Aumenti luce e gas, cosa c’è di vero?

prezzo luce e gas ora

Anche in questo 2024 non si parla d’altro: ma cosa c’è di vero? Ha senso cambiare gestore oppure no?


Il prezzo di luce e gas negli ultimi tre anni ha registrato sensibili incrementi a causa principalmente di due fattori: la passata pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina. Tutti i fornitori di energia, indipendentemente dalle offerte proposte, hanno risentito di questi incrementi che, di fatto, nei mesi di picco hanno innegabilmente gravato sui consumi di famiglie e imprese in modo notevole. 

Quando si parla di rincari su offerte luce e gas, tuttavia, si tende molto spesso a generalizzare, cadendo facilmente in false informazioni, anche a causa della complessità dell’argomento. Proviamo allora a fare chiarezza, analizzando nello specifico le voci di spesa che compongono il prezzo di luce e gas, come e ogni quanto vengono calcolati gli aggiornamenti di prezzo e altre informazioni utili per comprendere meglio questo argomento.  

Quali voci di spesa compongono le bollette di luce e gas

Le singole voci di spesa che compongono il prezzo finale della bolletta sono perlopiù imposte (cioè tasse) applicate da Arera e Agenzia delle Entrate per: 

  • copertura delle spese materia prima energia, oneri di sistema, trasporto e gestione, imposte e iva;
  • importo relativo al pagamento del canone RAI, addebitato dal 2016 in bolletta dal governo Renzi (su forniture luce residenti);
  • quota minima relativa alla marginalità del fornitore di energia. 

Per approfondimenti sul dettaglio delle voci in bolletta è possibile consultare il sito ufficiale Arera a questo indirizzo

Chi decide il prezzo di luce e gas?

Come detto, il prezzo di mercato di luce e gas è aggiornato in base agli andamenti stagionali dello stesso. Quando si parla di rincari in bolletta è bene ricordare che, allo stesso modo, vengono stagionalmente a verificarsi anche ribassi. 

Dai mesi di ottobre e dicembre 2023, per esempio, il prezzo del gas naturale ha registrato deprezzamenti rispettivamente del 14% e 29% circa, rispetto all’anno precedente. Ribassi che, in questo momento, continuano a verificarsi, decretando un momento particolarmente favorevole per il mercato energetico.

Conviene di più un’offerta luce e gas fissa o variabile? Ecco come capirlo

Dall’inizio di quest’anno si è parlato molto di offerte luce e gas, anche a causa della conferma allo stop ufficiale al regime di maggior tutela, che nel 2024 interesserà 6 milioni di italiani

Questo ha determinato molta incertezza e un po’ di confusione per famiglie e imprese, in merito alle migliori tariffe luce e gas da scegliere per i propri consumi. Confusione dovuta, molto spesso, anche a notizie più o meno contraddittorie sull’argomento di cui si parla praticamente ovunque.

E sono in molti a chiedersi se, al di là di tutto, in questo momento è più conveniente un’offerta a tasso fisso o variabile. La risposta è: dipende. In un momento molto delicato per il settore energetico, oggi più che mai è fondamentale valutare in modo concreto l’offerta migliore basata sui propri consumi e non sul prezzo. Questo, e solo questo, è realmente il modo più sicuro per individuare l’offerta luce e gas più in linea con le proprie esigenze domestiche o professionali.

Aumenti luce e gas: cosa succederà nei prossimi mesi (e come tutelarsi)?

Sebbene sia impossibile affermare con sicurezza quale sarà l’andamento dei mercati nei prossimi mesi (e diffida sempre da chi dice il contrario), ciò che è certo è che torneranno a verificarsi picchi stagionali e ribassi.

In questo senso, un’offerta a prezzo fisso o variabile fa la differenza sul lungo periodo e, come detto, sulla base di quelle che sono le proprie esigenze di consumo. Una reale convenienza, quindi, è determinata solo da quanto espresso in precedenza: valutazione della migliore opzione sulla base dei propri consumi reali. 

Cos’è il mercato libero per luce e gas e cosa succederà con la fine del tutelato?

come scegliere mercato libero

In questi giorni si parla della fine del cosiddetto mercato tutelato. Cosa succederà e qual è lo scenario futuro.


Il mercato del gas e dell’energia elettrica sta attraversando in questi giorni una significativa trasformazione in Italia. L’attuazione della riforma che sancirà ufficialmente la fine del mercato tutelato è ormai alle porte, ed entrerà in vigore a gennaio 2024

La stessa autorità per l’energia, in questi mesi, ha diffuso le linee guida per informare i cittadini interessati dal passaggio in merito a condizioni, normative e diritti relativi a questa storica svolta del settore energetico. 

Perché il mercato tutelato sta finendo

Nonostante oggi sembri una notizia dell’ultim’ora, la fine del regime di tutela era in programma da molti anni, ma è stata puntualmente prorogata. Governo e Arera, sembravano aver trovato un accordo definitivo per lo stop nel 2020 ma, a causa della pandemia poi intercorsa, la proposta fu prorogata ulteriormente nei successivi tre anni. 

Un’ulteriore proroga all’emendamento è stata avanzata anche nel giugno di quest’anno, ma rifiutata verso la fine di settembre, confermando in modo ufficiale la fine del mercato di tutela per il gennaio del 2024. 

Le ragioni di questa scelta risiedono in una maggiore dinamicità del mercato libero, in termini di competitività e innovazione rispetto a quello tutelato e in tutta una serie di altri fattori che vedremo in dettaglio più avanti. Stesse ragioni che, nel 1999, portarono alla prima liberalizzazione del mercato energetico, così come lo conosciamo oggi. 

Chi è interessato dalla fine del mercato tutelato?

Ad oggi, secondo IlSole24Ore, sarebbero circa 6 milioni le famiglie italiane direttamente interessate dal decreto di stop al mercato di tutela. Un numero che può sembrare grande, ma appare tutto sommato contenuto se si pensa che, secondo l’Istat, sono oggi circa 25 milioni e 700 mila i nuclei familiari attualmente presenti in Italia, 20 milioni dei quali verosimilmente già nel mercato libero dell’energia. 

Di questi ultimi fanno parte anche tutti quei cittadini che resteranno in regime di tutela per un periodo di transizione ancora non definito, in quanto considerate categorie fragili e quindi inserite automaticamente nel cosiddetto “servizio di vulnerabilità”: tariffe a prezzo variabile su base mensile, determinato sulla base della media mensile dei valori consuntivi del prezzo sul mercato all’ingrosso. Tariffe che comprenderanno comunque i costi di trasporto, commercializzazione e di oneri generali di sistema, insieme alle imposte previste per legge. 

Ad ogni modo, anche per gli appartenenti alle liste di vulnerabilità sarà possibile richiedere in ogni momento l’attivazione di contratti con fornitori del mercato libero.

Cosa succede se gli interessati non effettuano il passaggio al mercato libero dal regime di tutela?

Il consumatore in regime di tutela che non ha diritto al servizio di vulnerabilità e non sceglie un fornitore del mercato libero entro i termini stabiliti dall’Autorità per l’Energia ha dinanzi a sé due strade:

Per il gas

Il termine ultimo stabilito per passare al mercato libero con la fornitura gas è il 10 gennaio 2024. Se oltre quella data non viene richiesto il passaggio, la fornitura di gas non viene assolutamente interrotta e resterà con il fornitore già in servizio, in regime Placet: un’offerta standard a prezzo variabile, con condizioni contrattuali identiche per ogni fornitore stabilite dall’Autorità per l’Energia, con costo di commercializzazione discrezionale applicato dal fornitore e materia prima variabile stabilita dall’autorità. 

Per la luce

La scadenza del regime di tutela per la luce, invece, ha come data il 1° luglio 2024. Per chi non avrà aderito ad un’offerta del mercato libero oltre quella data sarà attuato un piano transitorio che, fino al 2027, prevede l’assegnazione da parte di ARERA di un nuovo fornitore in base ad aste nazionali.

Gli utenti riceveranno quindi una lettera dal fornitore per essere informati su prezzo e condizioni contrattuali dell’offerta, scegliendo se aderire o se passare ad un nuovo fornitore.

Perché il mercato libero conviene più di quello tutelato

Rispetto al regime di tutela, il mercato libero è caratterizzato dalla presenza di un numero maggiore di offerte a condizioni e tariffe più dinamiche e competitive. Gli stessi fornitori, infatti, hanno lavorato duramente in questi anni per intercettare in modo sempre più preciso le esigenze dei consumatori, mettendo a punto offerte studiate sui reali consumi di famiglie e imprese. 

Differenze tra mercato libero e tutelato

Ma quali sono differenze e reali vantaggi tra mercato libero e tutelato? Proviamo a spiegarlo in maniera semplice illustrando entrambi i regimi in modo chiaro e veloce.

Che cos’è il mercato tutelato

Nel mercato a maggior tutela, le condizioni di vendita e distribuzione energetica sono stabilite dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente. Il cliente non sceglie quindi un fornitore a cui affidarsi, ma paga il prezzo stabilito e aggiornato trimestralmente per la luce e mensilmente per il gas dall’Autorità in base alle variazioni del costo di gas e petrolio sui mercati internazionali.

Che cos’è il mercato libero

Nel mercato libero invece il consumatore sceglie liberamente il proprio fornitore in base alle offerte energetiche e ai servizi aggiuntivi che preferisce, in un sistema di maggiore concorrenzialità. 

Conviene più il mercato libero o tutelato?

Fermo restando che il mercato tutelato sta per volgere al termine, il libero mercato resta a prescindere il più vantaggioso sotto molti punti di vista: 

1. Prezzi luce e gas competitivi 

Uno dei principali vantaggi del libero mercato energetico è la possibilità di ottenere prezzi competitivi. La concorrenza tra gli operatori energetici spinge i prezzi verso il basso, offrendo ai consumatori la possibilità di scegliere tra diverse offerte e trovare il miglior prezzo luce e gas in base al proprio fabbisogno energetico e abitudini di consumo. Ciò incoraggia l’efficienza dei costi, proteggendo i consumatori dalla monopolizzazione dei prezzi.

2. Innovazione e sviluppo tecnologico

Il libero mercato energetico favorisce l’innovazione e lo sviluppo tecnologico nel settore. Gli operatori energetici sono costantemente impegnati nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie per ottimizzare i processi di produzione, gestione dei consumi e distribuzione dell’energia. Ciò ha portato negli ultimi anni ad un sempre maggiore utilizzo di fonti rinnovabili, con conseguente riduzione dell’impatto ambientale complessivo del settore energetico.

