Risparmio energetico: trucchi e consigli per risparmiare energia (e soldi) a casa

risparmiare luce e gas

In rete è possibile imbattersi in decine di articoli con consigli su come risparmiare energia per alleggerire la bolletta. In molti di questi troviamo “trucchi” e consigli un po’ scontati, come “non lasciare aperte le finestre” oppure “non lasciare l’acqua aperta per troppo tempo”.

Ecco: questo non è uno di quegli articoli.

Da veri esperti dell’energia, in qualità di primi operatori nella nostra regione con oltre 50.000 forniture attive (dati ARERA 2020), abbiamo raccolto alcuni veri consigli sul risparmio energetico, comprensivi di calcoli anche in termine di prezzo.

Risparmiare energia non è solo una buona abitudine per ridurre il costo della bolletta a fine mese, ma anche una importante pratica per salvaguardare l’ambiente. Per questo, come Metamer abbiamo deciso di potenziare il nostro servizio di emissione bollette digitali, risparmiando solo lo scorso anno circa 216.000 fogli di carta e 8,7 tonnellate di Co2, per un totale di quasi 4 tonnellate di alberi tagliati in meno.

Un grande traguardo, sul quale vogliamo continuare ad investire insieme ai nostri clienti! Ecco allora qualche utile consiglio per risparmiare energia in casa, insieme ad alcuni “trucchetti” per ridurre gli sprechi.

Risparmiare energia in cucina: come iniziare

La cucina è l’anima della casa. E nonostante una recente ricerca abbia dimostrato come questo ambiente non sia quello in cui passiamo la maggior parte del tempo quando siamo tra le mura domestiche (continua a leggere per scoprire qual è) è sicuramente quello in cui si verificano i maggiori consumi. Il 75%, per essere precisi, se contiamo che, spesso, caldaia e lavatrice si trovano ancora all’interno di questa stanza. A questi, vanno ad unirsi frigorifero, robot per cucinare e, soprattutto, il forno, che da solo costituisce l’elettrodomestico a maggior consumo pro-capite nelle nostre abitazioni.

Risparmio energetico frigorifero

Risparmiare energia con una corretta gestione del frigorifero è semplice. Bastano pochi accorgimenti. Sapevi, per esempio, che distanziare questo elettrodomestico dal muro su ogni lato riduce il rischio di surriscaldamento, consentendo di risparmiare circa 23 euro l’anno?

Non solo: se la porta del frigo non chiude bene, viene lasciata sistematicamente aperta o è difettosa, questo “scherzetto” può costare fino a 20 euro l’anno in bolletta. Ad ogni modo, la vera differenza in termini di consumi risiede nella classe energetica del dispositivo. Basti pensare che passare da un frigorifero di classe B a uno di classe A+ permette un risparmio di 35 euro l’anno.

Tutti questi aspetti, uniti ad una corretta disposizione degli alimenti presenti al suo interno, rappresentano fattori in grado di ridurre considerevolmente i consumi complessivi dell’elettrodomestico.

Risparmio energetico lavastoviglie

Secondo un recente studio, per lavare i piatti a mano sono necessari circa 50 litri d’acqua. Troppi, in particolar modo se pensiamo che una normale lavastoviglie ne consuma mediamente solo 10. Va da sé che lavare i piatti nella lavastoviglie consenta un maggiore risparmio rispetto al lavaggio a mano.

Non solo: fermare il programma di lavaggio prima che inizi quello di asciugatura, lasciando che le stoviglie asciughino all’aria, permette un risparmio di circa 20 euro l’anno! Ecco altri pratici trucchetti da non dimenticare.

Risparmiare energia ai fornelli

Cucinare a risparmio energetico è possibile non solo scegliendo le giuste ricette, ma anche il modo più sostenibile per prepararle! Per risparmiare energia ai fornelli basta solo un po’ di accortezza e la giusta dose di buon senso. Se la stessa ricetta può essere preparata in 30 minuti con una pentola normale, e in 10 minuti utilizzando una pentola a pressione, va da sé che il secondo rappresenti il sistema economicamente più vantaggioso. Allo stesso modo, è importante scegliere sempre il fornello della giusta dimensione per ogni pentola, tegame o pentolino. Il “fuoco” giusto permette una cottura più veloce e omogenea, con un risultato anche più…delizioso.

Infine è interessante sapere che basta un semplice coperchio in fase di ebollizione dell’acqua, per esempio quando prepariamo un piatto di pasta, per risparmiare oltre 5 euro ogni anno.

Forno elettrico o gas: quale consuma di meno?

Presto detto: quello a gas. A parità di utilizzo, infatti, il forno a gas risulta più economico di quello elettrico. Attenzione: è importante pensare a questo anche in funzione della disponibilità o meno di dispositivi come pannelli solari, ma anche in termini di ottimizzazione. Riscaldare una pietanza, per esempio, risulta molto più costoso con un forno a gas rispetto ad un forno a microonde, per ovvi motivi di durata di utilizzo dell’elettrodomestico.

