Fornitura di gas e luce: come cambiare gestore

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Cambiare fornitore di luce e gas: ecco tutto quello che devi sapere per non sbagliare.


Cambiare fornitore di luce e gas è un’operazione tutto sommato semplice. Ciò che davvero è importante è selezionare la nuova offerta luce e gas in base ai propri consumi e dei servizi offerti dal gestore, cioè non solo sulla base del prezzo. 

In passato abbiamo spiegato perché basarsi esclusivamente sul costo al kWh per la luce o al metro cubo per il gas non sempre si rivela una buona idea. Questo perché, se si analizza in dettaglio, spesso si scopre che un prezzo basso di luce e gas può riferirsi esclusivamente al prezzo della materia prima e non comprendere, per esempio, altre spese come il trasporto, la gestione e, più in generale, tutte le voci di spesa che compongono la bolletta, o prevedere altri servizi, come attivazione o assistenza, a pagamento.

Se stai pensando di cambiare gestore di luce e gas, quindi, leggi questo articolo per fare mente locale su tutto quello che dovresti sapere prima di effettuare il passaggio. 

Dati personale e costi per cambiare fornitore luce e gas 

Il cambio di fornitura è un’operazione gestita al 100% dal nuovo gestore al quale scegli di affidarti. Basterà trasmettere al nuovo fornitore:

  • Carta di identità;
  • Codice fiscale;
  • Copia dell’ultima bolletta.

Il passaggio ad nuovo fornitore luce e gas è gratuito ma, solitamente, prevede il versamento di un deposito cauzionale restituito in fase di recessione del contratto. In nessun caso, il gestore è autorizzato a richiedere un anticipo sui futuri consumi luce e gas. In linea di massima, e in modo molto approssimativo.

Cosa succede quando cambio fornitore luce e gas 

Cambiare gestore di energia non prevede alcuna interruzione di fornitura: il servizio, infatti, è garantito anche in fase di passaggio da un fornitore all’altro, senza sospensione. Il nuovo fornitore, una volta acquisiti i dati necessari per il passaggio, provvederà ad inviare al vecchio gestore la comunicazione di disdetta e le altre informazioni richieste. 

Non è quindi necessario comunicare il recesso del contratto al vecchio fornitore di energia, salvo in caso di interruzione totale della fornitura, senza cioè passaggio ad un nuovo gestore. 

Quanto tempo ci vuole ad attivare un nuovo gestore

Solitamente, il cambio di fornitore  avviene in un intervallo massimo di 30 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto

Cosa valutare prima di cambiare fornitore luce e gas

Prima di passare ad un nuovo gestore di gas e luce è bene fare mente locale su tutte le voci che compongono la vecchia e nuova offerta di fornitura, non solo sul pezzo. 

Tra queste: 

  • il costo finale della fornitura, comprensivo cioè di oneri di gestione, trasporto, materia prima e altre eventuali voci di spesa;
  • i servizi di assistenza e i tempi medi di risposta in caso di richieste informazioni;
  • la possibilità di gestire da remoto le proprie forniture, con app cellulare, sportello online o servizio clienti veloce via Whatsapp.

Servizi sui quali www.metamer.it ha scelto di investire per offrire ai propri clienti un servizio di fornitura chiaro e di qualità, con tempi di risposta medi di 6 giorni per la gestione reclami, contro i 30 standard stabiliti da ARERA, e 3 giorni per richiesta di informazioni, sui 20 previsti dall’Autorità per l’Energia.

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