3. Efficienza energetica

A differenza del mercato tutelato, nel libero mercato energetico gli operatori sono spinti a migliorare l’efficienza dei loro processi di produzione e distribuzione. La competizione tra di loro li costringe a cercare costantemente modi per ridurre i costi e ottimizzare le risorse. Ciò si traduce concretamente soprattutto nella proposta di offerte mirate all’efficientamento dei consumi domestici e professionali, attraverso l’adozione di nuove tecnologie e dispositivi, come caldaie e condizionatori di ultima generazione, valvole termostatiche, termostati, pannelli fotovoltaici o wallbox, che il cliente finale può installare con l’ausilio stesso del fornitore, beneficiando spesso di incentivi, bonus e detrazioni fiscali, come nel caso del bonus caldaia e condizionatore, bonus fotovoltaico e simili. Un aspetto che contribuisce sensibilmente a migliorare l’efficienza energetica del territorio, attraverso il supporto del fornitore stesso al cliente nel disbrigo di pratiche necessarie all’installazione, alla richiesta delle detrazioni fiscali e, più in generale, alle verifiche e risoluzioni di comuni problemi che, in caso contrario, il privato dovrebbe risolvere autonomamente e senza assistenza.

4. Flessibilità e scelta

Un altro vantaggio del libero mercato energetico è la flessibilità e la scelta offerte ai consumatori. Questo sistema consente ai cittadini di selezionare il fornitore energetico che meglio corrisponde alle loro esigenze, sia in termini di prezzo che di fonti di energia preferite. Questa libertà di scelta incentiva gli operatori energetici a essere più attenti alle richieste dei consumatori e a soddisfare le loro esigenze in modo personalizzato.

Come scegliere un’offerta del mercato libero?

In questi giorni si fa un gran parlare di fornitori del mercato libero più economici o offerte gas e luce a prezzo più basso, ma la verità resta sempre quella che continueremo a rimarcare sempre: il fornitore più conveniente è quello che scegli in base ai TUOI consumi!

L’offerta luce e gas più “economica”, quando lo è davvero, può esserlo per un tipo di cliente e non per un altro. Per questo, quello che consigliamo è sempre richiedere un preventivo di spesa basato sui propri consumi REALI.

Questo, con Metamer, è possibile tenendo a portata di mano una qualsiasi bolletta e uno dei nostri consulenti per valutare senza impegno l’offerta Metamer Luce e Gas più vantaggiosa per te!

tariffa luce

Cos’è la voltura della luce e perché potrebbe essere vantaggiosa

richiesta voltura contatore

Scopri i costi e potenziali risparmi per la voltura luce e segui le istruzioni per effettuare correttamente la procedura.


La voltura luce è un’operazione molto comune che consente di modificare l’intestazione di un contratto di fornitura dell’energia elettrica. Questa procedura, che riguarda il nuovo intestatario di un contratto, può essere necessaria in varie situazioni, come ad esempio in caso di cambio di residenza o di cambio della titolarità dell’utenza della fornitura elettrica. In questo articolo capiamo in dettaglio cos’è la voltura luce, come funziona e quali sono le differenze tra voltura e subentro contatore.

Cos’è la voltura luce?

La voltura luce è l’operazione tramite cui si trasferisce la titolarità di un contratto di fornitura dell’energia elettrica. È un processo indispensabile per garantire la continuità del servizio energetico in caso di cambio di residenza o di cambio di intestazione dell’utenza, ad esempio in caso di vendita o affitto di un immobile, qualora si decida di mantenere invariata la fornitura di energia elettrica. La voltura luce è regolata dalle normative nazionali e viene gestita dal fornitore di energia elettrica.

Come funziona la voltura luce?

La voltura luce è un’operazione che può essere richiesta in modo semplice dal nuovo intestatario del contratto, direttamente al fornitore di energia. Ecco cosa serve per richiedere una voltura luce:

1. Raccolta dei documenti necessari: Il primo passo per effettuare la voltura luce è raccogliere i documenti necessari, come ad esempio un valido documento di identità, il codice fiscale e il codice POD associato all’utenza (reperibile in bolletta).

2. Comunicazione al fornitore: Il nuovo intestatario del contratto deve comunicare al fornitore di energia elettrica la volontà di effettuare la voltura luce a suo nome. Questa comunicazione può avvenire a sportello o da remoto, tramite telefono, e-mail o anche utilizzando i servizi online offerti dal distributore.

3. Firma del nuovo contratto: Il nuovo intestatario dovrà firmare un nuovo contratto di fornitura di energia elettrica con il fornitore scelto. Durante questa fase, sarà necessario comunicare al fornitore i dati relativi alla voltura luce.

4. Controllo della fattura: È importante verificare che la voltura luce sia stata effettuata correttamente controllando la prima fattura emessa a nome del nuovo intestatario. In caso di inesattezze o discrepanze, è consigliabile contattare il fornitore per risolvere eventuali problemi.

Migliori tariffe Luce e Gas

Differenza tra voltura e subentro

Si parla di voltura luce o gas quando viene richiesto solo il cambio di intestazione del contratto di fornitura, mantenendo la continuità del servizio erogato. La fornitura, infatti, non subisce stop durante il periodo di transizione tra un intestatario e l’altro.

Con il subentro, invece, si richiede la riattivazione di un contatore staccato, cioè non operativo, che viene in questo modo riattivato a nome di un nuovo intestatario.

Quanto tempo occorre per la voltura luce?

La procedura di voltura luce può richiedere un certo periodo di tempo per essere completata, che dipende da fornitore a fornitore. È quindi è consigliabile avviare il processo in anticipo rispetto alla data effettiva del cambio di residenza o del cambio di intestazione dell’utenza.

Anche il costo della voltura è variabile e verrà addebitato dal fornitore nella prima bolletta a nome del nuovo intestatario del contratto di fornitura.

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Voltura gas: costi, risparmi possibili e come fare

quanto costa voltura gas

In caso di cambio residenza, o per altri motivi, è necessario richiedere la voltura delle forniture gas e luce. In questa guida trovi in breve tutto quello che devi sapere per richiedere una voltura gas, compresi costi e vantaggi per risparmiare.


La voltura gas è il processo attraverso il quale viene cambiata l’intestazione di una fornitura gas, trasferendola da un utente ad un altro. Può essere necessaria per vari motivi, come un cambio di residenza o di intestazione del contratto.

Prima di analizzare costi e i vantaggi della voltura gas, è importante capire come si effettua questa operazione. Di solito, la voltura gas viene fatta contattando il proprio fornitore di gas e richiedendo il trasferimento della fornitura da un utente all’altro. Sarà necessario fornire alcune informazioni, come i dati personali del vecchio e del nuovo intestatario, il codice di POD (Punto di prelievo) e il codice fiscale.

Costo voltura gas: calcolo e spesa

Per quanto riguarda i costi della voltura, possono variare a seconda del distributore locale e dei contratti specifici. Potrebbe esserci un’ulteriore commissione per la voltura gas applicata dal tuo fornitore, che generalmente viene addebitata sulle bollette dell’utente. È importante verificare attentamente i costi applicati dal proprio fornitore di gas prima di procedere con la voltura, in modo da evitare sorprese spiacevoli.

Ad ogni modo, il costo medio di una voltura gas si aggira solitamente tra i 50€ e i 70€ iva esclusa e viene direttamente applicato sulla prima bolletta successiva al cambio di intestazione.

Vantaggi voltura gas: quando è necessaria

Passando ai vantaggi della voltura gas, ci sono diversi aspetti da considerare. Innanzitutto, la voltura gas permette di trasferire la fornitura senza interruzioni del servizio. Ciò significa che l’utente non dovrà preoccuparsi di rimanere senza gas durante la transizione.

Differenze voltura, subentro e allaccio contatore

Ecco le differenze tra allaccio, subentro e voltura delle forniture. Queste operazioni possono essere richieste sia per la voltura luce che gas:

Allaccio contatore

In questo caso, si intende la realizzazione dell’allaccio alla rete di distribuzione locale e la posa fisica del contatore all’interno di un immobile non ancora servito dall’utenza. Viene richiesto in caso di abitazioni di nuova costruzione, o anche per immobili in zone fino a poco tempo prima non raggiunte dal servizio di fornitura gas, per esempio. In quest’ultimo caso possiamo parlare anche di “prima fornitura“.

Subentro (o riattivazione) contatore

È definito “subentro” la riattivazione di un contatore “staccato”, cioè inattivo, che un nuovo intestatario provvede a riattivare a suo nome. In entrambi i casi, sia per la voltura che per il subentro, è importante (anche se non fondamentale) che il nuovo intestatario sia a conoscenza dei dati anagrafici del precedente intestatario dell’utenza, da comunicare al nuovo fornitore o che almeno comunichi al fornitore il codice pdr associato al contatore e che di solito è leggibile sul contatore stesso, con apposita targhetta ivi apposta.

Voltura contatore

Infine, la voltura è l’operazione che interessa un’utenza già attiva con altro utente.

Per maggiori informazioni sulle differenze tra allaccio, subentro e voltura, leggi questo articolo

Chi paga la voltura in una casa in affitto?

Quando si affitta un immmobile, casa o ufficio che sia, è necessario volturare sempre le forniture a nome dell’intestatario del contratto. In questo caso, se la fornitura è ancora attiva a nome del proprietario dell’immobile, o del precedente inquilino, sarà necessario richiedere una voltura a nome dell’affittuario.

I costi di voltura, come quelli di subentro, qualora il contatore non fosse più attivo, spettano sempre all’affittuario dell’immobile.

Tempi di voltura del gas

In generale, la voltura gas è un processo relativamente semplice e veloce, ma è necessario rispettare alcune regole per evitare possibili complicazioni. Ad esempio, è importante fornire tutte le informazioni richieste in modo accurato e completo per evitare ritardi nella voltura. Inoltre, è consigliabile informare sia il vecchio che il nuovo intestatario della fornitura sulla procedura di voltura, per evitare fraintendimenti o problemi successivi.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è il tempo necessario per completare la voltura. Questo può variare a seconda dei fornitori e del processo interno delle aziende coinvolte. In genere, si consiglia di avviare il processo di voltura gas con anticipo rispetto alla data di trasferimento per evitare complicazioni dell’ultimo minuto. In generale, servono pochi giorni affinché la voltura sia perfezionata.

In conclusione, la voltura gas può essere un’opzione conveniente per chi desidera trasferire la fornitura da un utente all’altro. Pur presentando alcuni costi, offre numerosi vantaggi, come la continuità del servizio.

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Desideriamo che i nostri clienti siano davvero liberi di sceglierci, se l’offerta da noi proposta risulti davvero compatibile con i consumi del cliente. Per questo, non effettuiamo vendita di contratti luce e gas tramite call center o telemarketing, ma offriamo la possibilità di richiedere una consulenza sui propri consumi, per valutarla in modo chiaro e onesto.

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Taglio dei prezzi del gas: conviene il variabile?

offerta gas prezzo variabile

Scopri tutto sui prezzi del gas per il 2023. Leggi la nostra guida e impara a capire qual è il contratto più conveniente.


L’ultimo aggiornamento ARERA sui prezzi del gas nel 2023 vede le tariffe a prezzo variabile a zero spread del gas per il libero mercato energetico posizionarsi con costi in linea con quelli del mercato tutelato.