Ridurre i consumi con una caldaia a condensazione

Rispetto alle caldaie tradizionali e a quelle a premiscelazione, le caldaie a condensazione consentono un risparmio di circa il 20% sul costo dell’acqua riscaldata a 80°, del 30% su quella a 60°, e de 50% – 60% se affiancate a pannelli solari. Sono, oggi, i dispositivi più utilizzati e diffusi, e quelli a più basso livello di emissioni. L’installazione di caldaie a condensazione è possibile grazie a incentivi e bonus energia, che permettono un risparmio fino al 65%. Scopri di più a questo link.

Risparmiare sul riscaldamento: puoi farlo da subito

Tra gli aspetti più importanti vi è quello di selezionare il miglior sistema di riscaldamento, non solo più economico ma anche più efficiente per la propria tipologia di abitazione.

Sapevi che la riduzione di un solo grado sul termostato può farti risparmiare fino a 50 euro ogni anno? La temperatura ideale in casa dovrebbe sempre essere quella che va dai 19° ai 21°. Essere più o meno sensibili al freddo può far salire o abbassare questo range, ma abituarsi ad un grado in meno rispetto alla propria temperatura ideale è, tutto sommato, un sacrificio ammissibile in termini di convenienza.

Un semplice accorgimento per risparmiare energia in bagno

Ebbene si: il bagno è l’ambiente domestico in cui gli italiani trascorrono più tempo quando sono a casa. A dirlo è la ricerca condotta da Desivero, piattaforma multicanale operante nel settore della termoidraulica. Uno spazio intimo, raccolto e rilassante, dove trascorrere un po’ di tempo risulta piacevole e, perché no, persino necessario per ricaricarsi. Cosa c’è di meglio di un bel bagno caldo a fine giornata? Una doccia, per esempio!

Per riempire una vasca occorrono all’incirca 150 litri d’acqua (calda, per giunta). Ogni minuto di doccia, invece, se ne consumano mediamente 15 (o anche 9, se l’erogatore è dotato di frangigetto). Va da sé che una semplice doccia sia più economica di un bagno, se questa è relativamente breve. L’installazione di dispositivi frangigetto, sanitari e rubinetteria di ultima generazione quest’anno è possibile con notevole risparmio grazie ai bonus idrici 2021: incentivi per ammodernamento idrico per nuclei familiari a basso reddito.

Risparmiare sulla lavatrice

Molte lavatrici sono oggi dotate di un programma “Eco” o a risparmio energetico. Un dettaglio senza dubbio importante quando scegliamo il nostro elettrodomestico, ma è bene sapere che lavare a 90° costa mediamente 25 euro in più l’anno rispetto ad un programma da 40°.

Certo, un lavaggio ad alte temperature è, o dovrebbe essere, riservato solo a capi particolari (lenzuola bianche, tovaglie, tovaglioli di stoffa, etc) ma, anche in questo caso, smacchiare preventivamente e aggiungere un semplice prodotto disinfettate al detersivo, riducendo la temperatura, consente di migliorare i consumi.

Altri consigli per risparmiare energia in casa

Già solo seguendo i consigli appena descritti abbiamo risparmiato circa 200 euro l’anno. Sicuramente una bella cifretta. Se a queste buone pratiche andiamo ad aggiungere altri piccoli trucchi, come:

  • staccare la spina di caricatori, elettrodomestici non in uso, pc, robot da cucina e simili;
  • spegnere la luce quando non siamo nella stanza;
  • utilizzare lampadine a risparmio energetico;
  • posizionare un pannello riflettente tra i termosifoni e il muro;
  • utilizzare sistemi di climatizzazione in modo corretto;
  • dotarsi di infissi a taglio termico e chiudere gli scuri nelle ore più fredde;

il risparmio aumenta ancora, facendo davvero la differenza sulla bolletta di fine mese. Tuttavia, il modo migliore per ottimizzare i consumi e gestire le tue forniture senza pensieri è sempre scegliere il giusto gestore di energia per la tua abitazione.

In passato abbiamo già spiegato come passare ad un gestore di energia più conveniente in termini di consumi e servizi e come individuare eventuali costi nascosti prima di firmare un nuovo contratto.

Liberati delle preoccupazioni con le offerte Luce e Gas casa di Metamer

Metamer è una società del libero mercato energetico che opera in tutta Italia per la fornitura di luce e gas ad uso domestico e professionale. Le nostre politiche aziendale non comprendono l’utilizzo di strategie di marketing invasive, come telefonate o porta a porta, per la promozione delle nostre tariffe.

Con Metamer hai sempre:

  • Una bolletta chiara e trasparente, con riepilogo di spesa ben visibile in prima pagina;
  • Nessun deposito cauzionale al momento dell’attivazione;
  • Un’app e uno sportello online per gestire consumi e pagamenti dove vuoi;
  • Un servizio clienti affidabile, veloce e gestito in Italia.

