno, calcolato sui consumi di una famiglia tipo.

La riduzione, spiega sempre ARERA, è dovuta al “buon andamento nella gestione dei conti di cassa”, che hanno determinato la possibilità di ridurre il prezzo dell’energia e mantenere immutato il prezzo del gas, a fronte di una minore richiesta a livello nazionale.

È però fondamentale sapere che questa condizione favorevole potrebbe cambiare presto con il prossimo aggiornamento prezzi previsto per il secondo semestre 2020, non necessariamente in positivo.

L’instabilità dei mercati internazionali, scanditi dalle recenti tensioni tra Iran e Stati Uniti e altri fattori, potrebbero riservare brutte sorprese con l’aumento del costo materia prima energia. Più sicuri, invece, gli utenti che hanno già aderito al mercato libero con un’offerta a prezzo fisso, il cui costo componente energia resta sempre invariato indipendentemente dalle oscillazioni del mercato.

Se non conosci la differenza tra i due regimi puoi trovare tutte le informazioni in questo articolo e, se non l’hai ancora fatto, scegliere un gestore di energia davvero conveniente seguendo questi pratici consigli.

Bollette 2020: calano gli oneri di sistema

Gli “oneri di sistema” rappresentano un costo fisso in bolletta imposto ad ogni gestore e aggiornato trimestralmente dall’Autorità per l’Energia. Il loro “peso” in bolletta costituisce circa il 20% dell’importo dell’importo finale. Va da sé che una riduzione di questa spesa sia un beneficio a vantaggio di tutti i fornitori e di conseguenza di tutti gli utenti, indipendentemente dal venditore scelto.

Come abbiamo visto, almeno per il primo trimestre 2020 (periodo tra i più “delicati” dell’anno) l’Autorità ha stabilito un ribasso degli oneri di sistema. Oneri di sistema, spese di trasporto e accise sono le tre voci di spesa imposte e trimestralmente aggiornate da ARERA che influiscono per il 50% circa dell’importo presente in bolletta. La restante parte è costituita dal costo della componente energia, che dipende dalla tariffa applicata del singolo gestore.

Per questo, se vuoi garantirti maggiore tranquillità puoi scegliere un’offerta sul libero mercato dal costo componente bloccato, in modo da essere sicuro che questa spesa resti sempre del medesimo importo sulla tua bolletta, indipendentemente dalle variazioni di mercato.

Metamer offre ai suoi utenti la possibilità di aderire a offerte luce e gas dal costo componente bloccato per uno o due anni, sempre alla migliore quotazione di mercato.

Il Bonus Sociale 2020 diventa automatico

Altra novità del 2020 sarà l’aggiornamento nei criteri di assegnazione del Bonus Sociale, che diverrà automatico per le famiglie a basso reddito. L’agevolazione, nota anche come Bonus Luce, garantisce uno sconto in bolletta calcolato sulla base dell’ISEE della famiglia che ne fa richiesta.

Quest’ultimo aspetto, entro il prossimo anno, sarà calcolato automaticamente incrociando le informazioni già in possesso della pubblica amministrazione e degli istituti di credito, che assegneranno il bonus a chi possiede i requisiti per ottenerlo senza l’obbligo di richiederlo.

Bollette 2020: più semplici da capire

Ultima, ma interessante novità del 2020 è quella dell’eliminazione degli scaglioni di accise attualmente presenti in bolletta. In questo modo, all’interno delle future bollette sarà presente un unico prezzo, per una lettura più agevole e comprensiva delle stesse.

Per approfondire, visita questo articolo su come leggere la bolletta e scegli un gestore di energia che ti offra una bolletta semplificata con invio tramite email o applicazione, per far fronte anche a ritardi postali o altri disservizi che potrebbero creare disagio.

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Bonus luce e gas 2019: requisiti, ISEE, modulo per fare domanda

Controllare una bolletta

bonus Luce e Gas sono agevolazioni per famiglie a basso reddito, che possono essere richiesti per beneficiare di una riduzione sugli importi in bolletta.

I nuovi bonus Luce e Gas 2019 spetteranno anche ai fruitori del nuovo reddito di cittadinanza. Vediamo allora insieme come e dove richiedere i bonus 2019 e quali requisiti occorrono per beneficiarne.