Ma cosa significa esattamente prezzo fisso o variabile del gas, e come viene definito? Che cos’è lo spread applicato sui prezzi di luce e gas? E perché, oggi, le offerte a prezzo variabile del gas convengono di più di quelle a prezzo fisso

Vediamo tutto in dettaglio.

Che cos’è il prezzo del gas e come si compone

Il prezzo del gas è il valore assegnato alla materia prima dai mercati internazionali. Questo viene chiaramente indicato in bolletta, insieme a tutte le altre voci di spesa che compongono il prezzo finale della fornitura (trasporto, gestione, qvd, etc.).

Nel mercato libero, al prezzo finale del gas può essere aggiunto il cosiddetto “spread” ovvero, in estrema sintesi, una sorta di “differenza” che i fornitori scelgono di applicare per bilanciare costi e ricavi. Quest’ultimo dettaglio è molto importante, in quanto proprio lo spread applicato dal gestore sul prezzo di luce e gas, insieme alla Quota di Vendita al Dettaglio (QVD) per il gas e al Prezzo Commercializzazione Vendita (PCV) per la luce, contribuiscono a fare la differenza in termini di prezzo finale della fornitura. 

Infatti, come talvolta accade, il prezzo del gas dichiarato in un’offerta che potrebbe apparire molto conveniente è, in realtà, solo quello della materia prima. Ma se il gestore applica spread o costi di commercializzazione particolarmente elevati, fissi o variabili a loro volta, la tariffa finale lieviterà sensibilmente, rispetto a quanto si potrebbe pensare di pagare. Per questo, spesso, si legge o sente dire:

“Avevo sottoscritto questa offerta pensando di pagare poco, e invece!”

Come funziona la tariffa a prezzo variabile del gas

Le offerte luce e gas prevedono la possibilità di mantenere il prezzo della materia prima fisso o variabile. Nel primo caso, significa che il costo della materia prima resterà bloccato in bolletta alla quotazione di mercato sottoscritta in fase di registrazione del contratto.

Nel mercato tutelato variabile, il costo della materia prima del gas naturale cambia mensilmente in base all’aggiornamento dei prezzi stabiliti dall’Autorità dell’Energia, mentre quello dell’energia elettrica viene aggiornato ogni tre mesi. Nel mercato libero, invece, il gestore può scegliere di aggiornare entrambi i prezzi mensilmente.  

Vantaggi e svantaggi del prezzo variabile del gas

Si potrebbe pensare che una tariffa a prezzo fisso sia più conveniente, perché al sicuro da potenziali rincari della materia prima gas o luce sul mercato. Questo, in realtà, è vero solo in parte in quanto, se un’offerta a prezzo fisso può tutelare il cliente quando i prezzi si alzano (qualora il prezzo fissato da contratto sia effettivamente più basso), resterà invariata (e quindi più alta) quando questi torneranno ad abbassarsi. 

In questo momento, così come evidenziato dai dati ARERA di febbraio, il costo del gas è sceso del 13% e ciò ha reso le tariffe a prezzo variabile più convenienti alla media di quelle a prezzo fisso e del regime di tutela. 

Per questo, quando si sceglie un’offerta luce e gas, non si dovrebbe mai basarsi esclusivamente sul prezzo della materia prima, ma riflettere su tutto ciò che lo compone e sui servizi aggiuntivi che ogni fornitore sceglie di offrire e, soprattutto, sulle proprie necessità di consumo.   

Ultimo, anche se più complicato, fattore da valutare è sicuramente la scelta di fornitori in grado di presidiare la filiera energetica, interpretando allo stesso tempo le dinamiche e intervenendo quando e come necessario. 

Questo perché, in fase di attivazione o altre richieste di intervento, un fornitore di energia più “integrato” rispetto ad altri competitor sarà in grado di intercedere in tempi più rapidi e, in caso di periodi delicati come quello dei rincari sul prezzo delle materie prime, potrà offrire consulenze ai propri clienti in grado di minimizzare i rischi.

Nell’ultimo anno, per esempio, Metamer ha proposto ai propri clienti con contratti per la fornitura gas e luce a prezzo fisso in scadenza, di rinnovare in regime variabile, certi che i mercati si sarebbero calmierati. Una scelta rivelatasi corretta, grazie alla quale è stato possibile mettere al sicuro le bollette di centinaia di famiglie che, se mantenute le tariffe a prezzo fisso, avrebbero continuato a pagare bollette più salate nonostante i ribassi.  

Quando conviene scegliere una tariffa a prezzo variabile del gas

Non esiste un vero e proprio “momento” in cui aderire ad un’offerta a prezzo variabile del gas risulta più o meno conveniente. La reale convenienza di questa scelta avviene nel lungo periodo, ovvero con un bilancio tra rincari e diminuzione dei prezzi, in grado di stabilizzare il costo durante l’anno. 

In linea di massima, la convenienza di un’offerta luce o gas a prezzo variabile del mercato libero è tale anche in funzione dello spread associato al prezzo della materia prima.

Tariffa a prezzo fisso o variabile luce e gas: come scegliere

Per quanto un’offerta luce e gas, sia essa a prezzo fisso o variabile, possa apparire vantaggiosa, la cosa migliore da fare è sempre richiedere una consulenza al gestore. Solo in questo modo è davvero possibile capire in modo più approfondito condizioni di contratto e il costo finito della fornitura, al netto di tutte le voci di spesa. Ma anche la compatibilità dell’offerta rispetto alle proprie reali esigenze di consumo, per individuare con certezza la migliore tariffa luce e gas sulla base dei propri consumi, scongiurando il più possibile eventuali brutte sorprese in bolletta.

Prezzo Netto Zero Luce e Gas di Metamer: l’offerta a prezzo fisso e 0 spread!

Prezzo Netto Zero Luce e Gas è l’offerta per consumi domestici con costo della materia prima variabile e 0€ di spread fino a 500 smc di gas. Con Prezzo Netto Zero puoi scegliere tra la fatturazione mensile o bimestrale, se ricevere la bolletta via mail e una comoda gestione da remoto delle tue utenze, grazie alla pratica app per smartphone, sportello online e un servizio clienti disponibile tramite numero verde e WhatsApp!

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Fornitura di gas e luce: come cambiare gestore

tempo e costi cambio fornitore

Cambiare fornitore di luce e gas: ecco tutto quello che devi sapere per non sbagliare.


Cambiare fornitore di luce e gas è un’operazione tutto sommato semplice. Ciò che davvero è importante è selezionare la nuova offerta luce e gas in base ai propri consumi e dei servizi offerti dal gestore, cioè non solo sulla base del prezzo. 

In passato abbiamo spiegato perché basarsi esclusivamente sul costo al kWh per la luce o al metro cubo per il gas non sempre si rivela una buona idea. Questo perché, se si analizza in dettaglio, spesso si scopre che un prezzo basso di luce e gas può riferirsi esclusivamente al prezzo della materia prima e non comprendere, per esempio, altre spese come il trasporto, la gestione e, più in generale, tutte le voci di spesa che compongono la bolletta, o prevedere altri servizi, come attivazione o assistenza, a pagamento.

Se stai pensando di cambiare gestore di luce e gas, quindi, leggi questo articolo per fare mente locale su tutto quello che dovresti sapere prima di effettuare il passaggio. 

Dati personale e costi per cambiare fornitore luce e gas 

Il cambio di fornitura è un’operazione gestita al 100% dal nuovo gestore al quale scegli di affidarti. Basterà trasmettere al nuovo fornitore:

  • Carta di identità;
  • Codice fiscale;
  • Copia dell’ultima bolletta.

Il passaggio ad nuovo fornitore luce e gas è gratuito ma, solitamente, prevede il versamento di un deposito cauzionale restituito in fase di recessione del contratto. In nessun caso, il gestore è autorizzato a richiedere un anticipo sui futuri consumi luce e gas. In linea di massima, e in modo molto approssimativo.

Cosa succede quando cambio fornitore luce e gas 

Cambiare gestore di energia non prevede alcuna interruzione di fornitura: il servizio, infatti, è garantito anche in fase di passaggio da un fornitore all’altro, senza sospensione. Il nuovo fornitore, una volta acquisiti i dati necessari per il passaggio, provvederà ad inviare al vecchio gestore la comunicazione di disdetta e le altre informazioni richieste. 

Non è quindi necessario comunicare il recesso del contratto al vecchio fornitore di energia, salvo in caso di interruzione totale della fornitura, senza cioè passaggio ad un nuovo gestore. 

Quanto tempo ci vuole ad attivare un nuovo gestore

Solitamente, il cambio di fornitore  avviene in un intervallo massimo di 30 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto

Cosa valutare prima di cambiare fornitore luce e gas

Prima di passare ad un nuovo gestore di gas e luce è bene fare mente locale su tutte le voci che compongono la vecchia e nuova offerta di fornitura, non solo sul pezzo. 

Tra queste: 

  • il costo finale della fornitura, comprensivo cioè di oneri di gestione, trasporto, materia prima e altre eventuali voci di spesa;
  • i servizi di assistenza e i tempi medi di risposta in caso di richieste informazioni;
  • la possibilità di gestire da remoto le proprie forniture, con app cellulare, sportello online o servizio clienti veloce via Whatsapp.

Servizi sui quali www.metamer.it ha scelto di investire per offrire ai propri clienti un servizio di fornitura chiaro e di qualità, con tempi di risposta medi di 6 giorni per la gestione reclami, contro i 30 standard stabiliti da ARERA, e 3 giorni per richiesta di informazioni, sui 20 previsti dall’Autorità per l’Energia.

Desideri ricevere una proposta senza impegno per le tue forniture di luce e gas?

Compila il form con i tuoi dati per essere ricontattato/a da un consulente Metamer e valutare senza impegno una proposta per la fornitura di luce e gas basata sui tuoi consumi reali.

Metamer è tra i fornitori di energia leader Abruzzo,Molise e Marche, con sportelli territoriali e servizi di gestione da remoto delle forniture, tramite smartphone, pc e Whatsapp. 

Metamer non effettua servizio di vendita o promozione tramite call center o telemarketing: i tuoi dati saranno al sicuro e trattati nel pieno rispetto delle normative vigenti in tema di tutela della privacy.


Trucchi e consigli per risparmiare energia ad Agosto e Settembre

offerte energia

Durante l’estate, risparmiare sui consumi energetici domestici è sicuramente più semplice. Tuttavia, anche in questa stagione è importante prestare attenzione ai modi migliori per ottimizzare il risparmio energetico. 

Prima di partire per una vacanza, per esempio, è buona norma prendere piccoli accorgimenti, come sbrinare il frigo, staccare la spina di elettrodomestici in stand by e chiudere il rubinetto centrale dell’acqua, onde evitare inutili sprechi.

Ma il periodo estivo è anche un buon momento per fare mente locale sulla propria offerta energia, in previsione dei mesi più freddi.  