Se stai pensando di passare ad un nuovo gestore di energia e desideri maggiori informazioni sulle nostre offerte, compila il form in basso per richiedere un preventivo di spesa da un nostro consulente! Metamer non effettua servizio di telemarketing o altre pratiche commerciali invasive. I tuoi dati saranno trattati nel rispetto delle nostre policy sulla privacy e solo per la consulenza da te richiesta.


Bombola o linea metano: quale conviene di più per riscaldare casa?

Meglio gpl o metano

Linea metano o bombola: quale conviene di più per riscaldare casa? Un’analisi con opinioni a confronto.


Il riscaldamento domestico è tra le voci di spesa più influenti in bolletta. Per questo, ottimizzare i consumi adattandoli alle esigenze della propria abitazione rappresenta un particolare molto importante.

Nei precedenti articoli abbiamo già illustrato come individuare il miglior sistema di riscaldamento per ogni casa e di quali accorgimenti prendere prima di riaccendere i termosifoni per far fronte alla stagione fredda.

Ridurre gli sprechi e la dispersione di energia è sicuramente al primo problema da affrontare. In particolare, sono in molti a chiedersi se sia più conveniente allacciare la propria abitazione alla linea metano o installare una bombola GPL in giardino per l’approvvigionamento di gas. Proviamo a rispondere confrontando opinioni e costi di queste due alternative.

Meglio GPL o metano? Una premessa necessaria

Iniziamo innanzitutto col capire le differenze tra GPL e metano.

Il GPL è un gas ottenuto dalla miscela di idrocarburi (per lo più propano e butano) e non ha una rete di distribuzione per le abitazioni. Viene venduto in bombole da 15 o 25 kg o stoccato in serbatoi di grosse dimensioni.

Il metano, invece, è il gas naturale comunemente utilizzato per cucinare e riscaldare casa. In natura, questo gas è inodore. Il suo inconfondibile miasma è aggiunto chimicamente prima di essere immesso nella linea di distribuzione per ragioni di sicurezza. In questo modo, una possibile dispersione nell’ambiente può essere immediatamente rilevata.

Dal punto di vista della resa di calore, i due gas sono pressoché equivalenti. Diversamente, sotto il profilo ecologico, il metano può considerarsi più “green, non essendo caratterizzato dalla presenza di particolato come, seppur in quantità minima, il GPL.

Confrontare il prezzo di GPL e metano risulta spesso difficile in quanto quello del GPL è espresso in litri (o kg, nelle bombole di piccole dimensioni), mentre il metano si misura in metri cubi. Tuttavia, è noto come, a parità di prestazioni e consumi, il metano abbia un prezzo inferiore rispetto al GPL.

Pro, contro e opinioni su metano o GPL per riscaldare casa

Come detto, il metano ha un prezzo di mercato inferiore a quello del GPL, ma non solo. La sua convenienza rispetto a quest’ultimo sta anche in una più agevole gestione dei consumi. Una volta effettuato l’allaccio della propria abitazione alla linea metano non esiste praticamente ulteriore operazione o preoccupazione.

Contrariamente, per lo stoccaggio del GPL è necessario un serbatoio (volgarmente detto “bombolone”) di grandi dimensioni. La capienza del bombolone ad uso domestico si aggira solitamente sui 1.000 litri, ma può arrivare anche a 15.000, a seconda delle esigenze. Il posizionamento deve necessariamente essere effettuato all’aperto, ad una distanza di sicurezza dalle abitazioni e può prevedere uno scavo.

Il costo di serbatoio GPL ad uso domestico varia a seconda dell’installatore, che può venderlo, cederlo in affitto o in comodato d’uso al proprietario dell’abitazione, a fronte della sottoscrizione di un contratto di fornitura in esclusiva.

Ma attenzione: leggere sempre bene le clausole! Non di rado può capitare che includano costi salati per il ritiro del serbatoio, qualora l’utente decida di passare alla linea metano, o prezzi maggiorati della materia prima vincolati dall’obbligo di rifornirsi dall’installatore.

Inoltre, il serbatoio GPL necessita obbligatoriamente di revisione ogni 10 anni per garantirne integrità e sicurezza, e del posizionamento per legge di estintori (periodicamente certificati) nelle vicinanze in caso di pericolo.

Al netto delle condizioni, quindi, la linea metano risulta sicuramente più conveniente in termini di costo della materia prima, allaccio alla linea e gestione della fornitura.

E se la zona non è servita dalla linea metano?

In questo caso, la scelta del GPL è obbligata, ma recentemente la rete di distribuzione nazionale metano è stata estesa anche in zone fino ad oggi non servite. Se la tua abitazione rientra tra queste aree puoi chiedere da subito l’allaccio alla linea metano ad un prezzo d’occasione con i nuovi sconti metanizzazione che alcuni distributori di zona stanno promozionando, come quelli disponibili in Abruzzo e Molise!