In molti si chiedono cos’è e come funziona il Bonus Luce e Gas per famiglie e dobbiamo ammettere che da sempre sull’argomento vige un po’ di confusione. Si tratta in sostanza di una compensazione di spesa sulla fornitura di luce e gas, introdotto dal Governo Italiano nel 2009 al fine di garantire un risparmio sulla spesa dell’energia a famiglie in difficoltà.

È possibile richiedere questo bonus recandosi presso il più vicino ufficio CAF o il proprio Comune di residenza, e compilando l’apposito modulo per domanda di bonus sociale.

La domanda verrà successivamente vagliata dal Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche (SGATE) in uso in ogni Comune, che permetterà di stabilire se il richiedente abbia diritto o meno al bonus.

Una volta riconosciuto l’iter di ammissione, i cittadini o le famiglie in possesso dei requisiti di ammissibilità riceveranno una lettera in cui sarà comunicato la data di inizio, scadenza, importo massimo del bonus e i termini per rinnovarlo.

Requisiti bonus luce e gas: reddito, ISEE e nuova DSU

Bonus Luce e Gas 2019 sono fruibili da famiglie con un limite di reddito annuale di 8.107,5 euro, che si estende fino a 20.000 euro annui per famiglie con tre figli fiscalmente a carico.

La misura del reddito di cittadinanza, in approvazione dall’attuale Governo, ha inoltre inciso sulla misura dei Bonus Luce e Gas 2019. I beneficiari del reddito che desiderino fare richiesta del Bonus dovranno rientrare nei limiti di un ISEE di 9.360 euro annui e un valore patrimoniale (inclusa prima casa) non superiore a 30.000 euro.

Scegliere il gestore di energia più conveniente

Al calcolo vanno ad aggiungersi 2.000 euro in più per componente del nucleo familiare e 1.000 euro a partire dal terzo figlio.

È d’obbligo ricordare che da quest’anno per presentare la domanda del Bonus Luce e Gas 2019 è necessaria allegare al modulo la propria DSU 2019 (Dichiarazione Sostitutiva Unica), completa di valore ISEE, che puoi richiedere presso ogni ufficio INPS.

Bonus luce e gas: contatori e nuclei familiari

Il bonus luce è destinato alle sole famiglie (quindi non è rivolto a imprese, che beneficiano di bonus specifici a loro riservati) che abbiano installato nella propria residenza un contatore elettrico fino a 3 kw di potenza (compresi i nuovi Open Meter) per nuclei familiari fino a 4 persone e 4,5 kw per famiglie più numerose.

Hanno invece diritto a bonus gas le famiglie con un contatore non superiore a G6. In caso di fruizione di energia da parte di impianto condominiale, quindi senza un contratto diretto con il fornitore, è comunque possibile ottenere il bonus gas, qualora si disponga dei necessari requisiti.

Il bonus gas, infine, è fruibile esclusivamente da utenti che utilizzino gas metano naturale distribuito dalla rete di gestori nazionali e non, quindi, GPL o gas in bombola.

Se sei cliente Metamer e desideri maggiori informazioni sulla possibilità di richiedere il Bonus Gas e Luce 2019 vieni a trovarci nella sede più vicina a te, o chiamaci al numero verde 800.12.84.84.

Bonus risparmio energetico 2018: sgravi fiscali per riqualificazione

Energia verde

Con l’approvazione della nuova Legge di Bilancio 2018, in vigore dal 1 Gennaio di quest’anno, sono state rese effettive le manovre che permettono sgravi fiscali per la riqualificazione energetica di immobili.

Il bonus risparmio energetico 2018 (parte dell’ecobonus 2018) prevede detrazioni fino al 65% per l’efficientamento energetico di villette e condomini. Molte le novità di quest’anno rispetto al passato, tutte mirate all’ammodernamento delle tecnologie, per un numero minore di emissioni e una riduzione dei consumi.

Il bonus energetico in questione fa parte di altri sgravi fiscali previsti per il 2018 dalla Legge di Bilancio, come quello che che defiscalizza la cura e il mantenimento del verde e quello mirato per famiglie a basso reddito o in difficoltà. Per le aziende invece è stato recentemente pubblicato un bando di finanziamento a fondo perduto per PMI abruzzesi, finalizzato sempre all’efficientamento energetico.

Vediamo quindi cosa prevede il nuovo bonus risparmio energetico 2018, e come fare per richiederlo.