Perché agosto e settembre sono mesi importanti per valutare offerte energetiche

Luglio, agosto e settembre coincidono con il terzo trimestre dell’anno degli aggiornamenti sui prezzi della materia prima energetica ad opera di ARERA. Ogni tre mesi, infatti, l’Autorità per l’Energia si occupa di aggiornare il tariffario applicato agli operatori di settore (e, di conseguenza, al pubblico) in base alle variazioni sul prezzo dell’energia stabilite dai mercati internazionali

Nei mesi estivi, quindi, è importante valutare la possibilità di aggiornare la propria tariffa luce e gas prima dell’inverno in arrivo, quando le spese in bolletta potrebbero essere più alte a causa del riscaldamento domestico.  

Cosa puoi fare per risparmiare energia in vista dell’inverno

Innanzitutto, ottimizzare i propri consumi significa quantificarli, per capire quanto gas e energia elettrica consumi ogni anno e se questo valore è cambiato, per esempio nel corso degli ultimi anni, rispetto a prima.

Dati alla mano, puoi quindi chiederti se la tua tariffa è ancora effettivamente in linea con i tuoi consumi, oppure se potrebbe essere più conveniente aggiornarla. Per farlo, hai due modi: contattare il tuo fornitore di energia, per chiedere un consiglio e eventualmente valutare l’aggiornamento delle tariffe, oppure valutare altre offerte luce e gas casa proposte da nuovi fornitori.

Ma, attenzione: nel secondo caso, non basarti esclusivamente sul prezzo! Come abbiamo più spesso spiegato, scegliere l’offerta energia più conveniente per casa non è solo una questione di prezzo al kwh o al metro cubo

Ecco perché:

Come scegliere un’offerta luce e gas davvero conveniente e risparmiare energia

Quando ti chiedi se un’offerta gas e luce casa fa al caso tuo, valuta questi aspetti:

  • Il tuo consumo annuo di luce e gas, in relazione all’offerta proposta;
  • Le tue abitudini di consumo (durante il giorno, la sera, nel weekend, etc), sempre in relazione all’offerta proposta;
  • I servizi inclusi nella tariffa (attivazione veloce, gestione consumi da remoto, servizio clienti affidabile, gratuito e gestito internamente);
  • Il prezzo, che ovviamente ha la sua importanza, ma che sia comprensivo di tutte le voci di spesa, e non solo del costo della materia prima

Tutti questi aspetti ti aiuteranno a capire se l’offerta energia che stai valutando è perfetta per te. 

Caro energia e efficienza energetica: risparmiare con il bonus caldaia

Unitamente alla comparazione di nuove tariffe energia, in agosto e settembre è un buon momento per valutare di accedere a incentivi come il bonus caldaia, prima dell’arrivo dell’inverno.

Il bonus caldaia è una misura contenuta nel cosiddetto Ecobonus, che consente di sostituire o installare una nuova caldaia, con uno sconto fino al 65% sul prezzo finale. Un incentivo utile, soprattutto in questo periodo di rincari sul prezzo dell’energia e di incertezze sul futuro del Superbonus 110%. Grazie al bonus caldaia, invece, puoi installare una nuova caldaia in modo sicuro, veloce e conveniente, senza eccessiva burocrazia o pericolo di spese impreviste.

Una caldaia di nuova generazione, come le caldaie a condensazione, permettono come sai un risparmio notevole rispetto alle caldaie tradizionali. Questo, insieme a tutti gli altri consigli, trucchi e buone abitudini per risparmiare energia rappresenta un aspetto in grado di fare davvero la differenza.

Se desideri installare una nuova caldaia con il bonus o valutare nuove offerte energia casa prova con Metamer!

Metamer è un’azienda del mercato libero che ti offre tariffe luce e gas casa e impresa davvero convenienti. A differenza di altri fornitori del libero mercato in Abruzzo, Marche e Molise, presidiamo in modo diretto molti aspetti della filiera energetica, e siamo per questo in grado di offrirti servizi di attivazione, assistenza e fornitura in modo più veloce e vantaggioso.

Richiedi una consulenza sui tuoi consumi di luce e gas o un preventivo personalizzato per la caldaia che desideri: il nostro servizio clienti, italiano e gestito direttamente da noi, ti risponderà nel più breve tempo possibile!


Costo energia elettrica seconda casa: difendersi dai rincari bollette luce e gas

Seconde case: difendersi dai rincari sulle bollette luce e gas

Quella del 2022 sarà l’estate più cara degli ultimi anni. A dirlo è il Codacons, in una nota che ribadisce come a rincarare non siano stati solo i prezzi dell’energia, lievitati dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, ma anche il costo di ombrelloni, menù di ristoranti, alloggi vacanze e altre voci di spesa.

Il costo dell’energia per le seconde case non ha subito ulteriori rincari rispetto al resto dei trend di settore ma, per chi è proprietario di una casa vacanze o anche di una semplice seconda casa in città, è un momento importante per fare mente locale sulla propria tariffa energetica.

Energia elettrica seconde case: perché costa di più?

Come abbiamo spiegato in un altro articolo, per le tariffe energetiche di seconde case o case vacanze viene applicata la cosiddetta “tariffa non residenti”, più alta rispetto ad un’offerta energia per prima casa. Questo perché nel calcolo del prezzo finale di questa tariffa vengono applicati oneri diversi, come stabilito a livello legislativo dall’Autorità per l’Energia e dal governo italiano.

Una maggiorazione di spesa che, quindi, non dipende dai fornitori di energia, tutti soggetti in modo indiscriminato all’applicazione degli oneri aggiuntivi sulla luce (sul gas, invece, questa distinzione non è presente). Pertanto, per individuare l’offerta energia per seconde case più conveniente è importante basarsi anche su ulteriori fattori, oltre il prezzo. Tra questi: la semplicità e rapidità dell’attivazione, la possibilità di gestire i consumi da remoto e ricevere la bolletta in formato elettronico via mail (molto importante per le seconde case) insieme ad altri eventuali vantaggi aggiuntivi.

Metamer, per esempio, ti offre la possibilità di recuperare il costo di attivazione contatore e beneficiare di un bonus fedeltà di 35€ euro l’anno direttamente in bolletta per luce e gas!

Come difendersi dai rincari energia per le seconde case

Quando si riflette sulla migliore tariffa energia elettrica per seconde case è opportuno valutare aspetti come:

  • la frequenza dei consumi che avviene all’interno dell’abitazione (se stagionale, settimanale o di altro tipo);
  • l’incidenza dei consumi stagionali (in inverno e in estate);
  • la necessità energetica, in termini di fruizione (per esempio, più bassa per case al mare, dove il grosso della spesa si concentra nelle ore serali).

Tutti questi fattori, unitamente al consumo complessivo annuo calcolabile nei riepiloghi delle bollette, possono restituire un quadro chiaro del fabbisogno energetico, utile ad orientarsi nella scelta della tariffa. Per le seconde case, ancor più delle prime abitazioni, può essere utile rivolgersi a consulenti energetici in grado di suggerire l’offerta luce più conveniente per case vacanze, seconde case in affitto o immobili non residenziali.

Bonus seconde case: risparmio energetico

Tra gli incentivi per riqualificazione energetica rientrano anche le seconde case, con possibilità di beneficiare (tra gli altri) del Superbonus, dell’ Ecobonus e del Bonus Ristrutturazioni.

Con l’Ecobonus, in particolare, è possibile sfruttare la possibilità di beneficiare di uno sconto fino al 65% per installazione o sostituzione di caldaie e condizionatori, anche per seconde case. Un incentivo che con Metamer puoi sfruttare al massimo, grazie alla possibilità di includere nel tuo pacchetto due caldaie o due condizionatori (per esempio per prima e seconda casa) con vantaggi aggiuntivi oltre lo sconto del bonus!

Attivazione contatore seconde case: con Metamer Start è più semplice!

Con Metamer Start puoi attivare il contatore di prime e seconde case in modo più veloce, semplice e dinamico! I nostri servizi di attivazione sono più rapidi rispetto a molti altri fornitori di energia, in quanto presidiamo direttamente l’aspetto relativo all’attivazione, senza intermediari!

In più, con Metamer Start recuperi al 100% in due anni il costo di attivazione contatore e ottieni fino a 35 euro di bonus fedeltà direttamente in bolletta per luce e gas. per ogni anno che resti con noi!


Offerte luce e gas seconda casa: le migliori e come risparmiare

offerte energia casa vacanze

Poter godere di una seconda casa in cui trascorrere le vacanze è una comodità alla quale oltre 5 milioni di italiani – secondo l’Agenzia delle Entrate – sono ancora affezionati. Una comodità per la quale si è disposti anche a fare qualche sacrificio, dal momento che le spese per mantenere una seconda casa, purtroppo, rappresentano oggi un fattore di cui tenere conto.

Ottimizzare le spese costituisce, quindi, un aspetto importante, ed è importante saper individuare le migliori tariffe energia per seconde case, in relazione ai propri consumi.

Bolletta prima e seconde case: cosa cambia?

Dal 2017 l’Autorità per l’Energia Reti e Ambienti (ARERA) ha avviato una nuova riforma delle tariffe elettriche, in fede a quanto richiesto dalla Comunità Europea qualche anno prima per una maggiore efficienza energetica a livello comunitario.

Fino ad allora, il calcolo degli oneri di sistema e la fornitura di energia elettrica era stabilito mediante parametri denominati d1, d2 e d3. Al loro posto è oggi presente il cosiddetto “Codice Tariffa di Distribuzione” (o TD), che può essere completato con estensioni che indicano diverse categorie:

  • TDR: tariffa energia per residenti nell’abitazione, con potenza massima di 3kW;
  • TDPC: tariffa che riguarda chi possiede un impianto a pompe di calore elettriche ad alta efficienza, con notevoli consumi annui, sempre nella residenza nell’abitazione;
  • TDNR: tariffa utenze domestiche in bassa tensione per non residenti.

I diversi codici sono, ovviamente, soggetti a calcolo di spesa differente, che prevede la diminuzione dei costi fissi in funzione dell’aumento dei consumi. Per questo, quando si tratta di seconde (e terze) case, la bolletta è mediamente più “alta”, se comparata con quella di una prima casa. Il fattore prezzo diviene quindi un aspetto molto rilevante per chi possiede una seconda casa. Tuttavia scegliere “la tariffa più conveniente” non sempre equivale a pagare meno. Ed ecco perché.

Metamer Start Luce e Gas

Risparmiare sulla bolletta seconda casa: come fare?

Qualche tempo fa abbiamo già parlato di come, nel mercato dell’energia, spesso il prezzo più basso di una tariffa non significa risparmiare davvero. Una tariffa energetica è composta da molteplici voci di spesa che vanno, tra le altre cose, dal costo componente, al trasporto, all’attivazione fino, in alcuni casi, ai servizi di assistenza.