Se hai bisogno di informazioni, scrivici compilando il form che segue!


Ribasso bollette Luce Gennaio 2020: cosa devi sapere

ribasso bollette 2020

Buone notizie sul tema energia: il 2020 inizia con un ribasso del prezzo dell’energia (luce) e nessun rincaro su quello del gas, come invece è avvenuto in passato. Ma c’è di più: entro il 2021 il bonus sociale per le famiglie a basso reddito diventerà automatico. Vediamo tutto in dettaglio nell’articolo.


Il 2020 si apre con una buona notizia sul fronte energia e consumi. Ribassato il costo delle componenti in bolletta, con conseguente calo del prezzo della luce. Negli anni scorsi, specie in prossimità dell’inverno, si erano registrati piccoli ma immancabili aumenti che avevano, giustamente, fatto preoccupare gli utenti. Nell’ultimo comunicato diffuso da ARERA, l’Autorità per l’Energia stima un risparmio medio di 125 euro l’anno, calcolato sui consumi di una famiglia tipo.

La riduzione, spiega sempre ARERA, è dovuta al “buon andamento nella gestione dei conti di cassa”, che hanno determinato la possibilità di ridurre il prezzo dell’energia e mantenere immutato il prezzo del gas, a fronte di una minore richiesta a livello nazionale.

È però fondamentale sapere che questa condizione favorevole potrebbe cambiare presto con il prossimo aggiornamento prezzi previsto per il secondo semestre 2020, non necessariamente in positivo.

L’instabilità dei mercati internazionali, scanditi dalle recenti tensioni tra Iran e Stati Uniti e altri fattori, potrebbero riservare brutte sorprese con l’aumento del costo materia prima energia. Più sicuri, invece, gli utenti che hanno già aderito al mercato libero con un’offerta a prezzo fisso, il cui costo componente energia resta sempre invariato indipendentemente dalle oscillazioni del mercato.

Se non conosci la differenza tra i due regimi puoi trovare tutte le informazioni in questo articolo e, se non l’hai ancora fatto, scegliere un gestore di energia davvero conveniente seguendo questi pratici consigli.

Bollette 2020: calano gli oneri di sistema

Gli “oneri di sistema” rappresentano un costo fisso in bolletta imposto ad ogni gestore e aggiornato trimestralmente dall’Autorità per l’Energia. Il loro “peso” in bolletta costituisce circa il 20% dell’importo dell’importo finale. Va da sé che una riduzione di questa spesa sia un beneficio a vantaggio di tutti i fornitori e di conseguenza di tutti gli utenti, indipendentemente dal venditore scelto.

Come abbiamo visto, almeno per il primo trimestre 2020 (periodo tra i più “delicati” dell’anno) l’Autorità ha stabilito un ribasso degli oneri di sistema. Oneri di sistema, spese di trasporto e accise sono le tre voci di spesa imposte e trimestralmente aggiornate da ARERA che influiscono per il 50% circa dell’importo presente in bolletta. La restante parte è costituita dal costo della componente energia, che dipende dalla tariffa applicata del singolo gestore.

Per questo, se vuoi garantirti maggiore tranquillità puoi scegliere un’offerta sul libero mercato dal costo componente bloccato, in modo da essere sicuro che questa spesa resti sempre del medesimo importo sulla tua bolletta, indipendentemente dalle variazioni di mercato.

Metamer offre ai suoi utenti la possibilità di aderire a offerte luce e gas dal costo componente bloccato per uno o due anni, sempre alla migliore quotazione di mercato.

Il Bonus Sociale 2020 diventa automatico

Altra novità del 2020 sarà l’aggiornamento nei criteri di assegnazione del Bonus Sociale, che diverrà automatico per le famiglie a basso reddito. L’agevolazione, nota anche come Bonus Luce, garantisce uno sconto in bolletta calcolato sulla base dell’ISEE della famiglia che ne fa richiesta.

Quest’ultimo aspetto, entro il prossimo anno, sarà calcolato automaticamente incrociando le informazioni già in possesso della pubblica amministrazione e degli istituti di credito, che assegneranno il bonus a chi possiede i requisiti per ottenerlo senza l’obbligo di richiederlo.

Bollette 2020: più semplici da capire

Ultima, ma interessante novità del 2020 è quella dell’eliminazione degli scaglioni di accise attualmente presenti in bolletta. In questo modo, all’interno delle future bollette sarà presente un unico prezzo, per una lettura più agevole e comprensiva delle stesse.

Per approfondire, visita questo articolo su come leggere la bolletta e scegli un gestore di energia che ti offra una bolletta semplificata con invio tramite email o applicazione, per far fronte anche a ritardi postali o altri disservizi che potrebbero creare disagio.

Nel 2020 scegli Metamer per i tuoi consumi!