Manutenzione Caldaia

Bonus risparmio energetico 2018: cos'è e quali sono le novità

Il bonus è spendibile fino al 31 Dicembre 2018, e prevede detrazioni fiscali fino al 65% per interventi di riqualificazione energetica. Sono considerate spese ammissibili:

  • interventi atti a migliorare almeno del 20% il fabbisogno annuo di energia primaria, secondo i principi espressi dalDecreto Ministeriale dell’11 marzo 2008;
  • coibentazioni di strutture che rispettano i requisiti del decreto di cui sopra;
  • sgravi fiscali per installazione di pannelli solari per produrre acqua calda;
  • sostituzione di boiler da bagno tradizionali con quelli a pompa di calore;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, con nuovi impianti dotati di caldaie a condensazione classe A;
  • acquisto e installazione di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;
  • acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi di domotica per il controllo a distanza di impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione.

Per gli impianti di climatizzazione, le spese sono considerate ammissibili per un tetto massimo di 30.000 euro per installazione di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

Sgravi fiscali per la riqualificazione
Le detrazioni previste dall’ecobonus 2018 prevedono sgravi fiscali in percentuale differente a seconda della diversa natura dell’intervento. Nello specifico, per esempio, per quanto concerne il bonus caldaia è possibile beneficiare di detrazioni fiscali del:
  • 65% per acquisto e installazione di una caldaia a condensazione di classe A, con annessa istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti
  • 50% per la semplice installazione di una caldaia di classe A
Non sono invece previsti, in questo caso, defiscalizzazioni per l’acquisto e l’installazione di altre tipologie di caldaie di classe inferiore.

Ecobonus 2018: non solo riconversione energetica

All’interno della manovra regolamentata dalla Legge di Stabilità sono inoltre state inserite nuove voci di spesa decurtabili dalla dichiarazione dei redditi, e cumulabili con i bonus risparmio energetico. È il caso dei Sismabonus 2018, ampliato quest’anno anche a condomini ubicati in zone sismiche 1, 2 e 3, che possono beneficiare di una detrazione unica, sia per interventi strutturali di adeguamento sismica, sia per riqualificazione energetica.

O il bonus elettrodomestici 2018, che al pari di quello del 2017 garantisce sgravi sull’acquisto di nuovi elettrodomestici di classe superiore.

Bonus risparmio energetico 2018: quali spese sono detraibili

Il bonus prevede detrazioni per:

  • 65% per ville e altre abitazioni private, per interventi effettuati entro il 31 dicembre 2018
  • 65% per condomini, per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e per quelli che interessano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, realizzati entro il 31 Dicembre 2018
  • 70% per condomini, per spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, che riguardano interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie
  • 75% per condomini, per spese effettuate dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, che interessano interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali atti a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva, e rispettino lelinee guida nazionali per la certificazione energetica previste nel 2015 dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Le spese detraibili da questi interventi comprendono:

  • riqualificazione energetica di edifici, per un limite di spesa massima di 100.000 euro;
  • coibentazione esterna degli edifici, per un limite di spesa massimo di 60.000 euro;
  • installazione di pannelli solari per abitazioni private, per un limite di spesa di 60.000 euro;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, per un limite di spesa di 30.000 euro;
  • installazione di schermature solari, per un limite di spesa di 60.000 euro;
  • acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse combustibili, per un limite di spesa di 30.000 euro;
  • acquisto e installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti, senza alcun limite di spesa.

Interventi in grado di migliorare le prestazioni energetiche, e il valore, dell’immobile interessato, e che permettono una migliore qualità della vita degli inquilini, e un maggiore rispetto per l’ambiente.

Bonus gas e luce 2018: chi ne ha diritto e come richiederlo

Bimba con disegno

Con il 2017 alle spalle e il 2018 appena iniziato stiamo tutti tirando un po’ le somme e preparandoci a vivere un nuovo anno pieno di energia!

Le recenti disposizioni emesse dall’Autorità per l’Energia in merito all’incremento prezzi su gas e luce (del +5% il primo e del +5,3% il secondo, per un totale annuo di circa 50 euro in più) hanno, giustamente, messo in apprensione tutti noi. Allo stesso tempo però è bene sapere che la stessa Autorità per l’Energia ha reso disponibili dal 1 Gennaio i cosiddetti Bonus Gas e Luce 2018.

Un sostegno disponibile per 4 milioni di famiglie italiane a basso reddito, che mira a fornire un aiuto concreto deprezzando del 15% i costi in bolletta.