Scegliere una tariffa energetica per seconde case solo sulla base dei centesimi dichiarati sul costo della materia prima energia si rivela molto spesso uno “specchietto per le allodole”, se anche il resto della tariffa non è ottimizzata per i consumi e le necessità dell’utente. Molto più intelligente è selezionare una tariffa con benefit secondari, come bonus fedeltà o costo di attivazione gratuito, per garantirsi vantaggi sicuri e immediati.

Bolletta gas seconde case: gli oneri non cambiano, ma prestate attenzione alla zona climatica

Per le bollette gas per case vacanze al contrario della luce, non sono previsti oneri diversi tra residenti e non residenti, ma ad incidere è un altro fattore: la zona climatica. L’Italia è ripartita in zone climatiche che differenziano le gestione dei consumi di gas in base al territori di pertinenza.

Questo perché, ovviamente, gli utenti delle zone montane hanno, in termini soprattutto di riscaldamento, necessità differenti rispetto a chi abita al mare o comunque a quote più basse. La bolletta di una seconda casa al mare o in montagna, per questo, potrebbe riportare variazioni in funzione di tale aspetto. Sempre per quanto concerne il riscaldamento, per case vacanze in montagna una buona idea potrebbe essere quella di individuare il sistema di climatizzazione ottimale, e più economico, per la propria soluzione abitativa.

Sospensione bollette seconde case e canone RAI

È bene ricordare che la sospensione temporanea delle bollette per seconde case, nonostante venga spesso millantata come soluzione, non è in realtà possibile. O meglio, sarebbe teoricamente possibile staccare e riallacciare continuamente il contatore, ma con ovvi disagi e continue spese aggiuntive per l’utente.

È invece possibile chiedere l’annullamento del canone RAI per seconde case, da inviare direttamente all’emittente, se già pagato per la prima casa.

La migliore offerta energia per seconde case? Prova Metamer Start!

Se stai cercando un’offerta energia per la tua seconda casa, o per attivare il contatore in una nuova casa, scopri i vantaggi Metamer START Luce e Gas:

  • attivazione veloce;
  • rimborso costo di attivazione 30€ nei primi due anni;
  • 35€ di premio fedeltà ogni anno, direttamente in bolletta.

Metamer START è la tariffa a prezzo variabile riservata a nuove attivazioni e riattivazioni contatore in prime e seconde case! Con Metamer START attivi il contatore in tempi più veloci rispetto a molti altri operatori, e hai i vantaggi del rimborso attivazione nei primi due anni e l’esclusivo premio fedeltà di 17,50€ per ogni fornitura ogni anno, insieme a tutti gli altri vantaggi Metamer Energia:

  • energia 100% green, proveniente da fonti rinnovabili certificate;
  • gestione remota delle forniture luce e gas, tramite app, sportello online e anche via WhatsApp;
  • numero verde gratuito e servizio clienti gestito in Italia.

Aumento o diminuzione potenza Kw contatore Energia Elettrica: costi e tempi

come leggere il contatore

Aumentare o diminuire la potenza Kw del contatore elettrico è un’operazione comune e utile in casi specifici. Per esempio, qualora all’interno dell’immobile siano presenti un numero più alto del solito di dispositivi elettrici, come piano a induzione o elettrico per la cucina, condizionatori e convettori per la climatizzazione, boiler, stazioni di ricarica per auto elettriche, forni elettrici, etc.

In questo caso, l’utilizzo simultaneo di questi dispositivi, insieme agli altri consumi elettrici della casa, potrebbero richiedere un aumento di potenza del contatore, maggiore dei canonici 3 Kw, previsti comunemente per le abitazioni private.

Superare la potenza del contatore, di per sé, non comporta rischi, ma fa “scattare la corrente”, ovvero innesca l’autospensione di sicurezza del dispositivo, che non riesce a gestire il sovraccarico di energia richiesto. Quando il contatore “scatta”, deve essere riattivato manualmente, ma se il sovraccarico continua a verificarsi, il contatore scatterà di nuovo.

Per ovviare a questo problema basta richiedere un aumento di potenza (o diminuzione, qualora la potenza del contatore sia maggiore rispetto a quella necessaria) al proprio fornitore di energia. Vediamo come farlo e tutte le informazioni utili che occorre sapere.

miglior offerta energia

Perché il contatore “scatta”

Se il contatore elettrico salta troppo spesso è indice di un problema. Questo potrebbe derivare da un elettrodomestico difettoso, in grado di mandare in corto il contatore e attivare il sistema salvavita, o dal semplice sovraccarico dello stesso, dovuto all’utilizzo simultaneo di più dispositivi elettrici.

Se il problema si verifica ogni qual volta utilizziamo un elettrodomestico in particolare, per esempio il forno o la lavatrice, la causa è da ricercare probabilmente nel dispositivo. Se invece il problema compare in caso di utilizzo di più elettrodomestici insieme, per esempio forno, lavatrice e ferro da stiro, molto probabilmente si tratta di un sovraccarico.

In questo caso è bene sapere che esiste una differenza tra potenza disponibile e potenza impegnata del contatore. Nel primo caso si fa riferimento alla potenza energetica effettivamente prelevata dal contatore nel momento in cui uno o più elettrodomestici sono attivi.

Il secondo, invece, riguarda la potenza vera e propria del contatore, sottoscritta in fase di contatto con il proprio fornitore di energia. È, inoltre, interessante sapere che i comuni contatori sono tarati per assorbire il 10% in più rispetto alla potenza effettiva di cui dispongono. Ciò significa che un normale contatore con potenza da 3 Kw può reggere un assorbimento energetico pari fino a 3,3 Kw, e così anche gli altri.

Perché aumentare o diminuire la potenza del contatore

Aumentare o diminuire la potenza del contatore sono operazioni che devono essere eseguite quando l’attuale potenza del proprio dispositivo è maggiore o inferiore ai propri consumi. Questo perché una fornitura di 4 Kw, o superiore, costa in bolletta qualcosina in più, rispetto ad una da 3.

Maggiore è il grado di potenza del contatore, più alto è l’importo (parliamo comunque di pochi euro al mese). Per questo motivo, la potenza del contatore deve sempre essere commisurata al fabbisogno di chi vive in casa.

In caso di famiglia numerosa, per esempio, con molti elettrodomestici e utilizzo simultaneo degli stessi, un normale contatore con potenza di 3 Kw potrebbe non bastare. I moderni dispositivi elettronici, nonostante consumino – in rapporto – meno dei vecchi elettrodomestici di classi inferiori, sono oggi molto più potenti, numerosi e utilizzati in casa.

Basti pensare che un semplice utilizzo in contemporanea di un frigorifero da 200 W, un condizionatore da 2.000 W e un’aspirapolvere da 600 W, la potenza istantanea impiegata dai tre elettrodomestici sarà di 2,8 kW. A questi basterà quindi aggiungere un robot da cucina, un boiler per l’acqua calda, un phon, una lavatrice o altro elettrodomestico particolarmente energivoro per sfiorare il limite di consumo.

Al contrario, se la potenza del contatore è eccessiva rispetto alle necessità energetiche del nucleo familiare, per esempio con 4 Kw o addirittura 6, avrà – come detto – costi lievemente maggiori.

Pertanto, è sempre fondamentale tarare la potenza del contatore in base ai propri consumi. Ecco come farlo.

Costo aumento o diminuzione potenza contatore

Aumentare o diminuire la potenza del contatore è un’operazione che deve essere richiesta al proprio fornitore di energia. La variazione di potenza ha un costo una tantum, in funzione delle tariffe di fornitore e distributore, che va solitamente dai 25 ai 100 euro, in base alla potenza richiesta.

Se, però, l’aumento di potenza è finalizzato all’utilizzo di un dispositivo specifico, come per esempio la ricarica di un’auto elettrica, esistono tipologie di offerte che prevedono, per esempio, l’aumento di potenza del contatore solo nelle ore notturne, con un notevole risparmio.

è il caso, tra le altre, dell’offerta Metamer E-Charging Station: la stazione di ricarica domestica per auto elettriche, con incremento della potenza contatore fino a 6,5 kwh nelle ore notturne completamente gratuito e 50 ricariche auto complete se scegli di passare a Metamer anche le tue utenze luce e gas!

Metamer: l’energia accanto a te, in linea con i tuoi consumi

Le tariffe luce e gas di Metamer Energia sono studiate per le necessità di famiglie e imprese. Con oltre 55.000 clienti e una progetto di crescita continua, Metamer è il fornitore di energia del mercato libero premiato dalla fondazione Hubruzzo e tra le Imprese Vincenti di Intesa Sanpaolo per i suoi meriti nei confronti del territorio e dei suoi clienti!

L’energia di Metamer proviene da fonti rinnovabili certificate, con tariffe studiate sulle necessità di famiglie e imprese con alti e medi consumi, per scegliere sempre l’offerta più adatta e più conveniente.

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Conguaglio bolletta luce e gas: significato, quando arriva, come funziona

Stupore

Con la Legge di Stabilità 2018, insieme alle altre novità di cui abbiamo già parlato, è stato istituito lo stop ai maxi conguagli in bolletta per luce e gas. La riforma prevede misure preventive per l’accumulo di conguagli eccessivi, che possono da oggi essere comodamente rateizzati in bolletta, senza obbligo di pagamento in un unica soluzione.

Ad oggi, per la luce la possibilità di ricevere un conguaglio in bolletta è oggi minore, grazie all’utilizzo dei nuovi contatori elettronici, in grado di inviare l’autolettura dei consumi in modo automatico. Tuttavia, la possibilità di ricevere un conguaglio sulla bolletta del gas è ancora possibile. In questo articolo vediamo in dettaglio cos’è un conguaglio e come scongiurare il rischio di trovarlo nella bolletta.

Che cos’è un conguaglio

Si tratta di un pareggiamento dei consumi non contabilizzati delle proprie utenze energetiche. L’arrivo di un conguaglio può dipendere da diversi fattori, ma spesso è dovuto semplicemente al fatto che i consumi conteggiati in bolletta sono solo presunti e non reali, stimati cioè sulla base dei precedenti registrati dalla medesima utenza.

Questa situazione provvisoria viene poi in un secondo momento regolarizzata con l’acquisizione dei parametri aggiornati del contatore, acquisiti mediante lettura o invio di autolettura.

A questo proposito ti segnaliamo che su tutto il territorio nazionale sono da qualche mese operativi tecnici specializzati autorizzati all’installazione dei nuovi contatori elettrici Smart Meter, di cui ci occuperemo meglio in futuro. Questi nuovi dispositivi, più tecnologici rispetto ai vecchi contatori, permettono una registrazione dei consumi più efficiente, per una migliore fruibilità da parte di utenti e gestori.