Metamer è un’azienda del libero mercato energetico con sedi in Abruzzo e Molise, che opera capillarmente in tutta Italia. Metamer offre ai suoi clienti offerte energetiche dal costo componente bloccato per 1 o 2 anni, senza deposito cauzionale o spese di attivazione.

In più, con Metamer hai un servizio clienti gratuito e gestito in Italia, un’app e uno sportello online per gestire i tuoi consumi. Compara le nostre offerte con la tua attuale tariffa energetica e scrivici compilando il form in basso se desideri maggiori informazioni!


Cucinare a risparmio energetico: ecco come fare

Ricette risparmio energetico

Ottimizzare i consumi in cucina consente un concreto risparmio in bolletta. Esistono buone pratiche e trucchetti per farlo: eccone alcuni.


La cucina è tra gli ambienti domestici in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo a casa. È inoltre tra quelli nel quale sono presenti il maggior numero di elettrodomestici. Tra robot da cucina, forno, frigorifero, lavastoviglie, luci e, talvolta, anche lavatrice, la cucina ha senza dubbio il primato di ambiente più energivoro in casa.

Esistono, per questo, numerose buoni abitudini e trucchetti per ridurre e ottimizzare i consumi, che a fine mese hanno certamente il loro peso in bolletta. Eccone alcuni.

Risparmio energetico in cucina: tutto parte dal forno elettrico

In capo alla classifica degli elettrodomestici che consumano di più in casa c’è il forno elettrico, con consumo medio di 105 Kwh stimato su 52 ore complessive di utilizzo all’anno. A voler andar a fondo, il forno rappresenta l’elettrodomestico a maggior consumo pro-capite, mentre quello a maggior consumo secondo le stime resta il televisore, con una spesa media di 35€ l’anno e 1.280 ore di utilizzo complessivo (una media di 4 ore al giorno).

Ma, tornando al forno elettrico, la quantità di energia assorbita dipende dalla temperatura di cottura. Ciò significa che un’ora di forno acceso a 180° consumerà all’incirca 1 Kwh, mentre a 200° fino a 1,5 Kwh. Ad incidere è, inoltre, la modalità di cottura, tra le quali il “grill” rappresenta certamente la più dispendiosa. Segue a stretto giro la modalità “ventilato”, che permette però una cottura in tempi più brevi e quindi, in alcuni casi, di risparmiare.

A questo punto ti starai chiedendo se conviene più un forno elettrico o a gas e la risposta, come sempre, è: dipende. Se la tua casa è provvista di pannelli solari o impianto eolico, certamente ti converrà orientati sulla scelta di dispositivi a energia elettrica (non solo forno, ma anche piano a induzione, macchina da caffè, bollitore elettrico e simili). In caso contrario puoi valutare la scelta di un forno a gas, tenendo presente che:

  • il forno elettrico, a parità di utilizzo, consuma di più. Questo in base al prezzo dell’energia elettrica e del gas naturale;
  • il forno elettrico necessita di un impiego maggiore di energia nei primi venti minuti di utilizzo, necessari a riscaldare il suo interno;
  • il forno a gas non permette di ottenere prestazioni paragonabili a quello elettrico, considerato solitamente più performante e dalla cottura più omogenea.

Detto questo, per risparmiare, ricorda sempre di accendere il gas alla giusta temperatura, e non a temperatura più alta solo per “sbrigarti”. Temperatura maggiore significa maggiore spreco. Cerca sempre di accendere il forno per preparare più pietanze, anche non simultaneamente. In questo modo ottimizzerai i consumi.

Ultimo, ma fondamentale: quando utilizzi il forno d’inverno lascia aperta lo sportello una volta spento l’elettrodomestico e terminata la cottura dei cibi: è un ottimo modo per riscaldare la cucina a costo zero!

Elettrodomestici a risparmio energetico

Non solo il forno elettrico, ma anche frigorifero, lavastoviglie, televisore e tanti altri piccoli dispositivi incidono sui consumi in cucina. Per tutti esistono buone abitudini per ottimizzarne le prestazioni e indurli a consumare meno. Su tutte, la principale è quella di optare sempre per elettrodomestici di classe alta, dalla A+ in su, in modo da garantirsi dispositivi in grado di offrire prestazioni ottimizzate a bassi consumi.

Nel frigorifero è molto importante non aprire e chiudere lo sportello in continuazione e, soprattutto, non tenerlo aperto a lungo per scegliere cosa prendere al suo interno. Questa pratica, infatti, costringe l’elettrodomestico a un ingente sforzo per tornare a temperatura, che si ripercuote direttamente sui consumi. È molto importante sapere che la corretta disposizione degli alimenti all’interno del frigorifero garantisce, inoltre, migliori prestazioni energetiche e, quindi, di risparmiare (oltre che a conservare meglio i cibi). Per saperne di più leggi questo articolo dedicato.

Per lo stesso motivo, è interessante sapere cosa va e non va in lavastoviglie, e come garantire a questo dispositivo lunga vita e bassi consumi.