Se, specie nelle ultime settimane, è stato molto il clamore mediatico relativo a tutti i rincari di questo nuovo anno (non solo su gas e luce, ma anche autostrade e RC auto) poco è stato ancora detto in merito a questi utilissimi bonus, che andiamo quindi ad illustrare.

Bonus gas e luce 2018: cosa sono e chi ne ha diritto

Sono bonus stanziati per famiglie numerose, a basso reddito o per individui soggetti a comprovato disagio fisico. Il bonus è previsto per famiglie con ISEE non superiore a 8.107,5 euro, o 20.000 euro per famiglie con più di 3 figli a carico.

Costo del Gas

Le richieste vengono gestite attraverso il sistema informatico sGate, che verifica se i candidati abbiano o meno diritto all’acquisizione del bonus.

Il beneficio consiste in una riduzione in bolletta sul prezzo di gas e luce, ma solo per quanto concerne le energie distribuite dalla rete nazionale, e non quindi su GPL o gas in bombola.

Una volta approvata, l’agevolazione ha una durata di 12 mesi, e inizia a decorrere dal secondo giorno del mese successivo a quello della stipula. Un mese prima della scadenza annuale, il cittadino che ritene di possedere ancora i requisiti per beneficiare del bonus può chiederne il rinnovo presso gli uffici di competenza che vedremo a breve.

L’applicazione del bonus avviene dalla prima fattura utile, successiva a quella di approvazione dell’agevolazione da parte della società o ente distributore di energia. Gli aventi diritto troveranno quindi in bolletta la specifica dicitura: “La sua fornitura è ammessa alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale (cosiddetto bonus sociale gas) ai sensi del decreto-legge n. 185/08. La richiesta di rinnovo deve essere effettuata entro mese/anno”.

Il bonus gas nello specifico può essere richiesto anche da chi usufruisce di sistemi di riscaldamento centralizzato, specificando questo aspetto in fase di domanda. Se nel corso dell’annualità del bonus si passerà invece da un sistema autonomo ad uno centralizzato sarà necessario riformulare nuovamente la domanda.

Barattolo con spiccioli e piantina

Bonus energia 2018: quanto si risparmia?

Premesso che il bonus luce e gas sono tra loro cumulabili, il risparmio effettivo dato dalle due agevolazioni è pari al 15% dell’importo energetico totale annuo, al netto delle imposte. Il calcolo dell’importo è possibile attraverso l’apposito sportello online del sito dell’AREA (Autorità di Regolamentazione Energie Reti e Ambienti).

Il valore del risparmio si differenzia in base alle diverse tipologie di beneficiari:

  • per utilizzo del gas (cottura cibi e riscaldamento acqua calda, solo riscaldamento, oppure, cottura cibi, acqua calda e riscaldamento insieme);
  • per numero di persone residenti nella stessa abitazione;
  • per zona climatica di residenza.

Quest’ultimo aspetto, in particolare, tiene conto delle temperature alle quali sono soggetti cittadini residenti in luoghi con caratteristiche ambientali differenti.

Le zone climatiche sono divise per Comuni in fasce che vanno dalla “A” alla “F”, consultabili sul sito www.bonusenergia.anci.it e al numero verde 800.166.654.

Riduzione luce e gas in bolletta: dove richiederle

Le richieste possono essere presentate presso il proprio Comune di residenza o gli uffici del CAF. Per farlo è necessario compilare la relativa modulistica e ricordarsi di portare con sé:

  • documento di identità valido;
  • eventuale delega (se la domanda è presentata da un delegato e non dall’intestatario della fornitura);
  • attestazione ISEE in corso di validità;
  • allegato CF con i componenti del nucleo ISEE;
  • allegato FN per riconoscimento in caso di “Famiglia numerosa”, se l’ISEE è superiore a 8.107,5 euro ma inferiore 20.000.

È inoltre necessario avere con sé i dati dell’intestatario del contratto di fornitura energetica (qualora il richiedente si presentasse con delega), la potenza della fornitura e il codice POD identificativo della propria utenza. Quest’ultimo è facilmente reperibile in una comune bolletta, costituito da una sequenza di lettere e numeri che inizia con “IT”.

È bene inoltre sapere che è possibile sporgere reclamo in caso di mancato riconoscimento dei diritto al bonus gas o luce presso le sede dello Sportello del Consumatore. Qui tutti i riferimenti utili.

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