Ti segnaliamo inoltre che all’interno delle condizioni contrattuali di ogni fornitura è presente, e obbligatorio per legge, l’indicazione del sistema di calcolo dei consumi presunti. Questo sistema permette al titolare del contratto di sapere quali siano i criteri utilizzati dal gestore per la periodica stima dei consumi in bolletta. Una prassi che tiene conto delle informazioni dichiarate al momento della sottoscrizione del contratto, come tipologia di immobile (residenziale, lavorativa o altro), numero di fruitori, tipologie di apparecchiature utilizzate da cui deriva il consumo energetico.

Cosa fare quando arriva un conguaglio

Come abbiamo visto, dal 2018 tutti i conguagli relativi ai consumi dei contribuenti non potranno essere superiori ad un periodo di due anni. Questa novità non interessa solo le utenze domestiche, ma anche quelle business, ad uso cioè di piccole aziende e studi professionali (per le grandi aziende, specie per quelle energivore, esistono standard unici e differenti).

All’interno della stessa riforma inoltre sono state aggiornate le procedure di ricorso al quale l’intestatario del contratto può ricorrere in caso di conguaglio sbagliato, per accedere ad una verifica dello stesso.

Se il conguaglio arriva, ad ogni modo, non c’è da preoccuparsi: è possibile richiedere la rateizzazione dell’importo al proprio gestore di energia. Importo che, una volta saldato, verrà detratto dalle future bollette, in qualità di acconto già versato.

Come evitare conguagli esagerati

Per tutelarsi dall’arrivo di un conguaglio esagerato esiste un solo modo, semplice ed efficace: l’autolettura del contatore!

Per legge, ogni contatore è dotato di un sistema che consente all’utente di monitorare e registrare i propri consumi. Una visione attenta e costante dei propri consumi sul contatore, con relativa e puntuale comunicazione al gestore, permette di evitare il verificarsi di situazioni spiacevoli, come la ricezione di conguagli in bolletta e l’individuazione repentina di anomalie del sistema, come dispersioni di energia che vanno ad incidere sul contatore.

Comunicando periodicamente la lettura del proprio contatore è inoltre un buon modo per aggiornare le proprie stime di consumi presso lo stesso, che potrebbero variare nel corso degli anni per diversi motivi (efficientamento energetico dell’immobile, acquisto di elettrodomestici più performanti, riduzione dei componenti del nucleo familiare).

Con Metamer hai la possibilità di inviare autoletture, documenti e pagamenti in maniera semplice ovunque ti trovi, grazie ad una comoda app sul tuo smatphone e tramite lo specifico Sportello Sm@art presente sul nostro sito.

Un servizio sul quale abbiamo da tempo scelto di investire per migliorare la qualità del servizio offerto alla nostra clientela, donando maggiore serenità a tutti i membri della grande famiglia Metamer Energia.

Metamer è un fornitore di energia ad uso domestico e commerciale operante nel mercato libero. La qualità dei nostri servizi di fornitura per privati e aziende ci ha reso nel 2020 primi fornitori di energia nella regione Abruzzo, con sportelli e forniture attive in tutta Italia.

Con Metamer hai la possibilità di scegliere la tariffa energetica più in linea con i tuoi consumi di casa e ufficio, insieme a tantissimi altri vantaggi come:

  • un’app e uno sportello online per gestire consumi, richieste di informazioni, pagamenti e invio di autoletture anche da remoto;
  • attivazione veloce, senza deposito cauzionale;
  • un servizio clienti di qualità, italiano e gestito internamente (leggi le recensioni dei nostri clienti su Facebook!);

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Metamer non effettua servizio di telemarketing o altre pratiche commerciali invasive. Abbiamo scelto di mantenere un rapporto diretto e onesto con i nostri clienti: i tuoi dati saranno trattati per la sola richiesta di informazioni da te richiesta, nel rispetto delle vigenti normative sulla privacy.


Allaccio, subentro e voltura Luce e Gas: differenze, quanto costa e come fare

Risparmia sui consumi

Nuova casa o nuovo intestatario, facciamo un po’ di chiarezza su alcuni concetti chiave relativi all’attivazione di luce e gas: le principali differenze tra allaccio, subentro e voltura.

Quando si parla di subentroallaccio (o, talvolta, “allacciamento”) e voltura vige un po’ di confusione. Tutte e tre le voci si riferiscono ad operazioni che riguardano il contatore, ma in maniera diversa l’una dall’altra.

Se hai da poco cambiato casa o desideri semplicemente cambiare l’intestazione della tua utenza energetica eccoti una pratica guida per capire la differenza tra questi tre aspetti, quanto costano e come (e dove) richiederli.

Differenza tra allaccio, subentro e voltura contatore

Per allaccio si intende la posa fisica di un contatore all’interno di un immobile ancora non servito dall’utenza. Una nuova abitazione, per esempio, o anche la posa in opera della linea gas in una zona fino a poco tempo prima non raggiunta da questo servizio. In quest’ultimo caso possiamo parlare anche di “prima fornitura“.

Subentro e voltura, invece, sono operazioni che interessano un contatore già presente, attivo o non. Si parla di voltura quando il contatore è attivo e si procede al solo cambio di intestazione dell’utenza (per esempio nel caso di un nuovo inquilino nell’abitazione).

Viene invece definita subentro la riattivazione di un contatore “staccato”, cioè inattivo, che un nuovo intestatario provvede a riattivare a suo nome. In entrambi i casi, sia per la voltura che per il subentro, è importante (anche se non fondamentale) che il nuovo intestatario sia a conoscenza dei dati anagrafici del precedente intestatario dell’utenza, da comunicare al nuovo fornitore.

I costi di voltura e di subentro, in caso di casa in affitto, spettano sempre al nuovo inquilino che prende in locazione l’immobile. 

Allaccio contatore: a chi richiederlo?

Puoi inoltrare domanda di allaccio del contatore al distributore locale oppure direttamente al gestore di energia col quale sottoscrivi un contratto. In Italia, i principali distributori sono E-DistribuzioneAreti a Roma (ex Acea), Unareti a Milano (ex A2A), Ireti a Torino. Cerca quello che opera nella tua zona per sapere come richiederne i servizi.

Per l’allacciamento del contatore del gas hai bisogno di due certificazioni rilasciate dal tecnico che ha effettuato l’impianto, l’H40 e la I40. Si tratta di documenti che attestano che l’impianto è a norma di legge e predisposto per ospitare il tipo di contatore richiesto.

Quanto costa l’allaccio contatore?

costi per l’allaccio della luce con il  distributore dipendono da vari fattori. La spesa per un allaccio permanente si suddivide in diverse quote.

  • Quota distanza dalla più vicina cabina di trasformazione;.
  • Quota potenza;
  • Quota fissa;
  • Oneri di gestione della pratica;

In totale i costi di attivazione possono ammontare ad un massimo di 500 €È bene ricordare che, al di là di specifici accordi presi con l’ex proprietario di una casa appena acquistata o del costruttore di una nuova, gli oneri di installazione d’allaccio del contatore spettano sempre all’attuale intestatario.


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Tempi allacciamento contatore

tempi di allacciamento di un nuovo contatore variano da un minimo di 15 giorni a un massimo di 60, in caso di lavori complessi, dalla data di approvazione del preventivo inviato dall’autorità che si occupa dell’installazione. Ad ogni modo, le tempistiche di allaccio contatore dipendono esclusivamente dal distributore e non dalle società operanti nel settore con le quali sottoscriverai il contratto.


Subentro nuova utenza: tempi e costi

Per subentro si intende tecnicamente la riattivazione di un contatore, ossia presente ma non funzionante. I dispositivi interessati da questo stato sono bloccati da sigilli, la cui manomissione costituisce reato.

Per questo motivo non è possibile la riattivazione fai da te di un contatore “staccato”, ma è sempre indispensabile rivolgersi al nuovo gestore di energia con il quale si stipulerà un contratto, che provvederà ad inoltrare opportuna domanda all’ente preposto a rimuovere i sigilli.

Costi subentro contatore

Il costo di subentro contatore in regime di maggior tutela sono fissati dall’Autorità per l’Energia e comprendono:

  •  
  • 27,03 € per oneri amministrativi;
  • 23 € di lavori tecnici + eventuale contributo richiesto dal nuovo gestore;
  • 16 € imposta di bollo.

Il costo totale dell’operazione è quindi di circa 66.03 €.

Tempi subentro contatore

Per il subentro dell’utenza luce sono necessari 7 giorni lavorativi, due a disposizione del fornitore per inoltrare la domanda al gestore, e 5 per l’installazione del contatore da parte di quest’ultimo.

Per il gas occorrono, invece, 12 giorni lavorativi, di cui i primi due sono sempre necessari al fornitore per inviare la necessaria documentazione.

Voltura contatore: come si fa e quanto costa

Per voltura si intende un semplice cambio di intestazione del contatore, senza interruzione di energia. Si tratta di un’operazione semplice, di cui si occupa in toto il fornitore di energia.

tempi di una voltura vanno dai 2 ai 7 giorni lavorativi per un costo di:

  • Oneri amministrativi variabili da un minimo di 25 a un massimo di 45 €, in base al distributore di riferimento;

  • 30 € di oneri amministrativi;

  • 23 € di oneri commerciali;

  • il tutto + iva.

Tempi voltura contatore

I tempi di voltura di un contatore a nome di un nuovo intestatario possono variare da fornitore a fornitore, ma si aggirano in media sui 4-5 giorni lavorativi.

Per il subentro o l’allaccio, invece, un aspetto importante è determinato dalla capacità del fornitore di presidiare la filiera energetica, gestendo in modo diretto il rapporto con i gestori della distribuzione di energia. In questo caso, i tempi di subentro o allaccio del contatore si riducono sensibilmente.

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Le offerte Metamer Luce e Gas non prevedono deposito cauzionale e ti offrono: un’app e uno sportello online per gestire i tuoi consumi, un numero verde gratuito e gestito in Italia e informazioni puntuali su sgravi fiscali e novità del settore energetico.

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Bollette Energia Luce e Gas: per quanto tempo vanno conservate?

bollette in scadenza

Conservare le vecchie bollette è importante, e tra poco vedremo perché, ma talvolta può risultare poco pratico. Innanzitutto perché la mole complessiva, tra bollette della luce, del gas, dell’acqua, dei rifiuti e altri documenti, raggiunge un discreto volume negli anni.

Ma anche perché, man mano che il faldone cresce, diventa anche scomodo consultarle all’occorrenza.

Ecco allora un pratico riepilogo per scoprire quanto tempo vanno conservate le bollette di luce e gas e le migliori soluzioni per archiviarle nel modo giusto

Bollette Luce e Gas: dopo quanto posso buttarle?

Non esiste una legge che obblighi a conservare le bollette, ma farlo è sempre una buona idea. Almeno per un certo periodo dalla loro emissione. Vediamo quanto e perché.

È sempre consigliabile conservare le bollette, unitamente alle relative ricevute di pagamento, dal momento che potrebbero sempre risultare utile poterle consultare in caso di necessità. In caso di saldo con domiciliazione bancaria, oltre alle bollette, è necessario conservare anche gli estratti conto della banca attestanti i pagamenti precedentemente effettuati.