Infine, il televisore che, come detto, rappresenta forse l’elettrodomestico più energivoro in casa. Per questo, come per molti altri dispositivi, è fondamentale ricordare una regola basilare ma purtroppo ancora poco diffusa: spegnere il “puntino rosso” quando l’elettrodomestico è in stand-by. La lucina rossa (o di altro colore) che vediamo accesa quando pensiamo che il dispositivo sia spento consuma in realtà fino a 80€ di elettricità l’anno. Una spesa certamente inutile, della quale puoi fare a meno.

Ricette a “risparmio energetico”

Non tutte le ricette consumano lo stesso quantitativo di energia. Cotture brevi significa minori consumi, ricette a “crudo” significa consumi pari a zero!

In quest’ottica, cerca di capire quali sono le ricette che prepari abitualmente più incisive per i consumi della tua cucina (quelle, in sostanza, che necessitano di maggiori tempi di cottura e di più fornelli), oppure scopri nuove ricette a risparmio energetico per rinnovare i tuoi menù.

In generale, ricorda sempre di utilizzare il giusto fornello per la pentola, tegame o padella che scegli per la cottura (un fornello più grande o più piccolo della base della pentola disperde energia) e prediligi quando possibile la pentola a pressione, che riduce i tempi di cottura. Cerca di abbinare le cotture con pentole a castello o sfruttando il vapore di bollitura e prova sempre a cucinare porzioni più grandi in modo da congelare quelle in eccesso.

Scaldare costa meno di cucinare, in termini di tempo e di consumi.

Scegli un’offerta Luce & Gas in linea con i tuoi consumi

Nonostante quello che molti gestori vogliono farti credere, non esiste una tariffa “più economica” o “più conveniente”, ma solo una più economica e più conveniente per te. Scopri le offerte a prezzo fisso, variabile o con tariffa i bioraria o monoraria di Metamer, l’offerta energia senza deposito cauzionale e dal costo componente bloccato per due anni, con app e sportello online per monitorare i tuoi consumi e un servizio clienti gestito in Italia.

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Canone RAI bollette seconde case: come evitare di pagare due volte

Come non pagare il canone Rai

Per le seconde case non è necessario pagare il canone RAI. Tuttavia talvolta può capitare di vederselo addizionare in bolletta per motivi diversi. Scopriamo qual è il modo giusto per non pagare il canone RAI per le seconde case.


Dal 2016 il canone RAI si paga con la bolletta della luce. Il canone ordinario ammonta a 90 euro annuali, dilazionati in rate da 9 euro mensili e presenti in bolletta in base al proprio piano di fatturazione (ad esempio in caso di fatturazione bimestrale, la rata sarà di 18 euro). Poco tempo fa ti abbiamo parlato delle utenze di seconde case e del fatto che su queste, di norma, il canone RAI non viene addebitato.

Tuttavia è possibile che, al di là dell’errore umano (per il quale è possibile fare ricorso e più avanti nell’articolo scopriremo come) sussistano le condizioni per cui una seconda casa non figuri come tale e il canone verrà per questo addebitato. Vediamo tutto in dettaglio.

Canone RAI seconde case: quando si paga?

Il canone RAI sulle seconde case viene addebitato quando l’immobile non risulta una “casa vacanze” ma una prima abitazione.

Questo indifferentemente da chi sia l’intestatario del contratto energia che, volendo, può naturalmente essere il medesimo per la prima e per la seconda casa. In fase di sottoscrizione di nuovo contratto energetico è infatti necessario specificare se l’utenza sia riferita all’abitazione di residenza o ad una seconda casa.

Se il contratto energetico risulta cointestato (per esempio tra marito e moglie) il canone RAI si pagherà comunque una volta sola. A scanso di equivoci, però, è sempre bene inviare una autocertificazione all’Agenzia delle Entrate, tramite apposito modello, in cui si dichiara che il canone RAI è già pagato da un altro componente della famiglia.

Non pagare il canone RAI: rimborsi, modelli e documenti

Se non hai apparecchi televisivi, pc, laptop, computer e tablet in casa puoi chiedere l’esonero dal pagamento del canone RAI. Per farlo è necessario compilare il Quadro A o “dichiarazione sostitutiva di non detenzione”. Si tratta di un modello dell’Agenzia delle Entrate in cui dichiari di non possedere alcun apparecchio TV.

Per scaricare il modello di esonero per canone RAI clicca qui . Il modulo di esenzione va inviato annualmente ed è valido solo per l’anno in cui è stato inviato all’Agenzia delle Entrate. Deve essere spedito, mediante raccomandata, entro il 31 gennaio dell’anno per il quale si chiede l’esonero. Inviando il modulo tra il 1° Febbraio e il 30 Giugno sarai comunque esonerato dal pagamento nel secondo trimestre dell’anno in corso.

Le rate del canone RAI vengono, infatti, ripartite in 18 euro bimestrali che troverai direttamente nella bolletta della luce.