Nonostante non esista una vera e propria norma in materia, il tempo stimato per la conservazione delle bollette domestiche (gas ed energia elettrica) è di cinque anni decorrenti dall’emissione del documento contabile (o dieci anni qualora la fattura luce contenga anche la richiesta dell’importo relativo all’imposta sulla televisione (canone Rai).

I limiti di tempo per la conservazione delle bollette luce e gas possono, inoltre, subire riduzioni in base a ritardi nella consegna della bolletta. Se desideri sapere in dettaglio cosa fare quando ricevi una bolletta in ritardo, ecco un articolo che fa per te.

Conservare le bollette in modo pratico: ecco come fare

Ricevendo le bollette in formato cartaceo si è costretti ad organizzarsi con un raccoglitore per archiviare quelle di luce, gas, acqua, rifiuti e altro (abbonamenti, internet, TV, telefono, etc) divise per anno e possibilmente in modo ordinato. In caso di più forniture poi (per esempio prima casa, seconda casa, ufficio, etc) il tutto si complica ulteriormente. In particolar modo dal momento che, come detto, è molto importante allegare sempre alla singola bolletta anche la ricevuta di pagamento o gli estremi dello stesso, in modo da averli portata di mano su richiesta. 

Bollette digitali: una soluzione pratica e green!

Con la fatturazione elettronica il pagamento e la gestione delle bollette luce e gas risulta oggi più semplice e, soprattutto, sostenibile. Ricevendo la bolletta via mail, app o altro canale messo a disposizione dal fornitore è possibile, infatti, risparmiare nello spreco di fogli di carta, emissioni e abbattimento di alberi! Ma non solo.

La bolletta elettronica ha anche il vantaggio di essere più pratica da consultare, archiviare e gestire, anche nel lungo periodo, avendola sempre a portata di click. Alcuni fornitori come Metamer offrono infatti ai propri clienti la possibilità di mantenere uno storico delle proprie bollette nel proprio account su app o sportello online. Servizi attraverso i quali è anche possibile inviare autolettura, richiedere assistenza e pagare la bolletta, in modo facile e integrato.

Tuttavia, è sempre consigliabile anche scaricare e mantenere un archivio delle fatture su un hardisk o in cloud, in modo da garantirsi una doppia sicurezza.

Gestisci i tuoi consumi in modo più semplice!

Con Metamer la gestione delle tue bollette è più semplice! Grazie al layout della nostra bolletta semplificata, la lettura di consumi, saldo e riepilogo dei costi è sempre ben visibile in prima pagina, insieme ad altre informazioni utili come richiesta di autolettura e recapiti per assistenza.

Inoltre, grazie alla bolletta smart di Metamer ricevi la bolletta in modo pratico e veloce direttamente via mail, senza ritardi e aiutando l’ambiente, riducendo spreco di carta, abbattimento di alberi ed emissioni!

Un piccolo gesto con un enorme potenziale, che ci permette di risparmiare ogni anno lo spreco di circa 200.000 fogli di carta e quasi 9 tonnellate di cO2, per un totale di 4 tonnellate di alberi preservati!

Passando a Metamer scegli anche un’energia pulita e 100% green, proveniente da fonti rinnovabili certificate, senza costi aggiuntivi e con tutti i vantaggi delle nostre offerte Luce & Gas per casa e ufficio:

  • un’app e uno sportello online per gestire le tue forniture anche da remoto;
  • un servizio clienti italiano e gestito internamente, disponibile tramite numero verde gratuito e anche via WhatsApp;
  • Attivazione veloce senza deposito cauzionale o altre spese impreviste!

Se desideri maggiori informazioni sulle nostre offerte Luce e Gas, compila il form per richiedere la consulenza gratuita e senza impegno di un nostro operatore!


Come leggere il contatore del gas e della luce

come leggere il contatore

Il contatore è il dispositivo che consente di misurare i consumi energetici e di gas naturale del cliente finale. La progressiva sostituzione in quasi tutta Italia dei vecchi contatori meccanici della luce, in funzione di quelli elettronici, consente oggi un’acquisizione dei dati più semplice, trasparente e completa per l’utente.

Inoltre, con l’avvento dei nuovi Open Meter, la trasmissione di dati al distributore o fornitore di energia avviene oggi in maniera automatica e più completa, attraverso telegestione da remoto del dispositivo, senza bisogno di inviare l’autolettura al proprio fornitore

Per quanto riguarda il gas, invece, molti contatori presenti nelle nostre case sono ancora di tipo meccanico, dotati di rotelle decadiche (cioè a dieci cifre, da 0 a 9) che ruotano progressivamente in base alla quantità di metano consumata. Anche in questo caso, come vedremo in seguito, il mercato si sta adeguando con la progressiva installazione di contatori elettronici in grado di inviare automaticamente la lettura al fornitore.

Come leggere il contatore della luce

Grazie agli odierni contatori elettronici, il distributore può oggi effettuare una serie di operazioni da remoto, come l’attivazione della fornitura e l’aumento di potenza, su richiesta del cliente finale al proprio fornitore di energia.

In questo caso, è bene specificare che operatori energetici in grado di presidiare molteplici aspetti della filiera, proprio come noi di Metamer, sono in grado di far fronte a richieste di questo tipo in tempi più brevi rispetto a semplici fornitori di energia.

Rispetto ai vecchi contatori meccanici, i nuovi contatori consentono il monitoraggio dei consumi per fasce orarie (cioè Fascia 1, 2 o 3).

Il contatore elettronico è dotato di un display e di un pulsante che permette di visualizzare le informazioni. Tra queste, in sequenza di apparizione, compariranno:

  • Codice di 9 cifre che identifica l’utenza (il cosi detto codice utente);
  • Codice POD, ovvero il codice assegnato all’utenza elettrica;
  • Fascia oraria entro la quale ci si sta rifornendo al momento della lettura;
  • Potenza di assorbimento in kW;
  • Lettura dei consumi divisa per fasce orarie (A1, A2 e A3 oppure F1, F2 e F3) e potenza massima registrata dal contatore (P1, P2 e P3);

La lettura dei consumi prodotti e la potenza istantanea del contatore (cioè il consumo di energia elettrica assorbito dai singoli apparecchi) sono visualizzate due volte: una relativa al periodo di fatturazione corrente, l’altra al periodo di fatturazione precedente.

Grazie a queste informazioni è possibile monitorare con certezza i propri consumi attuali e sapere quanta energia è stata consumata nel breve periodo precedente al controllo.

Infine, è importante sapere che, appena sotto il display, sulla targhetta insieme ad altri dati, è possibile reperire il numero di matricola del contatore.

Vantaggi dei nuovi contatori elettrici Smart Meter

Dal 2017 è iniziata, ad opera di E-Distribuzione, la sostituzione di 32 milioni di contatori elettronici con i nuovi dispositivi denominati Smart Meter. Si tratta di di apparecchi di ultima generazione che tra qualche anno saranno presenti in tutte le case (e i luoghi di lavoro) degli italiani e che offrono maggiori vantaggi in termini di:

  • registrazione e monitoraggio dei consumi, che vengono aggiornati ogni 15 minuti;
  • lettura reale dei consumi in fase di fatturazione, per dire addio a stime e conguagli;
  • gestione da remoto del contatore (tramite app o portale online) anche da parte del cliente, per acquisire informazioni sui propri consumi o funzionamento del dispositivo.

Numero POD e Codice Cliente: come trovarli sul contatore

Entrambi i codici sono molto importanti qualora il cliente avesse necessità di richiedere attivazione, subentro o voltura del contatore. È possibile visualizzare il codice POD direttamente tra le informazioni sul display del contatore o su una qualsiasi bolletta.

È bene ricordare che il codice cliente registrato sul contatore non è identico a quello assegnato dal fornitore di energia, generato dai gestionali di quest’ultimo sulla base del contratto stipulato con il cliente.

Segnalazione guasti contatore: come comportarsi

Il contatore della luce, così come quello del gas, è di proprietà del distributore, cioè dell’azienda che si occupa di distribuire la materia prima (elettricità o gas naturale) nella zona. In caso di guasti, malfunzionamenti, emergenze o richieste di spostamento del contatore, il cliente può rivolgersi all’azienda con la quale ha un contratto di fornitura energetica.

Come detto in precedenza, la riattivazione di un contatore staccato, o la prima attivazione di un contatore appena posato, è possibile mediante specifica richiesta al proprio fornitore di energia. Nel caso di Metamer, richieste di questo tipo avvengono in tempi mediamente più celeri rispetto ad altri semplici fornitori di energia.

Scopri perché cliccando sul pulsante!

È importante ricordare che manomissione o interventi autonomi sul contatore da parte del cliente finale sono punibili penalmente. Il distributore, inoltre, potrebbe applicare costi addizionali per la manutenzione e la riparazione del contatore all’utente, che vanno da poche decine fino a diverse centinaia di euro, in base al tipo di intervento.

Dalla sua, il cliente può richiedere il rimborso delle spese in caso di ritardi nell’esecuzione dei lavori ad opera del distributore. Anche questi in funzione dei giorni di ritardo accumulato.

Cosa indica la luce rossa sul contatore?

Le due luci led di colore rosso a sinistra del display indicano lo stato di funzionamento, o non funzionamento, del contatore.

Se la luce rossa è accesa e intermittente, significa che il contatore è in uso normalmente. Quando la luce rossa del contatore è fissa sta ad indicare che non c’è consumo di energia da almeno venti minuti.

Come leggere il contatore del gas

In caso di contatore del gas tradizionale, cioè non elettronico, i numeri da comunicare al fornitore per la lettura saranno solo quelli su fondo nero, ignorando invece quelli su fondo rosso, preceduti da virgola.

Nei nuovi contatori digitali del gas, il dato di consumo apparirà sul display premendo il tasto a destra dello stesso, proprio come nel caso dei contatori elettrici.

Anche nel caso di contatore elettronico del gas, i numeri da comunicare al fornitore saranno solo quelli precedenti alla virgola.

I vantaggi rappresentati dalle funzionalità dei nuovi contatori elettronici di ultima generazione risiedono appunto in una migliore e più veloce gestione dei consumi, anche da remoto. Tra questi, l’aspetto più conveniente è certamente la possibilità che il contatore invii puntualmente la lettura aggiornata dei consumi in modo automatico, senza più rischio di conguagli, dimenticanze, ritardi o fatture basate su consumi stimati.

Una nuova generazione di contatori, più smart ed efficienti!

Comunicare la lettura del contatore: con Metamer è più semplice

Grazie ai servizi di gestione consumi da remoto offerti da www.metamer.it, come l’app MyMetamer disponibile per smartphone Android e iOs, e lo sportello online sul sito www.metamer.it, comunicare la lettura stagionale del contatore è più semplice!

Puoi farlo in autonomia, ricevendo di volta in volta il promemoria di invio dell’autolettura direttamente in bolletta.