Se invece per errore hai pagato il canone RAI due volte o appartieni ad una categoria esonerata dal pagamento del canone puoi richiedere il rimborso del canone RAI, sempre attraverso l’apposito modulo dell’Agenzia delle Entrate.

Sono esenti dal pagamento del canone:

  • Over 75 con reddito non superiore a 6.700€;
  • Militari di Forze Armate italiane, appartenenti a Forze NATO o di cittadinanza straniera;
  • Diplomatici e consiglieri di Paesi che reciprocamente esonerano dal canone o da obblighi analoghi i loro colleghi italiani all’estero;
  • Proprietari di imbarcazioni da diporto con a bordo il televisore, ma non coinvolte in attività commerciali;
  • Rivenditori e i riparatori Tv che esercitano regolare attività;
  • Titolari di un’utenza elettrica non residente, tipica di case in affitto o seconde case.

Se hai bisogno di maggiori informazioni o hai il sospetto di aver pagato il canone per errore o più di una volta compila il form qui in basso e scrivici un messaggio al quale risponderemo al più presto.


Costi nascosti nei contratti energia: quali sono e dove cercarli

Lente di ingrandimento

Quando si sottoscrive una nuova offerta energetica solitamente ci si basa sul prezzo. Un aspetto che molti gestori sfruttano a proprio vantaggio, dichiarando un prezzo più basso a fronte di costi nascosti e servizi post vendita a pagamento. Come evitare queste trappole e capire se un’offerta energetica è davvero conveniente per te?

Cercando su internet è possibile imbattersi in centinaia di testimonianze di utenti che, credendo di sottoscrivere offerte energetiche economiche e vantaggiose, si sono poi ritrovate a pagare più di quanto credessero o a dover pagare per assistenza o altri servizi post vendita.

Nella quasi totalità delle recensioni è lampante come il principale fattore a trarre in inganno sia sempre lo stesso: il costo. Far apparire un prezzo “più basso” su comparatori online e offerte in rete non è difficile. Basta “nascondere” nel contratto altre voci di spesa che andranno a compensare ed a superare, la cifra che il venditore di energia intende raggiungere.

In un precedente articolo ti abbiamo già parlato di come scegliere un gestore di energia davvero conveniente per i tuoi consumi. Oggi ti sveliamo quali sono e come individuare i principali costi nascosti nei contratti energia.


Scegli un’offerta senza costi nascosti

Contratti energia con assistenza clienti a pagamento

È un’inconveniente in cui è facile incappare. Trovi una tariffa dal prezzo conveniente, firmi il contratto, qualche mese dopo hai un problema con il pagamento di una bolletta poco chiara, con un conguaglio o con la lettura del contatore e scopri l’inghippo: il servizio clienti del tuo nuovo gestore è a pagamento!

Ciò significa che per chiamare un operatore o richiedere assistenza da uno sportello fisico devi pagare una somma, stabilita dal gestore stesso.

Quello dell’energia non è un mondo semplice. Piccoli problemi, richiesta di informazioni, chiarimenti, comunicazioni sono situazioni frequenti, durante le quali un valido aiuto è qualcosa in grado di fare la differenza. Quando quest’ultimo è a pagamento tutto diventa più stressante.

Prendila comoda e scegli una tariffa con assistenza clienti gratuita inclusa nel tuo piano.


Scegli un’offerta senza costi nascosti

Prezzi senza IVA o costo componente dichiarati

È una situazione che si verifica principalmente con la sottoscrizione di contratti telefonici o porta a porta. Situazioni in cui il cliente non ha modo di leggere con calma le condizioni previste dal contratto, ma viene semplicemente spinto a firmare nel più breve tempo possibile.

Per questo, come Metamer abbiamo scelto di non effettuare vendita di contratti porta a porta o tramite offerte telefoniche, offrendo ai nostri clienti la possibilità di sceglierci in tutta libertà e fiducia.

Il prezzo di luce e gas è soggetto a voci di spesa uguali per tutti gli operatori, come il costo componente. Una tariffa senza costo componente dichiarato apparirà certamente più bassa di una dal costo componente incluso ma, a conti fatti, si tratta della stessa cifra! Stesso discorso per l’IVA.

Il consiglio è quindi quello di verificare sempre che IVA e costo componente siano inclusi nel prezzo dell’offerta che stai per sottoscrivere scegliendo, se possibile, un’offerta dal costo componente bloccato, cioè che non vari da bolletta a bolletta ma resti sempre del medesimo importo.

libero mercato energetico


Contratti energia “tutto incluso”: fai attenzione ai conguagli

Le tariffe luce e gas “All Inclusive, o “Tutto Incluso”, sono offerte basate su un determinato consumo di energia a prezzo fisso mensile, comprensivo di IVA e imposte. Vengono proposte in pacchetti come small, large e extra-large, o con nomi diversi, in base al consumo massimo mensile permesso all’utente.