Scopri tutti i vantaggi delle offerte luce e gas di Metamer: energia green, anche a prezzo di costo, e attivazione contatori veloce senza deposito cauzionale.

Scrivici per maggiori informazioni o per attivare la tua fornitura di casa o ufficio con noi!


Offerte energia sempre più Green, sostenibili e ad impatto zero sull’ambiente

luce green più conveniente

La rivoluzione verde che sta investendo il settore dell’energia passa anche attraverso la sempre maggiore attenzione delle persone verso le tematiche ambientali. Nel 2019, le iniziative lanciate in tutto il mondo dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg, hanno coinvolto giovani e non che si sono mobilitati in favore del clima.

Lo scorso anno, nonostante la drammatica situazione pandemica, gli Stati membri dell’Unione Europea hanno continuato a lavorare sulla questione climatica dando continuità agli accordi di Parigi siglati nel 2015. Con una rettifica al progetto originale, la commissione ha previsto di ridurre del 55% le emissioni di CO2 a livello globale entro il 2030, rispetto ai livelli registrati nel 1990.

In quest’ottica, imprese e cittadini sono chiamati ad uno sforzo comune: quello di limitare sprechi ed emissioni in ogni ambito e settore. A cominciare dai piccoli gesti quotidiani, fino a quelli molto più complessi che riguardano le attività produttive.

In Metamer abbiamo scelto di fare la nostra parte

Il biennio 2020 / 2021 è stato, in Metamer, un periodo di cambiamento molto importante.

Abbiamo intrapreso un percorso volto alla sostenibilità ambientale, che ci ha portato a offrire ai nostri clienti domestici solo energia proveniente da fonti rinnovabili certificate, trasformando interamente le nostre offerte in 100% green, senza alcun costo aggiuntivo per i nuovi e i già clienti.

Una scelta maturata dalla convinzione che l’impegno sociale per la valorizzazione e la tutela dei territori in cui operiamo passi attraverso la salvaguardia della natura, coerentemente con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Non tutte le offerte energia green disponibili sul mercato sono però uguali, ed è pertanto importante sapere cosa si intende per energia verde, quali sono le differenze tra energia green e biogas e, soprattutto, se l’opzione verde (come nel nostro caso) è esente da costi aggiuntivi o nascosti, da sempre – purtroppo – presenti in tariffe energetiche di altri gestori.

Offerte energia green: cosa devi sapere

Le offerte energia green rappresentano una realtà sempre più diffusa in Italia. Basti pensare che all’inizio del 2000, le tariffe luce green non superavano il 6% del totale, rispetto al 94% delle tradizionali.

Già nel 2016, il rapporto tra offerte energia verde e tradizionali era passato al 20% delle prime contro l’80% delle restanti. Oggi, secondo i dati raccolti da uno dei principali operatori di settore, il 73% dei gestori energetici propone offerte green opzionali o, come nel nostro caso, complete. Ad oggi, in Italia, 8 offerte energia su 10 sono 100% green.

Non tutti i gestori, però, promuovono queste tariffe allo stesso prezzo. Alcune tariffe energetiche a impatto zero, promosse anche da grandi operatori nazionali, prevedono sovrapprezzi o costi fissi nascosti, che condizionano la scelta del pubblico, orientandola verso offerte non green.

Un fattore in grado di incidere negativamente sull’obiettivo della completa transizione ecologica del mercato, rallentando il raggiungimento di un importante obiettivo: quello della completa e totale transizione del settore energetico.

Risparmiare sulla bolletta con offerte energia green è possibile?

La concorrenza di mercato dovuta alla sempre maggiore presenza di offerte energia green ha avuto un impatto positivo anche sui prezzi.

Nel caso dei fornitori che propongono offerte green con sovrapprezzo, il costo aggiuntivo andrebbe ovviamente a ripercuotersi sul risparmio finale, per un valore di circa 24 euro l’anno. Un aspetto certamente da non sottovalutare, facendo attenzione in fase di selezione e sottoscrizione di una nuova offerta green alle clausole previste da contratto.

È importante quindi scegliere offerte green senza sovrapprezzi, adottare buone pratiche per il risparmio energetico e utilizzare elettrodomestici di classe alta. Azioni che consentono un notevole risparmio annuale, sia in bolletta che in termini di emissioni.

Basti pensare che la scelta di Metamer di convertire in green l’attuale parco clienti energetico, ha ridotto le emissioni di Co2 di oltre 11.000 tonnellate l’anno. L’equivalente di percorrere 2.074 volte il giro del mondo con un’auto a benzina!

Valuta tu stesso la convenienza delle nostre offerte green!

Fare la nostra parte per il Pianeta significa anche rendere accessibili e convenienti le nostre offerte energia green al pubblico. Per questo siamo pronti ad offrirti subito un preventivo di spesa senza impegno studiato sui tuoi consumi, così da valutare tu stesso la convenienza delle nostre tariffe monorarie o biorarie, a prezzo fisso o variabile.

Compila il form con i tuoi dati per essere ricontattato/a da un nostro consulente. Metamer non effettua servizio di vendita porta a porta o tramite telemarketing: i tuoi dati saranno trattati nel rispetto delle nostre politiche sulla privacy, esclusivamente per la consulenza da te richiesta!


Tariffe energia monoraria e bioraria: quale conviene? Vantaggi e costi

energia monoraria bioraria

Quello dell’energia è un settore molto tecnico, all’interno del quale è spesso difficile trovare risposte chiare ed esaustive. Gli aspetti di cui tenere conto quando si sceglie un’offerta luce e gas sono diversi. Il prezzo è solo una parte del pacchetto e non sempre, come abbiamo già spiegato, scegliere “il prezzo più basso” (ammesso che lo sia) corrisponde ad un’offerta realmente conveniente.

Questo perché la migliore offerta energia non esiste: esiste solo quella più giusta per te!

Ogni famiglia ha le proprie esigenze in termini di consumi, in base al numero di persone che vivono in casa, alla frequenza di utilizzo degli elettrodomestici, alle ore di accensione del riscaldamento e agli orari di presenza all’interno delle mura domestiche. Per questo ogni offerta energia è strutturata in modo diverso, per venire incontro alle esigenze dei singoli consumatori.

Esistono differenze tra offerte del mercato libero e regime di tutela, tra tariffe a prezzo fisso o variabile e differenze tra tariffe monorarie e biorarie. In quest’ultimo articolo del blog Metamer andiamo a fare luce su quest’ultimo argomento.

Differenze tra tariffa bioraria e monoraria

Com’è forse è già noto, la scelta tra un’offerta energia bioraria o monoraria è una questione, per così dire, personale.

Con una tariffa monoraria è possibile consumare energia durante tutto l’arco della giornata sempre alla medesima tariffa della componente materia prima, indipendentemente dall’orario.

Le tariffe biorarie, invece, prevedono variazioni di prezzo in base a due fasce orarie:

  • Fascia 1 (o F1), dalle 08:00 del mattino alle 19:00

durante queste ore il consumo di energia costa in media un po’ di più;

  • Fascia 2 e 3 (o F2 / F3), dalle 19:00 alle 08:00 del mattino

in questo arco temporale il prezzo dell’energia è più basso rispetto alla prima fascia. All’interno di questa fascia sono solitamente compresi anche giorni festivi e week-end.

Esistono, infine, tariffe triorarie, scandite da tre diverse fasce prezzo (mattina – pomeridiana – notturna) dove alle ore serali corrisponde sempre il momento di consumo a prezzo ridotto.

È bene specificare che quando si parla di offerte monorarie, biorarie e triorarie si fa riferimento al solo vettore di energia elettrica. Non esistono, infatti, offerte gas monorarie o biorarie, in quanto sul gas naturale non vengono applicate variazioni di prezzo in base all’orario di consumo.

Tariffa bioraria e monoraria: quale conviene di più?

La convenienza tra le due tariffe dipende, ovviamente, dalle abitudini del consumatore. Scontato evidenziare come, per una famiglia numerosa, o con bambini piccoli, che necessita un maggiore e più frequente utilizzo di elettrodomestici, un’offerta energia a tariffa monoraria sarà certamente più indicata.

Contrariamente, per unità familiari dove un ciclo di lavatrice può essere tranquillamente avviato nelle ore serali, una tariffa bioraria può rappresentare una soluzione più vantaggiosa.

Oltre ad una maggiore elasticità nei consumi domestici quotidiani, le offerte energetiche monorarie sono di solito le più selezionate per contratti energia di seconde case.

Un recente studio di settore ha inoltre evidenziato come, mediamente, le offerte monorarie consentano un piccolo risparmio annuale rispetto a quelle biorarie di circa 40 euro l’anno. Ma questo, ovviamente, dipende sempre dal consumo intelligente che se ne fa.

Al netto di tutto, quindi, potremmo dire che le offerte energetiche monorarie rappresentano quasi sempre, a parità di prezzo e consumi con le biorarie, le più selezionate questioni di comodità, ma anche di maggiore convenienza.

Come capire se ho un’offerta bioraria o monoraria?

Basta controllare su una qualsiasi bolletta della luce. Nel riepilogo delle spese sono quasi sempre indicati gli i costi della materia prima per fascia, nel caso di tariffe biorarie, o complessivi, in caso di offerta monoraria.

Se, invece, desideri conoscere il consumo specifico al kwh per singola fascia puoi controllare nella bolletta o, consultare i dati forniti dai nuovi contatori elettronici, in grado di registrare questa informazione, laddove siano stati installati dai distributori elettrici di zona.

La convenienza è una scelta di valore

I fornitori di energia non sono tutti uguali. Scegliere di affidare i propri consumi ad un fornitore solo in base al prezzo non è mai una decisione che paga. Questo perché, oltre alla semplice fornitura di energia, c’è di più. Assistenza gratuita e professionale, tempestività nell’offrire supporto, vicinanza fisica di sportelli, servizi online per la gestione dei consumi sono tutti aspetti importanti da non sottovalutare quando scegli una nuova offerta energia.

Noi di Metamer lo sappiamo bene, perché abbiamo scelto di lavorare ogni giorno per migliorare le nostre offerte Luce e Gas rendendole sempre più vicine alle esigenze della clientela. Per questo siamo oggi in grado di offrirti:

  • offerte luce e gas a prezzo variabile o fisso, in base alle tue preferenze, sempre alla migliore quotazione di mercato;
  • un servizio di attivazione veloce, senza deposito cauzionale o altri costi nascosti;
  • un’energia 100% green, proveniente da fonti rinnovabili certificate;
  • un servizio clienti gestito in Italia, disponibile tramite numero verde gratuito e disponibile anche via WhatsApp, con tempi di risposta medi inferiori a quelli stabiliti per legge dall’ARERA;
  • una bolletta chiara, con riepilogo dei costi sempre in prima pagina e disponibile anche in formato elettronico;
  • un’app e uno sportello online per gestire i tuoi consumi in modo più comodo anche da remoto.

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