Possono sembrare offerte vantaggiose e per alcuni potrebbero esserlo davvero. Il problema è che spesso vengono proposte senza menzionare le differenze da pagare quando vengono superati i limiti di consumo previsti dal proprio pacchetto.

Conguagli presentati a fine anno come un vero e proprio benservito, che lasciano a bocca aperta chi riceve l’amara sorpresa.

“Riceviamo segnalazioni di utenti che, a fronte di promesse di costi annui pari a circa 1.200 euro, si sono trovati a pagare 3.000 euro. Offerte in cui i costi del gas raggiungono a fine anno anche il valore di 1 euro a metro cubo, contro prezzi medi di 0,75 centesimi”.

A spiegarlo è Paolo Tazzini, responsabile settore energia di Ferderconsumatori di Parma, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano.


Scegli un’offerta davvero trasparente

Scegliere un contratto conveniente, senza insidie e costi nascosti

Ecco qualche consiglio da ricordare quando valuti il passaggio ad un nuovo gestore di energia, per essere sicuro che il contratto non nasconda costi nascosti:

  • Fai attenzione che assistenza clienti e servizi post vendita siano sempre gratuiti;
  • Scegli un gestore che ti offra un’app o uno sportello online per gestire i tuoi consumi;
  • Scegli un gestore con un numero verde gratuito e gestito in Italia;
  • Cerca di capire se la tariffa offerta sia comprensiva di deposito cauzionale, costo componente e IVA;
  • Leggi sempre le condizioni di contratto di caso di recessione dello stesso o sottoscrizione di tariffe “tutto incluso”.

Se stai cercando un’offerta chiara e trasparente, che rispecchi tutte queste caratteristiche e molte di più, prova le offerte Metamer riservate ai consumi domestici, con deposito cauzionale incluso, costo componente bloccato per 2 anni e servizio clienti con app e numero verde sempre gratuito.

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Che cos’è il “costo componente” e come bloccarlo in bolletta?

Proteggi i tuoi risparmi

È tra le voci di spesa riportate in bolletta, che si aggiunge a quelle relative ai propri consumi. Ma è possibile scegliere un’offerta dal costo componente bloccato? E che cosa significa?

Leggi tutto in questo nuovo articolo del blog Metamer.

Insieme alle cosiddette “spese di trasporto e gestione del contatore” è una delle voci di spesa presenti in bolletta. Il costo componente, o “componente servizio di vendita”, altro non sono che le spese sostenute dal gestore per acquistare e rivendere energia al cliente finale.

Si tratta di una tariffa aggiornata semestralmente dall’ARERA (Autorità per l’Energia Reti e Ambiente) che varia in relazione al prezzo dell’energia sul mercato internazionale. Nei regimi di maggior tutela il costo non è direttamente gestito dal distributore di energia, cioè le aziende che operano nel mercato energetico, le quali lo “anticipano” per l’acquisto dell’energia da fornire ai propri utenti.

Nel mercato libero, invece, il prezzo della componente è fissata dal singolo venditore. Per questo motivo, passare al mercato libero rappresenta oggi un potenziale vantaggio per i tuoi consumi.


Seleziona un’offerta dal costo componente bloccato

È possibile bloccare il costo della componente energetica scegliendo un’offerta che preveda questa opzione. Ciò non significa cancellarlo dalle spese vive della bolletta (come alcuni gestori cercano di far credere) ma di garantirsi che sia del medesimo importo in ogni bolletta, ad un prezzo più conveniente rispetto agli standard di mercato.

Costo componente energia: in dettaglio

La componente del servizio di vendita si divide essenzialmente in due principali voci di spesaquota fissa e quota energia.

La quota fissa comprende oneri di gestione come “commercializzazione” e “dispacciamento”, che vedremo meglio in seguito.

La quota energia comprende, invece:

  • il prezzo dell’energia (PE): il costo “vivo” dell’energia consumata dal cliente in funzione dei KW/ora, con relative scontistiche in base al proprio piano tariffario;
  • il dispacciamento (PD): cioè le spese relative alla distribuzione e gestione di energia su tutto il territorio nazionale;
  • la componente di perequazione: presente solo nelle bollette degli utenti ancora in regime di maggior tutela.


Seleziona un’offerta dal costo componente bloccato

Costo componente: più vantaggi nel mercato libero

Come abbiamo visto in passato esistono numerosi vantaggi per chi sceglie di passare al mercato libero rispetto al regime di maggior tutela.

Uno di questo è appunto avere l’opportunità di scegliere una nuova offerta energetica dal costo componente bloccato per uno o due anni, e di sottoscriverla in un momento in cui l’andamento di mercato del prezzo energia è particolarmente conveniente.

Se vuoi saperne di più compila il form qui in basso per richiedere maggiori informazioni su come risparmiare in bolletta rispetto al tuo attuale piano tariffario.

Per un’energia più semplice, alla portata di tutti.

Scrivici per comparare la tua attuale tariffa con un’offerta dal costo componente bloccato

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